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domenica, 2 Novembre, 2025
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Hamas: Israele ha violato il cessate il fuoco a Gaza

Roma, 14 ott. (askanews) – L’uccisione di diversi palestinesi nella Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano rappresenta “una violazione dell’accordo di cessate il fuoco”. Lo ha dichiarato il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, secondo quanto riporta Haaretz.

Qassem ha invitato le parti garanti dell’intesa a vigilare sul comportamento di Israele e “a non permettergli di sottrarsi agli impegni assunti con i mediatori”. Sono cinque i palestinesi uccisi stamane dalle forze armate israeliane. Secondo le Forze di difesa israeliane, questi si sarebbero avvicinati ai soldati nel quartiere orientale di Shejaiya a Gaza City. A loro dire, i cinque avevano attraversato la cosiddetta Linea gialla, oltre la quale l’esercito si è ritirato nell’ambito del cessate il fuoco entrato in vigore venerdì scorso.

Secondo le Idf sono stati fatti tentativi di disperdere i sospetti e, dopo il loro rifiuto, i soldati hanno aperto il fuoco per “allontanare la minaccia”.

Convoglio Onu colpito da attacco russo in Ucraina, Tajani: italiano illeso

Roma, 14 ott. (askanews) – “Condanno con forza l’attacco russo al convoglio del WFP in Ucraina, su cui era presente anche un funzionario italiano, rimasto fortunatamente illeso. Gli attacchi sui civili, sugli ospedali e ora sugli operatori umanitari sono inaccettabili. La Russia deve cessare la violenza e iniziare ad agire da attore responsabile. La mia solidarietà all’Onu, al suo personale e al popolo ucraino”. Lo ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

A Roma la Lectio di Luca Crescenzi con Tommaso Ragno su Thomas Mann

Roma, 14 ott. (askanews) – Thomas Mann è considerato uno dei maggiori scrittori tedeschi del XX secolo, vincitore del Premio Nobel e commentatore politico, ha lasciato un’eredità letteraria duratura. All’autore de “La morte a Venezia”, per le celebrazioni dei 150 anni dalla sua nascita, il Goethe-Institut ha dedicato una mostra e una serie di eventi dal 16 ottobre al 26 novembre.

Sull’intellettuale Mann e sulla sua contemporaneità terrà una Lectio intitolata “Trasformazioni della poetica di Thomas Mann”, il germanista Luca Crescenzi, fra i più autorevoli esperti dell’opera di Mann e Presidente dell’Istituto Italiano di Studi Germanici. Accompagnato dall’attore Tommaso Ragno (nella foto, ndr), che leggerà Schneetraum da La montagna magica, Crescenzi sarà all’Auditorium del Goethe-Institut giovedì 16 ottobre.

Il 28 ottobre si terrà un incontro per raccontare Mann attraverso la sua vita pubblica e privata, l’occasione è la presentazione della sua biografia scritta da Hermann Kurzke, scomparso nel 2024, considerato uno dei massimi esperti dell’opera dell’autore tedesco. All’incontro intervengono Barbara Beßlich, Paolo di Paolo e Anna Ruchat.

La fortuna dell’opera di Mann in Italia si deve sicuramente alla traduzione della germanista e critica letteraria Lavinia Mazzucchetti che per Mondadori ne tradusse molti romanzi. A lei e alla traduttrice Rosina Pisaneschi, che di Mann fu la prima a tradurre i racconti, è dedicato un incontro l’11 novembre presso la Biblioteca Europea.

Lo scorso anno è stato il centenario di una delle opere simbolo di Mann, La montagna magica (anche conosciuto come La montagna incantata). La cosiddetta opera del secolo di Mann sarà al centro di un documentario in programmazione il 20 novembre all’Auditorium del Goethe-Institut.

Il 26 novembre, presso l’Ambasciata Svizzera, Tobias Amslinger, direttore dell’Archivio Thomas Mann del Politecnico di Zurigo, ed Elisabeth Galvan, professoressa ordinaria all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, racconteranno invece gli anni dell’esilio in Svizzera.

Al Goethe-Institut fino al 15 dicembre sarà inoltre disponibile per le scuole romane la mostra Thomas Mann e la democrazia. La mostra didattica, ampiamente documentata, ripercorre l’evoluzione politica dell’autore, da monarchico iniziale a deciso oppositore del nazionalsocialismo e convinto sostenitore della democrazia. Basata sul concept della mostra Democracy will win della Literaturhaus München (2020), è stata ampliata dal Goethe-Institut in Italia per includervi lo speciale rapporto di Thomas Mann con l’Italia. La mostra resterà aperta fino al 15 dicembre 2025 e prevede visite didattiche per le scuole.

Nella vita di Thomas Mann l’Italia ha svolto un ruolo importante, sia per i lunghi soggiorni in città quali Roma, Palestrina e Forte dei Marmi, sia nella sua opera letteraria. Ne La montagna magica, tra i pazienti del sanatorio figura l’intellettuale italiano Lodovico Settembrini; in Tonio Kroeger, è proprio in Italia che il protagonista finisce per smarrirsi; in Doktor Faustus, il diavolo appare ad Adrian Leverkuehn a Palestrina. I due testi in cui l’Italia assume però un ruolo centrale sono La morte a Venezia e Mario e il mago, che, pur molto diversi tra loro si basano su reali soggiorni italiani dell’autore.

Gli eventi sono in collaborazione con Arte, Ambasciata Svizzera, Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, Biblioteca Europea, Carocci Editore, Casa di Goethe, Università La Sapienza, Literaturhaus München, Paesaggi di voci, Istituto Italiano di Studi Germanici, Libreria Minerva, Casa delle Traduzioni.

La7, dal 15 ottobre torna Aldo Cazzullo in "Una giornata particolare"

Roma, 14 ott. (askanews) – Dal 15 ottobre torna “Una giornata particolare”, nuova edizione del programma di storia e cultura condotto da Aldo Cazzullo in onda ogni mercoledì in prima serata, su La7. Un grande viaggio all’interno di una giornata cruciale che ha cambiato il corso della nostra storia e indirettamente il nostro presente.

Dodici nuove storie che raccontano le ventiquattro ore decisive e i momenti in cui tutto è crollato, tutto è iniziato o si è compiuto. Da Mussolini nella notte del Gran Consiglio – primo appuntamento della stagione – al tramonto di Cleopatra. Dal genio di Leonardo da Vinci alle barricate della Repubblica Romana, dove Mazzini e Garibaldi hanno scritto indelebili pagine di libertà. Dalle sabbie infuocate di El Alamein, dove migliaia di italiani hanno combattuto la loro battaglia più disperata, all’impresa visionaria di d’Annunzio a Fiume. Dal fuoco che ha distrutto la Roma di Nerone fino a quello arso attorno Giordano Bruno a Campo de’ fiori, storie parallele come gli scandali della Banca Romana e di Mani Pulite. E poi un tributo al genio italiano, che non è un mito, ma una storia vera, fatta di pietra, parola, musica e visione: Giulio Cesare, Dante Alighieri, l’architetto Andrea Palladio, Raffaello Sanzio, Giuseppe Verdi, Federico Fellini. Italiani che hanno guardato il mondo e lo hanno voluto diverso. Infine, il mistero di Padre Pio e le drammatiche ore attorno al disastro del Vajont.

Anche quest’anno Cazzullo sarà accompagnato dai due inviati nella storia Claudia Benassi e Raffaele Di Placido. Ad arricchire il racconto, attraverso gli episodi, le interviste a Gino Paoli e Al Bano, all’attore Pierfrancesco Favino, all’ex magistrato e politico Antonio Di Pietro, a Paolo Mieli, a Mauro Corona, all’archeologo ed ex Ministro del Turismo egiziano Zahi Hawass, all’annunciatrice tv Rosanna Vaudetti, a Stefania Craxi, alla filosofa Ilaria Gaspari, alla storica Livia Capponi. E poi ancora a Giordano Bruno Guerri, Massimo Fini, Luciano Canfora, al grande fotografo e documentarista recentemente scomparso Sebastião Ribeiro Salgado, e Pupi Avati.

Una Giornata Particolare visiterà luoghi di straordinaria bellezza: Palazzo Chigi, Palazzo Venezia e Castel Sant’Angelo a Roma, Palazzo Vecchio a Firenze, spingendosi fino alle Piramidi di Giza, in Egitto, e al Castello Reale di Amboise, in Francia, passando per la Domus Aurea di Roma, l’Arena di Verona e il Vittoriale degli Italiani, la residenza monumentale di Gabriele d’Annunzio sul Lago di Garda.

“Una giornata particolare” è un format originale de La7 prodotto da Stand by me.

Italia-Palestina, a Roma la partita che boicotta Italia-Israele

Roma, 14 ott. (askanews) – È in programma oggi martedì 14 ottobre alle 20.45 a Piazzale Ostiense a Roma, la prima partita del “Campionato dei diritti umani” tra Italia e Palestina, promossa dal Global Movement To Gaza con Movimento Studenti Palestinesi in Italia, API, GPI, UDAP e Comunità Palestinese in Italia.

Un evento pubblico – spiegano gli organizzatori – che vuole affidare allo sport il compito di chiedere libertà e autodeterminazione per la Palestina e il pieno rispetto dei diritti umani, in concomitanza con la gara di Udine tra Italia e Israele, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026, che gli organizzatori invitano a boicottare.

A scendere in campo per la selezione italiana saranno Kento (rapper e scrittore), Piotta (rapper e produttore), Michele Riondino (attore e regista), Anna Foglietta (attrice), Paola Turci (cantautrice), Andrea Colamedici (filosofo, cofondatore di Tlon) e Maura Gancitano (filosofa, cofondatrice di Tlon), che giocheranno in amichevole una rappresentanza di ragazze e ragazzi palestinesi. La partita vuole riaffermare – spiegano gli organizzatori – che i diritti umani non sono negoziabili e che ogni campo può diventare spazio di solidarietà e nonviolenza.

L’evento è aperto al pubblico e tutti sono invitati ad assistere al match e sostenere, pacificamente, la richiesta di una Palestina libera. Gli organizzatori chiedono di avere un comportamento rispettoso e nonviolento e di attenersi alle indicazioni di sicurezza. È consigliato l’arrivo per le 20 per agevolare l’accesso; sono consentite foto e brevi riprese. Brevi interventi dal campo precederanno il fischio d’inizio.

Italia-Palestina, a Roma la prima partita che boicotta Italia-Israele

Roma, 14 ott. (askanews) – È in programma oggi martedì 14 ottobre alle 20.45 a Piazzale Ostiense a Roma, la prima partita del “Campionato dei diritti umani” tra Italia e Palestina, promossa dal Global Movement To Gaza con Movimento Studenti Palestinesi in Italia, API, GPI, UDAP e Comunità Palestinese in Italia.

Un evento pubblico – spiegano gli organizzatori – che vuole affidare allo sport il compito di chiedere libertà e autodeterminazione per la Palestina e il pieno rispetto dei diritti umani, in concomitanza con la gara di Udine tra Italia e Israele, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026, che gli organizzatori invitano a boicottare.

A scendere in campo per la selezione italiana saranno Kento (rapper e scrittore), Piotta (rapper e produttore), Michele Riondino (attore e regista), Anna Foglietta (attrice), Paola Turci (cantautrice), Andrea Colamedici (filosofo, cofondatore di Tlon) e Maura Gancitano (filosofa, cofondatrice di Tlon), che giocheranno in amichevole una rappresentanza di ragazze e ragazzi palestinesi. La partita vuole riaffermare – spiegano gli organizzatori – che i diritti umani non sono negoziabili e che ogni campo può diventare spazio di solidarietà e nonviolenza.

L’evento è aperto al pubblico e tutti sono invitati ad assistere al match e sostenere, pacificamente, la richiesta di una Palestina libera. Gli organizzatori chiedono di avere un comportamento rispettoso e nonviolento e di attenersi alle indicazioni di sicurezza. È consigliato l’arrivo per le 20 per agevolare l’accesso; sono consentite foto e brevi riprese. Brevi interventi dal campo precederanno il fischio d’inizio.

Germania, zero tasse su 2.000 euro al mese ai pensionati che lavorano

Roma, 14 ott. (askanews) – Tasse a zero sui guadagni fino a 2.000 euro al mese in Germania, per coloro che lavorano anche dopo essere andati in pensione. È uno dei provvedimenti che il governo guidato dal cancelliere Friederich Merz intende utilizzare per intervenire sulle carenze di occupazione nella prima economia dell’area euro e l contestuale invecchiamento della popolazione.

Lo riporta il Financial Times, secondo cui la misura scatterebbe dal primo gennaio e avrebbe costi stimati attorno a 890 milioni di euro l’anno. Dovrebbe essere approvata dalla coalizione di governo domani.

Il lavoro dopo la pensione è consentito in Germania, così come in vari paesi europei, ma Berlino vuole renderlo più appetibile con questi incentivi fiscali.

Esplosione durante sgombero a Verona, Meloni: dolore per il sacrificio dei carabinieri

Milano, 14 ott. (askanews) – “Con profondo dolore apprendo della tragica scomparsa di tre Carabinieri e il ferimento di altri 13 tra militari dell’Arma, Vigili del fuoco e Polizia, a seguito di una esplosione mentre era in corso un’operazione di sgombero nel Veronese. Il mio profondo cordoglio e quello del Governo vanno ai familiari delle vittime, insieme alla vicinanza commossa all’Arma, che ho espresso in una telefonata al Comandante generale, gen. Salvatore Luongo”. È quanto dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Desidero rivolgere un sincero augurio di pronta guarigione ai feriti appartenenti alle Forze dell’Ordine e ai Vigili del Fuoco, e ringraziare il personale sanitario e tutti coloro che sono intervenuti con tempestività e professionalità. Seguo con partecipazione e dolore gli sviluppi di questa drammatica vicenda, che ci richiama ancora una volta al valore e al sacrificio quotidiano di chi serve lo Stato e i suoi cittadini”, conclude Meloni.

Oro da record ma anche l’argento, India ne fa incetta per matrimoni

Roma, 14 ott. (askanews) – Mentre l’oro continua a stabilire nuovi massimi storici, anche l’argento mantiene una dinamica di esuberanti rialzi toccando nuovi picchi. In mattinata l’oncia del metallo giallo ha segnato un nuovo primato a 4190,90 dollari, successivamente smorza in parte rialzi a 4.158 dollari.

Nel frattempo, nel corso della mattinata l’argento ha toccato un nuovo massimo assoluto a 53 dollari l’oncia, secondo il Financial Times, ottenendo così un rialzo cumulato dall’inizio dell’anno di oltre l’85%. A tarda mattina la frenesia si smorza e l’oncia di argento modera i guadagni al più 0,95% a 50,91 dollari.

Nel caso dell’oro già da tempo era emerso che buona parte delle spinte rialziste riflettevano i continui acquisti portati avanti dalle banche centrali dei paesi ex emergenti, in particolare la Cina, nel quadro di continue tensioni geopolitiche. Per l’argento, secondo il Ft c’è un rinnovato interesse degli investitori, sia perché lo vedono come un’alternativa all’oro, sia perché diverse industrie dell’elettronica e dei pannelli fotovoltaici lo utilizzano come componente nelle loro produzioni.

In più, precisa il quotidiano, di fannos entire anche consistenti acquisti giunti dall’India, in cui ci si sta preparando per la stagione dei matrimoni durante beni con questo metallo prezioso vengono ampiamente utilizzati.

Nel frattempo le scorte di argento sul mercato internazionale di Londra si stanno avvicinando ai minimi storici e questo, secondo vari analisti, contribuisce ad alimentare il rally dei prezzi.

In povertà assoluta 5,7 milioni di persone, è allarme stranieri e minori

Roma, 14 ott. (askanews) – Nel 2024 sono oltre 2,2 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta, pari all’8,4% delle famiglie residenti, per un totale di 5,7 milioni di individui, il 9,8% dei residenti. Entrambe le quote risultano stabili rispetto al 2023, quando erano pari rispettivamente a 8,4% e 9,7%. Ma è allarme per l’intensità della povertà assoluta tra stranieri e minori.

Secondo i dati diffusi dall’Istat l’incidenza della povertà assoluta fra le famiglie con almeno uno straniero è pari al 30,4%, sale al 35,2% nelle famiglie composte esclusivamente da stranieri, mentre scende al 6,2% per le famiglie composte solamente da italiani. Si confermano valori elevati per l’incidenza di povertà assoluta tra gli stranieri. Oltre 1,8 milioni di stranieri nel 2024 sono in povertà assoluta, più di uno su tre (l’incidenza è pari al 35,6%), una quota quasi cinque volte superiore a quella degli italiani (7,4%). Ciononostante, i due terzi delle famiglie povere (67%) sono famiglie di soli italiani (oltre 1 milione e 490mila, con un’incidenza pari al 6,2%) e solo il restante 33% è rappresentato da famiglie con stranieri (733mila), che nell’82% dei casi (600mila) sono famiglie composte esclusivamente da stranieri.

L’incidenza di povertà assoluta fra i minori si conferma al 13,8%, pari a quasi 1,3 milioni di bambini e ragazzi, il valore più elevato della serie storica dal 2014. Fra i giovani di 18-34 anni è all’11,7%, pari a circa 1 milione 153mila individui; per i 35-64enni si mantiene invariata al 9,5%, anch’esso valore massimo raggiunto dalla serie storica, e fra gli over 65 al 6,4%, oltre 918mila persone. Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono quasi 734mila (12,3%), tra le quali l’incidenza più elevata, pari al 23,9%, si osserva per quelle di altra tipologia (dove convivono più nuclei familiari e/o sono presenti membri aggregati); tra le coppie, la diffusione del fenomeno aumenta al crescere del numero di figli minori (7,3% per le coppie con un figlio minore, 10,6% per quelle con due figli minori e 20,7% se i figli minori sono almeno tre), attestandosi su valori elevati anche tra le famiglie monogenitore con minori (14,4%).

L’intensità della povertà per le famiglie con minori, pari al 21%, è più elevata di quella calcolata sul totale delle famiglie (18,4%), a ulteriore testimonianza di una condizione di disagio maggiormente marcato.

Resta, in generale, marcato il gap tra Nord e Sud del Paese. L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si mantiene più alta nel Mezzogiorno (dove coinvolge oltre 886mila famiglie, 10,5%), seguita dal Nord-ovest (595mila famiglie, 8,1%) e dal Nord-est (quasi 395mila famiglie, 7,6%), mentre il Centro conferma i valori più bassi (349mila famiglie, 6,5%). D’altra parte, tra le famiglie assolutamente povere, il 39,8% risiede nel Mezzogiorno (38,7% nel 2023) e il 44,5% al Nord (45% nel 2023); il restante 15,7% risiede nel Centro (16,2% nel 2023).

La povertà assoluta è stabile anche a livello individuale con l’unica eccezione delle Isole dove si registra un significativo aumento, arrivando al 13,4% dall’11,9% del 2023.

Infine, segnali di “persistente disagio economico” si confermano poi per le famiglie con persona di riferimento operaio o assimilato. Tra le famiglie con persona di riferimento occupata, l’incidenza di povertà nel caso sia lavoratore dipendente è pari all’8,7%, salendo al 15,6% se si tratta di operaio e assimilato.

Ri-scatti: al PAC di Milano il cielo sempre pi blu

Milano, 14 ott. (askanews) – Dal 14 al 26 ottobre 2025 il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano presenta l’undicesima edizione del progetto di fotografia sociale ideato da Ri-scatti ODV e promosso dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s: la mostra “RI-SCATTI. Il cielo sempre pi blu”. L’edizione di quest’anno, a cura del conservatore del PAC Diego Sileo, realizzata in collaborazione con Dynamo Camp, una realt che dal 2007 offre gratuitamente programmi di terapia ricreativa a bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo e condizioni di disabilit. La mostra si propone come un ponte naturale tra due mondi con un obiettivo condiviso: restituire centralit e voce a chi, troppo spesso, percepito solo attraverso la lente della fragilit.

La CEO della Fondazione Maria Serena Porcari ha descritto ad Askanews l’incontro con Ri-scatti: “E’ stato un progetto molto allineato al pensiero che Dynamo Camp ha sulle attivit, i ragazzi fanno vacanza attraverso alcune attivit ricreative molto divertenti, tra cui anche la fotografia e il video-making. Quando abbiamo avuto l’opportunit di conoscere Ri-scatti abbiamo capito che c’era un allineamento di valori e di metodi e quindi lo staff di Ri-scatti e lo staff di Dynamo Camp hanno lavorato insieme, hanno scelto questo gruppo di adolescenti e per tre mesi si incontravano a City Camp di Milano e hanno provato a capire come utilizzare la tecnica della fotografia per potersi esprimere ognuno secondo un po’ il suo pensiero, il suo modo anche di vedere la realt, la citt, il mondo intorno a s”.

Paolo Folli, docente di Ri-scatti che ha seguito i ragazzi nei tre mesi del workshop, racconta l’esperienza dal suo punto di vista: “Mi sono occupato per conto di Ri-scatti della docenza di questo progetto presso Dynamo Camp, esperienza che non so sinceramente se sia stata pi utile per loro o per me, per me sicuramente tantissimo: vedere questi ragazzi che a poco poco hanno sviluppato la voglia di raccontarsi stato un po’ lo scopo realizzato per quanto mi riguarda come docente. Benny V. ha fatto delle fotografie del suo quartiere, ha raccontato l’esperienza di vita nel quartiere dove vive a Milano con delle foto che poi sono state editate e sviluppate in bianco e nero per dare una narrazione un po’ continua. All’inizio c’erano veramente delle difficolt importanti poi a poco a poco la fotografia ha questo grande pregio di sciogliere e quindi si scioglie il ghiaccio e ci si racconta, ci si abbandona. La fotografia ha svolto sicuramente un’azione terapeutica nel senso dello storytelling e quindi della voglia di raccontarsi. Diciamo spesso che la parte tecnica serve per poi non utilizzarla e ribaltarla cercando di sperimentare il pi possibile”.

Durante il percorso, i nove ragazzi coinvolti, tra i 15 e i 21 anni, hanno saputo trasformare le proprie sfide personali in immagini. Benedetta V. ha colto in bianco e nero i contrasti del suo quartiere, restituendo scatti che rimandano alla forza dei grandi fotografi. Benedetta L., ragazza ipovedente, ha invece catturato con sensibilit luce e colori, dimostrando come anche ci che appare impossibile possa diventare sorprendente. Arianna ha raccontato un universo sospeso fra aria e acqua, mentre Cristian ha reso omaggio al suo amore per lo sport e per la canoa. Sofia ha scelto di rappresentare il senso di solitudine che pu emergere persino in mezzo alla folla, trasformandolo in una riflessione visiva originale e potente. Chiara Luna ha osservato il mondo circostante con ironia, regalando un’immagine capace di strappare un sorriso. Francesco ha dato voce al suo legame con la natura, oscillando fra poesia e dramma. Luca, partito con il dubbio di riuscire a portare a termine il corso, ha seguito la sua curiosit fino a dar vita a scene inedite con i Lego, tanto efficaci da conquistarsi la locandina della mostra. Isabella ha intrecciato nelle sue foto il passato della sua citt natale, Matera, con l’entusiasmo per la nuova vita a Milano, raccontando un passaggio personale che diventa universale. Queste opere, diverse per stile e linguaggio, compongono un mosaico coerente: un invito a scoprire la sensibilit e la creativit di giovani che hanno saputo dar vita a delle opere d’arte partendo dalle loro difficolt e sfide quotidiane.

La mostra visitabile gratuitamente fino al 26 ottobre 2025. Le fotografie e il catalogo sono in vendita e l’intero ricavato sar devoluto a Dynamo Camp a sostegno dei progetti di performing arts, in particolare Dynamo Studios: laboratori di fotografia e video che offrono a bambini e ragazzi la possibilit di sperimentare linguaggi creativi e raccontare se stessi, guidati da fotografi e registi professionisti.

Il campo largo vince ma stravince l’astensionismo, segno grave di sfiducia

Il crollo della partecipazione – oltre quattordici punti in meno rispetto alle scorse regionali – va oltre ogni previsione. È il dato più allarmante di questa tornata. Molti elettori evidentemente di centro non si sentono rappresentati e scelgono il ricorso all’astensione, che si conferma la vera forza emergente. Su questo sfondo, la vittoria del “campo largo” assume contorni ambigui: successo numerico, ma dentro un panorama di crescente disaffezione civica.

La Schlein canta vittoria

È il giorno della rivincita per il “campo largo”, anche se ognuno dà una lettura diversa del risultato. Elly Schlein arriva a Firenze per abbracciare Eugenio Giani, ricandidato dopo qualche resistenza di alcuni fedelissimi della leader Pd, e non resiste alla tentazione di rispondere alle critiche seguite alle sconfitte nelle Marche e in Calabria: “Chi si è affrettato a dichiarare la morte di una coalizione appena nata ha parlato troppo presto e questa sera ha preso una facciata”.

I conti si fanno alla fine

La leader Pd non fa nomi, ma nelle scorse settimane non erano stati solo i commentatori sui giornali a mettere in dubbio la linea seguita. Anche la minoranza interna aveva cominciato a rumoreggiare e lo stesso Paolo Gentiloni, sabato scorso, aveva ribadito che “c’è ancora moltissimo lavoro da fare” per costruire una “alternativa credibile”.

Schlein, che non ha gradito i mugugni dopo le sconfitte, prepara una lettura dei risultati capace di disinnescare le critiche sull’asse con M5s e Avs: “I conti si fanno alla fine”, insiste. Il bilancio, spiega, dovrà misurarsi sui voti complessivi nelle sette regioni al voto.

“I moderati ci hanno scelto”

“La coalizione progressista – rivendica – ha più voti assoluti rispetto al centrodestra, e il Pd si afferma come primo partito”. Poi l’affondo politico: “È basso il dato di Forza Italia. Vuol dire che i moderati in Toscana hanno votato convintamente la coalizione progressista guidata da Giani, espressione di un riformismo che fa cose di sinistra”.

I riformisti restano freddi

Ma la lettura del voto non combacia con quella dell’area riformista. Nessuno dimentica il tentativo – poi rientrato – di mettere da parte Giani, e il successo della lista “Giani Presidente – Casa Riformista” di Matteo Renzi, che si attesta come seconda forza della coalizione con quasi il 9%, superando Avs.

Emblematico il commento di Giorgio Gori: “Bella vittoria in Toscana. Vincono il radicamento e l’affidabilità del candidato giusto, vince la coalizione larga a guida riformista”.

Il confronto nel Pd è solo rinviato

Il canovaccio per il confronto interno è pronto: la Schlein insiste sul “campo largo”, ma i riformisti chiedono un approdo moderato. I prossimi voti in Campania, Puglia e Veneto difficilmente cambieranno il quadro. “Uniti – ripete la segretaria – si può battere questa destra”. Ma resta da capire quale unità e su quale linea.

Vuoi che prepari anche l’immagine di copertina (HD 16:9) per la pubblicazione su Il Domani d’Italia? Potrei proporti 3 idee (ad esempio: Schlein e Giani sul palco di Firenze, un’urna elettorale semi-vuota, oppure un fotomontaggio simbolico con bandiere del Pd e M5s su sfondo grigio di astensione).

L’Europa allo specchio: Israele o Ucraina?

Per Michele Bellini, le guerre in Israele e in Ucraina non rappresentano solo due crisi geopolitiche, ma due specchi morali nei quali l’Europa è costretta a guardarsi.

L’autore invita a riflettere su una domanda essenziale: quale volto l’Europa riconosce come proprio? Quello della deriva nazionalista, che legittima il potere illimitato in nome della sicurezza, oppure quello della resilienza democratica, che difende la libertà e la dignità dei popoli sotto aggressione?

Il modello Israele e il modello Ucraina

Israele, scrive Bellini, incarna oggi il paradigma inquietante di una sicurezza assoluta che si traduce in controllo e disuguaglianza.

Se l’Europa dovesse riconoscersi in questo specchio, finirebbe per importare logiche di esclusione e di sospetto, perdendo il senso stesso del suo patto civile.

L’Ucraina, al contrario, rappresenta la resistenza etica e politica di un popolo che difende la propria sovranità, anche a costo di sacrifici enormi. Scegliere di rispecchiarsi in quel modello significa per l’Unione europea riaffermare la propria identità democratica e la centralità dello Stato di diritto.

 

Lidentità europea in discussione

La crisi non è solo militare ma morale. Accettare il modello israeliano, osserva Bellini, significherebbe giustificare un potere che si autoassolve in nome della sicurezza, riducendo gli spazi di libertà e di pluralismo.

Riconoscere invece il riflesso dell’Ucraina implica che l’Europa torni protagonista del proprio destino, non spettatrice passiva delle crisi altrui.

È una scelta di coerenza politica, ma anche di coraggio morale: riaffermare che la democrazia europea non si difende con i confini, bensì con i valori.

Un bivio che riguarda tutti

Bellini non ignora le contraddizioni: né Israele né l’Ucraina sono modelli perfetti. Ma è nella capacità di scegliere, e non nell’equidistanza, che si misura la maturità dell’Europa.

Il rischio è che, in nome della realpolitik, l’Unione finisca per abituarsi all’uso illimitato del potere come condizione normale della politica.

Guardarsi allo specchio, per l’Europa, significa allora decidere che tipo di mondo vuole costruire: quello che impone la pace con la forza, o quello che ancora crede nella forza della pace.

👉 Per leggere il testo originale di Michele Bellini clicca qui.

Gaza, la speranza che l’accordo riapra la via della politica

Comunque la si consideri, il 13 ottobre 2025 resterà una data destinata alla storia. Non solo per la firma di un accordo, ma perché segna l’inizio di un cammino nuovo, un percorso complesso da costruire giorno dopo giorno, fondato su mediazione, responsabilità condivisa e volontà politica.

Un processo ancora fragile, ma che già rappresenta una svolta capace di interrompere il passato e di aprire la strada a un futuro diverso. Ci lasciamo alle spalle un periodo recente dominato da violenza, sopraffazione e conflitti senza misura: un tempo in cui la parola pace sembrava aver perso significato, travolta dal rumore delle armi e dalla disperazione dei popoli.

Il ruolo delle leadership globali

Oggi, invece, il mondo — o almeno quella parte che continua a credere nella libertà e nella democrazia — accoglie con speranza questa svolta. Lo fa con cautela, ma anche con gratitudine verso coloro che l’hanno resa possibile.

Non si può infatti ignorare il ruolo decisivo dei protagonisti di questa straordinaria iniziativa politica e diplomatica, guidata dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha saputo tradurre una visione di equilibrio e coraggio in un’azione concreta di riconciliazione.

Un’iniziativa che, nonostante ostacoli e contraddizioni, ha unito leadership diverse attorno a un obiettivo comune: restituire al mondo la prospettiva della pace.

La sfida comincia ora

La sfida, tuttavia, comincia ora. È un banco di prova che determinerà se la speranza potrà consolidarsi o soccombere alle resistenze del passato. Nonostante tutto, il 13 ottobre rimane una data simbolica, l’alba di un percorso nuovo che coinvolge tutte le nazioni che hanno contribuito a questo primo, decisivo passo.

Da oggi, la politica e la diplomazia sono chiamate a guidare il processo, libere da pregiudizi e ideologie, forti di una visione di lungo respiro. Non è soltanto un accordo: è un atto di maturità collettiva, un impegno che trasforma la forma in sostanza e la speranza in azione concreta.

 

Una pace universale

Con la firma di pace, si apre una nuova pagina nella storia del Medio Oriente, che richiede coraggio, continuità e responsabilità.

Da oggi, la pace non è più solo una questione americana, ma una sfida universale. Riguarda tutti: leader, istituzioni, popoli.

La leadership degli Stati Uniti non si riafferma come dominio, ma come capacità di orientare e sostenere un processo che la storia riconosce come necessario.

In questo nuovo scenario, ogni nazione e ogni cittadino sono chiamati a contribuire — con coraggio, fiducia e umanità — alla costruzione di una pace che non sia soltanto politica, ma profondamente umana.

Cesare, Cleopatra e l’autunno romano

Lautunno sullAppia

È iniziato l’autunno a Roma: colori caldi, ultime giornate di sole da godere.

Cesare ama trascorrere questo periodo lontano dal chiasso della città e dalle petulanti richieste dei senatori. Si rifugia nella casa natale sull’Appia, appena sotto le pendici dei monti del Tuscolo, da cui si intravede la città lontana. Con lui, pochi senatori e Giulia.

Nel tardo pomeriggio, Cesare, disteso sul triclinio con i suoi ospiti, discute della regina Cleopatra, prossima a ripartire per l’Egitto. In questi due anni e mezzo la regina Meloni/Cleopatra aveva mostrato talvolta nostalgia per le sabbie del suo regno, ma mai il desiderio vero di rientrare in patria.

Cleopatra parte e Cesare sinfiamma

«Divo imperatore» — interviene un ospite — «la regina Cleopatra non va in Egitto per visitare i parenti. Ci va

 perché suo zio ha invitato l’amico che viene da oltre le Colonne d’Ercole».

«Ah! Se lo fa piccolo il viaggio, costui! E perché poi?» chiede Cesare, incuriosito ma attento a non scoprirsi.

«Costui, Cesare, è riuscito a ottenere un patto di pace, una lunga tregua tra i Filistei e i popoli di Mosè, in quella regione che un tempo era nostra».

«E lei che ci fa laggiù? Non bastava suo zio ad accogliere l’ospite?» incalza Cesare.

«E no, Cesare», risponde un altro senatore, «ci va per accogliere anche a nome nostro».

«A nome nostro… che poi sarebbe il mio!» urla Cesare, rovesciando un piatto di frutta a terra.

Giulia e la frecciata velenosa

Giulia, udendo il trambusto, si affaccia in sala. I senatori tacciono e la guardano.

«Cesare, ti portano forse notizie della regina Cleopatra che ti infiammi così? So anch’io che è in Egitto, a omaggiare la sua ultima fiamma. Vedrai, riporterà qualche altro danno».

Detto questo, scompare.

Cesare ribolle in silenzio, le gote arrossate dalla rabbia, il bicchiere colmo di vino stretto con forza, lo sguardo fiammante. La moglie lo ha colpito con grazia micidiale, ricordandogli che la regina ha un altro amante e non lo considera più imperatore, ma solo un vecchio seduto su un trono.

 

Cesare si sfoga

«Dunque — esordisce Cesare — la regina Meloni/Cleopatra scende a terra, lascia al porto di Roma la mia nave ammiraglia, prende una nave egizia e, con pochi dei suoi, si reca giù in Egitto a fare la regina. Lì c’è suo zio che governa per lei, e lei, a nome mio, va a stipulare accordi che non ho approvato, sfilando tra i pacieri per farsi vedere da comprimaria, dopo lo zio e l’ospite! Crede che gli altri non se ne accorgano?»

I senatori annuiscono.

«E allora, che c’è da guadagnare in questa pace? In due anni il popolo di Mosè ha sterminato quello dei Filistei, li ha spinti verso il sud, chiudendoli tra il mare e il deserto egiziano. Ci saranno solo rovine e fame. Ricostruire costa ai vincitori, non ai perdenti».

La Roma di Cesare

«Divino imperatore — replica un senatore — la regina egizia ha promesso che faremo affari: ricostruiremo scuole, ospedali, formeremo le forze civili per mantenere l’ordine».

Cesare imprecò agli dèi.

«Nell’impero i nostri ragazzi non vanno più a scuola, il latino è diventato una vergogna, la gente non si cura perché non ha soldi per le medicine, i medici non si trovano e gli infermieri nemmeno. E noi andiamo laggiù a vedere la fuffa?»

Un altro senatore balbetta: «Cesare, mesi fa uno dei nostri ha firmato un accordo con i figli di Mosè per il gas tra il mare e la terra dei Filistei. Ci assicuriamo inverni al caldo e cucine ben servite».

«Taci, stolto!» lo interrompe Cesare. «Non è sicuro parlare, la regina ha spie ovunque. Lasciamole pure la gloria di fare la comprimaria nel suo regno, dopo lo zio e l’amante nuovo.

Noi romani, famose li fatti nostri, semper. Ave! E quando torna, vedremo.»

Regionali, Tomasi: in Toscana ora inizia un’altra partita

Firenze, 13 ott. (askanews) – “Non mi arrendo, nella vita ho vinto e perso. Ora sono dentro. Ora inizia un’altra partita. Dalle sconfitte si costruiscono le vittorie. Siamo determinati”. Lo ha detto Alessandro Tomasi, in conferenza stampa a Firenze, commentando al sconfitta del centrodestra in Toscana contro Eugenio Giani. “La mia intenzione di entrare in consiglio regionale”, ha precisato Tomasi che sindaco di Pistoia.

“Siamo disponibili a parlare dei temi che riguardano il bene dei toscani con Eugenio Giani. Vogliamo riportare le battaglie che abbiamo portato in campagna elettorale sui tavoli del Consiglio regionale, come la sanit, che ha lacune che devono essere colmate, ma soprattutto ha un paradigma che deve essere rovesciato visto l’invecchiamento della popolazione”, ha aggiunto Tomasi. Lo stesso su “sviluppo, lavoro”.

“Abbiamo dato il massimo, sono soddisfatto della campagna elettorale, tutti quanti dal primo all’ultimo candidato, dai partiti, sapevamo che era una sfida difficilissima, ma ci abbiamo messo il cuore. Abbiamo generato entusiasmo ma ci sono tanti punti da cui ripartire e ricostruire, compreso l’allargamento al mondo civico”, ha concluso Tomasi.

Toscana, Conte: vittoria Giani importante segnale, governeremo insieme

Roma, 13 ott. (askanews) – “Salutiamo la vittoria netta, schiacciante in Toscana. un importante segnale che vale a ribadire la bont di un progetto politico al quale noi abbiamo per la prima volta contribuito”. Lo ha affermato il presidente di M5s, Giuseppe Conte, commentando con i giornalisti i risultati dell’elezione regionale in Toscana che ha visto la conferma di Eugenio Giani.

“Lavoreremo affinch l’azione di governo regionale possa essere indirizzata secondo gli obiettivi strategici che abbiamo gi anticipato e condiviso in materia di tutela delle politiche del lavoro, dell’ambiente e della giustizia sociale e nel far crescere le imprese sane e l’innovazione. Noi ci saremo. Daremo il nostro contributo”, ha aggiunto Conte.

In Toscana centrodestra incassa prima sconfitta a Regionali, ‘effetto Vannacci al contrario’

Roma, 13 ott. (askanews) – La magra consolazione è che, sebbene di un soffio, si tratta del “risultato più alto mai raggiunto”. La Toscana si conferma una regione senza storia per il centrodestra che vede il candidato meloniano Alessandro Tomasi perdere con un distacco di circa 13 punti con il riconfermato presidente, Eugenio Giani, sostenuto dal campo largo.

E’ una questione di decimali rispetto al 40,46% di cinque anni fa, quando a tentare (e fallire) l’impresa fu la leghista Susanna Ceccardi. Ma, esattamente come è accaduto nelle regioni in cui si è vinto nelle due settimane precedenti, è il dato della competizione interna tra le liste della coalizione a essere particolarmente significativo. Fratelli d’Italia, che esprimeva il candidato presidente, è nettamente il primo partito con circa il 26,6%: praticamente il doppio rispetto a cinque anni fa (13,54%), in linea con le Politiche (26%) e leggermente sotto le Europee (27,4%). Va però considerato anche il 2,4% circa della lista civica a sostegno di Tomasi.

Tiene sostanzialmente Forza Italia che, con consensi intorno al 6,2% fa meglio della scorsa tornata regionale (4,2%), cresce rispetto alle Politiche (5,6%) e pareggia rispetto al voto per Bruxelles (6,3%, ma in quel caso correva insieme a Noi moderati).

Discorso a parte quello della Lega: la fotografia è impietosa. Il partito di Matteo Salvini si ferma intorno al 4,5%, attestandosi ancora una volta come terza forza della coalizione, calando sia rispetto al voto per il Parlamento del 2022 (6,6%) sia alle Europee (6,2%). Spietato – ma anche impossibile visto che in quel caso esprimeva il candidato presidente – il confronto con cinque anni fa quando conquistò il 21,7%.

Ma, soprattutto, si tratta di una sconfitta della Lega ‘vannaccizzata’. Parafrasando il libro che lo ha reso celebre, l’effetto del generale su queste lezioni c’è stato ma ‘al contrario’. D’altra parte, le cronache delle settimane precedenti hanno portato alla luce una faida tutta interna al Carroccio. Matteo Salvini lo ha voluto coordinatore della campagna elettorale, magari sperando che potesse ripetere il ‘miracolo’ delle Europee, ma poi sono arrivate le proteste pubbliche proprio di Susanna Ceccardi che lo ha accusato di aver fatto il bello e il cattivo tempo sulle liste. “Il partito non è un esercito”, aveva tuonato.

Non è un caso che all’interno della coalizione, persino tra i leghisti non allineati al generale, si dia per scontato che a far mancare i voti – e dunque a certificare la debacle – siano stati gli stessi compagni di partito. Diversa la versione tra i suoi fedelissimi. “Tre mesi fa la Lega nei sondaggi in Toscana era sotto il 3%”, spiega Massimiliano Simoni, finora unico consigliere sicuramente eletto. “Bisognerà interrogarsi su questo in futuro. Sarebbe stato opportuno metterlo nel simbolo”, aggiunge.

E sebbene pubblicamente nessuno lo ammetterà mai, anche dentro Fratelli d’Italia si tira un certo sospiro di sollievo per la scarsa performance di Vannacci, che dalle parti di via della Scrofa viene considerato meno ‘gestibile’ di Salvini, per non dire del modo in cui strizza l’occhio a un certo elettorato nostalgico della destra.

A questo punto si guarda al round di novembre quando saranno chiamate al voto tre regioni contemporaneamente: Puglia, Campania e Veneto. Sulla carta tre esiti già scritti: nella prima tutti si aspettano che Antonio Decaro vinca a mani basse sul candidato civico scelto dal centrodestra Luigi Lobuono, nella seconda il meloniano Edmondo Cirielli cercherà di giocarsela con Roberto Fico mentre in Veneto viene data per scontata la vittoria del salviniano Alberto Stefani sul candidato del campo largo, Giovanni Manildo. Tuttavia, sebbene questa sia una sfida destinata ad andare liscia come l’olio, non tutto può essere ancora dato per scontato. Alla fine Giorgia Meloni ha deciso di lasciare alla Lega la candidatura per palazzo Balbi in cambio di un impegno ufficiale a ‘cedere’ la Lombardia a Fratelli d’Italia, oltre che alla formazione di una giunta in cui vengano affidati ai ‘suoi’ assessorati di peso come sanità e bilancio. Ma non è l’unica condizione: l’altra, sempre nell’ottica di una accesa competizione interna alla coalizione, è l’esclusione dell’ipotesi di inserire il nome di Luca Zaia dal simbolo della Lega. Circostanza che ha spinto il ‘doge’ a mettere in discussione la sua intenzione di presentarsi come capolista ovunque. “Sembrava si potesse mettere il mio nome sul simbolo della lista, ho visto che c’è stato un veto anche su questo a livello nazionale, se sono un problema vedrò di renderlo reale il problema, cercherò di organizzarmi per rappresentare fino in fondo i veneti”, il messaggio recapitato.

Toscana, Conte: per M5s percorso sofferto, venivamo da opposizione

Roma, 13 ott. (askanews) – “Sicuramente per noi stato un percorso sofferto, faticoso. L’abbiamo detto sin dall’inizio in piena trasparenza: veniamo da un’opposizione chiara, forte e sincera al presidente uscente Giani e alla giunta. chiaro che per noi stato complicato poter partecipare a questa coalizione ma lo abbiamo fatto sulla base dei progetti e devo dire anche contribuendo a un cambio di asse politico e di obiettivi strategici”. Cos il presidente di M5s, Giuseppe Conte, commentando con i giornalisti i risultati delle elezioni regionali in Toscana che hanno visto la conferma di Eugenio Giani.

“Rimane un dato importante che non voglio trascurare: l’aumento dell’astensione, il dramma dell’astensione per la nostra democrazia”, ha aggiunto Conte. “E lo voglio sottolinearlo non solo quando perdiamo ma anche quando vinciamo, come in questo caso, con la vittoria della coalizione progressista. Ma i numeri dell’astensione sono elevati e si conferma che dobbiamo parlare di pi con i cittadini, dobbiamo impegnarci ancora di pi”, ha concluso.

Firmato a Sharm l’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Trump: reggerà

Roma, 13 ott. (askanews) – Trump e gli altri mediatori hanno ufficialmente firmato il documento sull’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Oltre a Trump, hanno sottoscritto il documento il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. La firma è avvenuta a Sharm el-Sheikh, al termine del vertice per la pace co-presieduto da Egitto e Stati uniti, che riunisce oltre venti Paesi e organizzazioni internazionali.

“Quello che dobbiamo fare ora è consolidare il cessate il fuoco e assicurarci che venga mantenuta la sua integrità, in modo da poter consegnare tutti i corpi dei defunti alle famiglie. Questo è molto importante, per portare più assistenza umanitaria nella zona e lavorare a stretto contatto per seguire il resto delle misure che dovrebbero essere attuate per il successo di tutto questo processo. Signor Presidente, lei ha fatto molto bene, grazie”. Lo ha detto il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi parlando a Sharm el Sheikh insieme al presidente Usa Donald Trump.

“Ci sono voluti 3mila anni per arrivare a questo punto. Ci credi? E reggerà. Reggerà”, ha detto Trump.

M.O., Trump firma con altri mediatori l’accordo per cessate il fuoco a Gaza

Roma, 13 ott. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump e gli altri mediatori hanno ufficialmente firmato il documento sull’accordo di cessate il fuoco a Gaza.

Oltre a Trump, hanno sottoscritto il documento il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani.

La firma è avvenuta a Sharm el-Sheikh, al termine del vertice per la pace co-presieduto da Egitto e Stati uniti, che riunisce oltre venti Paesi e organizzazioni internazionali.

Toscana, Conte: vittoria netta Giani importante segnale, governeremo insieme

Roma, 13 ott. (askanews) – “Salutiamo la vittoria netta, schiacciante in Toscana. È un importante segnale che vale a ribadire la bontà di un progetto politico al quale noi abbiamo per la prima volta contribuito”. Lo ha affermato il presidente di M5s, Giuseppe Conte, commentando con i giornalisti i risultati dell’elezione regionale in Toscana che ha visto la conferma di Eugenio Giani.

“Lavoreremo affinché l’azione di governo regionale possa essere indirizzata secondo gli obiettivi strategici che abbiamo già anticipato e condiviso in materia di tutela delle politiche del lavoro, dell’ambiente e della giustizia sociale e nel far crescere le imprese sane e l’innovazione. Noi ci saremo. Daremo il nostro contributo”, ha aggiunto Conte.

Toscana, Schlein: smentito chi parlava di fine della coalizione

Roma, 13 ott. (askanews) – “Chi si era affrettato nelle settimane scorse a dichiarare la fine della coalizione progressista è stato smentito nettamente dai fatti”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, commentando il risultato delle regionali in Toscana. “Abbiamo solo cominciato, siamo in ottima salute”.

“Voglio ringraziare tutta la coalizione progressista. Questo dimostra che l’unità fa bene a tutti, che è la condizione necessaria per riuscire a battere le destre. Quindi noi continueremo convintamente su questa strada unitaria”.

Toscana, Schlein: smentito chi parlava di fine della coalizione

Roma, 13 ott. (askanews) – “Chi si era affrettato nelle settimane scorse a dichiarare la fine della coalizione progressista è stato smentito nettamente dai fatti”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein, commentando il risultato delle regionali in Toscana. “Abbiamo solo cominciato, siamo in ottima salute”.

“Voglio ringraziare tutta la coalizione progressista. Questo dimostra che l’unità fa bene a tutti, che è la condizione necessaria per riuscire a battere le destre. Quindi noi continueremo convintamente su questa strada unitaria”.

"Nuvole" è il nuovo singolo di Arisa che segue Canta ancora

Milano, 13 ott. (askanews) – Anticipato live in alcuni concerti estivi, esce il 17 ottobre “Nuvole”, il nuovo singolo di Arisa che segue “Canta ancora£, brano scritto da lei e colonna sonora del film campione di incassi Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri con cui ha vinto il Nastro d’Argento 2025 per la Migliore Canzone Originale.

“Nuvole” arriva dopo un anno di riconoscimenti in Italia, ma anche all’estero come il Filming Italy Los Angeles Best Original Song Award ricevuto a Los Angeles sempre per “Canta ancora” e concerti in America e in Giappone, oltre ad essere stata scelta una sua fotografia tra i volti protagonisti di Faces, la mostra fotografica all’aperto firmata ArtIcon esposta ad Arles (Francia).

Nuvole è il racconto di un amore che ammala e di una donna che, tra macerie e sogni dissolti, trova la forza di rinascere.

Nuvole non è solo una canzone d’amore: è un inno universale alla rinascita. Una ballata che mette in scena la fragilità e la forza, la caduta e la resurrezione. È la voce di chi ha imparato che anche le promesse mancate possono generare libertà, e che oltre il crollo, il cielo resta sempre aperto.

Il titolo racchiude già il destino del brano: le nuvole sono belle e mutevoli, ma non hanno radici, si dissolvono. Così sono i sogni che diventano gabbie, le promesse che si infrangono, gli amori che invece di nutrire consumano. “Nuvole di sogni come bolle di sapone nell’aria” apre la canzone come un presagio: ciò che sembra eterno si scioglie, lasciando soltanto il vuoto.

Il testo attraversa la ferita: labbra che non baciano ma inveiscono, mani che colpiscono al posto di accarezzare, un cuore già scucito e un’anima strappata. È l’anatomia di un rapporto tossico, in cui l’amore diventa catena. Eppure, dentro la sofferenza, cresce un seme di resistenza: fingere indifferenza, sopravvivere, guardare in faccia il “lupo nero” e non temerlo più.

La chiusura è un atto di trasformazione: “E raccolgo le lacrime di ogni mattino, io ci impasterò il pane per la libertà”. Non più vittima, ma alchimista del proprio dolore, la protagonista fa delle ferite il nutrimento di una nuova vita.

Arrivati a Rafah 154 detenuti palestinesi rilasciati da Israele

Roma, 13 ott. (askanews) – Centocinquantaquattro prigionieri di sicurezza palestinesi rilasciati ed espulsi da Israele sono arrivati in Egitto al valico di Rafah con Gaza, secondo un funzionario egiziano, citato dall’Ap.

In base all’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, i prigionieri rilasciati vengono inviati in Paesi terzi, ha affermato il funzionario, che ha conoscenza diretta dell’attuazione dell’accordo.

I prigionieri sono tra gli oltre 1.900 palestinesi rilasciati da Israele in cambio del rilascio degli ostaggi rimanenti da parte di Hamas.

Gaza, a Sharm c’è anche Tony Blair

Roma, 13 ott. (askanews) – L’ex premier britannico Tony Blair, che sembra destinato a svolgere un ruolo chiave nel governo della Striscia di Gaza del dopoguerra, è arrivato a Sharm el-Sheikh, in Egitto, per partecipare alla cerimonia della firma dell’accordo di cessate-il-fuoco tra Israele e Hamas. Blair è stato accolto dal Presidente Abdel Fattah al Sisi al suo arrivo, scrive il Guardian. Secondo il piano di Trump per Gaza, Blair potrebbe guidare un’autorità di transizione che governerebbe l’enclave palestinese. L’organismo proposto riunirebbe competenze internazionali, tecnocrati, funzionari delle Nazioni Unite e rappresentanti palestinesi, e opererebbe sotto mandato delle Nazioni Unite.

Shakira canta "Zoo" brano per il film "Zootropolis 2″

Milano, 13 ott. (askanews) – È uscito il nuovissimo brano originale “Zoo”, presente nel prossimo film d’animazione della Walt Disney Animation Studios “Zootropolis 2”. Il singolo è interpretato da Shakira, che torna a dare la voce alla più grande popstar di Zootropolis, Gazelle.

La musica e il testo di “Zoo” sono stati scritti da Ed Sheeran, Blake Slatkin e Shakira. La canzone è stata prodotta da Blake Slatkin, Alex (A.C.) Castillo, Shakira ed Ed Sheeran.

La colonna sonora strumentale di Zootropolis 2 è composta dal vincitore dell’Academy Award® Michael Giacchino e sarà lanciata come parte della colonna sonora completa venerdì 21 novembre, in anticipo rispetto all’uscita del film nelle sale italiane, prevista per mercoledì 26 novembre.

Oltre ad aver scritto e prodotto il singolo “Zoo” con Shakira, Ed Sheeran e Blake Slatkin prestano le loro voci nella versione originale del film, per un cameo, ad una coppia di pecore chiamate Ed Shearin e Baalake Lambkin.

“Zoo” sarà amata dai fan del brano di successo “Try Everything”, presente nel film originale vincitore dell’Oscar® Zootropolis, uscito nel 2016. “Try Everything” ha accumulato oltre 2,7 miliardi di stream in tutto il mondo fino ad oggi.

Nel nuovo film d’animazione Zootropolis 2, i poliziotti alle prime armi Judy Hopps (nella versione originale doppiata da Ginnifer Goodwin) e Nick Wilde (nella versione originale doppiato da Jason Bateman) si trovano sulle tracce di un grande mistero quando Gary De’Snake (nella versione originale doppiato da Ke Huy Quan) arriva a Zootropolis e mette sottosopra la città animale. Per risolvere il caso, i due, sotto copertura, sono costretti ad avventurarsi in nuove e inaspettate aree della città, dove la loro continua collaborazione viene messa alla prova come mai prima d’ora. Il cast vocale originale include anche le voci di Fortune Feimster, Andy Samberg, Idris Elba, Patrick Warburton, Quinta Brunson, Nate Torrence e Shakira, che torna a prestare la sua voce a Gazelle. Dal team vincitore dell’Oscar® composto dal Disney Animation chief creative officer Jared Bush e Byron Howard (registi) e Yvett Merino (produttrice), Zootropolis 2 arriverà nelle sale italiane il 26 novembre.

Poste Italiane “Dyslexia Friendly Company”

Roma, 13 ott. (askanews) – L’Associazione Italiana Dislessia ha riconosciuto Poste Italiane come “Dyslexia Friendly Company”. All’azienda, al termine della Settimana Nazionale della Dislessia, stato cos certificato il proprio impegno nella promozione di un ambiente di lavoro sempre pi inclusivo. Il servizio del TG Poste.

Festival della Diplomazia, al via la XVI Edizione

Roma, 13 ott. (askanews) – Il Festival della Diplomazia giunge quest’anno alla XVI edizione e ha come titolo: The Cost of Principles-Il Costo dei Principi.

Dal 14 al 24 ottobre 2024, il Festival della Diplomazia affronterà il tema del costo dei principi nelle relazioni internazionali: quali sacrifici economici, politici e strategici sono richiesti per difendere un ordine mondiale basato su valori condivisi? È ancora possibile coniugare idealismo e realismo politico? E quali alternative si prospettano in un mondo in cui gli interessi nazionali sembrano prevalere su ogni altra considerazione?

I dibattiti della manifestazione analizzeranno il contrasto tra gli ideali tradizionalmente considerati universali e le attuali dinamiche geopolitiche, con un focus sulle sfide che attori come l’Unione europea, le Nazioni Unite e le democrazie liberali devono affrontare per preservare un modello di governance basato su regole e principi condivisi.

Per strutturare il dibattito e approfondire le diverse dimensioni del problema, la XVI edizione del Festival si articolerà attorno a quattro macro-temi, ciascuno affrontato in una serie di panel e incontri con esperti, policy maker e accademici.

Nello specifico, i quattro temi trattati riguarderanno: il dilemma delle democrazie: valori o interesse nazionale?; il multilateralismo in crisi: quale futuro per l’ordine globale?; la sfida tra autocrazie e democrazie: modelli a confronto e, infine, il costo dell’impegno globale: chi paga il prezzo della stabilità.

La XVI edizione del Festival della Diplomazia offrirà un’occasione unica di confronto su alcuni dei temi più urgenti della politica internazionale. La riflessione collettiva che emergerà dai dibattiti contribuirà a delineare possibili percorsi per un nuovo equilibrio tra realismo e idealismo nelle relazioni internazionali.

Enrico Nigiotti annuncia il ritorno live con "Maledetti Innamorati"

Milano, 13 ott. (askanews) – Dopo un’intensa estate di concerti nelle principali località italiane, Enrico Nigiotti annuncia il ritorno sui palchi con “Maledetti Innamorati”, il tour nei teatri organizzato da A1 Concerti che prenderà il via il 23 gennaio 2026. Un racconto intimo ed emozionante che porterà il pubblico a rivivere le tappe più significative della carriera di Enrico Nigiotti, immerso nella cornice unica del teatro. Queste le date del tour organizzato da A1 Concerti:

23 gennaio – Teatro Condominio, Gallarate (VA) 30 gennaio – Teatro Alfieri, ASTI 31 gennaio – Teatro Alessandrino, Alessandria 1 febbraio – Teatro Fraschini, Pavia 5 febbraio – Teatro Alle Vigne, Lodi

Racconta Nigiotti: “Ho dato questo titolo al tour come si da un titolo a una canzone: perché sentivo che doveva avere un messaggio ricorrente, un significato profondo. Questo messaggio me lo avete fatto capire voi, tappa dopo tappa, durante tutto il tour estivo. Alla fine è tutta una questione di amore. Io scrivo della mia vita, che è talmente semplice da assomigliare a quella di tutti. L’amore per la libertà, per la vita, per i paesaggi, per un tramonto. Guardandovi e ascoltandovi cantare durante i miei concerti ho capito che in fondo siamo tutti uguali: dei maledetti innamorati. E allora che entrino pure tutti gli innamorati della vita, questo palco è anche il loro”.

Con una carriera segnata da successi e collaborazioni importanti – tra cui Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Gianna Nannini, Olly – Enrico Nigiotti si conferma una delle voci più autentiche e sensibili del panorama musicale italiano. Fin dagli esordi, il palco è stato il suo spazio naturale, dove talento e carisma si fondono in performance dal forte impatto emotivo. I concerti di Nigiotti si distinguono per la loro sincerità: al centro di tutto, la musica, protagonista assoluta di un’esperienza live autentica. E mentre si prepara a incontrare di nuovo il suo pubblico nei teatri, Enrico è pronto a sorprenderci nei prossimi mesi anche con nuova musica, segnando così l’inizio di un nuovo capitolo artistico.

I biglietti per le date di “Maledetti Innamorati” saranno disponibili in pre-vendita da martedì 14 ottobre su TicketOne, al seguente link: https://www.ticketone.it/artist/enrico-nigiotti/

"Hooligan" è il nuovo singolo di Federica Abbate

Milano, 13 ott. (askanews) – Un amore che non conosce logica, che ti travolge senza chiedere permesso e ti fa schiantare contro un muro. È questa l’anima di “Hooligan” (Warner Music Italy), il nuovo singolo di Federica Abbate, fuori venerdì 17 ottobre in radio e in digitale.

Federica, da anni tra le penne più influenti della scena musicale italiana, compie un nuovo passo nel suo percorso, confermando la sua cifra artistica e la capacità di trasformare in musica le emozioni più autentiche.

Dopo il singolo “Tilt”, con “Hooligan” Federica mostra una nuova sfumatura di sé: energica, istintiva, libera. Una vocazione che non si spegne, la stessa che da sempre alimenta il suo rapporto passionale con la musica. Hooligan è quell’energia viscerale che non si può controllare, quella scintilla che porta a rischiare tutto, senza mai rinunciare. «Hooligan è una canzone d’amore passionale, il motore primario è il desiderio, e tra il desiderante e l’oggetto del desiderio c’è un moto continuamente discontinuo. È una sorta di rincorsa continua che non raggiunge mai un punto di arrivo, ma mantiene uno stato di perenne instabilità e dinamismo – dichiara l’artista – È un tipo di amore “cieco”, totalmente trascinato dall’emotività, dove la parte logica e razionale quasi non interviene… un istinto viscerale quasi simile a quello materno. È lo stesso sentimento che ho sempre provato per la musica, parte fondamentale della mia identità».

Ad accompagnare il singolo, una cover grafica il cui colore chiave è il blu elettrico, simbolo di forza magnetica ed esplosiva: un’istantanea che porta alla luce la Federica più potente, quella che esce dai confini del pianoforte e si lascia guidare dall’istinto.

Federica Abbate, penna multiplatino della musica italiana, è nata e cresciuta a Milano. Il suo percorso artistico mescola urban e pop, creando sonorità fresche e originali. Ha conquistato il pubblico con la sua scrittura, collaborando con artisti come Elodie, Emma, Fedez, Geolier, Laura Pausini, Irama, Rocco Hunt, Massimo Pericolo e tanti altri. La consacrazione è arrivata nel 2015 con il brano “Roma-Bangkok” di Baby K feat. Giusy Ferreri, risultato il più venduto in Italia in quell’anno (certificato Diamante).

Equitazione, Smolders mondiale al Circo Massimo

Roma, 13 ott. (askanews) – Un’arena senza tempo come il Circo Massimo, tribune gremite da oltre 15mila spettatori e decine di milioni di collegati da tutto il mondo hanno trasformato la tappa romana del Longines Global Champions Tour in uno spettacolo memorabile, capace di unire sport, eleganza e passione in una tre giorni che ha consacrato ancora una volta Roma come capitale mondiale dell’equitazione. La decima edizione del Gran Premio capitolino ha superato ogni aspettativa, confermandosi come uno degli appuntamenti pi attesi e affascinanti dell’intero calendario mondiale. Il protagonista assoluto di questa edizione stato il cavaliere olandese Harrie Smolders su Monaco, salito sul gradino pi alto del podio (32″27), scrivendo per la seconda volta il suo nome sull’albo d’oro del concorso capitolino gi conquistato nel 2016 allo Stadio dei Marmi del Foro Italico. Secondo il belga Gilles Thomas su Qalista DN (34″41), terzo l’olandese Maikel van der Vleuten su Beauville Z N.O.P. (34″84). Tra le numerose autorit presenti al Circo Massimo anche il Presidente del CONI Luciano Buonfiglio, a testimonianza dell’assoluta rilevanza che questo evento ha assunto nel panorama sportivo italiano e internazionale.

Le "Infinitives" di Teho Teardo, presentazioni a Torino, Roma e Parma

Roma, 13 ott. (askanews) – Esce il 31 ottobre “Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives”, il nuovo disco di Teho Teardo a cui hanno collaborato Stefano Bollani, Abel Ferrara, Keeley Forsyth e numerosi altri musicisti.

Teho Teardo presenterà i brani del nuovo album in tre i concerti: 14 ottobre a Torino, per Torino Spiritualità, il 29 ottobre al MAXXI di Roma e il 31 ottobre a Parma, al Complesso monumentale della Pilotta per il Festival il Rumore del lutto, dove suonerà anche il 18 ottobre con Blixa Bargeld.

Infinitives sono verbi all’infinito da poter declinare per affrontare il momento complesso che stiamo vivendo. Sono frammenti melodici presenti nelle composizioni di Barbara Strozzi, Henry Purcell, J.S. Bach, Angelo Badalamenti, arrivati fin qui perché viaggiano nell’aria, come canti di uccelli registrati la notte, nei boschi.

“Are we falling in love?” canta una voce bianca nella prima traccia dell’album, “Falling”. È la stessa domanda che si è posto Teho Teardo durante una delle registrazioni ambientali notturne che effettua nei boschi, al confine tra Italia e Slovenia. La scoperta di un equilibrio magnifico. Un sentimento ancora indefinito, impalpabile, simile all’innamoramento, improvviso e alienante, evocato dall’ascolto delle melodie degli uccelli notturni e dal pulviscolo sonoro, popolato da micro-pattern ritmici, versi, canti, richiami, ululati distanti, vento che sposta le foglie.

“Mi sono chiesto se mentre ero lì – racconta Teho – immerso nel buio del bosco mi stessi innamorando di qualcosa, senza sapere di cosa si trattasse. Ho ritrovato quella domanda in una canzone, “Falling”, che per questo motivo apre il disco. E così la melodia del tema di “Twin Peaks” mi pare arrivata fino a me attraverso i canti degli uccelli. Ho cercato altri frammenti melodici e li ho ritrovati tra le composizioni di Barbara Strozzi, Henry Purcell, Angelo Badalamenti e persino Bach. Anche queste melodie sono state tracce che mi hanno guidato nella ricerca all’interno del suono. Le ho trasformate in un nuovo contesto armonico che fosse soltanto mio”.

Nel lavoro di trascrizione, la ricerca delle melodie, di frammenti originali o di altri compositori. Temi musicali classici, echi di epoche felici, tornano indecifrabili e diventano altro. Suoni che diventano verbi all’infinito, e poesia.

“Stefano Bollani – continua Teho – mi ha aiutato a sondare questi universi. Il suo pianoforte è stato una lente di ingrandimento, uno strumento di conoscenza più approfondita, un sostegno nella ricerca. A lui, alle voci di Keeley Forsyth, Abel Ferrara e del piccolo Vito Bondanese, a tutte le musiciste e i musicisti che hanno suonato in questo album sono grato per ciò che abbiamo scoperto”.

In questo disco, i temi musicali a cui Teardo si è ispirato portano altrove rispetto al luogo musicale che indicavano, per arrivare a un diverso sentire. Nelle note di copertina, lo scrittore Paolo Pecere racconta, infatti, che il vero viaggiatore usa le mappe per andare in posti che queste non segnano e si domanda, infine, se vogliamo ancora distinguere illusione e verità, artificio e natura. È sempre più difficile farlo; eppure, ancora ci innamoriamo.

La pubblicazione di questo nuovo album si inserisce in un momento particolarmente importante per la carriera di Teho Teardo. Recentemente, è stato invitato a partecipare alla 82esima Mostra del Cinema di Venezia con le colonne sonore sia del film “Ammazzare Stanca. Autobiografia di un assassino” di Daniele Vicari, che della serie televisiva “Portobello” di Marco Bellocchio, dedicata al caso giudiziario di Enzo Tortora, che verrà distribuita nel 2026 da HBO.

Inoltre, Teardo ha presenziato la Paris Fashion Week, in occasione della sfilata della nuova collezione di Mugler, per cui ha composto le musiche. Una nuova produzione legata all’alta moda, dopo quelle per Sportmax degli anni precedenti.

A 50 anni da scomparsa Pasolini, a Roma serie eventi "PPP Visionario"

Roma, 13 ott. (askanews) – A 50 dalla sua tragica scomparsa, Pier Paolo Pasolini torna a vivere nella sua Roma con ‘PPP Visionario’, un importante ciclo di appuntamenti promossi da Roma Capitale da metà ottobre a dicembre. Due mesi di programmazione per onorare la memoria, l’eredità e la visione profetica di uno dei massimi intellettuali del Novecento, assassinato il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia.

La rassegna si propone di esplorare l’opera pasoliniana – dalla poesia al cinema, dal teatro all’impegno civile e sportivo – in una trama di eventi che abiterà la città, seguendo un itinerario profondamente legato ai luoghi della visione pasoliniana. Un grande evento diffuso che coinvolgerà in particolare le aree meno centrali e più popolari da Tor Bella Monaca a Garbatella, dal Quarticciolo al Verano fino ai luoghi simbolo come il Porto di Roma e l’Idroscalo di Ostia, cuore della tragedia e della memoria. Un dialogo vivo e corale tra centro e borgate, un mosaico variegato di espressioni artistiche e non solo, con spettacoli, concerti, reading, incontri, proiezioni, percorsi urbani ed eventi sportivi. Un unico grande evento che vede la partecipazione anche delle principali istituzioni culturali cittadine e di altre realtà e associazioni del territorio, tra cui alcuni dei vincitori degli avvisi pubblici Roma Creativa 365. Cultura tutto l’anno e Open 25 – Artes et Iubilaeum, a testimonianza di come l’opera di Pasolini sia intrinsecamente legata al tessuto urbano e sociale di Roma.

Un programma denso tra cultura, spettacolo e sport che vedrà la partecipazione di grandi nomi della scena artistica e culturale contemporanea, figure di primo piano che si confronteranno con l’eredità scomoda e fondamentale di Pasolini, tra cui: Sonia Bergamasco, Ascanio Celestini, Cristian Ceresoli, Enzo Cosimi, Marco Damilano, Rodrigo D’Erasmo, Elio Germano, Fabrizio Gifuni, Guido Harari, Filippo La Porta, Cristiana Perrella, Valentina Petrini, Massimo Popolizio, Galatea Ranzi, Vanessa Roghi, Martin Scorsese, Antonio Spadaro, Teho Teardo, Filippo Timi, Jasmine Trinca, Massimo Zamboni e molti altri.

Tra gli appuntamenti di punta che saranno annunciati a breve, si terrà una conversazione dedicata al rapporto tra il cinema di Pier Paolo Pasolini e i Vangeli, tra il regista Martin Scorsese (in collegamento) e Padre Antonio Spadaro; la Settima arte ancora protagonista con il ciclo di proiezioni e incontri all’interno del Cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti. Da segnalare, ancora, ‘Enigmatiche correlazioni. Aldo Moro e Pier Paolo Pasolini’, i corpi della Repubblica di e con Marco Damilano, e ‘Pier Paolo amico mio. Morante e Pasolini. Storia di un’amicizia’ di Vanessa Roghi con le letture di Sonia Bergamasco.

Fra gli altri appuntamenti, invece, alla Casa del Cinema ha già aperto al pubblico e sarà visitabile fino al 30 novembre la mostra fotografica ‘Franco Pinna e Pier Paolo Pasolini – Viaggio al termine del Mandrione’. Il 15 ottobre, all’interno del San Lorenzo Festival a Piazzale del Verano, si terrà ‘Pasolini, poeta alla gogna – Dialogo (non) immaginario tra un autore e i suoi censori’, con la presentazione del libro di Enrico Orsingher, la partecipazione di Silvio Parrello (‘il Pecetto’ di Ragazzi di vita) e la proiezione del film ‘Accattone’. Dal 15 ottobre al 2 novembre appuntamento al Teatro Porta Portese con la rassegna ‘Pasolini Art Visual Territorio’.

Il 18 ottobre, nel Centro Habitat Mediterraneo (Oasi Lipu di Ostia), Galatea Ranzi e Stefano Santospago propongono ‘Omaggio a Pasolini: sono morto da poco’. Si prosegue il 26 ottobre al Teatro Tor Bella Monaca con Massimo Popolizio e Giovanna Famulari in ‘Pasolini. Una storia romana’. A fine mese, dal 31 ottobre al 2 novembre, Dominio Pubblico propone una serie di itinerari pasoliniani nell’ambito del Festival delle Passeggiate. L’omaggio culmina a ridosso dell’anniversario: il primo novembre nell’Auditorium del MACRO, è in scena la performance ‘Una disperata vitalità’ del coreografo Enzo Cosimi, mentre il 2 novembre all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone si terrà ‘Pasolini da cambiare’ di e con Ascanio Celestini e Marco Damilano. L’8 novembre il Teatro India ospiterà una Maratona Pasoliniana di letture e performance. Il 9 novembre il Teatro Villa Pamphilj propone l’evento diffuso ‘Ragazzi di bici dal Ghetto a Donna Olimpia’, una pedalata performativa a cura di ex-detenuti. Ancora spettacoli alla Pelanda del Mattatoio: il 5 novembre con Elio Germano e Teho Teardo in ‘Il sogno di una cosa’, l’11 novembre con il reading concerto di Massimo Zamboni dal titolo ‘P.P.P. Profezia è predire il presente’ e il 12 novembre con ‘Bestemmia. Pier Paolo Pasolini’, spettacolo di Cristian Ceresoli e Guido Harari. Dal 20 al 23 novembre, la Villetta Social Lab a Garbatella ospiterà la rassegna ‘Pasolini torna a Garbatella’ con proiezioni e incontri dedicati al suo cinema. Il 13 novembre il Teatro dell’Opera di Roma ospita la presentazione del libro di Roberto Calabretto ‘Pier Paolo Pasolini e la musica’. Il 21 novembre al Teatro Biblioteca Quarticciolo si terrà ‘Pasolini: per un Jazz di Poesia’, in cui Filippo La Porta rilegge il poeta attraverso il jazz. Tra gli ultimi appuntamenti, il primo dicembre al Teatro Argentina è atteso ‘Scopate sentimentali. Esercizi di sparizione’ di Filippo Timi: omaggio a Pasolini che esplora il destino e lo spirito dell’artista, accompagnato dalla musica di Rodrigo D’Erasmo e Mario Conte.

Non mancheranno gli appuntamenti all’interno della prossima edizione di Più Libri Più Liberi. Tra questi, il 7 dicembre è in cartellone ‘La lunga notte dell’Idroscalo – La morte di Pasolini’ e i tre livelli di verità, dialogo basato sul libro di Daniele Piccioni che incontrerà il pubblico accompagnato dall’attore Fabrizio Gifuni. Sempre a La Nuvola all’Eur, l’8 dicembre andrà in scena ‘Corpo a corpo. Quando la disobbedienza civile rompe l’assedio’, spettacolo di teatro civile scritto e interpretato da Valentina Petrini.

Non mancherà un riferimento alla centralità dell’impegno civile e sportivo di Pasolini. Il 31 ottobre lo Stadio dei Marmi “Pietro Mennea” ospita La Corsa di Miguel – Staffetta Pasolini, omaggio organizzato con le scuole superiori di Roma. Nello stesso stadio la mattina del primo novembre si terrà il quadrangolare calcistico ‘PPP50: Pasolini Gioca Ancora’ in ricordo della grande passione sportiva del poeta a cui parteciperanno la Nazionale Attori – squadra fondata dallo stesso Pasolini, in cui giocheranno tra gli altri Ninetto Davoli e Matteo Garrone – gli scrittori dell’Osvaldo Soriano International, la Nazionale Giornalisti e il Campidoglio Fc, formazione dei consiglieri comunali di Roma. L’evento sarà accompagnato da letture e interventi di ospiti a sorpresa che saranno introdotti da Andrea Vianello e Marino Sinibaldi.

Il 31 ottobre, parte il programma di Podema tra l’Idroscalo di Ostia e il Porto di Roma. Proprio all’Idroscalo si terrà una partita di calcio tra la Nazionale Poeti e quella dei Giornalisti, seguita al Porto da incontri con I ragazzi del ’75 e un collegamento video con Roberto Mancini e Fabio Capello. Il primo novembre all’Idroscalo si svolgerà il Torneo di calcio Podema P.P.P. per giovani calciatori, a cui seguiranno nel pomeriggio incontri e un reading poetico con Leonardo Ragozzino, Ginevra Amadio, Valerio Curcio e le letture a cura di Jasmine Trinca. L’evento all’Idroscalo si conclude il 2 novembre con le finali del torneo e gli Stati Generali dell’Idroscalo presso la Biblioteca Elsa Morante.

Le iniziative di PPP Visionario – 50esimo Anniversario dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini sono promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma, Fondazione Cinema per Roma, Fondazione Musica per Roma, Azienda Speciale Palaexpo, Teatro dell’Opera di Roma, Fondazione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, TiC – Teatri in Comune. E poi, ancora, associazioni, operatrici e operatori culturali, artiste e artisti. Con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

Bce, Buch: banche Ue hanno migliorato capacità di assorbire perdite

Roma, 13 ott. (askanews) – Gli ultimi stress test condotti sulle banche europee “hanno mostrato maggiori perdite ma anche una maggiore capacità di assorbire queste perdite, rispetto alla precedente simulazione nel 2023”. E ora, nello stress test che verrà condotto il prossimo anno “chiederemo alle banche quali specifici scenari geopolitici possano danneggiare gravemente la loro redditività, la loro solvibilità e la loro liquidità”. Lo ha riferito la presidente del ramo di vigilanza bancaria della Bce, la tedesca Claudia Buch nelle sue dichiarazioni iniziali ad una audizione al parlamento europeo.

“Nel dialogo che intratteniamo con le banche, mettiamo in rilievo l’importanza di dare priorità investimenti di lungo periodo sulla sostenibilità dei modelli di business rispetto agli obiettivi di breve termine. Costruire una ampia resilienza, sia operativa che finanziaria, è cruciale per rispondere alle crisi emergenti”, ha proseguito. La crescita delle stablecoin e dell’intermediazione finanziaria non bancaria sono esempi di queste sfide.

Secondo Buch, “le sfide attuali richiedono più Europa non meno. Armonizzare le regole relazionali migliorerebbe in maniera rilevante l’integrazione, rafforzerebbe la concorrenza e migliorerebbe l’efficienza. L’armonizzazione è un elemento cruciale della semplificazione e l’unione dei mercati del capitali – ha detto – può essere un catalizzatore importante”.

Inoltre è cruciale fare progressi su uno schema europea di assicurazioni dei depositi, partendo dal lavoro già fatto dal Parlamento europeo. “Ridurrebbe i rischi di destabilizzazione da deflussi di depositi in fasi di stress, di indebolimento del collegamento tra titoli di Stato e banche e promuoverebbe l’integrazione dei mercati bancari europei”, ha concluso.

Regionali in Toscana, spoglio in corso: Giani è avanti

Milano, 13 ott. (askanews) – È nettamento avanti Eugenio Giani, nella corsa per la presidenza della Regione Toscana. Il governatore uscente, sostenuto dal centrosinistra, è accreditato – secondo gli exit poll realizzati dal Consorzio Opinio Italia per la Rai – di una forchetta tra il 52 e il 56% dei consensi. Staccato il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi, tra il 39 e il 43%. La candidata di Toscana Rossa Antonella Bundu è invece accreditata di una percentuale tra il 4 e il 6%. L’affluenza per le elezioni regionali in Toscana alle 15, chiusura dei seggi, si è attestata al al 48,81%, circa otto punti e mezzo in meno rispetto alle consultazioni di cinque anni fa.

Meeting Ravenna, le novit annunciate da AssoParchi

Ravenna, 13 ott. (askanews) – Un momento programmatico che ha coinvolto oltre 200 rappresentanti di parchi tematici, acquatici, faunistici, avventura e attrazioni esperienziali provenienti da tutta Europa, a testimonianza della vitalit di un comparto in costante evoluzione.

Al centro del Meeting, la presentazione dell’Osservatorio AssoParchi, realizzato in collaborazione con la societ di ricerca GRS, per dotare il settore di dati concreti e affidabili, utili per orientare le scelte imprenditoriali del futuro.

Luciano Pareschi, Presidente AssoParchi, ha dichiarato: “Ogni parco riesce a creare un indotto di otto volte superiore rispetto al proprio fatturato. In realt parchi come Mirabilandia e Gardaland producono fatturati da 150/180 milioni”.

Il progetto aperto a tutti i parchi ed gi entrato nella sua fase operativa con la mappatura delle esigenze dei visitatori. Centrale la necessit di delineare il profilo dei visitatori di oggi e di domani, misurare il livello di soddisfazione e il valore esperienziale percepito dei parchi.

Maurizio Crisanti – Direttore Assoparchi: “Abbiamo il piacere di accogliere ogni giorno le famiglie che, recandosi presso i parchi, conserveranno dei momenti per tanti anni; per questo motivo, noi svolgiamo un lavoro bellissimo”.

Ai lavori ha preso parte anche l’Assessora Regionale Emilia Romagna al Turismo e Sport, Roberta Frisoni, che ha parlato di una possibile “visione congiunta” fra sport e divertimento nei parchi

Roberta Frisoni, Assessora al Commercio, Turismo e Sport della Regione Emilia Romagna, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Lo sport e i parchi rappresentano delle realt che ci permettono di vivere i nostri territori tutto l’anno. In questo modo, regaliamo tante esperienze diverse tra loro. Se riusciremo a mettere in contatto lo sport con i parchi, creeremo qualcosa di unico”.

Il Meeting ha ospitato la 24 edizione dei Parksmania Awards, i prestigiosi riconoscimenti consegnati ogni anno dalla testata Parksmania ai parchi di divertimento italiani ed europei che si sono maggiormente distinti durante la stagione.

Trump alla Kesset: Israele ha vinto con le armi, ora le vittorie diventino pace

Roma, 13 ott. (askanews) – “Questa lunga e difficile guerra è finita” e “Israele, con il nostro aiuto, ha vinto tutto ciò che si poteva con la forza delle armi” e “ora è il momento di trasformare queste vittorie contro i terroristi sul campo di battaglia nel premio della pace e della prosperità per l’intero Medio Oriente”. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump alla Knesset, dopo aver rimarcato che “sta emergendo una nuova coalizione di nazioni orgogliose e responsabili e, grazie a noi, i nemici di ogni civiltà sono in ritirata”.

Trump alla Kesset: Israele ha vinto con le armi, ora le vittorie diventino pace

Roma, 13 ott. (askanews) – “Questa lunga e difficile guerra è finita” e “Israele, con il nostro aiuto, ha vinto tutto ciò che si poteva con la forza delle armi” e “ora è il momento di trasformare queste vittorie contro i terroristi sul campo di battaglia nel premio della pace e della prosperità per l’intero Medio Oriente”. Lo ha detto il presidente americano Donald Trump alla Knesset, dopo aver rimarcato che “sta emergendo una nuova coalizione di nazioni orgogliose e responsabili e, grazie a noi, i nemici di ogni civiltà sono in ritirata”.

Netanyahu: il piano di pace di Trump raggiunge tutti nostri obiettivi

Roma, 13 ott. (askanews) – “Signor presidente, oggi le diamo il benvenuto qui per ringraziarla per la sua leadership fondamentale nel presentare una proposta che ha ottenuto il sostegno di quasi tutto il mondo. Una proposta che riporta a casa tutti i nostri ostaggi. Una proposta che pone fine alla guerra raggiungendo tutti i nostri obiettivi. Una proposta che apre le porte a una storica espansione della pace nella nostra regione e oltre”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando alla Knesset, il parlamento monocamerale israeliano, alla presenza del presidente Usa Donald Trump. “Signor presidente, lei è impegnato per questa pace. Io sono impegnato per questa pace e insieme, signor Presidente, la raggiungeremo. Lo abbiamo già fatto prima. Lo abbiamo già fatto con gli Accordi di Abramo e lo faremo di nuovo”, ha proseguito Netanyahu.

Esce in Italia "Il cammino del libertario", libro-pensiero di Milei

Roma, 13 ott. (askanews) – Il 24 ottobre esce in Italia per Rubbettino “Il cammino del libertario”, il libro in cui il presidente dell’Argentina Javier Milei racconta la genesi del suo pensiero economico e politico, il suo percorso personale e le battaglie che lo hanno portato dal dibattito accademico e televisivo alla Casa Rosada.

Tradotto e curato da Claudia Razza, e pubblicato da Rubbettino nella collana Polaris, il volume è l’edizione aggiornata del bestseller argentino “El camino del libertario” (Planeta, 2022), divenuto un vero manifesto per i sostenitori del liberalismo radicale e per quanti guardano con curiosità a una delle figure più controverse e discusse del panorama internazionale.

L’uscita italiana avviene a due giorni dopo, il 26 ottobre, dalle elezioni di metà mandato dell’Argentina, passaggio ritenuto cruciale per la tenuta politica di Milei e per la possibilità di consolidare il suo programma di riforme economiche e istituzionali.

In un Paese che da decenni alterna inflazione, crisi del debito e tensioni sociali, la visione libertaria del Presidente – fondata sulla riduzione drastica dello Stato, la liberalizzazione del mercato e la difesa intransigente della libertà individuale – è oggi al centro di un dibattito acceso e globale.

Nel libro, Milei si racconta senza filtri: dagli anni giovanili come economista e docente all’impatto mediatico che lo ha trasformato in un fenomeno politico, fino all’ingresso in Parlamento e alla campagna elettorale che lo ha portato alla vittoria del 2023.

Ma “Il cammino del libertario” è anche un saggio denso di riflessioni economiche, scritto con il linguaggio diretto e provocatorio che lo ha reso celebre. Nei capitoli dedicati a temi come “La giustizia sociale è ingiusta”, “Il nostro nemico, lo Stato”, “Inflazione in Argentina” e “La natura monetaria dell’inflazione”, Milei espone con chiarezza la sua adesione alla Scuola Austriaca di economia, da Mises a Hayek, e la sua battaglia contro ogni forma di interventismo pubblico, che considera la vera causa della povertà e della stagnazione.

L’edizione italiana è introdotta da un testo di Alberto Benegas Lynch, riferimento storico del pensiero liberale argentino e mentore intellettuale del presidente.

Il contesto argentino odierno rende il libro del Presidente ancora più attuale rispetto alla sua prima pubblicazione. Dopo quasi due anni di governo, Milei ha avviato un vasto processo di trasformazione economica: la “Ley Bases” e il pacchetto fiscale approvati nel 2024 hanno aperto la strada a privatizzazioni, deregolamentazione e misure di contenimento della spesa pubblica. Nei primi mesi del 2025 l’Argentina ha così registrato segnali di inversione dell’inflazione e un inatteso ritorno al surplus di bilancio, mentre il dibattito politico rimane acceso sul costo sociale delle riforme e sulla tenuta istituzionale del Paese.

L’attrice Alessandra Mastronardi in missione per Unicef in Siria

Roma, 13 ott. (askanews) – L’attrice e Goodwill Ambassador di Unicef Italia Alessandra Mastronardi si recherà in missione sul campo in Siria accompagnata da una delegazione composta dal direttore generale Paolo Rozera, dal portavoce Andrea Iacomini e dal regista Giuseppe Carrieri.

Alessandra Mastronardi e la delegazione visiteranno alcuni progetti dell’Unicef nel Paese – in particolare a Damasco, Homs, Hama, Aleppo – riguardanti l’istruzione, la nutrizione, l’aiuto ai bambini con disabilità, la salute, il supporto psico-sociale, la protezione, incontrando bambini, famiglie e operatori.

Dopo 14 anni dall’avvio della rivolta del marzo 2011, l’emergenza in Siria resta tra le più complesse al mondo, a causa di anni di conflitto e distruzione dei servizi essenziali, di una crisi economica devastante, di disastri naturali ed epidemie ricorrenti. Nel paese, oltre 16,5 milioni di siriani restano in disperato bisogno d’assistenza umanitaria, tra cui quasi 7,5 milioni di bambini. L’Unicef lavora in Siria dal 1970.

Alessandra Mastronardi, dal 2012 è vicina all’Unicef e dal 2019 è Goodwill Ambassador dell’Unicef Italia. Negli anni ha sostenuto diverse iniziative e campagne di sensibilizzazione sull’HIV-AIDS, contro la mortalità infantile (“Vogliamo Zero”), con l’Orchidea dell’Unicef, con 8 marzo delle bambine. Ha realizzato diverse missioni sul campo con l’Unicef: nel 2012 è stata in Sierra Leone, dove ha visitato progetti di prevenzione della mortalità materna e infantile e di lotta alla violenza e agli abusi contro i bambini; nel 2019 è stata in Libano tra i bambini e le famiglie rifugiati siriani; nel 2021 in Turchia a Gaziantep fra le bambine e le famiglie siriane rifugiate; nel 2022 a Trieste ha incontrato bambini e famiglie ucraine in fuga dalla guerra; nel 2024 ha effettuato un viaggio sul campo in Costa d’Avorio.

Sono arrivati a Ramallah i bus con i palestinesi liberati

Roma, 13 ott. (askanews) – Una folla esultante e in lacrime ha accolto a Ramallah l’arrivo degli autobus che trasportavano i palestinesi recentemente liberati da Israele in cambio degli ultimi ostaggi ancora vivi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza. Lo hanno riportato i giornalisti della France Presse.

Centinaia di persone hanno applaudito i detenuti liberati, alcuni con la kefiah al collo, rilasciati in base all’accordo mediato dagli Stati Uniti che prevede il rilascio da parte di Israele, in cambio degli ostaggi, di 250 persone “trattenute per motivi di sicurezza”, tra cui molte condannate per attacchi anti-israeliani, oltre che di 1.700 palestinesi arrestati a Gaza dall’inizio della guerra nell’ottobre 2023.

Nobel, Aghion: in Ue riconciliare concorrenza e politiche industria

Roma, 13 ott. (askanews) – L’Europa deve riuscire a far conciliare le politiche sulla concorrenza con quelle industriali, specialmente in settori come quelli della difesa, dell’economia verde e del clima, dell’intelligenza artificiale e delle biotecnologie. Lo ha affermato il neo premio Nobel all’Economia, Philippe Aghion, che lavora al Collège de France, all’Insead di Parigi e la London School of Economics, durante le interviste in diretta seguite all’annuncio del conferimento del premio.

“Non sono favorevole all’ondata protezionistica Usa, non è positiva per la crescita globale e per l’innovazione – ha detto, rispondemdo ad una domanda sull’argomento – ma d’altra parte guardiamo al fatto che i paesi europei devono realizzare che non possiamo più lasciare che Cina e Usa diventino siano i soli leader tecnologici”.

Secondo Aghio “dalla metà degli anni 80 abbiamo avuto un declino, perché non riusciamo a attuare innovazioni cruciali (breakthrough)” mentre si riescono a fare progressi nella Ue solo a livello di imprese medie e piccole. Il neo premio Nobel ha citato il rapporto di Mario Draghi, e i rilievi sul fatto che nella Ue manca un vero mercato unico, “non c’è un appropriato mercato dei capitali” e nemmeno strutture adeguate a livello di ricerca applicata.

“Ad esempio, ha detto – sulla difesa non abbiamo qualcosa di simile al Daprta degli Usa”.

Secondo Aghion “Usa e Cina hanno trovato il modo di riconciliare la concorrenza con la politica industriale. Qui penso che noi europei dobbiamo evolverci e trovare strade per riconciliarle. Specialmente su difesa, clima, IA e biotecnologie, dove abbiamo ottimi ricercatori ma la ricerca europea non si traduce in innovazioni chiave”.

Manovra, Confindustria: da gennaio terminano incentivi, industria nuda

Roma, 13 ott. (askanews) – “Alla luce delle indicazioni fornite dal Governo sul quadro generale della prossima manovra, come Confindustria abbiamo ancora una volta espresso preoccupazione per la mancanza, al momento, di misure forti a sostegno degli investimenti. Misure quanto mai necessarie in un quadro come quello attuale che vede una crescita prossima allo zero sostenuta principalmente dal Pnrr”. Lo ha detto il vicepresidente di Confindustria, Angelo Camilli, in occasione dell’incontro con il governo sulla manovra.

“Abbiamo ribadito la necessità di dare piena attuazione al piano straordinario da noi proposto, puntando su interventi concreti per rilanciare gli investimenti, rafforzare l’accesso al credito e valorizzare ed estendere il modello delle Zes. Siamo a rischio stagnazione. Servono otto miliardi l’anno per non fermasi. Da gennaio terminano tutti gli incentivi e l’industria italiana è nuda, senza strumenti per competere in uno scenario dominato da incertezza, dazi e rischio delocalizzazione”, ha aggiunto.

Per Confindustria, inoltre, “è fondamentale che il Fondo di garanzia sia reso strutturale e abbia una dotazione finanziaria adeguata in quanto è uno strumento centrale per garantire l’accesso al credito delle pmi. Senza dimenticare l’urgenza di prevedere nella legge di bilancio un’Ires premiale 2.0 realmente efficace, senza vincoli che ne limitino l’impatto. Abbiamo, inoltre, ricordato che è in corso un dialogo con le organizzazioni sindacali su temi centrali come la sterilizzazione del fiscal drag e il contrasto al dumping nella contrattazione, questioni che incidono direttamente sulla competitività del sistema produttivo”.

Nobel economia 2025 a Mokyr (Usa-Il), Aghio (Fr) e Howitt (Can)

Roma, 13 ott. (askanews) – Il premio Nobel all’economia 2025 è stato assegnato a Joel Mokyr, economista statunitente-israeliano della Northwestern University e, congiuntamente, a Philippe Aghion. Economista francese, e Peter Howitt, canadese. Lo ha annunciato il comitato del premio Nobel, per l’onorificienza efficienza che viene insignita assieme alla Banca centrale svedese, spiegando che la motivazione del premio è nei contributi che hanno dato nello spiegare come l’innovazione risulti un motore della crescita economica.

L’israelo-statunitense Joel Mokyr, classe 1946 e nato in Olanda, è stato premiato “per avere identificato i prerequisiti di una crescita sostenuta tramite i progressi tecnologici”, spiega l’Accademia reale di scienze della Svezia assieme alla Riskbank. Aghion, nato a Parigi nel 1956, e Howitt, nato nel 1946 in Canada, che si sono aggiudicati l’altra metà del prezzo, sono stati insigniti dell’onorificenza “per la teoria della crescita sostenuta tramite la distruzione creativa”.

Secondo il comitato scientifico che ha assegnato il premio, negli ultimi due secoli per la prima volta nella storia il mondo ha assistito a una forte crescita economica. Questo ha trascinato un enorme numero di persone fuori dalla povertà e gettato le basi per la prosperità attuale. Il premio di quest’anno è andato a studiosi che hanno spiegato “come l’innovazione abbia fornito slancio ai progressi futuri”.

Mokyr in particolare ha utilizzato fonti storiche per scoprire le cause della crescita economica sostenuta nel suo diventare la nuova normalità. Aghion Howitt, in particolare un una ricerca che risale al 1992 “hanno costruito un modello matematico chiamato distruzione creativa: quando un prodotto nuovo e migliore entra sul mercato, le compagnie che vendono il prodotto più vecchio perdono. L’innovazione in questo modo rappresenta qualcosa di creativo. Tuttavia è anche distruttiva, dato che le imprese le cui tecnologie diventano superate vengono soppiantate”.

Mokyr riceverà metà del premio, il cui totale è pari a 11 milioni di corone svedesi, circa 1 milione di euro. Laltra metà verrà siddivisa, quindi crica 250mila euro a testa, tra Aghion e Howitt. Intervistato subito dopo l’annuncio, Aghion si è detto sorpreso e “senza parole”. E a chi gli chiedeva come avrebbe usato questi fondi, ha riposto impegnandoli nelle ricerche che ha in corso in vari progetti anche con ricercatori giovani su crescita, intelligenza artificiale, economia verde e politica monetaria.

Nobel economia 2025 a Mokyr (Usa-Il), Aghio (Fr) e Howitt (Can)

Roma, 13 ott. (askanews) – Il premio Nobel all’economia 2025 è stato assegnato a Joel Mokyr, economista statunitente-israeliano della Northwestern University e, congiuntamente, a Philippe Aghion. Economista francese, e Peter Howitt, canadese. Lo ha annunciato il comitato del premio Nobel, per l’onorificienza efficienza che viene insignita assieme alla Banca centrale svedese, spiegando che la motivazione del premio è nei contributi che hanno dato nello spiegare come l’innovazione risulti un motore della crescita economica.

Bankitalia, pagamenti con strumenti elettronici aumentano in Italia

Roma, 13 ott. (askanews) – I pagamenti con strumenti elettronici stanno complessivamente aumentando in Italia, supportati anche dalla crescita del commercio elettronico. Le carte, oltre a rappresentare la principale alternativa al contante per le transazioni al punto di vendita (Pos), continuano anche a essere lo strumento di pagamento più utilizzato, in termini sia di numero sia di valore, per gli acquisti online. Inoltre, crescono i servizi di pagamento digitali tramite dispositivi mobile al Pos e per gli acquisti online (e-payments). E’ la fotografia scattata da “Rapporto sulle abitudini di pagamento dei consumatori in Italia: evidenze dall’indagine Bce del 2024”, pubblicato dalla Banca d’Italia nella collana “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento”.

Lo studio presenta le abitudini di pagamento dei consumatori in Italia, sulla base dei risultati dell’indagine condotta nell’area dell’euro dalla Banca Centrale Europea tra la fine del 2023 e la prima metà del 2024 (Study on the payment attitudes of consumers in the euro area – SPACE 2024).

Lo scopo principale del documento, spiega Bankitalia con un comunicato, è fornire informazioni aggiornate sulle tendenze nell’utilizzo degli strumenti di pagamento nel nostro Paese e, ove possibile e utile, confrontarle con quelle dell’area dell’euro e delle indagini precedenti (condotte nel 2016, nel 2019 e nel 2022). I dati mostrano che, sebbene il contante rimanga lo strumento di pagamento principale presso il punto vendita fisico (Point of Sale – Pos), specialmente per gli acquisti di valore ridotto (fino a 50 euro), il suo utilizzo si è progressivamente ridotto.

Cinema, a Napoli si gira "Solo se canti tu", film su Gigi D’Alessio

Roma, 13 ott. (askanews) – Sono iniziate a Napoli le riprese di “Solo se canti tu” diretto da Luca Miniero e prodotto da Titanus Production, Pepito Produzioni con Rai Cinema. Il film porterà sul grande schermo la giovinezza di Gigi D’Alessio che sarà interpretato da Matteo Paolillo.

Accanto a Paolillo, Cristiana Dell’Anna e Antonio De Matteo nel ruolo dei genitori di Gigi D’Alessio, Giovanni Ludeno che vestirà i panni di Mario Merola, mentre Renato De Simone sarà Vincenzo D’Agostino amico storico di Gigi e suo paroliere. Massimiliano Gallo, inoltre, parteciperà alla produzione interpretando Tony, gestore del “Panfilo”, locale storico e in voga in quegli anni. E ci sarà anche Gigi D’Alessio.

Un film sui primi anni di carriera del cantante e anche sulla Napoli degli anni ’80 e la scena musicale di quel periodo.

“Da sfollato a piazza Plebiscito per il terremoto fino ai concerti di piazza Plebiscito da pop star, gli esordi e la vita di Gigi D’Alessio hanno accompagnato la rinascita tumultuosa di una città che negli anni ’80 ha cambiato pelle e soprattutto musica. Senza mai rinunciare al sentimento” ha sottolineato il regista Luca Miniero.

Il film sarà girato interamente a Napoli per la durata di sette settimane.