Se Dio soffre con noi: uno sguardo teologico e spirituale.

Presentazione oggi, all’Università Urbaniana, del libro di Caterina Ciriello e Maria Luisa Lupo, La mistica della sofferenza, Edizioni Il Messaggero. Di seguito la parte conclusiva della prefazione.

[…] Nel 1973 ci fu un incontro di studio a Valdragone nella Repubblica di San Marino con il gesuita Jean Galot finalizzato a rispondere alla domanda: «Dio soffre?». Per me leggere il libro curato da Angela Maria Lupo e da Caterina Ciriello è stato come completare un quadro di ricerca e di progressiva scoperta del Dio che soffre, del Dio della croce. In quell’incontro di San Marino di cinquant’anni fa, cui da giovane studente presi parte, è partita una ricerca sempre più determinata, con studi, congressi, convegni, seminari, articoli in casa cattolica, in casa luterana e da parte dell’ortodossia specialmente russa. A distanza di cinquant’anni siamo grati alla Ciriello e alla Lupo per il loro testo sulla mistica della sofferenza che veramente mancava.

Il finissimo lavoro biblico-teologico di Angela Maria Lupo è completato dall’esperienza di santità e di martirio di varie figure «cristiane» sul versante cattolico ed extra-cattolico, scelte dalla professoressa Caterina Ciriello, quasi a comprovare che la mistica della sofferenza ci porta a incontrare il volto sofferente dell’uomo non solo alla luce del volto amoroso e sofferente di Dio, ma anche a rinvenire la reciprocità dei due volti che è data dalla presenza del volto sofferente di Dio nel volto sofferente dell’uomo e del volto sofferente dell’uomo nel volto sofferente di Dio. I due profili scelti per presentare la mistica della sofferenza, quello biblico-teologico e quello spirituale-biografico, potevano anche essere presentati distinti. La scelta felice delle autrici favorisce invece l’idea non solo della connessione stretta dei due profili, ma soprattutto quella del considerare la mistica della sofferenza come un protrarsi del soffrire di Dio nel suo Cristo e nei suoi santi. Come a dire che la «rivelazione» della sofferenza di Dio continua a incarnarsi nella tradizione dei santi i quali sono santi proprio perché legati a Dio, come suggerisce l’etimo ebraico di santificare = legare, in quanto da Dio e dai santi la sofferenza non è subita, ma vissuta e offerta come oblazione di amore.

Da questo punto di vista, il volume curato dalle professoresse Ciriello e Lupo si presenta sul versante della letteratura teologica e spirituale come una novità desiderata, e noi ci auguriamo che siano tanti coloro che si impegneranno a centellinare queste pagine, ad assimilare la conoscenza dei martiri della mistica della sofferenza, per dare un nuovo volto e senso alla sofferenza umana, ma direi in particolare per entrare più intimamente nel mistero del Dio biblico delle Scritture ebraiche e delle Scritture cristiane.

 

Gianni Sgreva, CP

direttore della rivista «La Sapienza della Croce»

 

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