Vatican News | IA e solidarietà globale: l’Intervento di Suor Petrini al GSS-24.

Il segretario generale del Governatorato della Città del Vaticano ha preso la parola al Global Standard Symposium (GSS-24) di Nuova Delhi, in India. Progresso tecnologico e sviluppo - ha detto - vanno di pari passo.

“Sebbene rappresenti un importante risultato del progresso tecnologico, l’Intelligenza artificiale (IA) rimane uno strumento al servizio dell’essere umano”. Questa la posizione espressa da suor Raffaella Petrini, segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, intervenuta al Global Standard Symposium (GSS-24) di Nuova Delhi, in India, nell’incontro di alto livello incentrato sulle leadership e il loro ruolo nel “disegnare il futuro dell’innovazione”. Suor Petrini guida la delegazione della Santa Sede, presente anche una delegazione del Dicastero per la Comunicazione guidata da monsignor Lucio Adrián Ruiz.

 

Progresso tecnologico e sviluppo umano

Il segretario generale del Governatorato ha esordito legando il concetto di “progresso tecnologico” a quello di “sviluppo umano”, notando come, da una parte, gli strumenti più innovativi permettano “di ridurre i rischi, di migliorare il nostro lavoro e le nostre condizioni di vita” e come dall’altra la società sia chiamata ad un loro utilizzo “eticamente responsabile”. Ciò si rende vero per le tecnologie “relativamente semplici” ma “ancora più necessario in relazione all’uso dell’IA”, capace di rappresentare, riprendendo il concetto espresso da Papa Francesco nel corso della sua partecipazione alla sessione del G7 sul tema, “una vera e propria rivoluzione cognitivo-industriale”.

 

Uno sviluppo etico per l’IA

I criteri scelti per “allenare” tali tecnologie sono, nella visione di suor Raffaella Petrini, “fattori cruciali” nel determinare “se i diritti umani fondamentali sono rispettati”, se tali sistemi sono “affidabili e duraturi” e se essi risultino effettivamente “sostenibili”. In tale contesto, la “cooperazione internazionale”, basata su un “dialogo onesto”, risulta “essenziale nello stabilire politiche condivise che possano guidare lo sviluppo di questi modelli secondo standard di sicurezza e principi etici.” Un compito “impegnativo”, tuttavia “necessario per produrre riflessioni condivise e soluzioni politiche volte a ricercare ciò che è buono e giusto”.

 

La sede del Global Standard Symposium a Nuova Delhi, in India

 

L’algor-etica delle nuove tecnologie

Durante il suo intervento, il segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano cita ancora Francesco, che nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2024 notava la “necessità di un dialogo interdisciplinare finalizzato a uno sviluppo etico degli algoritmi – lalgor-etica , in cui siano i valori a orientare i percorsi delle nuove tecnologie”. La tecnologia, ha ricordato ancora la religiosa, “è nata con uno scopo”, ovvero quello di rimanere “uno strumento per costruire il bene di ogni essere umano e un domani migliore per tutti”. Una concreta “ispirazione” nell’applicazione di tale auspicio “esemplifica oggi una forma concreta di solidarietà che permette ai governi di stabilire priorità e alle organizzazioni di assumersi responsabilità per tutti i loro interlocutori”.

 

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