Milano, 18 ago. (askanews) – Lunedì 19 agosto (ore 20), sul prestigioso palco del Belvedere di villa Rufolo a Ravello (Sa), uno spettacolo a metà strada tra musica e parola. Protagonisti Michele Campanella e Maurizio de Giovanni che daranno vita ad un inusuale colloquio con il pubblico in occasione dell’esecuzione della Sonata in Si minore di Liszt, composizione che ha ispirato il racconto di de Giovanni “Le mani grandi”.
Lo scrittore napoletano nel suo lavoro tocca un aspetto della vita di Liszt di solito trascurato o omesso: la triplice paternità, la morte precoce del figlio Daniel, la consapevolezza di non essere stato un padre attento e disponibile. Su questo lato meno onorevole della complessa personalità del musicista ungherese, de Giovanni costruisce l’ipotesi suggestiva di un collegamento tra la morte di Daniel e i contenuti emotivi della Sonata, ambientandola nell’atmosfera esoterica così presente nella sua scrittura.
“Io sono un ammiratore da sempre di Michele Campanella – confida de Giovanni – è un esecutore di straordinario e incredibile livello e non sono certo io a dover dire quanto sia bravo. Un giorno andai a vedere un suo concerto al Teatro San Carlo di Napoli e dopo provai ad andarlo a salutare ma non mi sarei mai aspettato che mi conoscesse e che leggesse i miei libri. Fu quindi una meravigliosa coincidenza e successivamente a cena insieme cominciammo a immaginare che cosa si potesse fare in collaborazione e venne fuori l’idea di Restituzioni che è un ciclo di racconti e musica basata su Napoli e su quello che a Napoli è stato fatto perché Napoli è la città che ci unisce”.
La Fondazione Ravello promuove la musica tra i giovani under 25 mettendo a disposizione biglietti a tariffa agevolata (10 euro) per tutti gli eventi. Il Ravello Festival è sostenuto dalla Regione Campania e dal MiC.