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mercoledì, 18 Giugno, 2025
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Onorare l’onorificenza, l’impegno del Grande Ufficiale Nicola Barone

Una bella cerimonia alla Protomoteca: il 9 giugno è stato un giorno speciale, che Nicola ha vissuto con la sobrietà e l’entusiasmo di sempre. Ora, sicuramente, già guarda avanti.

L’amicizia che mi lega a Nicola Barone ha guadagnato una nuova medaglietta ricordo. Lo dico con una punta d’ironia, perché “medaglietta” è termine troppo modesto per raccontare quanto è accaduto: la cerimonia ufficiale in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, in cui il Presidente della Repubblica, per il tramite del Prefetto di Roma, ha conferito le onorificenze al merito della Repubblica Italiana a personalità del mondo civile, professionale e istituzionale.

Confesso: avevo accolto l’invito con un certo scetticismo, temendo un rito troppo carico di formalismi. Invece mi sono ricreduto. Certo, l’appuntamento alle 12.30 in una calda giornata di giugno non aiutava, ma la bellezza scenografica di Piazza del Campidoglio – a mio avviso, la più bella del mondo – ripagava ogni sforzo. L’ascesa per la cordonata michelangiolesca e poi per la scala del Vignola richiedeva passo lento e cuore allenato. Ma una volta dentro, accolti con garbo e precisione dai funzionari della Prefettura, si respirava un clima di solennità composta, ravvivata dall’inno nazionale che ha aperto la cerimonia.

Il prefetto Lamberto Giannini ha pronunciato parole asciutte ma sentite: le onorificenze – ha detto – attestano il valore di un impegno civico e professionale di alto livello. Parole che nel caso di Nicola trovavano piena conferma. Emozionato, com’era giusto che fosse, ha ricevuto il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, coronamento di un percorso che unisce rigore, dedizione e spirito di servizio.

Non solo in ambito aziendale – dove ha legato il suo nome alla TIM e oggi presiede TIM San Marino – ma anche nel volontariato e nella Fondazione Marconi, cui ha offerto contributi preziosi. Qualche mese fa, lo ricordiamo, il suo libro-intervista “Una vita da Presidente”, scritto con il giornalista Santo Strati, è stato presentato in un incontro pubblico al quale partecipò anche l’amministratore delegato Pietro Labriola, segno di un riconoscimento condiviso.

Il 9 giugno è stato un giorno speciale, che Nicola ha vissuto con la sobrietà e l’entusiasmo di sempre. Ora, come so bene, già guarda avanti: perché onorare un’onorificenza significa anche darle seguito con gesti coerenti, capaci di ispirare altri nel segno di una cittadinanza attiva, generosa e leale.