Quando le mosse vengono anticipate prima del previsto, possono dimostrarsi non efficaci. Trump, a mio parere, ha inteso scegliere il suo vice secondo una logica che a questo punto potrebbe essere perdente.
Qual è stato l’intendimento del candidato Repubblicano? Dopo la sparatoria, ha pensato di svolgere un ruolo meno aggressivo, di porsi in un campo e in un atteggiamento più moderato, lasciando la parte più estrema al suo vice. Infatti, ha scelto Vance perché rappresenta l’ala più oltranzista dei conservatori americani. Ricordiamo che Vance è frutto del pensiero americano definito post-liberale. Già questo fa capire quale sia la posizione di questo giovane.
La mossa dei Democratici ha messo in crisi la strategia del candidato Repubblicano. Primo, perché sottraendo dalla scena la figura più anziana, concede a Trump la “fortuna” di prenderne il posto; secondo, perché la probabile candidata Harris mette in campo il genere femminile e Trump non potrà fare un nuovo ticket e ciò sicuramente indebolisce le sue possibilità; terzo, scegliendo Vance, si è tolta la possibilità non solo di mettere una donna, ma di promuovere una figura che potesse rubare i consensi anche ai Democratici.
Così Trump si trova potentissimo sul versante del mondo conservatore, ma non invece nella possibilità d’incettare i voti di quelli che stanno a metà strada tra Democratici e Repubblicani.
Non c’è pertanto da meravigliarsi se ieri [l’altro ieri per chi legge, ndr] i sondaggi hanno fatto balzare al primo posto Harris. Il risultato finale non è per niente scontato. Può capitare di tutto. Sembrava una partita chiusa prima di iniziare e improvvisamente si riaprono i giochi. Se la candidata dei Democratici facesse una scelta di un vice complementare alla sua figura, cosa che le è data, potrebbe far vedere ancora al suo partito la possibilità di continuare a governare gli Stati Uniti d’America. Comunque, saranno sicuramente tre mesi all’arma bianca. E dovremo attendere proprio lo spoglio di voti per sapere cosa riserva il destino per la Casa Bianca.
[Testo tratto dal blog dell’autore]