Ricordo di Hasekura, lo sfortunato samurai ricevuto da Paolo V.

Il tracciato che si è scelto per ricordare Hasekura e i Martiri Giapponesi, prevede il paesaggio fra centri urbanizzati e centri abitati, fra riserve ambientali, Oasi e la foce del Tevere.

Si tratta di una via tracciata sul modello di “cammini” come quello di Santiago o quello della “Via Francigena”. Un percorso lungo 107 chilometri — illustrato nel sito www.camminodihasekura.it – che ripercorrere l’ultimo tratto dell’avventura del Samurai Tsunenaga Hasekura Rokuemon, primo ambasciatore giapponese a sbarcare in Italia, nel XVII secolo.

È la rievocazione di un’impresa epica ed unica per la sua epoca compiuta da un giovane ambasciatore giapponese che sbarcato nel 1615 a Civitavecchia venne ricevuto da Papa Paolo V. Un racconto di un’avventura post medioevale fatta di frati viaggiatori, di popoli convertiti e di martiri trucidati, ma anche di palazzi del potere e di lettere d’oro. Una missione che non trovò il risultato desiderato.

Infatti, sebbene l’ambasciata di Hasekura fosse stata accolta cordialmente in Spagna e a Roma, ciò avvenne in un momento in cui il Giappone s’indirizzava verso la soppressione del cristianesimo.

Il paese aveva iniziato a perseguitare i cristiani e stava per ritirarsi nel sakoku, la secolare politica di isolamento. Hasekura divenne persona non grata scomparendo dalla storia ufficiale. Un indizio del suo destino è il fatto che nel 1640 suo figlio fu costretto a sventrarsi a causa di presunte simpatie verso la religione illegale, appunto il cristianesimo.

La successiva ambasciata del Giappone in Europa non sarebbe avvenuta se non più di 200 anni dopo. Ecco perché è importante ricordare attraverso i passi del Samurai questo epico viaggio presentato lo scorso novembre a Palazzo del Pincio, ora in via di realizzazione a tempo di record nell’imminenza del Giubileo.

Il tracciato che si è scelto per ricordare Hasekura e i Martiri Giapponesi, prevede il paesaggio fra centri urbanizzati e centri abitati, fra riserve ambientali, Oasi e la foce del Tevere. Il tratto lungo la costa consente di apprezzare numerose aree archeologiche ed emergenze architettoniche, quali torri costiere ed edifici fortificati.

Le tappe

Partendo dalla statua dedicata ad Hasekura Tsunenaga e alla Chiesa dei Martiri Giapponesi a Civitavecchia, il percorso scende verso il Castello di Santa Severa, dove il Samurai soggiornò per una notte, proseguendo per Palidoro dove fece una sosta, e riprendendo il cammino nelle campagne verso Roma, arrivando alle sponde del Tevere, fino in Vaticano e al Quirinale.

Civitavecchia – Santa Severa 20.4
Santa Severa – Cerveteri 14.7
Cerveteri – Ladispoli 16.3
Ladispoli – Fregene 15.1
Fregene – Parco Leonardo 22
Parco Leonardo – Eur 17.4
Eur – Quirinale 14.4