Roma, 28 ott. (askanews) – “L’Italia si è astenuta sulla risoluzione Onu perchè non conteneva la condanna di Hamas e non era chiara sul diritto di Israele all’autodifesa, alcuni punti non coincidevano con la posizione italiana”. Lo ha spiegato questa mattina ad Agorà su RaiTre il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“Ci siamo astenuti perchè vogliamo ci sia una sospensione e una pausa umanitaria per permettere di far uscire i civili e far entrare gli aiuti umanitari ma non possiamo non tutelare il diritto di Israele ad esistere”, ha aggiunto. “La de-escalation è difficile ma non bisogna mai cessare di usare la via diplomatica perchè è importante utilizzarla come strumento per l’obiettivo finale, continuando a parlare e cercare di convincere i paesi arabi a lavorare per questo: l’Italia è tornata protagonista in questa fase ed è in contatto con i principali interlocutori”.
“C’è una buona notizia: ho parlato con il nostro console a Gerusalemme che è riuscito a entrare in collegamento con gli italiani che sono nella striscia di Gaza e non stanno correndo pericoli” ha poi detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ad Agorà.
“Sono 14 italiani e 5 loro familiari palestinesi, grazie al lavoro del consolato siamo entrati in contatto con loro – ha aggiunto – stanno bene, compatibilmente con la situazione difficile, nonostante il black out dei collegamenti. Seguiamo i nostri concittadini che speriamo possano uscire quanto prima dal valico di Rafa, loro si trovano vicini alla zona e questa mattina ci hanno detto che lì non ci sono combattimenti ed esplosioni”.