Bruxelles, 26 giu. (askanews) – Nella procedura per valutare la sospensione dell’accordo di associazione Ue-Israele, l’Alta commissaria per gli Affari Esteri e la sicurezza Kaja Kallas è in contatto con Israele e una valutazione dovrà essere fatta a luglio.
Nel Consiglio europeo di oggi non si è parlato specificamente dell’intesa – la decisione spetta al Consiglio affari esteri – ma i leader si sono soffermati a lungo sulla situazione in Medio Oriente, su cui emergono notevoli distanze. “Sicuramente c’è un’accresciuta attenzione per la drammaticità della situazione. L’obiettivo condiviso da tutti – assicurano fonti italiane – è arrivare alla fine delle ostilità, all’accesso umanitario a Gaza senza impedimento, al rilascio degli ostaggi. C’è divergenza sugli strumenti da utilizzare per raggiungerlo”.
Questa mattina, arrivando a Bruxelles, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto che l’accordo sia sospeso “immediatamente” perché “è evidente” che Israele sta violando l’articolo 2 sul rispetto dei diritti umani. Schierati con lui ci sono, sicuramente, Irlanda e Belgio. L’Italia è invece contraria, per non “contribuire all’isolamento di Israele”, aveva spiegato alla Camera la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Kallas ha presentato ai 27 un rapporto molto duro – basato sulle valutazioni di istituzioni internazionali indipendenti – secondo cui “vi sono indicazioni che Israele violerebbe i propri obblighi in materia di diritti umani”. Adesso l’Alta rappresentante ha in corso contatti con Israele, di cui sta “acquisendo i pareri”, nella sostanza una ‘memoria difensiva’. A quel punto la decisione spetterà, con la formula dell’unanimità, al Consiglio Affari esteri, che si riunirà a luglio.