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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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Rivoluzione microRNA, un Nobel a forte impatto sul futuro della medicina.

Si aprono nuove frontiere nel trattamento di malattie oggi incurabili. A Roma, sotto la direzione del prof. Giuseppe Novelli, opera da anni il Laboratorio di genetica medica del Policlinico Tor Vergata.

Il mondo scientifico ha festeggiato l’assegnazione del Nobel per la Medicina a Victor Ambros e Gary Ruvkun, premiati per aver scovato l’esistenza dei microRNA, piccole molecole di RNA che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione dell’attività genica.

La scoperta apre nuove possibilità per il trattamento di molte malattie, in particolare quelle di origine genetica, prefigurando terapie mirate in grado di correggere i “difetti d’origine” alla base delle patologie. Va detto che negli ultimi decenni il Premio Nobel per la Medicina ha avuto un impatto significativo sul progresso della ricerca biomedica. Abbiamo adesso nuove cognizioni che ci permettono di affrontare malattie un tempo ritenute incurabili.

Notevole è stata e continua ad essere l’influenza esercitata nel campo della ricerca sul cancro: la scoperta degli oncogeni e dei geni soppressori dei tumori ha fornito una comprensione fondamentale dei meccanismi molecolari che portano allo sviluppo della malattia. Proprio gli studi sui telomeri e sulla telomerasi hanno fatto compiere un salto di qualità nell’analisi dei processi d’invecchiamento, come pure dell’oncogenesi. Inoltre, con le tecniche di imaging avanzate – PET e MRI –  si è aperta la frontiera della diagnosi precoce.

Oggi, la scoperta dei microRNA, insieme a tecnologie di editing genomico come CRISPR-Cas9, offre la possibilità di correggere i difetti genetici alla base di malattie rare come la fibrosi cistica e l’anemia falciforme.

Dunque, il premio Nobel non è solo un riconoscimento, per altro di altissimo valore, ma rappresenta anche un forte incentivo alla promozione e allo sviluppo del lavoro di laboratorio. Attira, cioè, l’attenzione dei media, dei governi e delle industrie farmaceutiche, portando alla crescita d’investimenti nel quadro di una sempre più intensa collaborazione tra scienziati di tutto il mondo. A Roma, sotto la direzione del prof. Giuseppe Novelli, opera da anni il Laboratorio di genetica medica del Policlinico Tor Vergata.

È motivo di speranza, insomma, che nuovi trattamenti per malattie ora incurabili vengano individuati e messi presto a disposizione. Nel mirino della comunità scientifica rientrano in particolare l’Alzheimer e il Parkinson. L’obiettivo, forse a portata di mano, è rendere meno incerta e difficile l’età della fragilità.