Roma, 27 lug. (askanews) – Grave divergenza, se non vera e propria spaccatura, tra il fondatore del M5s Beppe Grillo e il presidente del partito Giuseppe Conte sui passi da compiere in vista dell’Assemblea costituente del Movimento, annunciata tempo fa dallo stesso Conte “quale occasione di vero confronto e partecipazione per rinnovare l’azione politica del Movimento”. In una lettera indirizzata a Conte e pubblicata sul sito del M5s, il fondatore Grillo, in quanto “custode dei valori del Movimento”, chiede di discutere preventivamente con il presidente del partito dei temi che verranno discussi nel processo costituente. Una richiesta che Conte rigetta al mittente, considerandola in contrasto con i princìpi statutari adottati recentemente dal M5s.
“L’ultima volta che ci siamo incontrati – scrive Beppe Grillo nella missiva indirizzata a Conte – ci eravamo ripromessi di programmare alcuni incontri con un gruppo ristretto dei nostri, per discutere dei temi su cui rilanciare il Movimento, che è afflitto da un’evidente crisi di consenso. Apprendo che vorresti indire un’assemblea costituente per discutere di questi e altri temi. Non ne abbiamo mai parlato, ma come sai, in quanto Garante, sono il custode dei valori del Movimento e dovremmo quantomeno discuterne prima nel corso degli incontri che ti avevo chiesto di fare, anche perché ogni decisione non potrà non essere presa nel rispetto dei valori del Movimento”.
“So che li condividi anche tu e non ho dunque alcun dubbio che saremo allineati su tutto, nonostante ci sia chi faccia intendere il contrario, strumentalizzando mie dichiarazioni decontestualizzate e facendo finta di dimenticare chi sono, pur avendo applaudito a molte altre mie battute e iperboli”, sottolinea Grillo.
Nella lettera di risposta a Grillo, anch’essa pubblicata sul sito del M5s, Conte gli assicura che “avrai sempre la massima disponibilità, mia e di tutti i referenti dei Comitati tematici, a raccogliere i tuoi suggerimenti”, perché “nessuno mette in discussione il tuo ruolo storico di fondatore e la tua funzione attuale di Garante”. Di certo “io non l’ho fatto – prosegue Conte -. Ma con grande schiettezza, anche alla luce delle responsabilità politiche che mi sono assunto, devo informarti che non posso accogliere la tua proposta di discutere ‘preventivamente’ i temi da sottoporre all’Assemblea Costituente. E’ una richiesta diametralmente opposta al progetto che stiamo avviando e allo spirito che mi ha spinto a indire l’Assemblea. Immaginare che io e te, da soli o come pure scrivi insieme a ‘un gruppo ristretto dei nostri’, si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre all’Assemblea, significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui l’Assemblea è legittimata a pronunciarsi, assumendo che rispetto a tutti gli altri essa sia priva di legittimazione”.
“Questa conclusione – secondo Conte – non è in linea con il principio, anche statutario, secondo cui l’intera comunità degli iscritti è l’organo sovrano, il supremo organo di decisione, secondo i principi e le regole di un organismo ‘associativo’ di diritto privato che caratterizzano il Movimento”.
“Agli inizi della settimana prossima – fa sapere Conte a Grillo – si terrà la terza riunione del Consiglio Nazionale dedicata alla definizione di tutti i passaggi e dettagli di questo processo costituente. E’ il nostro Organo più rappresentativo, dove siedono anche i rappresentanti diretti degli iscritti. Non appena avremo la ‘guida’ finale ti informerò prontamente”, assicura Conte rivolgendosi a Grillo.