26.4 C
Roma
giovedì, 19 Giugno, 2025
HomeAskanewsParte domenica charter per italiani che vogliono rientrare da Israele

Parte domenica charter per italiani che vogliono rientrare da Israele

Roma, 19 giu. (askanews) – L’Unitá di Crisi e le sedi diplomatiche italiane stanno lavorando con intensità per “facilitare le partenze dei connazionali da Iran e Israele, fornendo informazioni più precise sui documenti necessari e vie d’uscita possibili. “Ma non è un’evacuazione, è una partenza assistita”, ha precisato ai giornalisti il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Nicola Minasi. Una situazione del tutto simile si è presentata dopo il 7 ottobre, ha precisato.

Per domenica sera 22 giugno è stato organizzato un volo da Sharm el Skeikh, in Egitto, del costo di 500 euro; a bordo 150 posti e già 146 persone hanno manifestato interesse. Il volo, organizzato su richiesta dello stesso ministro degli Esteri Antonio Tajani, dovrebbe arrivare lunedì mattina verso le 4 a Verona. Per chi vuole prenotarsi, un notabene da tenere in considerazione: se si manifesta interesse a partire, una volta acquistato biglietto non è più rimborsabile.

Quanto all’Iran, un primo convoglio è partito martedì da Teheran per l’Azerbaigian e un volo da Baku è arrivato ieri a Fiumicino.

“Stiamo lavorando per i prossimi giorni. Dopo un secondo convoglio se non ci sono altre richieste ci fermeremo, perchè richieste in calo, non è chiaro se per difficoltà di comunicazione o altro”, ha aggiunto.

Le vie di uscita per l’Iran sono da Turchia, Azerbaigian, Armenia e anche Turkmenistan.

In ogni caso la Farnesina invita a registrarsi su “Dove siamo nel mondo” e “Viaggiamo sicuri”. Ed è stata attivata anche la mail assistenza.iran@esteri.it

L’Unità di crisi ricorda che gli italiani residenti in Iran sono 500 circa e un migliaio quelli “temporanei”. Un 200 circa hanno chiesto assistenza, gran parte sarebbe già partita dai grandi centri abitati per mettersi al sicuro o per raggiungere altri paesi.

Le sedi diplomatiche hanno il compito di “facilitare i movimenti dei connazionali, ma la responsabilità resta dei singoli viaggiatori” .