La conferenza, con proiezione e visita alla sala dell’evoluzione dell’uomo, spiegherà la storia dei neanderthal, dalla loro scoperta, nel 1856 nella valle di Neander, in Germania fino ai giorni nostri. Quando furono scoperti i primi resti, si pensava appartenessero ad un individuo patologico. Fu William King, professore di geologia, a capire che il fosse era una nuova specie, che chiamò Homo neanderthalensis.
Era il 1864, anno dl’inizio della paleoantropologia, scienza che studia i fossili dell’uomo e degli altri ominidi. Da allora è stato scoperto molto su questa popolazione e sulle sue abitudini: che aspetto aveva, cosa mangiava, qual era la sua organizzazione sociale.
Oggi le scoperte sui neanderthal continuano a susseguirsi, grazie a nuove tecniche di studio, alla genetica, all’applicazione di modelli digitali che permettono di effettuare analisi virtuali non invasive.