Non solo centro, all’Eur successo delle mostre ospitate nei locali della Vaccheria.

Decentramento e cultura: il Municipio IX proroga le tre mostre ospitate all'interno della Vaccheria. Molti “like” nel 2023 per questo spazio espositivo collocato nel paesaggio urbano contemporaneo del quartiere Eur.

Roma, 9 gen. (askanews) – I visitatori avranno tempo fino al 31 marzo per ammirare le opere dei più grandi artisti del ‘900 presentate nel progetto espositivo “Dal Futurismo all’Arte Virtuale”, a cura di Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei; mentre, fino al 31 gennaio prossimo, avranno la possibilità di scoprire da vicino i segreti dell’arte fumettistica e del disegno applicato al cinema, grazie alle due mostre “L’arte nei fumetti di Massimo Fecchi” e “Il cinema dipinto: l’arte nei manifesti di Rodolfo Valcarenghi”.

Inoltre, il 13 gennaio alle 16, in programma il terzo e ultimo appuntamento con Massimo Fecchi e le sue lectio magistralis. Dopo il successo dei primi due appuntamenti, il disegnatore incontrerà ancora una volta il pubblico della Vaccheria per raccontare come nascono i suoi fumetti.

Provenienti da due Collezioni private e raccolte per l’occasione dalla Collezione Rosini Gutman a cura di Gianfranco Rosini ed Elisabetta Cuchetti, la mostra “Dal Futurismo all’arte virtuale” mette assieme alcuni grandi capolavori dell’arte del secolo scorso in un percorso espositivo che dalle avanguardie più riconosciute arriva direttamente ai giorni nostri. Concentrata in quattro “capsule” differenziate ovvero quattro “set” a tema, l’esposizione è pensata per dare protagonismo allo spettatore, chiamato a immergersi in ambientazioni oniriche con installazioni contemporanee di arte digitale per scoprire da vicino la carica rivoluzionaria di artisti del calibro di Balla e Calder, Modigliani e Duchamp, Burri e Rauschenberg, oltre a Dalì, Manzoni, Fontana, Boetti, Klein, Liechtenstein, Vasarely, Beuys, Warhol, Niki de Sainte Phalle, de Chirico e molti altri.

Nell’esposizione principale “L’arte nei fumetti di Massimo Fecchi”, sono presentate circa 100 tavole realizzate da questo autore conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per i suoi trascorsi come disegnatore della Warner Bros, per la quale realizza negli anni ’70 raffigurazioni di mitici personaggi come Tom & Jerry e Bugs Bunny, ma soprattutto per la sua collaborazione con la Disney, iniziata nel 1997 tramite la casa editrice danese Egmont, per cui disegna storie con protagonisti Paperino, Topolino, il Lupo cattivo e i Tre porcellini.

Parallelamente, nell’esposizione Il cinema dipinto: l’arte nei manifesti di Rodolfo Valcarenghi, si possono apprezzare alcuni manifesti cinematografici realizzati dall’artista romano negli anni ’50, in un’epoca in cui questi venivano dipinti a mano (Riso amaro, Crimen, I diavoli alati, I compagni, L’uomo dalla cravatta di cuoio, Uno strano tipo, Attila, I figli della gloria, I pionieri del west), oltre ai suoi lavori come inchiostratore di fumetti iniziato alla fine degli anni ’60 nello studio di Alberto Giolitti e proseguito poi negli anni ’80 al fianco proprio di Massimo Fecchi.