Neanche la “volontà politica” sta sopra alla Costituzione e alle leggi

Senza una visione alta, strategica e con un progetto ampio e di lungo periodo il nostro Paese si condanna all'isolamento internazionale e alla decadenza economica

La Costituzione italiana (la stessa che due anni fa sia la lega che il MoViMento hanno tanto difeso nel referendum) dice in modo chiaro ed esplicito all’art 13 che “non è ammessa forma alcuna di detenzione…. ne’ qualsiasi altra restrizione della libertà personale se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”. Naturalmente poi molte leggi ne discendono. È un principio di civiltà.
Ebbene per alcuni giorni ad alcuni uomini dell’equipaggio della nave della capitaneria di porto e a 177 persone salvate in mare che vi si trovavano sopra è stato impedito di scendere con una semplice telefonata del capo di gabinetto del ministro degli Interni. Prima è intervenuto il tribunale dei minori per far scendere i minori dalla nave Diciotti. Poi sono intervenuti gli ispettori sanitari, su richiesta del comandante della nave, e hanno fatto scendere per ragioni sanitarie altre persone ammalate. Infine un giudice è intervenuto indagando il ministro per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. Atto doveroso e obbligato.
Finché le leggi ci sono vanno rispettate da tutti, anche e soprattutto da chi ha incarichi di governo. Se la maggioranza di governo vuole può cambiarle, ne ha i numeri in Parlamento, ma finché sono vigenti le leggi vanno rispettate. Il ministro degli Interni si vanta di questo procedimento a suo carico. Si vanta, cioè, di aver violato la Costituzione e le leggi della Repubblica perché ritiene che la (sua) volontà politica sia una fonte di diritto di livello superiore? Con un brivido alla schiena avvertiamo i toni dell’uomo della Provvidenza.
Seduto sullo sgabello del MoViMento lo stesso ministro ha ingaggiato uno scontro con l’Unione Europea, ma è stato “respinto con perdite” perché all’estero nessuno è disposto a prendere ordini da uno dei tanti ministri di uno dei tanti governi del continente.

È dovuta intervenire la Conferenza Episcopale Italiana per “salvare” il governo dal “cul de sac” in cui si era infilato. Ospitati quasi tutti dai vescovi italiani (tanto bistrattati, insieme a Papa Francesco, dal sig ministro) i richiedenti asilo della nave Diciotti andranno in strutture della Chiesa in varie località italiane.
La perdita di credibilità e la figuraccia internazionale hanno e avranno un costo salato per il nostro Paese tanto poco onorevolmente rappresentato da un partito di arroganti e da un partito di dilettanti.

Il tema dei migranti è questione epocale in tutto il mondo. Sono circa 60 milioni l’anno nel mondo.
In Italia nei primi 8 mesi di quest’anno (grazie alle politiche di accordi internazionali con i Paesi di provenienza messe in atto dal governo precedente) sono sbarcati in Italia circa 18 mila richiedenti asilo. Poco più di 2 mila al mese. Ma di che stiamo parlando? Della becera demagogia di un personaggio e di un governo che pensano solo alle prime pagine dei giornali e per questo inventano un problema che non c’è.
Ricordate quando fu promesso che il nuovo governo avrebbe messo 600 mila immigrati sugli aerei per riportarli ” a casa loro”? Non se ne parla più. Perché? Perché è cosa semplicemente irrealizzabile.
Ricordate quando per il MoViMento l’Italia doveva essere messa in mano ai magistrati, bastando un avviso di garanzia (garanzia) per chiedere le dimissioni di chiunque avesse un ruolo pubblico? Adesso si dice che il codice etico del MoViMento non lo prevede, e naturalmente la violazione di Costituzione, leggi nazionali e internazionali non valgono quanto il “codice etico” dei 5 stelle!!!
La Chiesa cattolica nel rispetto dei valori di solidarietà, accoglienza, e fraternità dimostra che siamo tutti figli di Dio e non si può discriminare per razza, Paese di nascita o religione. E anche questi sono valori della nostra Costituzione. Questo governo nazionalista – qualunquista ignora questi valori e gestisce i problemi (che spesso lui stesso crea) senza visione strategica, come se tutto durasse solo un giorno. Come se tutto fosse un tweet. Vive nel giorno per giorno senza rendersi conto della complessità dei problemi di un grande Paese come l’Italia. E del ruolo internazionale del nostro Paese. Senza una visione alta, strategica e con un progetto ampio e di lungo periodo il nostro Paese si condanna all’isolamento internazionale e alla decadenza economica, sociale e di valori. Gli elettori dei 5 se della lega cominciano a rendersi conto di avere un governo senza visione strategica per il futuro del Paese e senza le capacità e la cultura politica necessarie per migliorare la qualità della vita quotidiana degli italiani.