1976, i giovani con Zaccagnini per ricordare don Mazzolari.

Fu il Movimento Giovanile a organizzare il convegno di Mantova sulla luminosa figura del “parroco di Bozzolo”. VI prese parte anche un ragazzo, David Sassoli, ai suoi primi passi in politica. 

A fine novembre 1975 fui chiamato a piazza del Gesù per un colloquio con il segretario Zaccagnini. Entrai nella sua stanza provando a immaginare il motivo della convocazione: forse, avendo saputo che Aldo Moro mi aveva chiesto pochi giorni prima di prepararmi per andare il 19 dicembre a Genova al congresso nazionale della Fgci e svolgere in quella sede, cosa mai successa nella storia politica italiana, un intervento a nome del Movimento Giovanile dc, mi voleva parlare di quella importante scadenza.

Invece nella stanza trovai Zaccagnini in compagnia dei quattro del “Sinedrio” (Galloni, Bodrato, Salvi e Belci), più Beppe Pisanu. Zaccagnini disse poche parole, in compenso gli altri mi parlarono a lungo, spiegandomi che Zaccagnini era stato eletto Segretario nazionale ma gli italiani ancora non lo conoscevano: toccava al Movimento Giovanile organizzare una occasione pubblica che lo facesse apprezzare dall’opinione pubblica.

Presi con loro impegno a definire una proposta entro una settimana, poi scendendo le scale di piazza del Gesù incontrai Tonino Zaniboni al quale confidai la cosa; e Tonino immediatamente mi dette il consiglio di puntare ad una riscoperta di don Primo Mazzolari, del quale fortunatamente avevo a casa alcuni scritti che subito mi rilessi. Chiamai il giorno dopo Pietro Scoppola che era stato mio professore all’Università e lo convinsi, con molta fatica, a svolgere la relazione di base in un Convegno che nel frattempo andava prendendo forma e che fu programmato per l’inizio del 1976.

Dunque, il 7 gennaio andai alla Stazione Termini per recarmi in treno a Bozzolo, dove si sarebbe svolta la prima giornata di lavoro del nostro convegno sulla figura di don Mazzolari, cui avrebbe fatto seguito, la mattina di domenica

10 gennaio, un discorso di Benigno Zaccagnini al Palazzo dello Sport di Mantova. La nota qui allegata, con un’ampia rassegna stampa, dà modo di approfondire quanto fu detto in quella occasione.

In termini di comunicazione possiamo tranquillamente affermare che Zaccagnini esistette nell’opinione pubblica italiana a partire dai resoconti giornalistici di quei due giorni. Un annotazione finale. Mentre quella mattina del 7 gennaio mi dirigevo al binario per prendere il treno, mi sentii chiamare: era Domenico Sassoli il quale mi disse che per motivi personali non poteva lasciare Roma, ma avrebbe seguito comunque i nostri lavori di Bozzolo ed avrebbe scritto per Il Popolo, ma con l’occasione mi faceva conoscere e mi  affidava il figlio diciannovenne David, il quale per la prima volta avrebbe partecipato ad una iniziativa politica nazionale.

Nota sul convegno e Rassegna stampa