Per il suo compleanno Papa Francesco ha abolito il segreto pontificio per le cause canoniche di abusi sessuali su minori.

La svolta segue quella decisa con il Motu Proprio Vos estis lux mundi, «Voi siete la luce del mondo», firmato da Papa Francesco il 7 maggio contro i crimini pedofili e gli abusi sessuali.

Ma di cosa si tratta?

Il primo e più importante documento è un rescritto a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il quale comunica che il Pontefice il 4 dicembre scorso ha disposto di abolire il segreto pontificio sulle denunce, i processi e le decisioni riguardanti i delitti citati nel primo articolo del recente motu proprio “Vos estis lux mundi”, vale a dire: i casi di violenza e di atti sessuali compiuti sotto minaccia o abuso di autorità.

Con un secondo rescritto, a firma dello stesso Parolin e del Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, il cardinale Luis Ladaria Ferrer, si stabilisce che ricada tra i delitti più gravi riservati al giudizio della Congregazione per la dottrina della fede «l’acquisizione o la detenzione o la divulgazione, a fine di libidine, di immagini pornografiche di minori di diciotto anni da parte di un chierico, in qualunque modo e con qualunque strumento».

Infine, in un altro articolo, si permette che nei casi riguardanti questi delitti più gravi possano svolgere il ruolo di «avvocato e procuratore» anche fedeli laici provvisti di dottorato in Diritto canonico e non più soltanto sacerdoti.