Sei esplosioni simultanee sono avvenute nella domenica di Pasqua in tre chiese dello Sri Lanka, una delle quali nella capitale Colombo, e in altrettanti hotel del Paese frequentati da turisti. I morti accertati, secondo fonti di polizia, sarebbero 207, di cui almeno 35 stranieri, mentre i feriti sarebbero più di 450.
Il ministro della difesa ha dichiarato che: “si sospetta che la maggior parte degli otto attacchi con esplosivo compiuti oggi in Sri Lanka siano opera di kamikaze”.
La chiesa dello Sri Lanka ha sospeso tutte le celebrazioni pasquali in programma nel Paese e ha quindi diffuso un appello a donare sangue per i feriti.
Anche il Papa, al termine del messaggio e della celebrazione Urbi et Orbi per la Pasqua, ha voluto rivolgere un pensiero alle vittime degli attentati dello Sri Lanka. “Ho appreso con tristezza e dolore la notizia dei gravi attentati che, proprio oggi, giorno di Pasqua, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese e altri luoghi di ritrovo dello Sri Lanka – ha detto -. Desidero manifestare la mia affettuosa vicinanza alla comunità cristiana, colpita mentre era raccolta in preghiera, e a tutte le vittime di così crudele violenza. Affido al Signore quanti sono tragicamente scomparsi e prego per i feriti e tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento”.