Dal 1994 l’Italia soffre di un gravissimo male: il “leaderismo”.
Abbiamo avuto, in ordine di “apparizione” il berlusconismo, il renzismo ed oggi il grillismo-salvinismo.
Un virus letale per le nostre menti, le nostre coscienze ma soprattutto per i nostri risparmi.
Un vaccino, un rimedio, una cura la si può trovare, a mio avviso, nelle culture e nelle ideologie che hanno caratterizzato il ‘900. Un ritorno al passato? No, semplicemente un futuro fatto di idee nuove ma “solide”, poiché abbiamo visto tutti i risultati del “concretismo liquido”.
Dopo la caduta del muro di Berlino, a noi “giovani popolari” ci veniva raccontato che il mondo sarebbe cambiato, che le ideologie del ‘900 andavano superate, che i nostri valori erano ormai universali e che quindi non era più necessario rappresentarli con la vecchia forma partito. I partiti plurali erano il futuro.
Il risultato del bipolarismo e del tentato bipartitismo è sotto gli occhi di tutti, inutile commentarlo.
Adesso ci troviamo alle prese con le giravolte del bi-populismo che, non sapendo come realizzare il famoso e mitologico contratto di governo, ci spara quotidianamente proiettili fantasiosi dalle migliori armi di distrazione di massa.
Intanto lo spread galoppa, ma tanto è un complotto; la magistratura interviene, ma tanto sono toghe rosse; la fiducia di imprese e famiglie crolla, ma tanto le pizzerie sono piene… Vi ricorda qualcosa o qualcuno? Un film già visto.
Dobbiamo far ripartire il nostro Paese!
La sfida è creare una “rete” fra persone di buon senso che ragionino con la testa e non con la pancia.
Una rete “bianca” formata da esseri umani e non da troll, una comunità di amici che si interroghi sul futuro dei propri figli senza pensare necessariamente all’immediato tornaconto elettorale.
Una comunità che aggreghi donne e uomini partendo dai territori e dai social network, strumento indispensabile per la maggiore diffusione delle idee.
Una rete di ispirazione cristiana in grado di elaborare una piattaforma programmatica senza preconcetti ne pregiudizi nei confronti delle idee altrui. Sarà necessario ideare e realizzare una piattaforma online in grado di dar voce a tutti e non solo al ceto politico.
Abbiamo davanti un viaggio nel deserto, ma se fatto “insieme” sarà bellissimo.
#retebianca è l’hastag per incontrarsi e discutere.