Archivio | Università, rinnovato impegno dei giovani dc.
Quale responsabile nazionale dell’Ufficio scuola del Movimento giovanile dc, Sassoli commentava il voto universitario, segnalando in particolare il fallimento del «correntone» di sinistra. Il testo compariva su “Il Popolo” del 14 febbraio 1981.
David Maria Sassoli
Il dato che emerge dai primi risultati delle elezioni universitarie è l’aumentato consenso alle liste presentate dai giovani democratico-cristiani insieme con alcuni gruppi dell’area cattolica.
Nel calo generale dei votanti, che certamente non può passare inosservato e deve costituire la premessa per un cambiamento e un superamento degli attuali organi di gestione, l’assenteismo militante si è trovato isolato e lontano dalla maggioranza degli studenti che non ha votato perché non si sente coinvolta a sufficienza nei vari Consigli. La responsabilità delle forze politiche giovanili dopo le elezioni dev’essere (oltre a permettere il coinvolgimento del maggior numero di studenti nelle scelte e nelle decisioni) quello di vedere i tempi e i modi per superare, in alcuni casi, l’attuale sistema di delega.
I risultati, inoltre, dimostrano il fallimento del «correntone» di sinistra, che ha ricercato nei voti e non nella chiarezza la propria affermazione. I dati delle università di Modena e di Genova sono, a questo proposito, espliciti e significativi.
Per il Movimento giovanile della Democrazia Cristiana queste elezioni non sono altro che una parentesi dell’attività nell’università e nell’iniziativa politica tra le giovani generazioni. Se saremo in grado di andare avanti nella qualità della proposta politica e nei contenuti non potremo non vedere realizzati, com’è stato in questa tornata elettorale, i risultati di presenza e di militanza attorno alle nostre liste.
Come ufficio nazionale giovanile Università ci sentiamo obbligati a fare un appello a quanti eletti e non eletti nei vari organismi sappiano portare avanti da oggi con responsabilità e «stile di vita» rinnovato il loro impegno per qualificare la nostra presenza tra i giovani.
È anche con queste valutazioni che ci apprestiamo ad affrontare nelle rimanenti università le prossime elezioni.
N.B. Il prossimo 11 gennaio cadrà il terzo anniversario della scomparsa del rimpianto Presidente del Parlamento Europeo.