Sardegna, la regina Cleopatra delude Cesare.

Costretta a rimanere ferma al porto, Meloni-Cleopatra medita pensieri non gentili: dovrà decidersi a buttare giù dalla barca quelli che sono divenuti zavorra e quelli saliti all’ultimo momento, senza carta d’imbarco.

La regina Meloni-Cleopatra s’è fermata al porto di Cagliari. Brutta vicenda, per lei. Com’è noto la Sardegna fa storia a sè nell’Impero di Cesare, ama scegliere i suoi governanti senza i suggerimenti dei suoi pretoriani e riserva sempre sorprese. Avendo capito troppo tardi che i suoi uomini stavano combinando un pasticciaccio, la regina è arrivata nell’isola e, per farla breve, ha detto: “Votate me che sto dietro a tutto ciò, garantisco io e questo basti”. 

Ma tant’è, i sardi sono andati a votare con il broncio e si sono comportati da par loro: quelli che hanno conosciuto il prescelto dalla ciurma (non una grande promessa della politica, ma certo un fedelissimo della regina) non lo hanno votato, assicurando il consenso al “gruppo” pur con incerta fedeltà. A votarlo sono rimasti quelli che non lo hanno conosciuto.

Però, siccome all’inizio il prescelto apparteneva al gruppo di uno dei due ufficiali di plancia di Cleopatra, quello meno diplomatico e in perenne ricerca di visibilità, il successivo cambio con un fedelissimo della regina ha portato ad un visibile rancore (stato dell’animo pericolosissimo in terra sarda), nonché ad una sottile e fredda vendetta. Che si è manifestata nel conteggio finale: più voti alla coalizione e meno voti al prescelto (tradotto: “non ci piace, punto e basta”). 

Gli altri, ovvero gli avversari, hanno goduto alla vista di una regina impegnata a passeggiare nervosamente in attesa di un risultato, certo non degno della “grande politica” che Cesare le ha affidato. Allora, le sono frullati in testa dei pensieri, e pensieri nient’affatto gentili: dovrà decidersi a buttare giù dalla barca quelli che sono divenuti zavorra e quelli saliti all’ultimo momento, senza carta d’imbarco. 

Quanto ai due ufficiali di plancia (il rissoso alla ricerca delle luci della ribalta e l’inconsistente diplomatico, prodigo di idee non richieste), beh… come si dice…non vorrei essere al loro posto. Li terrà per convenienza ancora nell’equipaggio, ma forse mediterà un’atroce punizione egiziana, mirando al cuore delle loro brame di potere e di conquista. La regina, si sa, non ha amici ma solo sudditi e nemici.