Sono passati cinquant’anni da quando, il 19 maggio 1975, veniva approvata la legge n. 151: una riforma profonda e coraggiosa del diritto di famiglia. Non un semplice aggiornamento normativo, ma un vero cambio di paradigma nella società italiana. Da quel giorno, marito e moglie non sono più soggetti a una gerarchia giuridica, i figli diventano tutti eguali davanti alla legge, la donna non è più considerata “minore” da tutelare. La famiglia si trasforma da struttura patriarcale a luogo fondato sull’uguaglianza e sul reciproco riconoscimento.
La legge ha rappresentato una svolta: l’attuazione concreta dei principi costituzionali nei rapporti familiari. Frutto di un lungo impegno culturale e politico, fu il punto di arrivo di un confronto parlamentare vivace, sostenuto dall’azione dei movimenti delle donne e di una generazione politica capace di tradurre in legge le spinte più avanzate della società civile.
A cinquant’anni da quella riforma, diverse iniziative si propongono di rilanciarne il significato e aggiornarne lo spirito. Tra queste, si distingue l’impegno dell’Associazione degli Ex Parlamentari, promotrice del progetto “In Parlamento con le donne”, un percorso di ricerca volto a raccogliere testimonianze di chi fu protagonista – nelle istituzioni e nei partiti – dell’approvazione della legge.
Il progetto, ancora in corso, ha già prodotto 16 video-interviste a parlamentari attive negli anni Settanta, accompagnate da una ricca documentazione sugli atti legislativi. Uno strumento prezioso per riscoprire il valore della memoria politica e per capire come la Costituzione, attuata con coerenza, possa incidere profondamente nella vita concreta delle persone.
L’Associazione intende estendere il confronto alle sedi parlamentari, ma anche coinvolgere energie della società civile e del mondo culturale. Perché la riforma del 1975 non è solo un anniversario da celebrare, ma un carico di responsabilità da vivere alle luce delle odierne sensibilità sociali. Oggi come allora, serve un diritto di famiglia all’altezza della dignità di tutte e di tutti, capace di accompagnare l’evoluzione sociale con intelligenza, rispetto e visione.