Oggi ricominciamo. Ricominciamo in sordina, senza suonare musiche trionfanti. Come conviene quando l’incertezza sembra ancora serpeggiare un po’ ovunque. Dopo questi due mesi e mezzo di convalescenza lavorativa, spirituale e sociale, oggi mettiamo il naso fuori con un certo tremore. Guai ad essere sfacciatamente liberi dalle preoccupazioni precedenti, come risulterebbe particolarmente ingiustificata una scioltezza troppo disinvolta.

Aprono i bar, i barbieri, i ristoranti, i negozi, insomma riprende vita quel corpo centrale delle nostre città e dei nostri paesi, senza i quali mancherebbe quella vistosa presenza di movimento e di rapporti interpersonali che tanto ha caratterizzato il periodo di quarantena.

Il prossimo mese, se tutto procede come ci auguriamo, apriranno pure i cinematografi e i teatri e così via via riprenderà forma una conduzione ed una esistenza più o meno simile a quella precedente questo terribile periodo.

Però, i costumi, le attenzioni, le modalità dovranno essere costantemente educate, per impedire qualche scivolone all’indietro. La coscienza di ciascuno di noi dovrà esibire una inedita maturità. Ci contiamo, prima di qualsiasi altro farmaco o risoluzione medica. Questo virus lo sconfigge anche ciascuno di noi, rispettando le regole che ci siamo collettivamente imposti.

Oggi, ho fatto una breve fila per entrare in una farmacia; ho visto il nobile comportamento di chi mi stava davanti e di chi mi stava dietro. Mi ha rincuorato. Non ho visto alcuna frenesia nei posti in cui sono stato. Sembra una vita un po’ al rallentatore. Vero. Meglio così. Almeno per un tempo congruo, fino a quando non avremmo messo fuori porta quel demonietto villano e guastafeste.

Ci scopriremo pertanto, tutti quanti ispirati ad una attenzione che, in tempi precedenti provavamo solo in determinati luoghi: ospedali; chiese; e in alcuni uffici pubblici. Adesso trasleremo questi comportamenti anche nei bar, nei ristoranti, nelle palestre, nei luoghi di divertimento, dove per lo più imperava una sorta di libera allegria.

Oggi tutto sarà smorzato. Pazienza. Bisogna saper fronteggiare anche questa seconda fase in modo consapevole e oserei dire persino in punta di piedi. Verranno tempi in cui riprenderemo le forme consuete. Ci auguriamo che giungano presto.

La primavera fiorisce in tutta bellezza e già questo è un gradevole segno affidato ai nostri occhi. Se ci comportiamo bene, vinceremo anche questa battaglia e l’estate potrà offrirci un sole ancora più caldo e invitante.