Roma, 3 set. (askanews) – La quarantesima edizione del Romaeuropa Festival si apre il 4 settembre nel segno del dialogo culturale tra Italia e Spagna. Ad inaugurare il festival diretto da Fabrizio Grifasi quest’anno ci sarà “Afanador” di Marcos Morau, in scena il 4 e 5 al Teatro Costanzi. Lo spettacolo si inserisce nelle celebrazioni dei 160 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Spagna e vede protagonista il prestigioso Ballet Nacional de España diretto da Rubén Olmo. Morau porta in scena in prima nazionale, con trentatré danzatori e nove musicisti, uno spettacolo ispirato al leggendario fotografo colombiano Rubén Afanador, noto per il suo stile unico, capace di trasformare la moda, il ritratto e la danza in visioni oniriche e surreali.
Alla presentazione dell’edizione 2025 del Romaeuropa Festival, che si è tenuta nella residenza dell’Ambasciata di Spagna a Roma, Morau ha detto: “Afanador osserva il flamenco attraverso una lente deformante, una lente fatta di sogni, desideri e ricordi. Il suo sguardo surrealista è molto simile allo sguardo sul mondo che si è sviluppato nel lavoro di questi anni con la mia compagnia, La Veronal: uno sguardo che cerca di non rappresentare il mondo esistente, ma di inventarne di nuovi”.
A proposito dello speciale anniversario del Romaeuropa Festival, il quarantesimo, il presidente della Fondazione Guido Fabiani ha sottolineato “la dimensione culturale, nazionale e europea che ha caratterizzato sua attività”. Monique Vaute, fondatrice e vicepresidente vicario della Fondazione, ha ricordato invece come il festival abbia sempre mantenuto il suo spirito originario, di “luogo d’incontro, di dialogo culturale, di strumento per stimolare curiosità e pensiero, che ha difeso sperimentazione e libertà di pensiero”. Il programma della prima settimana della quarantesima edizione del Romaeuropa Festival prosegue l’8 e il 9 settembre al Teatro India con Anne Teresa De Keersmaeker che presenterà in prima nazionale “A little bit of the moon”, lavoro al confine tra danza e teatro costruito insieme al regista, autore e artista visivo libanese Rabih Mroué.
Il 9 e il 10 settembre l’Auditorium Conciliazione ospiterà invece la Dresden Frankfurt Dance Company con un doppio spettacolo. A inaugurare la serata ci sarà l’ultima coreografia destinata al palcoscenico firmata da William Forsythe, “Undertainment”, poi il testimone passerà al coreografo e danzatore Ioannis Mandafounis, attuale direttore della Dresden Frankfurt Dance Company, che con “Lisa” proporrà un esperimento di “coreografia dal vivo” in cui i danzatori prendono possesso spontaneamente del palcoscenico, guidati dalle musiche di Gabriel Fauré.
L’edizione di quest’anno durerà fino al 16 novembre, con un totale di 110 spettacoli per 250 repliche e 700 artisti da tutto il mondo.