In Libia, circa 5.000 richiedenti asilo sono ancora detenuti per un tempo indefinito nei principali centri di detenzione ufficiali, nominalmente gestiti dal Dipartimento per combattere l’immigrazione illegale del Governo di accordo nazionale, riconosciuto a livello internazionale.
Ora però la situazione nei centri di detenzione in Libia è diventata terribile.
Non solo per il sovraffollamento, ma anche per la tubercolosi dilagante, una inadeguata protezione e sicurezza e numerosi casi di abusi e violenza oltre a diversi episodi legati allo sfruttamento sessuale.
Unhcr e Oim avevano già più volte detto di non essere assolutamente in condizione di garantire dignitose condizioni di vita in Libia. E ultimamente a Bruxelles, Vincent Cochetel, Inviato speciale dell’Unhcr per il Mediterraneo Centrale, ha ribadito la richiesta di “chiusura totale dei centri”.