Palestina, fermi i colloqui di pace. Biden pensa alla mediazione svizzera.

Il mancato ritorno dei palestinesi nel nord della Striscia di Gaza sta ostacolando i progressi nei colloqui per la tregua. Biden intende partecipare alla conferenza di pace in Svizzera. La Russia dice no.

Hamas non ha ancora risposto all’offerta fattagli da Israele con la mediazione di Stati Uniti, Qatar ed Egitto durante l’ultimo ciclo di colloqui per il cessate-il-fuoco e la liberazione degli ostaggi che si è svolta al Cairo nel fine settimana. Lo ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, Jake Sullivan.

“Ho parlato con il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed [bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani], questa mattina [ieri per chi legge, ndr.] Non ha ancora una risposta da Hamas. Gli ho fatto pressione per cercare di ottenere una risposta da loro il prima possibile”, ha detto Sullivan durante un briefing con la stampa.

Il direttore della Cia William Burns si è recato domenica al Cairo, in Egitto, per partecipare a una “maratona” che si è protratta fino a tarda notte. I rappresentanti di Stati Uniti, Israele, Qatar ed Egitto hanno partecipato all’incontro e gli ultimi due hanno comunicato con Hamas durante i colloqui, ha dichiarato Sullivan.

Secondo Sullivan, Israele ha fatto “alcuni passi in avanti” in termini di quello che il Paese ha messo sul tavolo per raggiungere un accordo con Hamas.

Negli ultimi mesi ci sono state diverse tornate di colloqui per il cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza, ma finora sono fallite. Al Thani ha affermato che l’opposizione di Israele al ritorno dei palestinesi nel nord della Striscia di Gaza sta ostacolando i progressi nei colloqui per la tregua, che si sono arenati sugli stessi punti discussi a Parigi a marzo.

Il 7 ottobre, il movimento integralista islamico palestinese Hamas ha lanciato un attacco missilistico su larga scala contro Israele e ha violato il confine, attaccando sia i quartieri civili sia le basi militari.

Intanto si apprende che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, intende partecipare alla prossima conferenza di pace sull’Ucraina ospitata dalla Svizzera. Lo ha riferito il quotidiano svizzero Neue Zurcher Zeitung (Nzz), che cita persone informate sulla questione. Washington non ha ancora dato conferma, che probabilmente ci sarà poco prima dell’evento, soprattutto perché Svizzera e l’Ucraina non hanno ancora inviato gli inviti ai Paesi partecipanti. A inizio aprile, i media hanno riferito che la conferenza potrebbe svolgersi dal 16 al 17 giugno, con la partecipazione soprattutto dei Paesi del Sud globale. Il 15 gennaio, la presidente svizzera Viola Amherd ha dichiarato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto a Berna di ospitare un vertice di pace sull’Ucraina. Kiev vuole che la comunità internazionale approvi il piano di pace in 10 punti di Zelensky, spesso indicato come “formula”, ha dichiarato la presidenza ucraina.

Il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis ha poi affermato che la Russia deve partecipare a qualsiasi processo di pace relativo al conflitto ucraino. Il 23 gennaio, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov si è incontrato con Cassis e gli ha detto che Mosca ha preso in considerazione la decisione di Berna di allontanarsi dai suoi principi di neutralità e di sostenere pienamente Kiev. Il 3 febbraio, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato che il potenziale della Svizzera come “onesto mediatore” nella risoluzione del conflitto si è esaurito, con Berna che “aderisce ciecamente” alle politiche di Stati Uniti e Unione Europea.