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sabato, 14 Giugno, 2025
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Malamore: il romanzo di una ribellione interiore

La protagonista abbandona i panni dell’attrice di un copione che si è data dalla nascita e scopre la sua libertà. Elisabetta Darida non smette di smentirsi con la sua raffinata abilità di raccontare.

“Malamore” è l’ultimo lavoro di Elisabetta Darida. Giocandoci sopra, l’Intrigante titolo del libro stimola ad una declinazione in più modi. Potrebbe intendersi come un amore cattivo o invece, in forma avversativa, che genera sorpresa o ancora che induce ad un ipotetico interrogativo finale alla ricerca del suo senso perfetto.

La scrittura stravolge per capacità e stile di esposizione una trama solo apparentemente già altre volte conosciuta, facendo del testo un appassionato richiamo per gli occhi che arriveranno alle pagini finali, con un finale a sorpresa tutto da scoprire.

Si racconta di una donna che come buona parte di umanità è conforme a ciò che è richiesto per essere in linea con la vita. Studi, educazione, famiglia ed ogni altro ingrediente utile per dire che si sono raggiunti i traguardi richiesti per darsi un bel voto.

Finché irrompe d’improvviso un amore che rivoluziona una quotidianità sistemata per il meglio e manda all’aria “l’ipocrisia” di una vita che ciascuno si confeziona addosso per il composto procedere in un mondo borghese di convenzioni e di regole costituite.

“Onde nel cerchio secondo s’annida Ipocresia…”, diceva il Sommo Poeta, un atteggiamento che ha il sapore positivo dell’arte della recita o di una simulazione che poi nel tempo si è corrotta in falsità e mancanza di sincerità.

La protagonista dismette i panni dell’attrice di un copione che si è data dalla nascita e scopre la sua libertà con tutte le conseguenze che provoca un amore.

Forse la scoperta di un sentimento così intenso e rivoluzionario la consegna ad una prigione ancora più grave perché proprio dall’amore è difficile affrancarsi.

Forse la libertà è piuttosto nell’impossibile spogliamento di ogni valore da riconoscere a se stessi od agli altri, così riducendo a zero ogni istinto di giudizio e di valutazione.

“Malamore” è un libro irriguardoso, tutto da leggere, che oltraggia la comodità di chi cammina sulle sue righe costringendo ad una indagine interiore che può risultare scomoda e provocatoria e che può, nel contempo, regalare, finché si è in tempo, il desiderio di provare un amore su cui non ci si è ancora imbattuti.

Elisabetta Darida non smette di smentirsi con la sua raffinata abilità di raccontare ciò dal quale pur volendo non riusciamo a scappare.