Due pazienti di otto e nove anni affetti da una forma particolare di distrofia retinica ereditaria che li rendeva ipovedenti dalla nascita hanno recuperato la vista grazie a una tecnica innovativa eseguita per la prima volta in Italia nella Clinica oculistica dell’Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ in collaborazione con la Novartis.

Va comunque sottolineato che la cura riguarda solo i pazienti con mutazioni del gene RPE65, non altre forme di retinite pigmentosa.

La retinite pigmentosa con mutazioni del gene RPE65 colpisce poche migliaia di persone in tutto il mondo, in Italia i pazienti sono una cinquantina.