Renzi, la sua posizione merita rispetto.

Di Matteo Renzi si possono dire tante cose. Anzi, tantissime. Ma almeno su 2 aspetti c’è una oggettiva convergenza. E cioè, e’ un leader politico di razza con un forte carisma e, soprattutto, quando parla si fa capire. Certo, la politica, come mi insegnava il mio maestro Carlo Donat-Cattin, e’ una continua evoluzione e quindi non ci si può stupire se le posizioni mutano con il tempo. Soprattutto in una stagione politica come quella contemporanea dove l’assenza di cultura politica da un lato e con l’irruzione dei partiti personali dall’altro – con una classe dirigente alquanto approssimativa e superficiale – e’ francamente difficile riscontrare visioni di fondo destinate a durare nel tempo, seppur in aderenza al cambiamento della società.
Ora, per restare all’oggi, la posizione politica espressa da Renzi ha il merito, almeno secondo la mia opinione, di centrare 3 obiettivi.
Innanzitutto registra il radicale fallimento politico e di governo dell’esperimento giallo/verde. Checche’ ne dicano i due contraenti. Un fallimento riconducibile alla assenza di una comune visione politica e, soprattutto, dovuto ad una scarsissima cultura di governo. E Renzi questo lo ha sempre evidenziato.
In secondo luogo, rinviare il voto risponde certamente ad una condizione umanamente comprensibile dei deputati e senatori in carica – non perdere i privilegi dello status parlamentare, soprattutto per chi è matematicamente certo di non poterne più beneficiare con la prossima legislatura – ma, soprattutto, permette di ridisegnare l’equilibrio politico nel nostro paese dopo la sbornia populista e demagogica di questi ultimi 18 mesi. Un periodo di rinvio che, seppur breve, se viene accompagnato da una discreta azione di governo ha la concreta possibilità di far ripartire il paese al di là della propaganda e della sciatteria quotidiana.
In ultimo, ed è questo l’aspetto che più mi interessa, l’iniziativa coraggiosa e spregiudicata di Renzi impone, al di là della soluzione della crisi di governo, di ridare spazio e voce ad un’area che non può essere confusa vagamente con la sinistra, con i 5 stelle, con quel che resta di Forza Italia o con altri gruppuscoli elitari ed insignificanti. Ed è però proprio all’interno di questo contesto che si inserisce il ruolo, la funzione e la stessa “mission” di un movimento politico come quello di Rete Bianca che, in comune con altre esperienze cattolico popolari e altri filoni culturali, ha il compito di dar vita ad un soggetto politico – cioè un partito – capace di giocare un ruolo protagonistico nello scenario pubblico italiano.
Ecco perché, al netto del personaggio Renzi, le posizioni politiche di Matteo Renzi meritano adesso di essere approfondite e discusse. Costruttivamente e senza pregiudiziali.
Giorgio Merlo.