Rileggiamo il “Dizionario sociale” (1946) voluto da Giuseppe Dossetti per formare i militanti della Dc.

Iniziamo con la “Prefazione” a ripubblicare i contenuti di questo volumetto, a dir poco storico, curato dall’allora dirigente dell’Ufficio Stampa e Propaganda della Dc. Ogni giorno pubblicheremo un gruppo di quelle voci che “egregi amici”, come li definisce Dossetti, “[avevano] accettato graziosamente di svolgere”. La sigla apposta alla fine di ogni voce ci permette di risalire al singolo autore, sicché ne forniremo le generalità, contrariamente a quanto deciso all’epoca dal curatore, per venire incontro alla prevedibile curiosità dei lettori.

La Segreteria Spes fin dalla sua costituzione nell’ottobre 1945 pose tra i suoi obiettivi quello di preparare nel più breve tempo possibile anche una piccola Enciclopedia, capace di rispondere in breve alle più usuali domande intorno ad uomini, fatti e date che possono sorgere nell’animo di chi si occupa di azione politica. A meno di sei mesi dalla formulazione del proposito posso presentare un altro frutto del nostro lavoro in aiuto alla preparazione ed alla attività del propagandista. Nel presentarlo debbo ringraziare i più che sessanta egregi amici che hanno accettato graziosamente di svolgere le voci.

Il Dizionario sociale non risponde a tutte le domande che possono passare per il capo della gente, ma orienta e dice l’essenziale intorno a quasi mille interrogativi. 

In enciclopedie della piccola mole da noi adottata né si indica il compilatore della voce, né si dànno indicazioni bibliografìche. Il nostro Dizionario sociale è innovatore anche da questo punto di vista perché d’ogni voce indica con iniziali il compilatore e per le voci più importanti dà anche una o due opere cui ricorrere per approfondimento. 

La materia alfrontata è grosso modo quella politica, ma in senso largo, abbracciando così la religione, la morale, la filosofia, la storia, l’economia, la geografia, nelle connessioni che per dati, uomini, cose, teorie hanno con la politica. E pur rispettando la massima obiettività, non si è dimenticato mai che il Dizionario sociale è pubblicato per propagandisti della Democrazia Cristiana. 

Moltissime voci mancano, ma in poco più di centocinquanta pagine di più non era possibile farne entrare. Ad altre fonti ricorrerà il propagandista bisognoso d’ulteriori notizie. Il Dizionario sociale è uno strumento di “pronto soccorso”, ad esso non abbiamo voluto dare altra missione e nessuno quindi gli richieda di più. 

Roma, aprile 1946. 

Il Vice Segretario 

Giuseppe Dossetti 

 

“Il Domani d’Italia” ringrazia Pierluigi Castagnetti, segretario nazionale del Partito Popolare Italiano – attualmente non operante ma ancora esistente – per aver concesso l’autorizzazione a riproporre online il Dizionario sociale, parte integrante del cospicuo patrimonio librario e documentale conferito all’Istituto Sturzo dal “nuovo” PPI, nato nel 1994 come erede morale della Dc.