A cinquant’anni da Communio
A mezzo secolo dalla nascita di Communio, la rivista fondata da Hans Urs von Balthasar, Henri de Lubac e Joseph Ratzinger per custodire e sviluppare l’eredità del Concilio Vaticano II, prende avvio una nuova esperienza editoriale che ne raccoglie idealmente il testimone. Si chiama Fidei Communio ed è edita dalla casa editrice Nerbini.
Il progetto nasce dal lavoro congiunto di studiosi italiani e spagnoli che, consapevoli del profondo mutamento del contesto storico e culturale, intendono rilanciare dall’interno quella grande intuizione: pensare la fede non come rifugio identitario, ma come luogo di confronto rigoroso con le domande del tempo presente. Se negli anni postconciliari la categoria decisiva era quella di communio, oggi – sembra suggerire la rivista – è la fides a costituire l’orizzonte più urgente del pensare ecclesiale.
Uno spazio di ricerca
L’accostamento dei due termini non è casuale. Communio richiama la dimensione ecclesiale e relazionale della fede; fides rinvia invece all’esperienza personale dell’incontro con Dio, messa oggi alla prova da un contesto segnato da secolarizzazione, frammentazione culturale e crisi delle grandi narrazioni. È in questa tensione che Fidei Communio intende collocarsi, come spazio di ricerca che non teme il confronto con le istanze culturali del proprio tempo.
La rivista si propone come luogo di dialogo autentico tra visioni diverse, spesso anche contrapposte, con l’obiettivo di cogliere la realtà ultima delle cose e di generare uno spazio libero di discussione. Centrale è la scelta dell’interdisciplinarità: teologia, filosofia, storia, sociologia, politologia e letteratura sono chiamate a interagire, nella convinzione che la teologia stessa debba continuamente ripensare la propria vocazione alla luce delle provocazioni provenienti dagli altri saperi.
Rivista aperta e interdisciplinare
Fidei Communio è interamente disponibile online e scaricabile in formato pdf open access. Non legata a una singola istituzione accademica, la rivista nasce come progetto corale e internazionale, rivolto non solo alla comunità degli studiosi ma anche a un pubblico più ampio, interessato a un pensiero credente capace di rigore intellettuale e apertura culturale.

