Roma, 30 ott. (askanews) – Uno studio pubblicato dalla Bce parla di “segnali misti” su quella che sarà la dinamica definitiva dei bilanci dei paesi dell’area euro nel corso di quest’anno. Ma dato che i consuntivi 2024 saranno quelli da cui si partirà per valutare la dinamica delle spese nette nel 2025 “qualunque differenza tra le attuali previsioni e gli esiti finali diventerà rilevante nel valutare se i paesi abbiano sufficientemente onorato i loro obiettivi strutturali di medio termine”.
Il riferimento è a alla valutazione autunnale con cui, solitamente a fine novembre, la Commissione europea si esprimerà rispetto ai piani programmatici di bilancio presentati dai Paesi. L’analisi della Bce, un riquadro anticipato dal Bollettino economico che verrà diffuso domani, ipotizza che “in alcuni paesi possano servire misure di aggiustamento in modo da adeguarsi alle regole riviste” del patto di stabilità e di crescita dell’Ue.
Il faro è sui paesi più indebitati ed è qui che lo studio rileva i suddetti segnali misti. In generale questi Stati hanno mostrato avanzi primari di bilancio più deboli tra 2019 e 2024 rispetto a quelli dei Paesi meno indebitati.
Tuttavia “alcuni governi, nello specifico tra le economie più grandi l’Italia, hanno riportato risultati del 2024 migliori dei nei loro piani per il 2025”. All’opposto “le ultime stime per il deficit in Francia lo pongono sopra il 6% in assenza di misure aggiuntive, sopra quanto precedentemente previsto”, osserva la Bce. (fonte immagine: ECB 2024).