24.8 C
Roma
domenica, 17 Agosto, 2025
Home Blog Pagina 38

Nations Award, anche Uccio De Santis, Madalina Ghenea ed Elisabetta Pellini

Roma, 26 giu. (askanews) – Il comico Uccio De Santis, la modella e attrice rumena Madalina Diana Ghenea, madrina dei Nations Award 2025 e l’attrice Elisabetta Pellini saranno tra i protagonisti del Gala di premiazione sabato 28 giugno al Teatro Antico di Taormina: una serata ricca di stelle del cinema e non solo, a cominciare dai grandi maestri Luc Besson, Terry Gilliam, Emir Kusturica ed Enrico Vanzina che riceveranno il prestigioso riconoscimento insieme con le attrici Celeste Dalla Porta, volto dell’ultimo film di Paolo Sorrentino “Parthenope”, e Hande Soral, attrice turca, tra le interpreti di “Terra Amara”, la serie di maggiore successo in Europa.

“Renderemo un omaggio al più grande compositore cinematografico italiano, Ennio Morricone – annunciano Michel Curatolo e Marco Fallanca, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’evento – sul palco il cantautore siciliano Luca Madonia che eseguirà alcuni brani iconici del maestro Ennio Morricone insieme con la giovane orchestra sicula e il coro vocale ensemble del maestro Paolo Li Rosi”.

La serata al Teatro Antico avrà inizio alle ore 21, l’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti: per fare richiesta di biglietti è necessario mandare un’email coi nominativi all’indirizzo prenotazioni@nationsaward.com. Sempre nella giornata di sabato alle ore 11.30 all’Hotel NH Collection si terrà la proiezione in anteprima del corto “Pindaro”, coprodotto dalla Regione Siciliana, alla presenza del regista Andrea Basile e dell’attrice Marcella Lattuca: il racconto di un fotoreporter tra Agrigento, capitale della cultura, e Taormina dove appare anche Kevin Spacey, tra le star dei Nations Award 2024.

Intanto, oggi e domani (giovedì 26 e venerdì 27 giugno) prenderà il via il “Thinkingreen”, il salotto-talk dei Nations Award che ogni anno affronta tematiche d’attualità legate soprattutto al tema della sostenibilità: ponte sullo Stretto, prospettive di riqualificazione urbana nell’area del Messinese, sicurezza nelle strade, valorizzazione del km0 come prevenzione per le malattie, agricoltura, sviluppo energetico e gestione delle risorse idriche, economia sostenibile e della bellezza sono alcuni degli argomenti al centro dell’approfondimento negli otto panel che accoglieranno illustri relatori, autorità e rappresentanti istituzionali.

La XIX edizione dei Nations Award è promossa sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e del Senato della Repubblica, col patrocinio e sostegno di Regione Siciliana, ARS e Parco Archeologico di Naxos, col patrocinio di Comune di Taormina, Città Metropolitana di Messina e Università di Messina. Si svolge in collaborazione con Italferr, Bottega, Zenith S.p.A., LC Energy, 7Seas Med, Sunleonard Energy, Donnalucata, Sicily Outlet Village, Baps, Grand Hotel San Pietro, Hotel NH Collection, Istituto Nazionale Bioarchitettura, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Provincia di Messina, Fondazione Architetti Messina, Ordine Ingegneri Messina, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Messina, Consiglio Notarile di Messina, Confagricoltura Catania, Tourism Bureau Messina e Associazione BIOS.

Dave Holland, Avishai Cohen e altri big all’Orsara Jazz Festival 2025

Roma, 26 giu. (askanews) – Orsara Jazz festeggia 30 anni di musica. Il 26, 27 e 28 luglio torna uno dei Festival Jazz più longevi con tre giorni di concerti e masterclass. Di assoluto rilievo i nomi di questa trentesima edizione: il quartetto del trombettista Avishai Cohen, il leggendario contrabbassista Dave Holland, e poi George Garzone con Lucio Ferrara, Joe Pisto e Fausto Beccalossi, oltre a masterclass e installazioni temporanee. I concerti sono a ingresso gratuito, mentre per la masterclass è necessaria l’iscrizione.

Quelle di Dave Holland e Avishai Cohen, attualmente impegnati in un lungo tour europeo, sono le uniche date pugliesi. Queste esclusive confermano Orsara Jazz come una tappa fondamentale nella mappa dei principali – e più longevi – Festival jazz a livello europeo.

Nel corso delle numerose edizioni, Orsara Jazz ha fatto diventare un piccolo paese montano della provincia di Foggia, isolato e lontano dai grandi flussi turistici, una delle mete obbligate per gli appassionati e gli studenti di jazz.

La XXX edizione di Orsara Jazz inizia sabato 26 luglio alle 10.30 con l’inaugurazione della Jazz Gallery alla Comunity Library A.Li, mentre alle 21 in Largo San Michele salirà sul palco il Quartetto del trombettista Avishai Cohen, con Yonathan Avishai al piano, Barak Mori al contrabbasso a Ziv Ravitz alla batteria, per presentare l’ultimo album Ashes to Gold, pubblicato per la ECM Records.

Domenica 27 luglio, alle 10.30 presso la Community Library A.Li. avrà luogo la masterclass con il sassofonista italoamericano George Garzone dal titolo “The Triadic Chromatic Approach”. La sera, doppio concerto in Largo San Michele: alle 21 il duo formato da Joe Pisto alla chitarra e alla voce e Fausto Beccalossi alla fisarmonica e voce, che presenteranno il recente album “Respiro”. A seguire, l’inedita formazione composta dal direttore artistico del Festival, Lucio Ferrara, alla chitarra, insieme a George Garzone, Pasquale Fiore alla batteria e Carlo Bavetta al contrabbasso.

Ultimo giorno di Festival, lunedì 28 luglio, con il leggendario contrabbassista inglese Dave Holland, alle 21, sempre in Largo San Michele, che presenterà il suo ultimo progetto Kismet. Vincitore di Grammy Awards, fra i maggiori jazzisti viventi, innovatore instancabile, lo ricordiamo anche per le storiche collaborazioni con Miles Davis e le tante formazioni come leader, Dave Holland si presenta sul palco di Orsara Jazz con una formazione tutta statunitense composta da Chris Potter al sax e Marcus Gilmore alla batteria.

C’è un elemento naturalistico che contraddistingue da sempre il territorio di Orsara: il vento. Una presenza costante, sempre presente seppur incorporea, che ha modellato il paesaggio e i vicoli del paese. Ma è grazie a lui che il suono, gli echi e le voci si propagano. Al vento è dunque dedicato il Festival e sempre al vento viene chiesto agli ospiti musicali di ispirarsi per alcune produzioni originali. Between Pneuma Spiritus è il nome di un progetto triennale, che dall’anno scorso ha preso vita nel Festival. Il vento, quindi, come medium, un mezzo di comunicazione che sta nel mezzo, tra cielo e terra; Pneuma come soffio vitale e Spiritus come essenza spirituale. Ad accogliere questa sfida quest’anno sono stati Joe Pisto e Fausto Beccalossi, che hanno dedicato il loro progetto originale al vento, intitolandolo appunto “Respiro”.

Oltre ai concerti e alla Masterclass, nella tre giorni del festival 2025 ci sarà spazio per l’Installazione Orsara Jazz Story, Mostra delle locandine storiche del festival di Orsara Jazz e proiezione di video, presso la Community Library A.Li.

Dal 1990 ad oggi, grazie soprattutto all’Associazione Orsara Musica e a tutto il team della produzione, oltre che alla direzione artistica di Lucio Ferrara degli ultimi quindici anni, il Festival è diventato un volano di sviluppo per tutto il territorio, una vera e propria scuola di crescita economica e civile, dando vita a seminari di alta formazione in collaborazione con istituzioni europee e americane, produzioni di album, concerti, mostre, pubblicazioni di libri. Raccontata recentemente nel libro “Quelli di Orsara Jazz Una storia pugliese” edito da Pietrevive editore 2022, l’iniziativa partita da zero di immaginare un Festival come quello di Orsara Jazz è cresciuta e ha coinvolto, negli anni, un’intera comunità. Con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Orsara e Regione Puglia, insieme agli altri partner importanti (fra i quali l’Associazione Orsa Maggiore, la Cooperativa Wild Cult e quello dello Chef Peppe Zullo), il team che ha gestito negli ultimi anni il Festival garantisce continuità artistica e gestionale al progetto culturale ultratrentennale.

Raiplay, al via "Energia in movimento": viaggio nella mobilità

Roma, 26 giu. (askanews) – Da oggi, giovedì 26 giugno, è disponibile su RaiPlay “Energia in movimento”, un viaggio in due episodi tra Bologna e Bolzano alla scoperta di una mobilità sostenibile che è già realtà.

Condotto da Barbara Politi e Angela Tuccia, il programma ideato da Angelo Maietta racconta con uno sguardo autentico e narrativo come due città simbolo abbiano scelto di guardare avanti, combinando tecnologia, rispetto per l’ambiente e valorizzazione del territorio. Il programma, che gode del patrocinio morale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è prodotto da Giacomo Silvestri per Loreb con il supporto tecnico della SFBM (Servizi Fondo Bombole Metano Spa) con amministratore unico Marco Mele, per Rai Contenuti Digitali e Transmediali, direttore Marcello Ciannamea. A firmare la regia è Andrea Cilento.

Bologna apre il percorso, mostrando come la spinta all’innovazione possa convivere con la tutela del patrimonio artistico e culturale: qui, dai bus a biometano fino al futuro dell’idrogeno, si disegna un modello urbano virtuoso in cui la qualità dell’aria, il silenzio e l’efficienza diventano parte integrante della vita quotidiana. A Bolzano, invece, tra le vette delle Dolomiti, l’idrogeno non è un’ipotesi ma un presente concreto: autobus silenziosi, infrastrutture all’avanguardia e una visione di mobilità a impatto zero dimostrano come sia possibile far convivere natura e innovazione in perfetta armonia.

“Con il format ‘Energia in Movimento”‘ offriamo al nostro pubblico un racconto proiettato al futuro – commenta Marcello Ciannamea, direttore Rai Contenuti Digitali e Transmediali – che mostra il nostro Paese indirizzarsi verso una mobilità sostenibile, prevedendo l’utilizzo di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, sociale ed economico. Argomento particolarmente caro ai giovani che confermano come, adottando comportamenti virtuosi, in vari ambiti, si possa ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita del singolo e dell’intero Pianeta”.

“Energia in Movimento” intreccia immagini suggestive e testimonianze reali offrendo uno sguardo ispirato e coinvolgente su come l’Italia possa diventare protagonista di una rivoluzione sostenibile.

Schlein: sospendere l’accordo Ue-Israele, embargo Ue sulle armi

Bruxelles, 26 giu. (askanews) – L’Europa “alzi la voce” sulle violazioni del diritto umanitario internazionale contro la popolazione palestinese a Gaza e in Cisgiordania, chiedendo un immediato cessate il fuoco, la sospensione dell’Accordo di associazione Ue-Israele, sanzioni contro il premier Benjamin Netanyahu, un embargo sulle esportazioni di armi, la liberazione degli ostaggi ancora prigionieri di Hamas e il riconoscimento dello Stato della Palestina da parte di tutti i paesi europei.

Sono, secondo quanto ha riferito la segretaria del Pd Elly Schlein, le richieste di cui hanno parlato i leader di governo e di opposizione presenti al pre-vertice del Partito dei Socialisti europei (Pse), in vista del Consiglio europeo di Bruxelles.

“Abbiamo preso una posizione forte qui su Gaza – ha detto Schlein – perché non si può essere silenti rispetto a quello che sta accadendo, anche in queste ore, con il governo criminale di estrema destra di Netanyahu che decide di interrompere una volta ancora gli aiuti umanitari che sono necessari a una popolazione palestinese martoriata. Abbiamo sentito anche una forte necessità, dentro alla famiglia socialista, di alzare la voce su Gaza, non solo per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e gli aiuti umanitari, ma anche per sospendere l’accordo di cooperazione Ue-Israele”.

“Quello che noi chiediamo – ha continuato la segretaria del Pd – è un embargo totale di armi da e verso Israele, chiediamo sanzioni per il governo di Netanyahu. Chiediamo – ha sottolineato – il riconoscimento dello Stato di Palestina, come hanno già fatto la Spagna, l’Irlanda, la Norvegia, come si appresta a fare la Francia, e ha preso posizioni forti anche la Slovenia”.

“Noi su questo insistiamo. Quello che è accaduto in questi giorni con l’Iran non deve far dimenticare che a Gaza purtroppo il massacro sistematico dei palestinesi sta continuando”, ha concluso Schlein.

Ue, Schlein avverte von der Leyen: nostri voti non sono scontati

Bruxelles, 26 giu. (askanews) – “C’è un problema che abbiamo in questo momento dentro al Parlamento europeo: noi non siamo disposti ad accettare una politica dei due forni da parte del Partito popolare europeo e della presidente della Commissione Ursula von der Leyen. I nostri voti non possono essere dati per scontati. Abbiamo delle priorità, vogliamo dei segnali chiari, perché non è possibile accettare che qualcuno (il Ppe, ndr) pensi che ci siano due diverse maggioranze a seconda dei propri bisogni. Non è così e su questo noi saremo netti e molto chiari”. Lo ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein parlando alla stampa, al termine del pre-vertice del Partito dei Socialisti europei (Pse), in vista del Consiglio europeo di Bruxelles.

A un giornalista che chiedeva quali azioni intendano intraprendere i Socialisti e Democratici se si ripetessero, come accade sempre più spesso, decisioni sostenute dalla maggioranza composta da Ppe, Conservatori ed estrema destra, Schlein ha risposto: “Noi abbiamo dato ieri un segnale chiaro alla presidente della Commissione von der Leyen, che così non si può andare avanti. L’ha fatto la presidente del gruppo socialista, Iratxe García Pérez. Come dicevo – ha insistito la segretaria del Pd -, i nostri voti non sono da dare per scontati e siamo la seconda famiglia dentro il Parlamento europeo, quindi i nostri voti contano. Per cui quello che dobbiamo fare è chiarire il messaggio. Noi non accetteremo questa politica dei due forni e questa doppia maggioranza”.

“Solo nell’ultima settimana – ha ricordato Schlein – abbiamo visto, per un capriccio dei Conservatori europei, la Commissione ritirare una direttiva che stava arrivando alla fine del suo negoziato, quella contro il ‘greenwashing'”, ovvero le rivendicazioni ingannevoli di sostenibilità ambientale da parte delle imprese per i propri prodotti o servizi. Questa “è una cosa senza precedenti che noi non siamo disponibili ad accettare”.

E c’è un’altro esempio. “Abbiamo discusso qui – ha riferito la segretaria del Pd – del fatto che il Ppe, che continua a rincorrere i conservatori europei di estrema destra, ha rifiutato di far assumere al Parlamento europeo una posizione sul vertice internazionale di Siviglia sul finanziamento allo sviluppo”.

“Allora – ha chiesto Schlein -, quanto a lungo ancora il Ppe vuole rincorrere l’estrema destra, e pensa di poterlo fare assicurandosi comunque il supporto dei nostri, voti quando c’è bisogno di parlare di questioni importanti come il bilancio europeo?”

“Noi – ha avvertito la segretaria del Pd – abbiamo bisogno di chiarire un punto: se il Ppe non si sente vincolato a un patto di maggioranza con le forze pro-europee, tanto meno ci sentiremo vincolati noi”.

Autismo, Carispezia promuove Aut Aut per l’inclusione

Roma, 26 giu. (askanews) – Vita autonoma, inclusione sociale e inserimento lavorativo di giovani adulti con autismo: questo l’obiettivo della Fondazione AUT AUT, che ha preso avvio nel 2017 per iniziativa di Fondazione Carispezia, come spiega il Direttore Vittorio Bracco: “AUT AUT nata dagli stimoli e dal lavoro delle associazioni AGAPO odv e ANGSA, da anni impegnate a dare risposte concrete al numero crescente di persone con disturbo dello spettro autistico. Fondazione Carispezia ha cos scelto di farsi promotrice di un percorso condiviso, avviando un modello che integra servizi, formazione e impresa sociale, e concretizzandolo nelle strutture Luna Blu e Sant’Anna Hostel, luoghi dove il progetto prende vita ogni giorno”.

L’idea di fondo semplice ma ambiziosa: partire dal settore turistico-ricettivo per costruire un percorso concreto di autonomia, dignit e partecipazione. Un modello che, attraverso il lavoro, punta a dare risposte ai bisogni delle persone con disturbi dello spettro autistico.

Ne un esempio Pietro, che ha 38 anni: nella sua vita ha provato i mestieri pi disparati, fino a quando non ha imparato a fare il cameriere, che oggi gli regala una grande soddisfazione: “Il compito portare i piatti ai tavoli, ma ci posso mettere del mio, consigliare, descrivere i piatti in modo da far s che i clienti si immaginino quello che andranno a mangiare. Ricordo il mio primo giorno: vari strafalcioni che ho piazzato qui e l. La pi gettonata di quando un cliente mi ha chiesto “com’ il vostro baccal?” e io dissi “puzza”. In effetti vero, ma forse i clienti volevano una descrizione non letterale. Il cordino che porto al collo: il mio intento sarebbe riuscire a farlo arrivare anche in Italia. Mia madre dice che potrebbe essere una sorta di etichetta sociale. A Londra, Inghilterra, America, Copenaghen, il simbolo dell’autismo, delle disabilit invisibili. Anche se non sono in sedia a rotelle e non ho un cane guida, pur sempre una disabilit” L’autismo una disabilit invisibile ma non un’etichetta: nelle strutture della Fondazione AUT AUT Luna Blu e Sant’Anna Hostel, che si trovano a La Spezia e sono pensate per accogliere ragazzi e ragazze da tutta Italia , in realt, un punto di partenza. Luoghi in cui i giovani vengono formati in attivit come accoglienza, ristorazione, agricoltura sociale e cura degli spazi. Due realt che rappresentano anche un’oasi dove i ragazzi e le ragazze affetti da autismo possono ritirarsi, crescere e imparare a divenire indipendenti.

“La mia prima giornata stata bellissima, la pi bella della mia vita. Mi piace quello che faccio e sono soddisfatto”, racconta Luca, 33 anni, al Sant’Anna dal 2016. E gli fa eco Lorenzo, che a 24 anni ha gi imparato una grande lezione: “Il primo giorno qui ero molto timido, da allora ho fatto come anche a canottaggio ho fatto enormi passi in avanti e non voglio pi – come si suol dire – arretrare, ma sempre procedere di giorno in giorno”. Il progetto “AUT AUT – Autonomia Autismo” si distingue anche per la sua struttura: un esempio virtuoso di coprogettazione territoriale, costruito grazie alla sinergia tra enti pubblici, privati e terzo settore. Fondazione Carispezia ha avuto un ruolo centrale nella regia e nel coordinamento, ma il vero valore nato dalla capacit di fare rete.

A spiegarlo con le parole giuste Andrea, che ha 28 anni e da grande vuole fare l’attore di teatro: “Qui siamo al Sant’Anna e questo un esempio, come tante strutture, per ragazzi che hanno lo spettro autistico e non solo. un bene che ci siano queste strutture, che possiamo venire a lavorare e che i nostri sforzi vengano ripagati. In questo caso, lavoriamo nei campi, si pu dipingere le staccionate di legno, c’ chi si impegna in cucina, e tante altre mansioni”.

Oggi AUT AUT rappresenta un caso di studio replicabile a livello nazionale, non solo per l’impatto sociale generato, ma per la solidit del modello organizzativo. Perch l’autismo una realt da ascoltare e accogliere e la vita indipendente un obiettivo da costruire. Con metodo, responsabilit e visione.

Mercato immobiliare milanese: boom per spazi ridotti e funzionali

Roma, 26 giu. (askanews) – Milano sta attraversando una trasformazione demografica profonda, che sta mettendo in discussione i modelli abitativi tradizionali. Un tempo popolata da famiglie numerose alla ricerca di ampi spazi, oggi la citt sempre pi abitata da single e coppie senza figli. Secondo i dati pi recenti, Milano diventata “la citt dei quarantenni”, dove la maggior parte delle persone vive da sola o in coppia, rimandando nel tempo la scelta di formare una famiglia.

Questo mutamento sociale ha generato un forte disallineamento tra l’offerta immobiliare esistente e le esigenze reali dei cittadini. “Negli anni ’70 Milano era una societ familiare. Oggi la citt dei single e dei quarantenni, considerati ancora ragazzi”, osserva Federico Bordogna, avvocato e imprenditore nel settore immobiliare.

A rispondere a questa nuova domanda ci pensa il flipping immobiliare, una strategia che consiste nella rapida riqualificazione e rivendita di vecchi appartamenti. “Il flipping consente di reimmettere velocemente sul mercato immobili modernizzati, evitando i tempi lunghi della nuova costruzione”, spiega Bordogna. Grazie a questa pratica, spazi obsoleti vengono trasformati in abitazioni pi piccole ma funzionali, pensate per chi vive la casa come luogo di passaggio pi che di permanenza.

I risultati economici sono evidenti: un’operazione di flipping ben eseguita pu generare un ritorno sull’investimento (ROI) del 20-30% in appena 6-12 mesi. Una redditivit ben superiore a quella degli investimenti immobiliari tradizionali, che si sposa perfettamente con la dinamicit del mercato milanese.

Il cambiamento demografico si riflette anche negli stili di vita: “Oggi si sta poco in casa, si mangia fuori o si ordina a domicilio. Questo ha cambiato la struttura degli appartamenti, dove la zona living-cucina centrale e deve essere funzionale”, afferma Bordogna. La nuova domanda privilegia quindi abitazioni compatte, moderne, tecnologicamente efficienti e con spazi ben ottimizzati.

Dal punto di vista urbanistico, la riqualificazione degli immobili esistenti ha un impatto positivo sulla sostenibilit ambientale, riducendo il consumo di nuovo suolo e limitando l’espansione urbana. Allo stesso tempo, queste trasformazioni migliorano la qualit della vita in citt, adattando gli spazi abitativi a stili di vita pi flessibili e connessi.

Le prospettive future del mercato immobiliare milanese puntano verso una sempre maggiore specializzazione: appartamenti pi piccoli, intelligenti, progettati per un pubblico giovane, single o coppie. “Le nuove case hanno una concezione innovativa degli spazi, soprattutto nella zona giorno”, conferma Bordogna.

Il modello milanese potrebbe presto essere adottato anche in altre grandi citt italiane alle prese con analoghe trasformazioni sociali. L’esperienza del capoluogo lombardo, con le sue strategie di flipping e riqualificazione, potrebbe diventare un riferimento nazionale per modernizzare il patrimonio immobiliare e rispondere alle nuove esigenze abitative delle generazioni contemporanee.

Nato, Schlein: Meloni ipoteca futuro delle prossime generazioni

Bruxelles, 26 giu. (askanews) – L’impegno all’aumento della spesa militare fino al 5% del Pil annuale, che il governo italiano ha preso con Giorgia Meloni al vertice Nato dell’Aia, “rischia di ipotecare veramente il futuro delle prossime generazioni” e di segnare “la fine dello Stato sociale” e del servizio sanitario pubblico in Italia. Lo ha affermato la segretaria del Pd Elly Schlein parlando alla stampa, al termine del pre-vertice del Partito dei Socialisti europei (Pse), in vista del Consiglio europeo di Bruxelles.

La riunione dei leader del Pse, ha riferito Schlein, “è stata l’occasione di dare la nostra fortissima solidarietà a Pedro Sánchez”, il premier spagnolo, “che ha dimostrato che si può dire di no ai bulli, si può dire di no alla prepotenza di Donald Trump”.

Questo, ha osservato la segretaria del Pd, “lo doveva fare anche Giorgia Meloni, nell’interesse nazionale”, visto che “questo impegno all’aumento della spesa militare al 5% del Pil rischia di ipotecare veramente il futuro delle prossime generazioni in Italia. Stiamo parlando, per i prossimi dieci anni – ha rilevato Schlein – di un aumento di spesa che vuol dire cumulativamente 445 miliardi in più di spesa militare”.

“Rischia di essere – ha avvertito – la fine dello Stato Sociale in Italia; vuol dire mettere fine al servizio sanitario nazionale, alla sanità pubblica. Evidentemente stanno già tagliando ma questo sarebbe veramente disastroso. Quindi noi – ha concluso Schlein – continuiamo a opporci a questo impegno”.

Sanchez: l’Ue sospenda immediatamente l’accordo con Israele

Bruxelles, 26 giu. (askanews) – “E’ evidente del Israele sta violando l’articolo 2 dell’accordo di associazione con l’Ue sul rispetto dei diritti umani. L’Europa deve sospendere l’accordo di associazione immediatamente”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez, arrivando al Consiglio europeo. “Abbiamo 18 pacchetti di sanzioni alla Russia per l’aggressione all’Ucraina e, con un doppio standard, l’Europa non riesce a sospendere un accordo quando si violano i rapporti umani”, ha aggiunto.

M.O., Sanchez: Ue sospenda immediatamente accordo con Israele

Bruxelles, 26 giu. (askanews) – “E’ evidente del Israele sta violando l’articolo 2 dell’accordo di associazione con l’Ue sul rispetto dei diritti umani. L’Europa deve sospendere l’accordo di associazione immediatamente”. Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez, arrivando al Consiglio europeo.

“Abbiamo 18 pacchetti di sanzioni alla Russia per l’aggressione all’Ucraina e, con un doppio standard, l’Europa non riesce a sospendere un accordo quando si violano i rapporti umani”, ha aggiunto.

La Corte dei conti: da guerre e dazi rischi al ribasso per la crescita

Roma, 26 giu. (askanews) – Per l’economia si profilano “rischi al ribasso che sembrano, tuttavia, accentuarsi alla luce degli ulteriori scenari di guerra che si sono aperti in quest’ultimo mese e che non potranno non ripercuotersi sulle variabili esogene suddette, sul commercio mondiale e in definitiva sulle possibilità di crescita”. Lo ha sottolineato il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, Enrico Flaccadoro, in occasione del Giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato.

“Lo scenario macroeconomico internazionale che fa da sfondo all’evoluzione dell’economia e della finanza pubblica italiane è profondamente caratterizzato dallo shock indotto dai ripetuti e contrastanti annunci sugli incrementi dei dazi e dalla conseguente forte volatilità dei mercati finanziari”, ha aggiunto.

Vasco pronto per due date sold out a Roma: "Mi sento bene"

Roma, 26 giu. (askanews) – Roma, 26 giu. (askanews) – Vasco Maximus Meridio, il vero gladiatore della musica italiana da quasi 50 anni sulla cresta dell’onda, arriva a Roma per le due date conclusive del tour 2025, il 27 e 28 giugno, allo Stadio Olimpico, sold out con 120.000 persone. Numeri pazzeschi, un intero mese da nord a sud del Paese, a cantare LA VITA. La nostra vita, attraverso canzoni, tantissime, infinite, che sono la nostra storia, il nostro presente e il nostro futuro.

“Mi sento bene – commenta Vasco a chiusura del tour – portare gioia e amore con passione e tanto rock, è la mia ragione più importante di vita. Per cui posso dire che è stato un periodo bellissimo, di vita vissuta, ostinata, complicata, fiera e meravigliata! La vita spericolata che VOLEVO e che adesso SONO”.

Partito subito alla grande da Bibione con lo zoccolo duro del fan club (quello che non molla mai!) il lungo viaggio è proseguito poi a Torino con il primo “assedio” dell’Olimpico, a Firenze dove “Vasco il Magnifico” ha ricevuto le chiavi della Città, allo Stadio Dall’Ara, casa di fratelli e compagni di Bologna, e ancora a Napoli con l’omaggio a Pino Daniele allo Stadio Maradona, Messina tutti assiepati allo stadio San Filippo – Franco Scoglio. E infine Roma, la Capitale che apre le sue porte per il gran finale dopo un lungo viaggio che ha contato oltre 610.000 spettatori, toccato 7 città per 14 repliche, suonato e cantato 30 canzoni ogni sera (24 brani + un medley da 6), con uno staff di 350 persone “on the road” e più di 1000 addetti locali per data.

Al suo quarto anno consecutivo VASCO LIVE (2022-2025) ha raccolto oltre 2 milioni e 300 mila spettatori! Di cui, solo quest’anno sono più di 610.000. Prevista per l’autunno la pubblicazione del VASCO LIVE 2025, disponibile in CD, LP Vinile (edizione limitata e numerata) e in Digitale.? E la storia continua. Una pausa, giusto il tempo di ricaricare le batterie e poi tutti pronti a ripartire il prossimo anno con le nuove date del VASCO LIVE 2026.

5 e 6 giugno – FERRARA – Parco Urbano G. Bassani 12 e 13 giugno – OLBIA – Arena 18 e 19 giugno – BARI – Stadio San Nicola 23 e 24 giugno – ANCONA – Stadio Del Conero 28 e 29 giugno – UDINE – Bluenergy Stadium

Il Papa: a Gaza situazione disumana. Come si può credere che le guerre portino pace?

Roma, 26 giu. (askanews) – “Il cuore sanguina pensando all’Ucraina, alla situazione tragica e disumana di Gaza, e al Medio Oriente, devastato dal dilagare della guerra. Siamo chiamati noi tutti, umanità, a valutare le cause di questi conflitti, a verificare quelle vere e a cercare di superarle, e a rigettare quelle spurie, frutto di simulazioni emotive e di retorica, smascherandole con decisione. La gente non può morire a causa di fake news”. Lo ha detto Papa Leone XIV ricevendo oggi in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano i partecipanti all’Assemblea Plenaria della Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali (ROACO).

“È veramente triste assistere oggi in tanti contesti all’imporsi della legge del più forte, in base alla quale si legittimano i propri interessi. È desolante vedere che la forza del diritto internazionale e del diritto umanitario non sembra più obbligare, sostituita dal presunto diritto di obbligare gli altri con la forza. Questo è indegno dell’uomo, è vergognoso per l’umanità e per i responsabili delle nazioni”. Così anche Papa Leone XIV. “Come si può credere, dopo secoli di storia, che le azioni belliche portino la pace e non si ritorcano contro chi le ha condotte? Come si può pensare – ha detto ancora Prevost – di porre le basi del domani senza coesione, senza una visione d’insieme animata dal bene comune? Come si può continuare a tradire i desideri di pace dei popoli con le false propagande del riarmo, nella vana illusione che la supremazia risolva i problemi anziché alimentare odio e vendetta? La gente è sempre meno ignara della quantità di soldi che vanno nelle tasche dei mercanti di morte e con le quali si potrebbero costruire ospedali e scuole; e invece si distruggono quelli già costruiti!”.

A Bruxelles si riunisce il Consiglio Ue, nodi l’Ucraina e la situazione a Gaza

Bruxelles, 26 giu. (askanews) – Si apre in mattinata a Bruxelles il Consiglio europeo. La riunione è prevista anche per venerdì, ma non è escluso che i leader prolunghino le discussioni in orario notturno per chiudere i lavori nell’arco della giornata.

All’ordine del giorno ci sono in primo luogo la discussione sull’Ucraina (con il presidente Volodymyr Zelensky che interverrà in collegamento) e la situazione in Medio Oriente e a Gaza in particolare. Tra gli altri temi, la competitività, la difesa europea, le migrazioni, oltre alla questione dei dazi.

I primi due punti sono quelli in cui è prevedibile che ci siano le maggiori tensioni tra i capi di Stato e di governo in Consiglio. Sull’Ucraina è molto probabile che si proceda con una presa di posizione a 26, per l’opposizione dell’Ungheria. Questa mattina il primo ministro Viktor Orban ha annunciato che secondo la consultazione non vincolante tenuta nel Paese, il 95% degli ungheresi “non vuole l’adesione” di Kiev all’Ue. “Sono arrivato qui – ha affermato – con un mandato forte. Oggi, durante i negoziati, a nome di oltre 2 milioni di ungheresi, dirò che l’Ungheria non sostiene l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea”.

Altro tema divisivo è quello di Gaza, con posizioni distanti sull’eventuale sospensione dell’accordo di associazione Ue-Israele. Lo scorso 20 maggio, 19 Stati membri avevano chiesto all’Alta rappresentante per la politica estera e di sicurezza Kaja Kallas di avviare un esercizio di revisione dell’intesa. Secondo il report redatto per i 27 dal Servizio europeo di Azione esterna (Seae) “vi sono indicazioni che Israele violerebbe i propri obblighi in materia di diritti umani”. Spagna, Irlanda, Belgio sono i Paesi che premono maggiormente per rivedere l’accordo mentre l’Italia è contraria. “Non siamo favorevoli alla sospensione dell’accordo – ha spiegato la premier Giorgia Meloni parlando alla Camera – e non siamo i soli a esserlo per la verità. Chiaramente non si tratta, lo dico ancora una volta, di voler ignorare quello che sta accadendo a Gaza. Io penso che contribuire all’isolamento di Israele, che è da sempre l’obiettivo del fondamentalismo islamico a partire da Hamas, potrebbe aprire degli scenari catastrofici e penso che dobbiamo guardare anche agli scenari che si aprono quando noi rinnoviamo”.

I leader faranno anche un punto sulla trattativa in corso con gli Usa sui dazi: la Commissione starebbe lavorando a un’intesa che prevederebbe dazi al 10%. Un’ipotesi non sgradita a Meloni: “Penso – ha detto ieri – che una misura del 10% non sarebbe per noi particolarmente impattante”, così come è emerso “quando ne abbiamo parlato con tutte le imprese. Io sono abbastanza ottimista sul fatto che si riuscirà” a trovare una soluzione.

Terzo mandato, Tajani: da bocciatura nessun problema in maggioranza

Bruxelles, 26 giu. (askanews) – “Cosa succede tra Forza Italia e Lega dopo la bocciatura del terzo mandato? Non succede assolutamente nulla. Non è che il centrodestra si fonda sul terzo mandato, siamo un’alleanza politica a differenza della sinistra che a volte è un’alleanza elettorale, la nostra coalizione si basa su accordi politici, sulle questioni della giustizia, sulla riforma del premierato, sulla riforma dell’autonomia, quindi su questioni serie e importanti che riguardano sulla politica industriale, il sostegno alle imprese, la riduzione della pressione fiscale”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del pre-vertice europeo del Ppe.

“Il terzo mandato – ha aggiunto – è una regola che può piacere a qualcuno, può non piacere ad altri, ma se una coalizione si reggesse sul terzo mandato sarebbe veramente una coalizione ridicola. Noi andiamo sempre assieme, siamo uniti dal 1994, quindi non è il tema del terzo mandato. Siamo partiti diversi, abbiamo idee diverse. Il centrodestra non è una caserma: si può essere favorevoli al terzo mandato, contro il terzo mandato, ma non ha nulla a che vedere con la coesione del centrodestra o con il governo. Ne abbiamo discusso, abbiamo opinioni diverse e finisce lì”.

Negroni, una nuova campagna che punta sulla condivisione

Milano, 26 giu. (askanews) – Una nuova campagna di comunicazione nel segno della condivisione e delle emozioni. Salumi Negroni ha presentato a Milano il nuovo spot, diretto dal regista Paolo Genovese e firmato dall’agenzia Armando Testa, che vuole rinforzare il legame con le persone e portare al centro della narrazione la quotidianit.

“Da oltre cent’anni – ha spiegato ad askanews Claudia Ferrari, responsabile Marketing dell’azienda – Negroni sulle tavole degli italiani, ma oggi noi vogliamo guardare al futuro e lo vogliamo fare raccontando un nuovo concetto, un nuovo posizionamento: come i momenti di condivisione quotidiana possono diventare esperienze memorabili, uniche, che diventano uniche proprio perch sono condivise con le persone che amiamo. Da qui il nuovo posizionamento di Negroni, ‘La tua buona stella’, perch quando trovi qualcosa di veramente buono vorrai sempre condividerlo”.

Negli anni le campagne pubblicitarie di Negroni hanno in qualche modo offerto spaccati della societ italiana e alcune, come il celebre jingle “Le stelle sono tante, milioni di milioni”, sono entrate nell’immaginario collettivo. Oggi, anche alla luce di una ricerca che ha sottolineato il senso e il valore di un gesto come dividersi un panino, il tema centrale quello della condivisione.

“Il feeling con questa campagna – ha aggiunto il regista Paolo Genovese – stato immediato, perch parla di in prodotto, ma in realt parla di un’emozione, racconta una storia, e questo secondo me un modo interessante di fare comunicazione: emozionare, raccontare di valori sani che poi indirettamente si riverberano sul marchio. Ma non si tratta di dire buono, quanto costa poco, lo trovi dappertutto, ma di creare un mondo che appartiene al marchio Negroni, quindi di tradizione, di famiglia, di condivisione del cibo, con una storia vera, una storia che racconta un incontro, un innamoramento, una vita insieme”.

La storia di Negroni sempre stata legata a una comunicazione che voleva essere in anticipo sui tempi, dai primi poster pubblicitari agli sketch con Ugo Tognazzi, oltre che alla ricerca di soluzioni innovative, come per esempio il piccolo formato dei salami. Tutti elementi che questa idea della “Buona stella” vuole continuare a rappresentare, aggiornandoli al linguaggio contemporaneo.

Il 71% degli italiani fa fatica ad accedere alle cure del Ssn (Enpaia-Censis)

Milano, 26 giu. (askanews) – Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano, nonostante garantisca ancora l’accesso universale alle cure, sta affrontando gravi difficoltà, con quasi il 40% della popolazione che non percepisce più la stessa sicurezza di un tempo. Secondo il Rapporto Enpaia-Censis, il 71% degli italiani ha avuto difficoltà nell’accesso alle cure negli ultimi due anni, un problema che colpisce tutte le categorie sociali.

Le lunghe liste d’attesa e l’affollamento spingono molte famiglie a rivolgersi alla sanità privata, aggravando le disuguaglianze economiche. Nel 72,5% dei casi, gli italiani scelgono il privato per prestazioni più rapide, compreso il 69,5% delle fasce a basso reddito. Il 15,7% delle famiglie ha dovuto ridurre la spesa per visite mediche e accertamenti preventivi, con un aumento delle difficoltà economiche, specialmente nel Sud e tra giovani e anziani. Questo scenario mette in discussione l’equità e l’universalità del SSN, rendendolo sempre più diviso tra chi può permettersi il privato e chi deve aspettare nel pubblico.

A Gaza Israele ha sospeso le consegne degli aiuti

Roma, 26 giu. (askanews) – Israele ha sospeso le consegne di aiuti a Gaza. Lo riferisce oggi Channel 12, che cita un funzionario israeliano. Il rapporto giunge poco dopo che l’ufficio del Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato d’aver ordinato all’esercito di presentare, entro i prossimi due giorni, un piano su come impedire ad Hamas di sottrarre gli aiuti umanitari. Il funzionario citato da Channel 12 afferma che la dichiarazione dell’Ufficio del Primo Ministro è arrivata dopo che il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha minacciato di non poter più restare nel governo se non fossero state adottate misure immediate per impedire che gli aiuti raggiungessero Hamas.

Khamenei è ancora nascosto in un bunker secondo il New York Times

Roma, 26 giu. (askanews) – La Guida suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, sarebbe ancora nascosto in un bunker, a due giorni dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco con Israele, secondo quanto riportato in un articolo del New York Times. I funzionari della sicurezza della Repubblica islamica temono infatti che lo Stato ebraico possa ancora tentare di assassinare il leader del Paese.

In un articolo sulla “scomparsa” di Khamenei dalla scena pubblica iraniana, il quotidiano americano riporta le dichiarazioni di Hamzeh Safavi, analista politico e figlio del generale Yahya Safavi, comandante di alto rango delle Guardie Rivoluzionarie e stretto consigliere militare della Guida Suprema. Secondo Safavi, i funzionari della sicurezza in Iran stanno “adottando protocolli di protezione estremi, tra cui la limitazione dei contatti con il mondo esterno” per il timore che Israele possa ancora tentare di eliminare Khamenei.

Terzo mandato, bocciato in commissione al Senato emendamento Lega

Roma, 26 giu. (askanews) – Non passa in commissione Affari costituzionali del Senato l’emendamento sul terzo mandato per i governatori presentato dalla Lega al ddl consiglieri. La proposta ha ottenuto solo cinque voti a favore: tre della Lega, uno di Iv e quello delle Autonomie.

I voti contrari sono stati 15. Si sono astenuti il presidente della commissione Alberto Balboni (Fdi) e il senatore di Fdi, Domenico Matera.

“La nostra posizione è assolutamente evidente, è la quinta volta che presentiamo l’emendamento, c’era stata anche un’ipotesi di un potenziale accordo che non si è trovato, e con amarezza devo dire oggi è stato bocciato per la quinta volta. Comunque io ritengo che il terzo mandato sia giusto non solo a livello delle Regioni e Provincie a statuto speciale ma anche a quelle ordinarie”, ha detto il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, a margine dei lavori della commissione in Senato.

Iran, Grossi: la cooperazione con l’Aiea è un obbligo legale

Roma, 26 giu. (askanews) – Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi ha definito la cooperazione dell’Iran con l’organizzazione un “obbligo legale” dopo la decisione del parlamento iraniano di sospenderla.

“La cooperazione dell’Iran con noi non è un favore, ma un obbligo legale finché l’Iran rimane parte del Trattato di Non Proliferazione”, ha dichiarato Grossi in un’intervista alla televisione francese France 2.

Ieri il parlamento iraniano ha approvato un disegno di legge per sospendere la cooperazione di Teheran con l’Aiea. Il provvedimento vieterebbe al personale del regolatore internazionale di visitare il paese per ispezionare gli impianti nucleari, e gli esperti Aiea potranno recarsi in Iran solo se si tratta di garantire la sicurezza degli impianti nucleari e con il consenso del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale dell’Iran.

Grossi ha spiegato che l’Aiea ha perso il controllo delle scorte di uranio altamente arricchito dell’Iran dall’inizio del conflitto con Israele, aggiungendo che “conviene a tutti” che l’Agenzia riprenda le operazioni in Iran appena possibile dopo la fine dei combattimenti.

La guerra è finita, a Gaza la strage continua

Una vittoria non raggiunta

L’impressione è che Israele, dopo aver distrutto Gaza, non abbia ancora vinto. Proprio ieri sette soldati israeliani sono stati uccisi nel conflitto, mentre gli ostaggi restano nelle mani di Hamas. Cosa potrebbe accadere ancora?

La fine dei due stati

La prospettiva dei due stati per due popoli è ormai tramontata, pur essendo ipocritamente invocata da chi nulla ha fatto perché si realizzasse. Gaza è rasa al suolo, ma già prima del 7 ottobre 2023 era isolata dal mondo, senza accessi via terra, aria o mare indipendenti. Quanto alla Cisgiordania, è ormai frantumata in villaggi assediati e isolati dall’espansionismo dei coloni.

Israele di fronte a un bivio

Resta solo lo Stato di Israele. Ma in che modo? Quale destino avranno i palestinesi? Quale Israele verrà fuori da questo processo di annientamento? Se Israele decidesse di consentire loro di restare, dovrebbe garantire pari diritti di cittadinanza, rinunciando di fatto alla propria natura ebraica e al primato religioso ed etnico sulla quale è stata costruita. Al contrario, se imponesse un regime di apartheid sul modello sudafricano, cesserebbe di essere uno Stato democratico.

La speranza di una pulizia etnica

Cessato il conflitto con la Siria, Netanyahu e i ministri della destra religiosa hanno subito rilanciato la necessità di “completare il lavoro” a Gaza. La strage continua, con l’obiettivo di eliminare quanti più palestinesi possibile e spingere gli altri ad andarsene.

L’odio che non si cancella

Non è affatto certo che Israele riesca a realizzare la più grande pulizia etnica della storia dopo la Shoah. Una sola certezza però rimane: Israele non sfuggirà all’odio dei popoli umiliati, affamati e ammalati, di chi si è visto distruggere la casa e rubare la terra, di chi ha visto scuole e ospedali trasformati in macerie alla perenne ricerca dei terroristi e amici ammazzati mentre chiedevano pane.

L’Europa di fronte alle sue responsabilità

Distruggendo Gaza, Israele rinuncia alla pace per decenni e l’Europa, continuando a fornire armi e giustificazioni alla strage, finisce per rassegnarsi a convivere con la realtà amara e pericolosa del terrorismo di ritorno.

Inquietudini di liberali e socialisti in Europa: la crisi comunque può attendere

Trump e l’America incerta

Negli Stati Uniti, Trump cambia idea ogni mezz’ora: condivide l’attacco di Israele, poi no, si dice favorevole a un cambio di regime in Iran salvo poi etichettarlo come elemento di instabilità nella regione. Ma tra una parolaccia e un insulto, il suo intervento al summit Nato prefigura un allontanamento militare Usa dall’Europa. Gli indizi ci sono: lo spostamento di contingenti militari nel quadrante indo‑pacifico e la riduzione del sostegno all’Ucraina allarmano i capi di Stato e di governo.

La frattura europea

Nel frattempo, i leader di Socialisti e Liberali in Parlamento europeo sono in fibrillazione. Nei giorni scorsi, infatti, per volere della Commissione, è saltato l’accordo sulla nuova direttiva contro il greenwashing, cioè la cattiva abitudine di rivendicare benefici ambientali fittizi. Era una battaglia fondamentale per il Ppe e per i gruppi di destra. In sostanza, con una mossa senza precedenti, la Commissione ha ritirato la proposta proprio quando si era a un passo dall’accordo. Nel frattempo, il ritiro del sostegno italiano al testo aveva tolto sulla proposta anche la maggioranza al Consiglio.

Nuovi equilibri nell’Aula

Insomma, l’ala sinistra del Parlamento europeo, con rara intuizione, ha scoperto che gli equilibri sono cambiati profondamente nell’ultimo anno. Su ambiente, deregolamentazione, migrazione (centri di ritorno e modello Ruanda, inviando i richiedenti asilo in Paesi terzi sicuri), ma anche sulle modalità della politica di riarmo, Ppe e destra hanno un’agenda differente dal resto dell’Aula. Capiremo presto se questa fibrillazione di liberali e socialisti, mai usciti vincitori da nessuna competizione elettorale negli ultimi anni, resterà una continua lamentela o se decideranno di agire con più forza.

Il tempo sospeso fino a settembre

Dicono che il solco interno alla maggioranza Ursula sta diventando sempre più profondo, e si organizzano vertici di gruppi e partiti. Ma l’estate è alle porte e scatenare una crisi politica mentre il Medio Oriente brucia e l’Ucraina continua ad essere bombardata rischia di sembrare un attimo fuori luogo. Per questo, l’asticella temporale è stata spostata a settembre, quando Ursula terrà il discorso sullo stato dell’Unione. Per Socialisti e Liberali è la cartina di tornasole. I Popolari la vivono con molta più tranquillità, spiegano che “Iratxe (Garcia Perez, capogruppo socialista all’Eurocamera) che abbaia non morde” e che i bollenti spiriti politici saranno mitigati dalla torrida estate in arrivo. D’altra parte, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, in questo caso, in senso letterale.

Trump, l’Iran e Mao Tse Tung

Nel vertice Nato di questi giorni si ragiona di numeri che ricorrono. E’ stato approvato lo spendere il 5% del PIL nazionale ed intanto si discute sull’ambiguo art. 5 del Trattato di Alleanza Atlantica. Non finirà qui.  

Tra monumenti e spettacolo

È più interessante quanto accaduto nel triangolo aperto tra USA, Israele, Iran che hanno dato vita a relazioni pericolose, intrise, proprio come in amore, di ripicche e dispetti., Trump ha scaricato le sue bombe sui siti nucleari di Ali Khamanei e vedremo con quali risultati concreti.  “The Donald” ha commentato l’azione di guerra in modo singolare, parlando di operazione monumentale e spettacolare quasi fosse un’opera d’arte da ammirare per l’eccezionale bellezza. 

Monumento va ricondotto ad un ricordo da fermare, così Foscolo diceva “Ma il vincitore, troncando con le scuri grondanti di sangue e rotolando sovra i cadaveri de’ vinti i ciglioni delle montagne, lascia un monumento che attesti agli uomini che vivono e che vivranno in futuro il campo della vittoria”.

Lo spettacolo è qualcosa a cui guardare, quasi in contemplazione, e per questo nella sua Situation Room, Trump ha indossatoorgogliosamente un fiammante cappellino rosso. Mancava solo un pacco di patatine e pop corn a gentile conforto. 

Berretti rossi e generali attaccabrighe

Anche Mao Tse Tung, Presidente del Partito Comunista Cinese per 33 anni, amava indossare un berretto con tanto di stella rossa sul fronte simile alla budenovka proprio della divisa comunista nella guerra civile russa. 

A fianco di Trump, stando alle cronache,anche un generale chiamato “L’attaccabrighe” che sembra sia caduto in pieno transfert vero il suo Capo proclamando: “Io l’amo signor Presidente. Io penso lei sia un grande. Io voglio uccidere per lei, Signore”.

L’atto di guerra ha avuto il nome di “martello di notte”, meglio se si fosse chiamato “trapano di notte” visto che gli ordigni sono penetrati in profondità per mandare a monte gli impianti nucleari di cui si è sospettato un pericoloso arricchimento di uranio. Il solito accumulo di patrimonio in mano ai pochi della terra.

Siamo di fronte ad un allarme di inaccettabileproliferazione atomica, una produzione di prole malefica da cui guardarsi e che è il contrario di qualcosa che sappia di pro-life e che generi vita e speranza di futuro.

Tutto è avvenuto mentre si colloquiava tra diversi, mentre la parola perdeva di forza e di eloquio forse perché troppo abusata, mandata a vuoto e sparata a salve.

Si è detto poi che il lavoro fatto dalle bombe è stato eccellente come un piatto assai ben cucinato. Dalle parti del mare indiano si è temuto per ritorsione la chiusura dello stretto di Hormuz, che vuol dire “pace”, il cui varco ancor più compresso avrebbe lasciato in braghe di tele il commercio del petrolio. Non siamo evidentemente atterrati nel lunare mare della tranquillità ma poco importa.

Non è stata neppure una guerra all’altezza del conflitto tra Russia e Ucraina. Tutto si è risolto in un baleno, forse ispirandosi al passato. Ora vige una tregua, forse definitiva ma che non è una fine.

La guerra di Israele dei 6 giorni del 1967 ha sfiorato il tempo di una settimana; questa volta, andando per multipli, è durata 12 giorni, proprio quante sono le tribù del popolo eletto. 

La voce dell’Iran

L’Iran ha fatto sentire la sua voce secondo un modello perfetto di reazione, preavvertendo graziosamente il nemico di un lancio di missili e invitandolo a scansarsi perché non ci fossero vittime. All’appello manca la soluzione definitiva della faccenda ed ai 7 problemi matematici del millennio ancora irrisolti può aggiungersi la pace in Medio Oriente, un match infinito che vive di continue sospensioni e di ritorno alle armi.

Mao Tse Tung era anche chiamato il 4 volte grande, chissà il Presidente USA non voglia uguagliarlo e superarlo.

Trasformazione digitale e sfide generazionali

Le rivoluzioni dell’uomo e della macchina

I cambiamenti introdotti dalla rivoluzione industriale dell’Ottocento erano stati considerati epocali per le innovazioni negli stili di vita, nell’organizzazione del lavoro e nell’accelerazione impressa all’economia e alla stratificazione sociale: un processo di modernizzazione enorme sul piano potenziale e fattuale, con un effetto moltiplicatore dirompente.

La rivoluzione tecnologica del Novecento, iniziata con l’uso sempre più massivo di apparati e macchine, si è consolidata con la dematerializzazione e la digitalizzazione informatica, come processo pervasivo che, per dimensioni spazio‑temporali e target di fruizione, si è configurato come un derivato della globalizzazione, legato a modi di essere e di fare che si esprimono a ogni latitudine, superando gli spazi angusti della quotidianità e finendo per condizionare i comportamenti individuali e collettivi di tutti. IA e metaverso sono gli avamposti della riconversione del reale nel virtuale.

Le generazioni e la cultura nell’era digitale

La diffusione ubiquitaria delle tecnologie di ultima generazione non conosce ostacoli e si manifesta come un fenomeno ormai irreversibile con cui dobbiamo fare i conti. La stessa alternanza generazionale non è più un fatto ciclico che si avvicenda secondo paradigmi ripetibili, poiché ciò avviene mentre mutano contesto, vita sociale, diritti e doveri, aspettative, logiche dei mercati e della competizione.

Possiamo affermare che la dimensione economica e quella del pensiero computazionale hanno sovvertito il concetto stesso di cultura come processo di lunga metabolizzazione del sapere, dagli apprendimenti scolastici a quelli del tempo libero, mentre i codici comunicativi semantici e simbolici non seguono più metodiche regolamentate, essendo travolti dalla deregulation dei social e dal tumultuoso entrare in scena di informazioni disparate che hanno rotto gli schemi di un sapere prevalentemente tramandato, a favore di un avvicendamento di dati, notizie e modalità interpositive che è spesso difficile collocare, discernere e padroneggiare.

Si pone così un problema cruciale: la consegna generazionale degli stilemi linguistici e degli alfabeti relazionali è a rischio, pena il divaricarsi di un gap comunicativo.

Età, lavoro e tecnologia

Sul piano demografico, l’allungamento della vita e l’invecchiamento della popolazione creano un surplus di percipienti rispetto all’area della produttività. La società aperta e multiculturale (pur con alcune discrasie implicite, come la perdita dei radicamenti dell’appartenenza) produce un incessante interscambio di contatti e relazioni, anche se lo iato generazionale permane in una realtà dove la rendita degli anziani e la precarietà del lavoro dei giovani, terminati gli studi, costringono questi ultimi a uno status pupillare di latenza e attesa.

Inoltre, si apre la questione della terza e persino della quarta età e — nelle interconnessioni generazionali — dei principi di compatibilità e sostenibilità dei processi di inclusione o emarginazione degli anziani dalla fruizione e dall’uso delle nuove tecnologie, e con esse da una presenza attiva e fattiva alla vita sociale e culturale del nostro tempo, al fine di spezzare derive di isolamento e solitudine.

Etica e accessibilità nel mondo digitale

Innovazione tecnologica e digitalizzazione hanno una funzione eminentemente facilitativa rispetto alla congerie infinita di azioni, contatti, scambi di informazioni e apprendimenti e all’organizzazione della nostra stessa esistenza. Tuttavia, si evidenziano difficoltà oggettive sotto diversi profili, non solo nell’uso e nel padroneggiamento degli strumenti sempre più sofisticati a disposizione, ma anche nell’etica della comunicazione e dell’informazione: poiché in rete mancano spesso filtri e controlli sulla veridicità dei flussi di dati e notizie, occorre possedere abilità e competenze nell’uso degli apparati e capacità di discernimento e di pensiero critico nel vaglio di ciò con cui entriamo in contatto, in modo pervasivo e diffusivo.

Questo fenomeno crea problemi ad ogni età: si pensi alle mistificazioni virtuali che occultano le evidenze del reale e a quella forma di violenza simbolica che usa i mezzi tecnologici per aggirare i confini dell’etica. E questo riguarda soprattutto le giovani generazioni, al punto che i reati a sfondo tecnologico nel buio del web superano, in percentuale, quelli agiti fisicamente e paradossalmente finiscono — pur con una dotazione straordinaria di apparati — per inibire e frustrare i processi comunicativi: prevale infatti tra i giovani un uso solipsistico della fruizione digitale e tecnologica.

Ma anche per le persone d’età avanzata, che avevano vissuto processi di alfabetizzazione e acculturazione verbale o scritta, tramandata e consolidata nel tempo, l’introduzione di cellulari e computer tra le abitudini quotidiane determina fenomeni adattivi sul piano manuale e, soprattutto, sulla logica di pensiero. Come applicare alla propria età un approccio basato sulla tecnologia per conoscere, informare e informarsi? Come accedere alla pubblica amministrazione, agli uffici e alle istituzioni, scambiando dati e relazioni? Come accettare un cambio di passo e di mentalità?

Il valore della memoria e dell’esperienza

Sullo sfondo rimane l’intendimento facilitativo e il processo di semplificazione che si sta legittimando anche attraverso la gestione del PNRR. Per questo appare necessaria un’azione di guida e counseling da parte delle istituzioni: servono corpi sociali intermedi per creare sinergie e favorire un atteggiamento propositivo e una partecipazione solidaristica.

Sarebbe un grave errore se gli anziani, come purtroppo accade per ottusità e scarsa comprensione dei loro interlocutori (uffici pubblici, enti, aziende private, compagnie telefoniche, fornitori di beni e servizi), fossero emarginati o peggio espunti — quando non fatti oggetto di tentativi di estorsione o di truffa — dal processo di inclusione digitale e dal diritto ad accedere alle nuove tecnologie.

Come acutamente osservato da Giuseppe De Rita, i processi di semplificazione non devono essere nominalistici, virtuali o complicati, nemmeno frettolosi e traboccanti di trappole che inducano all’errore: parlare di “riconversione ecologica e digitale” comporta processi di metabolizzazione lenti, consapevoli e partecipati.

C’è un tempo diverso per ogni età e sono gli apparati, la rete, le istituzioni, i network e i provider che devono adattarsi e commisurarsi al target di un’utenza complessa e diversificata.

Sarebbe tuttavia — infine — un errore di metodo chiudersi nelle consuetudini del passato, anche se più rassicuranti sul piano emotivo. Certo, non è facile e viene un momento della vita in cui si vive più di abitudini che di progetti. Tuttavia, esser parte di una comunità che usa l’innovazione tecnologica come strumento di promozione della condizione umana può restituire, anche nell’ultima stagione dell’esistenza, la sensazione di sentirsi utili e di esserlo per gli altri, senza dimenticare il valore aggiunto che deriva dall’esperienza, fonte inesauribile di valori e insegnamenti a cui le giovani generazioni hanno il dovere di attingere per conservare la memoria di chi ci ha preceduto e contribuire a valorizzare la storia nella sua continua ripetibilità. E i fatti di questo tempo conflittuale e doloroso ci ammoniscono a ricordarlo.

Nato, Rutte ricorda a Sanchez: il 5% del Pil per la difesa è necessario per tutti (compresa la Spagna)

L’Aia, 25 giu. (askanews) – Mark Rutte non crede che la Spagna possa effettivamente rispettare gli accordi presi al vertice Nato senza investire molti più soldi nella difesa. I 32 Paesi membri (Madrid compresa) hanno concordato che almeno il 3,5% dell’economia debba essere investito nelle forze armate, ma il Primo Ministro Pedro Sanchez ritiene di poterselo permettere con circa il 2%. “Guardate, la Spagna ha appena firmato una dichiarazione”, ha detto il Segretario Generale della NATO dopo il vertice dell’Aia. Secondo Rutte, il 3,5% è stato scelto perché “secondo tutti” quella cifra è necessaria per rafforzare a sufficienza le forze armate.

Nel frattempo, prima di ripartire alla volta di Washington Dc Donald Trump proprio dal summit minaccia di far “pagare” alla Spagna l’opposizione all’aumento della spesa per la difesa al 5% del Pil (3,5% in difesa core oltre a un 1,5% in infrastrutture). “Mi piace la Spagna. È un posto fantastico, con gente fantastica. Ma la Spagna è l’unico Paese che si rifiuta di pagare”, ha detto il tycoon, promettendo che per questo il Paese iberico sarà punito a suon di dazi e che negozierà con Madrid per farla pagare.

La Spagna ha speso l’1,4% del PIL per la difesa nel 2024 e ha affermato, attraverso il suo premier Pedro Sanchez, che sarà quasi impossibile per lei raggiungere l’obiettivo del 5%, protestando prima di inizio vertice. Anche se alla fine ha concordato con tutti gli altri 31 stati membri proprio sull’obiettivo del 5%.

Formalmente quindi gli spagnoli non hanno ottenuto alcuna deroga sul 5% di spese da destinare alla difesa. A far fede è il comunicato di una pagina del vertice Nato dell’Aia e non i tweet del premier spagnolo, aveva detto una fonte ad askanews prima dell’uscita del comunicato, arrivato dopo serrati negoziati che hanno preceduto il vertice.

Nel documento sono presenti “enormi elementi di flessibilità”, fa notare la fonte, oltre alla deroga al 2035 per arrivare al 5% del Pil, il no a incrementi annuali predeterminati, la revisione degli impegni al 2029 e ancora la grande flessibilità dell’1,5% di investimenti solo indirettamente collegabili alla difesa, come infrastrutture o sicurezza informatica. La flessibilità – ha precisato la fonte – è sul “come” si intende in maniera sovrana aumentare le spese, ma gli obiettivi restano. Ma intanto Sanchez ha potuto rivendicare, a prezzo di qualche ambiguità – qualcuno dice, a uso politico interno – di non essersi “piegato”; Trump dal canto suo ha potuto comunque fare la voce grossa, minacciando di punire la Spagna perché non permetterà “un giro gratis” a spese dell’Alleanza.

Terzo mandato verso ultimo atto. Dopo no di Fi anche Fdi si ‘sfila’

Roma, 25 giu. (askanews) – L’ultimo atto, salvo sorprese, si consumerà domani mattina. Per l’ennesima volta in Senato sarà messo in votazione un emendamento della Lega che consente ai presidenti di Regione di candidarsi per un terzo mandato. In assenza del necessario parere della commissione Bilancio potrebbe esserci al massimo uno slittamento all’inizio della prossima settimana, ma ormai il destino della mossa tentata in extremis per consentire una candidatura di Luca Zaia in Veneto (ma anche di Vincenzo De Luca in Campania) sembra segnato.

Il mancato accordo all’interno della maggioranza – con il no di Forza Italia ripetuto ancora oggi da Antonio Tajani – rende infatti poco praticabile la strada di un’approvazione della norma rendendo ormai indispensabile a breve un incontro tra i leader della coalizione per decidere le candidature alle elezioni d’autunno.

Già al momento della presentazione dell’emendamento, in realtà, fonti leghiste lasciavano trasparire l’idea che si trattasse più che altro di un atto simbolico. Un segnale inviato sia al ‘doge’ per negare che nella realtà ci fosse un sostegno tiepido di Salvini alla sua ri-candidatura, sia per ‘stanare’ le vere intenzioni di Fratelli d’Italia e mettere alla prova la sincerità dell’apertura. Non è un caso, dunque, che tra i fedelissimi della presidente del Consiglio si sia pure seriamente ragionato sulla possibilità di votare a favore. Pallottoliere alla mano, l’esito sarebbe stato comunque di 12 a 10 per i no, ma fino all’ultimo si è cercato di capire se qualche assenza – o una flessibilità di Noi moderati, ufficialmente schierata contro – avrebbe potuto consentire un esito a sorpresa della votazione.

A prevalere, tirando le somme, è stata la necessità di evitare di gettare altra benzina sul fuoco, cristallizzando le posizioni dei partiti di maggioranza così come sono sempre state e così come si sono mostrate nelle precedenti votazioni. A spiegare il ragionamento fatto dalle parti di via della Scrofa è il responsabile Organizzazione del partito, Giovanni Donzelli, lo stesso che con la sua apertura aveva messo in moto il meccanismo che ha portato al tentativo in extremis. “Noi – sottolinea – abbiamo sempre detto che eravamo pronti a parlare” del terzo mandato dei governatori ma “via stampa abbiamo scoperto che Lega e Forza Italia non erano d’accordo” e “se non c’è l’accordo” tra loro “l’emendamento non lo possiamo votare”. Questo perché “per noi l’importante è l’unità della coalizione”.

Ora il tentativo di tutti è cercare di sottolineare che nulla di quello che è successo in queste settimane intorno al terzo mandato ha avuto conseguenze sulla tenuta della maggioranza. D’altra parte, il governo nel dare il parere sull’emendamento si rimetterà alla commissione derubricando tutto a normale dialettica parlamentare. Lo stesso segretario di Fi, pur ribadendo la netta contrarietà al terzo mandato, ci tiene a sottolineare che “non ha nulla a che vedere con questo o quel partito, con questa o quella persona” ma “è una questione di principio” e “non c’è nessun argomento polemico”.

Il tentativo a questo punto fallito lascia inevaso il grande problema, ossia chi sostituirà Luca Zaia alla guida del Veneto. Matteo Salvini continua a puntare sul suo vice Alberto Stefani, ma Fratelli d’Italia non intende rinunciare alla guida di una Regione del Nord. La partita, insomma, si ritrova al punto di partenza. La parola, ora, ripassa ai leader.

Ue, Schlein critica von der Leyen: sta facendo scelte senza precedenti

Bruxelles, 25 giu. (askanews) – La segretaria del Pd Elly Schlein ha espresso forti critiche oggi a Bruelles, nei confronti delle decisioni, che sempre più spesso sta effettuando la Commissione europea di Ursula von der Leyen, di cedere alle richieste del Ppe e dei Conservatori di fare marcia indietro sulla legislazione del Green Deal, con votazioni che hanno anche il sostegno all’estrema destra.

Schlein lo ha detto questo pomeriggio a Bruxelles, al suo arrivo all’evento “Tutta un’altra Europa”, organizzato dalla delegazione Italiana dei Socialisti & Democratici al Parlamento europeo.

A un giornalista che chiedeva se si senta ancora parte della maggioranza che sostiene von der Leyen, la segretaria del Pd ha risposto: “Il nostro gruppo è molto critico in questo momento rispetto ad alcune scelte senza precedenti” da parte della Commissione europea. “Compresa quella di avere ritirato una direttiva che stava arrivando alla fine del negoziato in ‘Trilogo'”, ovvero il negoziato a tre che la Commissione conduce con i co-legislatori, Parlamento europeo e Consiglio Ue, per arrivare all’approvazione di direttive e regolamenti.

La direttiva in questione è quella sui “Green Claims”, che mira impedire il “greenwashing”, ovvero le false e ingannevoli rivendicazioni di sostenibilità o di impegno ambientale per i prodotti o servizi offerti dalle imprese. La Commissione ha annunciato venerdì scorso che avrebbe ritirato la proposta di direttiva, come chiesto dal Ppe e dai Conservatori, invece di continuare a negoziare nel “Trilogo” per cercare di emendarla.

“So che oggi stesso c’è stato un confronto tra la nostra presidente del gruppo (al Parlamento europeo, ndr), Iratxe García Pérez, che peraltro ci raggiungerà a breve qui. Sarà un’occasione – ha osservato la segretaria del Pd – anche per fare un punto insieme su come reagire a questa decisione della Commissione, che scavalca il Parlamento che stava negoziando. E che lo fa per un capriccio dei Conservatori (Ecr), sempre rincorsi dai Popolari europei. I nostri voti non possono essere dati per scontati e vi assicuro che i nostri voti contano parecchio”, ha concluso Schlein.

Malattia di Crohn, una nuova campagna racconta storie di pazienti

Milano, 25 giu. (askanews) – Portare allo scoperto il vissuto dei pazienti con Malattia di Crohn per sensibilizzare il pubblico su questa patologia. Sono questi gli obiettivi della campagna “Crohnostorie. Storie di chi affronta la malattia di Crohn ogni giorno”, ideata da AbbVie in collaborazione con Amici Italia Ets e Ig-Ibd. La campagna, lanciata in un evento allo Spazio Cairoli di Milano, incentrata su una installazione di grande impatto comunicativo.

Cos Caterina Golotta, Direttore Medico di Abbvie Italia: “La campagna Crohnostorie supportata da AbbVie in partnership con le associazioni dei pazienti e la comunit scientifica e vuole dare voce alle persone che soffrono di Malattia di Crohn, in modo che possano condividere l’impatto che la malattia ha nella loro vita quotidiana. La patologia caratterizzata da un sintomo molto particolare, l’urgenza intestinale, che costringe le persone che ne soffrono a organizzare la propria vita intorno ad esso. Un simbolo cruciale della campagna l’installazione situata in piazza del Cannone, e rappresenta due water sospesi, per portare alla luce un sintomo che spesso porta stigma e disagio per le persone che ne soffrono”.

Il professor Alessandro Armuzzi, presidente eletto ECCO (European Crohn’s and Colitis Organisation), afferma: “La diagnosi precoce fondamentale, perch permette di approntare le strategie e le terapie pi moderne in modo da gestire al meglio la malattia, in termini non solo di risoluzione dei sintomi e dei marker di infiammazione, ma anche di guarigione delle ulcere dell’intestino. Una volta formulata la diagnosi, occorre intervenire il prima possibile con una serie di terapie avanzate che abbiamo a disposizione ormai da vent’anni a questa parte, che sono farmaci in grado di dare risultati molto promettenti. La strategia e la terapia formano una combinazione che ad oggi l’arma pi vincente per curare il paziente con malattia di Crohn”.

Sono circa 150mila in Italia, e pi di due milioni nel mondo, le persone che convivono con la malattia di Crohn, una patologia infiammatoria cronica dell’intestino dall’impatto altamente invalidante.

“Vogliamo far sentire rappresentate le persone affette da Malattia di Crohn, ascoltando chi ha questa patologia – spiega Salvo Leone, Direttore Generale Amici Italia ETS e presidente EFCCA (European Federation of Crohn’s and Ulcerataive Colitis Associations) -. Il secondo obiettivo quello di sensibilizzare maggiormente istituzioni e pubblico; inoltre, puntiamo a spiegare a chi non ha questa malattia quali sono i sintomi in modo che, un domani, chi deve fare i conti con questa condizione non debba pi spiegare quale tipo di disagio deve affrontare”.

La campagna “Crohnostorie” prender vita anche sui canali digital e social di AbbVie, con una web series di sette puntate. I protagonisti sono pazienti e medici che parlano della propria esperienza con la malattia.

Tv, "L’altro ispettore", una serie Rai sulla sicurezza sul lavoro

Roma, 25 giu. (askanews) – All’Italian Global Series Festival, l’evento dedicato alle migliori serie italiane e internazionali, presso il PalaRiccione sono state mostrate in anteprima le prime immagini dell’inedita serie Rai “L’altro ispettore”, la prima fiction italiana ad affrontare il tema della sicurezza sul lavoro. La proiezione è avvenuta durante un talk di presentazione, che ha visto sul palco i produttori, Leonardo Ferrara, Rai Fiction, e Gloria Giorgianni, founder e CEO di Anele, il protagonista Alessio Vassallo e Cesare Bocci.

Co-prodotta da Rai Fiction – Anele, per la regia di Paola Randi, scritta da Salvatore De Mola (anche headwriter della serie), Andrea Valagussa, Paola Randi ed Emanuela Rizzuto e liberamente tratta dai romanzi di Pasquale Sgrò, la serie tv – in 6 puntate da 50′ in onda prossimamente su Rai1 – porta al centro della narrazione e dell’attenzione del pubblico il lavoro e la cultura della sicurezza attraverso le vicende private e professionali di un ispettore del lavoro.

Per il suo alto valore di servizio pubblico la serie ha ottenuto il Patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Inail e la collaborazione del Ministro per le Disabilità – Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Interpretata da Alessio Vassallo con Cesare Bocci e Francesca Inaudi, la serie tv è ambientata nella cornice di Lucca, con i suoi vicoli medievali avvolti nella campagna toscana, e nei suoi dintorni, e vede protagonista Domenico Dodaro, per gli amici Mimmo (Alessio Vassallo), un ispettore del lavoro appena rientrato a Lucca, sua città natale, dopo aver combattuto il caporalato al Sud in missioni che lo hanno portato ad essere riconosciuto come uno dei migliori ispettori del lavoro italiani.

Impegnato ogni giorno a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e a indagare sui casi in cui la sicurezza è venuta meno, negli episodi – liberamente ispirati a fatti realmente accaduti – cercherà di scoprire le reali dinamiche e responsabilità con uno sguardo imparziale e cercando la collaborazione di tutte le parti in causa, dai lavoratori agli imprenditori ai sindacati, alle istituzioni. Al suo fianco l’amico di famiglia Alessandro Lanciani (Cesare Bocci), sopravvissuto all’incidente in cui anni prima il padre di Domenico, Pietro Dodaro, amico e collega di Alessandro, aveva perso la vita. Nel cast anche Francesca Inaudi nel ruolo della PM Raffaella Pacini, ex compagna di liceo del nostro protagonista, con la quale dovrà lavorare nelle indagini dei casi di puntata, e la piccola Angelica Tuccini nei panni della figlia Mimì.

“L’altro ispettore” è una coproduzione Rai Fiction – Anele, realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, con il contributo del “PR FESR Toscana 2021-2027 – bando per la concessione di sovvenzioni a fondo perduto per la produzione di opere cinematografiche e audiovisive – Anno 2023” della Regione Toscana, con il sostegno della Città di Lucca, della Fondazione Banca del Monte di Lucca e della Fondazione Giuseppe Lazzareschi e con la collaborazione della Toscana Film Commission.

Il summit a L’Aia, Meloni: "Ora la Nato è più forte e compatta". Ma resta il nodo Spagna

L’Aia, 25 giu. (askanews) – “Si conclude un vertice importante, tanto per gli impegni assunti quanto per il contesto molto complesso nel quale si svolge. Penso che il messaggio più importante sia la compattezza dell’Alleanza e la volontà di quell’alleanza di rafforzarsi, che nel contesto nel quale ci troviamo è ovviamente un altro elemento molto importante”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è soddisfatta dell’esito del vertice della Nato che per la prima volta si tiene nei Paesi Bassi, a L’Aia, città natale del segretario generale Mark Rutte.

Gli impegni di tutti gli alleati a investire entro il 2035 il 5% del Pil all’anno in requisiti di difesa fondamentali, nonché in spese relative alla difesa e alla sicurezza, per garantire gli obblighi individuali e collettivi in conformità con l’articolo 3 del Trattato di Washington – così come recita la dichiarazione finale del vertice -, sono per l’Italia, ha sottolineato la premier, “impegni significativi ma sostenibili, sapendo già che non distoglieremo neanche un euro dalle altre priorità del governo a difesa e a tutela degli italiani”. “Parliamo – ha spiegato la premier – di un incremento delle spese in difesa dell’1,5% in dieci anni, quindi non distante dall’impegno che l’Italia già assunse nel 2014, un impegno ribadito da tutti i governi che mi hanno preceduto. A questo si aggiunge un 1,5% di spese sulla sicurezza, sono risorse che noi dobbiamo spendere e spendiamo comunque su materie molto più ampie della questione di difesa”. “Io – ha continuato la premier – sono una persona molto responsabile e a differenza di altri non mi prendo impegni che scarico su qualcuno che poi deve pagare. Prendo degli impegni che so che questa nazione può seriamente mantenere per il suo interesse. Perché non è che noi facciamo queste scelte per soddisfare o compiacere qualcuno, le facciamo perché servono a noi, perché servono alla nostra autonomia, alla nostra sovranità, alla nostra capacità di mantenere forte questa nazione”.

La premier ha anche smorzato le preoccupazioni sulla necessità, a causa dell’aumento delle spese per la Nato, di uno scostamento di bilancio e quindi di dover attivare la clausola di salvaguardia prevista dal Patto di Stabilità Ue. Sull’ammontare della cifra che l’Italia dovrebbe spendere in più “ho sentito dei numeri che mi sembrano molto distanti dalla realtà – ha precisato Meloni -. Dopodiché abbiamo ovviamente fatto i nostri calcoli per il 2026 e non riteniamo che ci serva utilizzare la ‘escape clause’. Poi chiaramente per gli anni a venire si valuterà sulla base di quella che è la situazione economica”.

“Però – ha proseguito la premier – c’è un elemento che secondo me è importante: una parte importante di queste risorse verrà utilizzato per rafforzare imprese italiane. Questo crea una politica economica espansiva, quindi è un circolo virtuoso, se lo sappiamo utilizzare bene”. Per questo l’aumento delle spese per la Nato “non è un ragionamento solamente in termini di costi, va fatto anche in termini di ritorno e di proiezione sull’economia”.

A livello di Alleanza resta però il “giallo” della Spagna. “L’Italia ha fatto come la Spagna perché la Spagna ha firmato esattamente lo stesso documento che abbiamo firmato noi e aggiungo anche di non aver sentito questa mattina in assemblea toni polemici o distinguo”, ha detto la premier rispondendo a una domanda sulla presunta ‘deroga’ concessa a Madrid in materia di contributi all’Alleanza, cosa che ha spinto l’opposizione italiana a chiedere alla premier di imitare il Paese iberico. “Tutti quanti – ha aggiunto Meloni – hanno detto ‘evviva’, ‘bene’, ‘bravi’, quindi comunico ufficialmente che noi abbiamo fatto come la Spagna o la Spagna ha fatto come noi, questo non lo so, ma in 32 abbiamo fatto esattamente la stessa cosa”.

E tuttavia il presidente Usa Donald Trump ha esplicitamente ammesso – nel suo stile fuori dalle righe – che la Spagna resta un caso. “E’ terribile quello che ha fatto la Spagna”, ha detto Trump rispondendo alla domanda di una giornalista spagnola. “La Spagna è un posto fantastico, gli spagnoli sono brave persone, ma è l’unico paese tra tutti gli Alleati che si rifiuta di pagare”. Insomma, per Trump gli spagnoli “vogliono un giro gratis, ma dovranno restituircelo in cambio di qualcosa sul commercio, perché non permetterò che ciò accada, è ingiusto”. “Sapete cosa faremo? Stiamo negoziando con loro un accordo commerciale. Gli faremo pagare il doppio. E sono davvero serio al riguardo”, ha minacciato il presidente Usa.

Nato, Conte: Meloni irresponsabile e vigliacca, sottoscritto disastro Italia

Roma, 25 giu. (askanews) – “Giorgia Meloni ha sottoscritto il disastro sociale dell’Italia”, con una “comportamento irresponsabile nel segno della vigliaccheria”. Lo ha detto l’ex premier e presidente di M5s Giusppe Conte parlando con i giornalisti davanti Montecitorio.

Meloni, spiega Conte, “ha firmato un accordo in ambito Nato che comporterà un impegno di spesa per oltre 400 miliardi di qui al 2035 per spese in armi, carri armati, missili: questo significa nuovi debiti, nuovi tagli. Dove prenderà questi soldi – continua il leader M5s – non ce lo dice”. Anzi, “questo è veramente un comportamento irresponsabile e un grande tradimento nel segno della vigliaccheria perché ha già dichiarato che tutto questo non varrà per il 2026, quindi scarica tutto sui governi futuri”.

Conte non ha dubbi, “sono tasse che aumenteranno, tagli che aumenteranno ed è un debito che peserà sui nostri figli”.

A Roma l’incontro promosso dall’UGL: Future Economy 2025

Roma, 25 giu. (askanews) – Si svolto a Roma il nuovo appuntamento del ciclo di conferenze “Future Economy 2025”, promosso dal Sindacato UGL, dal titolo “Green Economy: quale futuro?”. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto sul futuro della transizione ecologica, affrontando temi chiave come le strategie energetiche, le sfide ambientali e il ruolo dell’innovazione per uno sviluppo sostenibile. Abbiamo parlato con Paolo Capone, Segretario Generale UGL:

“Un paese che non ha energia non un paese sovrano e allora bisogna ragionare sul come si pu raggiungere questa sovranit energetica attraverso quali fonti rispettando l’ambiente ma anche cercando le tecnologie pi avanzate per poter ottenere l’energia che un paese, la seconda manifatturiera d’Europa deve avere per produrre beni e servizi per i suoi cittadini per l’export. Bisogna anche immaginare che il gas nucleare di ultima generazione possono essere complementari all’eolico, al geotermico e ad altre fonti naturali e rinnovabili. Questo perch nell’energia in genere se non crei un mix di forniture hai sempre un rischio”.

L’apertura dei lavori stata affidata al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin che ha presentato una situazione complessa, aggravata dall’attuale quadro geopolitico.

“Certamente con il target al 2030 con aumento dei rinnovabili che assolutamente noi dobbiamo portare avanti questo anche per riuscire a compensare nella determinazione del prezzo quello che il peso del gas e naturalmente al fianco deve essersi una riduzione del consumo di gas quindi una decarburizzazione complessiva”.

All’evento hanno preso parte: Fabrizio Iaccarino, Responsabile Affari Istituzionali Italia ENEL; Pietro Maria Putti, Amministratore Delegato GME; Paolo Arrigoni, Presidente GSE; Francesca Ferrazza, Responsabile Magnetic Fusion Initiatives ENI; Gianluca Artizzu, Amministratore Delegato SoginM Simone Mori, Managing Partner Eneosis; Gian Piero Joime, docente Universit Marconi di Roma; Luigi Ulgiati, Vicesegretario Generale UGL Vicario e componente del CESE.

Foti (Ambrosoli): Dazi USA preoccupano

Roma, 25 giu. (askanews) – “L’attuale situazione geopolitica ci preoccupa: genera instabilit e incertezza, condizioni tutt’altro che ideali per il business. In Ambrosoli puntiamo su qualit e innovazione, driver fondamentali oggi pi che mai. Ma guardiamo anche a nuovi mercati, come Far East e Medio Oriente”.

Lo ha detto Federico Foti, Direttore Generale di Ambrosoli, a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv.

“Esportiamo soprattutto caramelle, siamo brand di riferimento per il miele in Italia e abbiamo lanciato una linea di integratori. Il nostro primo mercato estero sono gli Stati Uniti (25% del fatturato). Siamo preoccupati per i dazi: il 9 luglio la deadline per un possibile aumento al 50%, che sarebbe molto dannoso”, ha spiegato.

“Il 10% sarebbe una soglia ancora sostenibile. Oltre, la situazione si complica”, ha aggiunto Foti. Oltre ai dazi, pesa l’instabilit globale e la progressiva chiusura dei mercati. “Due temi restano centrali: l’energia, dove scontiamo un gap con altri Paesi Ue; e la mancanza di un approccio sistemico. Serve pi gioco di squadra, specie per le PMI che vogliono esportare”, ha concluso.

Loperfido (FdI): Sistema Italia sostenga tessuto imprenditoriale

Roma, 25 giu. (askanews) – “Il nostro tessuto imprenditoriale pu resistere a tutte le crisi, compresa quella legata ai dazi, se supportato da quel sistema Italia che stiamo cercando di costruire: un sistema che definisca gli obiettivi, che sostenga le strategie di marketing, che faciliti le relazioni e che investa nella formazione dei nostri imprenditori”, lo ha detto l’onorevole Emanuele Loperfido, intervenuto a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv. “Gli investimenti in difesa sono strategici anche per supportare le imprese: l’instabilit e l’insicurezza si possono contrastare, infatti, con la deterrenza che solo la difesa pu mettere in campo. Investire in difesa, del resto, non significa solo potenziare gli armamenti ma anche creare tante infrastrutture civili, che possono dimostrarsi funzionali per molte esigenze di difesa di un paese. Tutto ci che rende un paese pi sicuro serve anche per tutelare il tessuto imprenditoriale e gli investimenti di una nazione”.

Dazi, Onori (Azione): Reagire con diversificazione

Roma, 25 giu. (askanews) – “Quando parliamo dei problemi dei dazi, dobbiamo pensare che un conto l’accorciamento della catena dell’approvvigionamento, un altro conto una catena impoverita. Per questo sono importantissimi gli accordi commerciali che l’Ue porta avanti con i Paesi terzi, ad esempio un bacino interessante il Sud America. Oggi l’imperativo diversificare”. Lo ha detto Federica Onori (Azione), Segretaria della Commissione Esteri alla Camera, a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv. Sulle spese militari per l’Italia Onori ha dichiarato che la situazione internazionale ci mostra come la difesa sia una priorit, ma non sar semplice, dovremo rivedere la ripartizione della spesa pubblica”. Secondo Onori questa fase mette le imprese italiane ancora pi alla prova: “Se aumentiamo la dimensione delle imprese c’ pi resilienza e gli shock esterni saranno meno pesanti. Noi siamo sempre pronti a collaborare con il governo. Su alcune tematiche siamo vicini, su altre c’ una distanza abissale. Sul versante della politica estera dobbiamo essere iper-responsabili: in Commissione Esteri stiamo riflettendo sul Piano Mattei e sul Trattato Mercosur, su quest’ultimo desideriamo un Paese pi proattivo ma la maggioranza tentenna. Abbiamo differenze anche sull’approccio alla crisi iraniana. E l’Ucraina? Azione sostiene la causa ucraina dal giorno 1 ed giusto pensare gi da ora alla ricostruzione, che non si improvvisa e va preparata, sarebbe inoltre segnale di pace. Un assetto pacifico conviene a un numero maggiore di stati. Dobbiamo continuare a supportare Kiev nel suo diritto all’autodifesa, e badate che questo in linea con l’art. 51 delle Nazioni Unite, riguardante il diritto alla difesa individuale e collettiva”.

Luca Marinelli, Edoardo Leo e altri al Puntasacra Film Fest a Ostia

Roma, 25 giu. (askanews) – Dall’11 al 20 luglio all’Idroscalo di Ostia è in programma la quarta edizione del Puntasacra Film Fest, il festival estivo ideato da Alice nella Città e nato dal dialogo dei due direttori Fabia Bettini e Gianluca Giannelli assieme a Francesca Mazzoleni e caratterizzato dal confronto continuo e sinergico tra i tre elementi: ospiti, abitanti della comunità e pubblico. L’arena si inserisce all’interno del programma “Ostia, un mare di cultura”, il nuovo programma di Roma Capitale che porterà spettacoli e iniziative sulle spiagge libere di Ponente, inaugurando un inedito palcoscenico in riva al mare.

Dopo il successo delle prime tre edizioni, la manifestazione propone anche quest’anno un programma ricco di film in prima visione, grandi successi, film d’autore e film rivelazione della stagione appena trascorsa. Dieci giorni di proiezioni a ingresso gratuito, accompagnate dai grandi protagonisti del cinema italiano.

A inaugurare la manifestazione, venerdì 11 luglio sarà, a 10 anni dall’uscita nelle sale, “Non essere cattivo” di Claudio Caligari, presentato da uno dei suoi protagonisti Luca Marinelli insieme allo scrittore e sceneggiatore Giordano Meacci e al produttore Simone Isola.

Non mancheranno i film d’autore, a cominciare dal capolavoro cult di Nanni Moretti “Caro diario” in programma sabato 12 luglio introdotto da Ilaria Ravarino per proseguire con il pluripremiato “Il tempo che ci vuole” con il quale Francesca Comencini ha voluto rendere omaggio al papà Luigi e che sarà introdotto martedì 15 luglio dalla stessa regista insieme al direttore della fotografia Luca Bigazzi; il kung-fu movie “La città proibita” accompagnato giovedì 17 luglio dal regista Gabriele Mainetti fresco vincitore del Nastro d’Argento e il commovente “Vita da grandi” di Greta Scarano che chiuderà la manifestazione, domenica 20 luglio.

Tra gli ospiti più attesi Edoardo Leo che mercoledì 16 luglio presenterà al pubblico di Ostia “Non sono quello che sono”, rilettura in chiave contemporanea dell'”Otello” di William Shakespeare da lui stesso diretto e interpretato, e Vittoria Puccini che venerdì 18 luglio introdurrà “Il giardino delle vergini suicide” di Sofia Coppola.

Tra le rilevazioni della stagione appena trascorsa “Linda e il pollo”, pluripremiato film d’animazione scritto e diretto da Chiara Malta e Sébastien Laudenbach che parla dell’infanzia dal punto di vista di un bambino e che sarà presentato domenica 13 luglio dalla stessa regista e sceneggiatrice, e il film “Luce” di Silvia Luzi e Luca Bellino in programma lunedì 14 luglio e introdotto dai registi insieme alla scrittrice Teresa Ciabatti.

Novità di questa edizione la collaborazione con il Festival Internazionale di Roma Letterature: sabato 19 luglio si terrà l’incontro con lo scrittore Nicola Lagioia dal titolo “La guerra come malattia della specie”. La mutazione antropologica come condanna”. Il reading sarà seguito dalla proiezione di “Accattone” di Pier Paolo Pasolini per ricordare i 50 anni dalla morte del poeta corsaro.

“Quest’anno più che mai l’obiettivo è puntare un faro sull’Idroscalo, portare le persone a testimoniare il lavoro svolto in questi quattro anni insieme a un’intera comunità – hanno dichiarato Fabia Bettini e Gianluca Giannelli -. Ecco perché vogliamo ringraziare in primis il sindaco Gualtieri per aver mantenuto la promessa di guardare all’Idroscalo come un laboratorio di idee rendendolo più accessibile e vivibile; a Massimiliano Smeriglio per non essersi arreso mai; a tutti gli uffici dell’Assessorato alla Cultura, al Municipio X che insieme a Zètema Progetto Cultura ci hanno permesso di dare qualità, slancio e concretezza alle speranze di una comunità. I risultati ottenuti dimostrano che il cinema è uno strumento potente: sa muovere le persone, migliorare i luoghi, creare legami. Vogliamo rafforzare la comunicazione di Puntasacra, farlo arrivare dove ancora non è riuscito ad arrivare. Vogliamo rafforzare la comunicazione di Puntasacra, farlo arrivare dove ancora non è riuscito ad arrivare. Anche per questo da oggi partirà su tutti i nostri canali social la campagna ‘Non ci sei mai stato’, un invito a scoprire l’Idroscalo come luogo reale e pulsante, fuori dai circuiti abituali. Con questo claim, attraverso parole, immagini e video, ci rivolgiamo a un pubblico giovane, curioso e sensibile che, anche senza conoscere il Festival o l’Idroscalo, possa riconoscersi nelle sue storie e testimoniare con la sua presenza in piazza la voglia di restituire nuovi spazi di vita e di tutti”.

“Da quattro anni, ogni estate, prende forma davanti ai miei occhi un sogno che porto con me da sempre – ha aggiunto Francesca Mazzoleni – uno schermo cinematografico acceso tra il fiume e il mare, nel cuore di una comunità spesso dimenticata, che oggi è tornata a splendere e a farsi ascoltare. L’incontro tra Alice nella città e il film Punta Sacra ha permesso di riaffermare il senso più profondo del cinema: un gesto che non si esaurisce nella proiezione di un film, ma che continua a vivere, incidendo nelle vite delle persone – politicamente, eticamente – trasformandosi, unendo mondi lontani e abbattendo quei confini che, oggi più che mai, ci stanno impoverendo. Perché i margini non sono affatto periferie dell’immaginazione, ma luoghi da cui ripartire per ridisegnare la mappa culturale delle nostre città”.

Il Puntasacra Film Fest è promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Roma in collaborazione con l’Associazione culturale Playtown Roma e con il supporto di Zètema Progetto Cultura.

Ucraina, P.Chigi: Russia dimostri impegno serio nei colloqui

L’Aia, 25 giu. (askanews) – Al termine del Vertice Nato dell’Aja la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro con i leader di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, con il Segretario Generale della Nato e con il presidente dell’Ucraina. “L’incontro – fa sapere una nota di Palazzo Chigi – ha permesso di approfondire gli sforzi in corso e il sostegno all’azione degli Stati Uniti a favore del cessate il fuoco per un percorso negoziale che conduca ad una pace giusta e duratura in Ucraina”.

“È necessario – prosegue la nota – che la Russia dimostri di volersi impegnare seriamente nei colloqui, contrariamente a quanto fatto finora”.

Italrugby, la formazione per la sfida alla Namibia

Roma, 25 giu. (askanews) – Gonzalo Quesada, commissario tecnico della Nazionale italiana maschile, ha ufficializzato la formazione che affronterà la Namibia venerdì 27 giugno alle 15 all’Hage Geingob Stadium di Windhoek con diretta prevista su Sky Sport Arena.

Sarà il sesto confronto tra le due squadre, il quarto a Windhoek con i precedenti giocati in Africa in favore dei padroni di casa (2 vittorie Namibia – nel tour del 1991 – contro una italiana nel 2001). L’ultimo precedente è nella Rugby World Cup 2023 con la vittoria a Saint-Etienne nella prima partita degli Azzurri al Mondiale che si sono imposti con il risultato di 52-8, mentre nella capitale namibiana l’ultima partita tra le due squadre si è giocata il 23 giugno del 2001.

Nella formazione titolare triangolo allargato formato da Trulla, Gesi e Paolo Odogwu che torna a vestire la maglia della Nazionale dopo l’ultima presenza al Mondiale in Francia nel 2023. Coppia di centri formata da Menoncello e Marin. Le chiavi della mediana saranno affidate al duo di marchio Zebre – Da Re e Fusco – che tornano insieme in cabina di regia dopo la partita giocata contro il Portogallo nel Tour Estivo 2022.

Terza linea con Vintcent, Zuliani e Negri, mentre in seconda linea scenderanno in campo Niccolò Cannone e Favretto. In prima linea insieme a Nicotera – alla prima presenza da capitano degli Azzurri – ci saranno Riccioni e Fischetti.

Insieme ai tre esordienti – Di Bartolomeo, Hasa e Belloni, MVP dell’ultima Serie A Elite Maschile – pronti a subentrare dalla panchina Spagnolo, Zambonin, Lorenzo Cannone, Varney e Bertaccini.

“Abbiamo lavorato intensamente sia nelle 4 giornate di preparazione a L’Aquila che dal nostro arrivo a Windhoek cercando di sfruttare tutti i momenti a nostra disposizione. La sfida più grande per noi è stata quella di ritrovare ritmo e automatismi con i giocatori in breve tempo. Ci sono atleti che non giocano da 5 settimane, alcuni da più di 15 e altri che sono alla prima convocazione che hanno dovuto imparare i nostri principi di gioco in breve tempo”.

Uno degli aspetti positivi è la grande energia che tutto il gruppo sta mostrando in questo Tour. In Namibia abbiamo gestito l’impatto con gli allenamenti in altitudine, condizione molto più dura da quella a cui siamo abituati”.

“In questa tournée ogni avversario è importante e il nostro approccio alle partite sarà sempre uguale: continuare i progressi nel nostro attacco, fare vedere la nostra vera identità quando difendiamo, e dare la opportunità ad alcuni giocatori di confrontarsi a questo livello ” ha dichiarato Gonzalo Quesada.

Questa la formazione che scenderà in campo: Trulla; Odogwu, Menoncello, Marin, Gesi; Da Re, Fusco; Vintcent, Zuliani, Negri; Favretto, Cannone; Riccioni, Nicotera, Fischetti.

Nato, Trump minaccia dazi contro la Spagna: vogliono un giro gratis, non lo permetterò

L’Aia, 25 giu. (askanews) – Il presidente Usa Donald Trump durante la conferenza stampa alla fine del vertice Nato ha detto rispondendo a una giornalista spagnola: “La Spagna? è terribile quello che ha fatto. Lei viene dalla Spagna?”. Poi ha aggiunto: “Ho così tante persone provenienti dalla Spagna che è un posto fantastico, e sono brave persone, ma la Spagna è l’unico paese tra tutti i paesi (Nato) che si rifiuta di pagare e, sai, quindi vogliono un giro gratis, ma dovranno restituircelo in cambio di qualcosa sul commercio, perché non permetterò che ciò accada”.

Roma, dal 27 giugno al via la terza edizione di "Vivi il Cinema!"

Roma, 25 giu. (askanews) – Fra il 27 giugno e 30 luglio, Zètema Progetto Cultura e Fondazione Cinema per Roma organizzeranno la terza edizione di “Vivi il Cinema!”, l’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali nell’ambito dell’Estate Romana, che porterà la settima arte nelle periferie della città. Come negli anni precedenti, saranno realizzate tre diverse arene cinematografiche che proporranno al pubblico un totale di 64 proiezioni gratuite (nel 2024 erano 46, nel 2023 44) in 34 giorni di programmazione.

Si inizia dal 27 giugno al 16 luglio a Tor Bella Monaca, in via Giovanni Castano (VI Municipio), mentre dal 3 al 24 luglio sarà allestito lo spazio all’aperto nel comprensorio di Santa Maria della Pietà (XIV Municipio). La terza arena, situata al Corviale in via Poggio Verde (XI Municipio), sarà attiva dal 9 al 30 luglio. Le proiezioni saranno introdotte da alcuni fra i più amati protagonisti del cinema italiano: fra gli ospiti annunciati, Sonia Bergamasco, Massimiliano Bruno, Stefano Fresi, Alex Infascelli, Edoardo Leo, Giulio Manfredonia, Alessandro Preziosi, Micaela Ramazzotti, Barbara Ronchi, Sergio Rubini e Carlo Verdone.

“Una rassegna come ‘Vivi il Cinema!’ finanziata grazie ai fondi Next Generation EU nell’ambito del PNRR, che si svolge nei quartieri di Tor Bella Monaca, Santa Maria della Pietà e Corviale è un progetto importante che rientra in un’idea di riappropriazione degli spazi in aree della nostra città che vedono un grandissimo numero di residenti – ha detto Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura di Roma Capitale – è fondamentale ricordare che Roma è tutta Roma e siamo felici di dare l’opportunità a tutti i suoi abitanti di poter godere del grande cinema in qualsiasi parte della città vivano. Registi e attori, da Carlo Verdone a Michela Ramazzotti, incontreranno il pubblico prima delle proiezioni e crediamo che questo sia un valore aggiunto alla bellezza di poter guardare un film sotto le stelle. Ringrazio Fondazione Cinema per Roma e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura per aver reso possibile questo splendido programma estivo”.

L’identità visiva della campagna di comunicazione dell’iniziativa “Vivi il Cinema!” nasce dalla collaborazione fra Fondazione Cinema per Roma e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, Campus di Roma. Il progetto è stato realizzato da Razvan Guta, studente del Triennio di Graphic Design e Art Direction, ed è stato selezionato tra 26 lavori proposti nell’ambito di un progetto didattico che coinvolge studenti del terzo anno italiani e internazionali, coordinato dai docenti NABA Daniele Marrone, Andrea Fragasso, Assunta Squitieri e Alessio Ferri. Il progetto “Vivi il Cinema!”, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR, rientra tra gli Interventi Immateriali individuati nella linea progettuale Piani Urbani Integrati M5C2-Investimento 2.2, destinati alle periferie delle Città Metropolitane.

Le tre arene saranno a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. La programmazione inizierà a partire dalle ore 21:15; tutti i film saranno proiettati in italiano. Alcune proiezioni saranno accessibili anche da persone con disabilità sensoriale: sette titoli, segnalati in programma, sono presenti sull’app MovieReading, che mette a disposizione (attraverso lo smartphone e il tablet) sottotitoli e audio descrizioni, mentre tre titoli saranno proiettati con sottotitoli per non udenti.

Il programma dell’Arena di Tor Bella Monaca, in via Giovanni Castano (VI Municipio), si svolgerà da venerdì 27 giugno a mercoledì 16 luglio. Venti i titoli in arrivo, fra gli ospiti ci saranno Sonia Bergamasco che inaugurerà l’Arena presentando la proiezione di Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani, mentre mercoledì 9 luglio Alessandro Preziosi introdurrà Bla Bla Baby di Fausto Brizzi. Il giorno successivo sarà la volta di Massimiliano Bruno che salirà sul palco in occasione della proiezione del suo primo film da regista, Nessuno mi può giudicare. In chiusura, mercoledì 16 luglio, Carlo Verdone introdurrà la proiezione di Borotalco.

Il programma dell’Arena di Santa Maria della Pietà (XIV Municipio) si svolgerà da giovedì 3 a giovedì 24 luglio all’interno dell’omonimo comprensorio. Saranno proiettati ventidue titoli, fra gli ospiti ci saranno l’attrice Barbara Ronchi, interprete principale di Settembre di Giulia Louise Steigerwalt (4 luglio), il regista Alex Infascelli che introdurrà la proiezione di Quasi famosi di Cameron Crowe (7 luglio) e Sergio Rubini, che ha firmato I fratelli De Filippo (9 luglio). I successivi appuntamenti vedranno protagonisti Micaela Ramazzotti, che ha diretto e interpretato Felicità (15 luglio), e Giulio Manfredonia, autore di Si può fare (22 luglio). Ogni giovedì alle ore 18:30, nei giorni di apertura dell’Arena, saranno organizzate visite guidate e gratuite presso l’ex manicomio di Santa Maria della Pietà, a cura dei volontari del Servizio Civile Universale della UOSD Laboratorio Museo della Mente dell’ASL Roma1. Un itinerario, della durata di un’ora e trenta minuti circa, attraverso il parco e le installazioni “Ricordare il futuro” e “Voci dalle cartelle”, per conoscere la storia dell’ex manicomio di Roma e di coloro che hanno vissuto l’internamento. La prenotazione è obbligatoria. Per info e prenotazioni: prenotazionimuseo@aslroma1.it.

Il programma dell’Arena al Corviale, situata in via Poggio Verde (XI Municipio), si svolgerà da mercoledì 9 a mercoledì 30 luglio. L’arena cambierà location rispetto allo scorso anno, spostandosi nella nuova piazza, inaugurata nelle scorse settimane, che mette in comunicazione via Maccagnani e il parcheggio pubblico adiacente via di Poggio Verde. Saranno ventidue le serate di cinema e di grandi eventi. L’Arena sarà inaugurata dall’attore Edoardo Leo che introdurrà la proiezione di Mia di Ivano De Matteo, mentre giovedì 17 luglio Stefano Fresi presenterà Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani. Per coinvolgere sempre più la popolazione, una parte del programma è stata realizzata raccogliendo il voto degli abitanti del quartiere che hanno espresso le loro preferenze grazie al coinvolgimento delle più interessanti realtà del territorio. Fra i film più votati, saranno proiettati Coco di Adrian Molina, WALL•E di Andrew Stanton, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato di Mel Stuart, Hotel Transylvania di Genndy Tartakovsky, La famiglia Addams di Greg Tiernan e Conrad Vernon, Monsters & CO. di Pete Docter, La sposa cadavere di Tim Burton e Mike Johnson, Mostri contro alieni di Rob Letterman e Conrad Vernon, Bohemian Rhapsody di Bryan Singer, Captain Fantastic di Matt Ross e Yesterday di Danny Boyle. Due gli eventi speciali in programma. Lunedì 14 luglio, si terrà “24framealsecondo – Destinazione Corviale”, concorso di cortometraggi per registi under 25, organizzato dalla famiglia Valdiserri / Di Caro e dall’Associazione culturale Controchiave in ricordo di Francesco Valdiserri, vittima di omicidio stradale a diciotto anni nel 2022. Martedì 29 luglio, saranno proiettati La cucina delle borgate – Trullo e La cucina delle borgate – Corviale di Daniele De Michele (DonPasta), introdotti da Valentina Anzellotti (Arci Solidarietà).

Tra social e scienza: il nuovo compito dei nutrizionisti

Roma, 25 giu. (askanews) – In Italia, il settore della nutrizione affronta una crisi comunicativa che mette a rischio la salute pubblica. Mentre circa 26.000 professionisti qualificati (6.000 dietisti e 20.000 nutrizionisti dietisti) operano nel paese, con solo un terzo impiegato nel servizio sanitario pubblico, la comunicazione nutrizionale sempre pi dominata da figure prive di qualifiche accademiche. Influencer, personal trainer e venditori di prodotti dietetici stanno conquistando l’attenzione del pubblico diffondendo informazioni nutrizionali spesso prive di fondamento scientifico, creando confusione e potenziali rischi per la salute dei cittadini.

‘Il problema fondamentale che chi comunica meglio oggi sono persone che non hanno titoli in realt per esercitare, perch loro non si devono preoccupare dei regolamenti imposti dagli ordini professionali’, afferma Pierluigi Palombi, imprenditore con esperienza nella comunicazione neuroemozionale, che si dedica ad aiutare i professionisti della nutrizione a comunicare efficacemente rispettando le regole deontologiche.

La situazione particolarmente preoccupante considerando che la ricerca di informazioni sulla nutrizione in costante crescita. Secondo recenti studi, oltre il 70% degli italiani cerca online consigli nutrizionali, ma solo una minoranza riesce a distinguere le fonti attendibili da quelle inaffidabili. Questo scenario ha spinto Palombi a sviluppare un metodo specifico per aiutare i professionisti qualificati a comunicare in modo pi efficace.

‘La nostra sfida quella di aiutare i nutrizionisti, dietisti, dietologi a comunicarsi in maniera etica, corretta, scientifica. Influencer, personal trainer, venditori di pasti sostitutivi, divulgano informazioni nutrizionali prive di fondamento scientifico e questo qualcosa di pericoloso per la salute delle persone’, spiega Palombi.

Uno dei principali ostacoli che i professionisti della nutrizione devono affrontare rappresentato dalle rigide regolamentazioni imposte dagli ordini professionali riguardo alla comunicazione, specialmente sui social media. Mentre queste regole sono pensate per garantire standard etici elevati, possono limitare la capacit dei professionisti di raggiungere efficacemente il pubblico.

La questione particolarmente rilevante in un’epoca in cui i social media sono diventati il principale canale di informazione per molte persone. Secondo dati recenti, oltre l’80% degli italiani tra i 18 e i 35 anni utilizza i social media come fonte primaria di informazioni sulla salute e la nutrizione, rendendo ancora pi urgente la necessit di una comunicazione scientifica efficace su queste piattaforme.

Nonostante le difficolt, ci sono segnali positivi. L’interesse per una nutrizione basata sull’evidenza scientifica sta crescendo, e sempre pi persone cercano professionisti qualificati. ‘La comunicazione oggi l’arma pi potente’, afferma Palombi, evidenziando come una comunicazione efficace possa fare la differenza nella lotta contro la disinformazione.

La sfida per il futuro sar trovare un equilibrio tra il rispetto delle norme deontologiche e la necessit di comunicare in modo efficace e accessibile. Gli ordini professionali stanno iniziando a riconoscere l’importanza di adattarsi ai nuovi mezzi di comunicazione, e alcune iniziative stanno emergendo per fornire linee guida pi chiare sulla comunicazione digitale per i professionisti della salute.

Corrado Azzollini nominato rappresentante Film Commission per Marocco in Italia

Roma, 25 giu. (askanews) – Il Presidente della Marrakech Film Commission, Fouad Challa, ha nominato il produttore Corrado Azzollini quale rappresentante della Film Commission per il Marocco in Italia. La Marrakech Film Commission è la più grande del Marocco e si estende sino alla città di Essauira.

Questa nomina è stata conferita in riconoscimento del suo impegno nella promozione della cooperazione internazionale nei settori del cinema e dell’audiovisivo.

Il ruolo di Corrado Azzollini sarà quello di promuovere attivamente gli obiettivi della Marrakech Film Commission in Italia e di contribuire alla creazione di un legame forte e dinamico tra l’Italia e il Marocco, con particolare attenzione alla regione di Marrakech-Safi.

Dichiara Corrado Azzollini: “Il legame con questo continente mi accompagna da sempre, è un legame profondo e importante sia dal punto di vista lavorativo che personale. Il Marocco sicuramente è la nazione africana che meglio si sta muovendo nel panorama internazionale e l’attenzione al cinema e all’audiovisivo ne sono la testimonianza diretta. Sono anni che lavoro e realizzo opere in Marocco e collaboro con produttori locali, credo che sia una terra che può offrire molto al cinema internazionale e che ha già un buon livello di maestranze. Questa collaborazione trasversale può essere molto interessante e produttiva”.

Dichiara il Presidente Fouad Challa: “Attraverso la collaborazione con Corrado Azzollini, intendiamo incoraggiare gli scambi culturali e creativi, facilitare le coproduzioni e sviluppare opportunità di finanziamento artistico, crescita professionale e scambio di talenti tra i due Paesi”.

Corrado Azzollini è produttore e distributore cinematografico fondatore e presidente delle società Draka Production e Distribution (Draka Cinema). È autore di film, documentari e serie TV di successo, distribuiti in Italia e all’estero. E’ presidente nazionale di Confartigianato Cinema e Audiovisivo. Con Draka, ha ottenuto successi in circuiti festivalieri nazionali e internazionali come il TIFF (Toronto International Film Festival), i Nastri D’Argento, Festa del Cinema di Roma – Alice nella Città, Bif&st (Bari International Film Festival). Membro di giuria in numerosi festival, partecipa ai maggiori mercati di settore, in Italia e all’estero. È responsabile delle Relazioni per lo sviluppo di rapporti di collaborazione tra l’Università di Stato del Marocco e l’Italia presso l’Università ENSAD – École Nationale Supérieure d’Art et de Design di Casablanca. Dal 2025 è partner e coodirettore artistico del festival di Fedala (Mohammedia), primo festival universitario Africano. È presidente dello storico cinema romano Azzurro Scipioni che con la sua riapertura restituisce al pubblico un luogo prezioso dedicato alla cultura libera e al cinema d’autore.

Nato, Meloni: difesa europea sarebbe duplicazione senza senso

L’Aia, 25 giu. (askanews) – “Io l’ho sempre detto” che non serve un esercito europeo. “Facciamo parte della Nato, giusto? La Nato è il sistema di difesa occidentale” che “è basato su eserciti nazionali che cooperano. Quindi, se noi costruissimo una difesa a un altro livello vorrebbe dire o uscire dalla Nato o immaginare che anche la Nato debba avere un esercito della Nato, che” attualmente “non esiste, oppure restiamo nel sistema Nato”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo, in un punto stampa al termine dei lavori del summit della Nato a L’Aia, a una domanda sulla sintonia, su questo punto, con l’alleato della Lega Matteo Salvini.

E’ “per questo – ha proseguito la premier – che io dico attenzione alle sovrapposizioni. Se noi parlassimo di una difesa europea ne parleremmo in una misura svincolata dal contesto Nato quindi sarebbe una duplicazione, ma una duplicazione non ha senso, non ce la possiamo permettere. Quello che noi dobbiamo fare – ha sottolineato Meloni – è rafforzare il sistema con una colonna europea della Nato che secondo me deve stare allo stesso livello di quella americana se vogliamo difendere adeguatamente i nostri interessi e questo comporta anche una maggiore cooperazione a livello europeo”.

Ucraina, Zelensky: "Lungo e approfondito" incontro con Trump

Roma, 25 giu. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito su X di aver avuto “un incontro lungo e approfondito” con il presidente americano, Donald Trump, a margine del vertice Nato all’Aia.

“Abbiamo discusso di tutte le questioni veramente importanti – ha precisato Zelensky – abbiamo discusso di come arrivare a un cessate il fuoco e a una pace vera. Abbiamo parlato di come proteggere il nostro popolo. Apprezziamo l’attenzione e la disponibilità ad aiutare per avvicinarci alla pace”.

BiliardItaly: tradizione di famiglia e lusso Made in Italy

Roma, 25 (askanews) – Il mercato dei biliardi tradizionali ha visto un significativo calo negli ultimi decenni, con la diminuzione delle sale biliardo e il cambiamento delle abitudini sociali. Questo settore, che ha conosciuto un boom negli anni ’60 e ’70, sembra ora avviato verso una rinascita. Le previsioni indicano che il mercato globale dei tavoli da biliardo crescer da 1,43 miliardi di dollari nel 2023 a 2,12 miliardi entro il 2030, suggerendo nuove opportunit.

In questo scenario si inserisce BilliardItaly, fondata da Mirko Adami, che rappresenta la terza generazione di una famiglia nel settore dei biliardi dal 1958. Adami racconta come l’azienda derivi da una tradizione familiare che ha iniziato con il calcio balilla e i biliardi, comuni nei bar e nelle sale giochi dell’epoca.

La svolta arrivata durante la pandemia, quando Adami ha compreso che la nuova generazione non frequenta pi le sale biliardo, ma cerca biliardi di design per la casa. Ha deciso di investire nella creazione di nuovi prodotti per l’ambiente domestico. Ha sviluppato biliardi trasformabili in tavoli da pranzo, una soluzione che ottimizza gli spazi. Adami spiega che i biliardi classici non si adattavano alle necessit delle abitazioni moderne.

Il passaggio generazionale ha portato innovazione e un nuovo approccio al mercato. Mentre la storica Adami Tecnica Biliardi si concentra sui biliardi tradizionali, Mirko ha creato BilliardItaly con una specializzazione nei biliardi trasformabili per abitazioni, posizionandosi nel segmento premium.

Adami descrive il suo ruolo come creativo, mentre suo padre si occupa della parte tecnica. Sottolinea l’importanza di combinare design estetico e funzionalit, evidenziando la complessit dei biliardi che richiedono precisione.

Uno degli aspetti innovativi dei prodotti di BilliardItaly lo spessore ridotto, che consente ai biliardi di essere utilizzati come normali tavoli da pranzo. Il modello Slim, ad esempio, ha uno spessore di soli 7 cm, stabilendo un record nel settore.

Fin dall’inizio, l’approccio al mercato stato strategico. Adami ha creato un piano marketing prima di lanciare il prodotto, puntando sulla specializzazione nei biliardi da tavolo. Questo ha permesso all’azienda di crescere rapidamente, conquistando il mercato italiano e poi espandendosi in Svizzera e nei paesi del Medio Oriente.

Il cliente tipo di BilliardItaly una persona tra i 40 e i 60 anni, che ha giocato a biliardo da giovane e ora, con una maggiore disponibilit economica, desidera realizzare il sogno di possedere un biliardo. Adami racconta che molti clienti condividono la stessa storia di passione per il biliardo vissuta in giovent.

La scelta di mantenere la produzione in Italia, nonostante le sfide, stata deliberata. Adami crede che il mercato italiano, attento alla qualit e al prezzo, rappresenti una base solida per eccellere anche all’estero.

La storia di BilliardItaly dimostra come l’innovazione, unita alla tradizione artigianale italiana e a una chiara visione di marketing, possa trasformare un settore in declino in un’opportunit di business di successo.

A Bologna la prima tomografia computerizzata per la ricerca anatomica

Bologna, 25 giu. (askanews) – L’Universit di Bologna inaugura la prima tomografia computerizzata in Italia dedicata esclusivamente alla ricerca anatomica. Un progetto finanziato dal PNRR che rivoluziona la formazione medica.

“Con questa Tac, questa nuova strumentazione – ricorda Stefano Ratti, professore di Anatomia umana Universit di Bologna -, possibile arrivare a implementare quella che la navigazione intra-operatoria creando in questo centro le digital twin, delle coppie digitali dei donatori del corpo alla scienza. Infatti penso che il messaggio pi importante da ricordare oggi che tutta questa tecnologia a servizio della scienza, della ricerca e della formazione medica ha significato se c’ un atto di generosit. Quindi grazie alla donazione del corpo alla scienza, grazie ai nostri donatori che ringraziamo sempre con tanto rispetto perch il loro atto rende possibile formazioni migliaia di studenti”.

La strumentazione installata presso il Centro di Anatomia dell’Alma Mater, che un centro di riferimento nazionale accreditato dal Ministero della Salute. “La tomografia computerizzata Philips, un’apparecchiatura acquisita dal Centro di anatomia umana grazie ai fondi Pnrr, un sistema di tomografia computerizzata di ultimissima generazione – spiega Valeria Nardella, Product Manager TC Philips Italia -. E’ dotato di algoritmi di intelligenza artificiale che consentono di visualizzare strutture anatomiche complesse con un dettaglio estremamente accurato, quindi che offre la possibilit di rappresentazione di piccoli vasi sanguini, piccole articolazioni e tessiti molli dettagli in maniera tale da consentire uno studio approfondito dell’anatomia umana. Questo un contesto che esula un po’ dalla diagnostica clinica tradizionale e quindi dimostra come la tecnologia possa supportare l’attivit di ricerca e formazione che speriamo possano migliorare la diagnostica di precisione e il percorso di cura dei pazienti”.

Philips supporta questo progetto pionieristico che apre nuove frontiere nella formazione medica. “Siamo molto orgogliosi di far parte di questo progetto – prosegue Nardella -. Per Philips molto importante essere di fianco essere di fianco alla ricerca scientifica e per noi significa anche contribuire oggi alla medicina di domani mettendo l’innovazione al servizio della salute delle persone”.

“Mettere insieme tecnologie e anatomia richiede uno strumento e questo strumento la Tac – aggiunge Giovanni Badiali, professore di Chirurgia maxillofacciale Universit di Bologna -. Di conseguenza avere oggi a disposizione questo strumento ci consente di formare i chirurghi sia quelli di oggi sia quelli di domani in maniera molto pi completa e tecnologicamente avanzata”.

Un’iniziativa unica in Italia che unisce la generosit dei donatori del corpo alla scienza con l’innovazione tecnologica, aprendo la strada alla medicina di precisione.

Al Campus SDA Bocconi l’evento Productivity Lab

Milano, 25 giu. (askanews) – Si svolto a Milano, al Campus SDA Bocconi, l’evento Productivity Lab: una giornata incentrata sulla digitalizzazione nel settore delle costruzioni e dell’industria, con particolare focus sulle tematiche relative all’automazione dei processi e alla sostenibilit aziendale. Abbiamo parlato con Yves Van Den Kieboom, Direttore Marketing di Hilti Southern Europe:

“Il TI investe nell’introduzione di soluzioni innovative e software per migliorare la produttivit. Gli esempi sono OnTrack, come un sistema di gestione di asset, e FieldWire, un’applicazione per gestire l’attivit sul campo”.

Anche quest’anno, Hilti Productivity Lab stato organizzato con il contributo scientifico del Commercial Excellence Lab di SDA Bocconi School of Management. poi intervenuta Paola Caiozzo, SDA Bocconi Commercial Excellence LAB.

“In questi anni, insieme ad Hilti e agli altri nostri partner, abbiamo affrontato i temi che sono da oggi all’ordine del giorno, come la produttivit, che una tematica cross industry nel settore construction in modo particolare. La digitalizzazione, che oggi un fenomeno pervasivo, ma un driver essenziale per raggiungere determinati obiettivi. E non ultimo, sostenibilit, proponendo in modo provocatorio che non solo un costo, ma un investimento che pu essere un driver per la produttivit”.

Attraverso Assimpredil Ance sono stati illustrati degli strumenti pragmatici per migliorare la sicurezza e la sostenibilit nell’ambito dell’edilizia. Infine intervenuto Giovanni Deleo, VP Assimpredil ANCE con delega alla Tecnologia e Innovazione:

” uno strumento, si chiama Cantiere Impatto Sostenibile, un protocollo volontario che l’imprenditore, firmandolo, si impegna secondo otto impegni ben precisi riguardo la legalit, la decarbonizzazione, l’economia circolare, la regolarit dei rapporti lavoro, la sicurezza, che insomma mettono a sistema quella che la nostra modalit di vedere, la sostenibilit, e in molti casi sono cose che gi facciamo e che dobbiamo solo mettere a sistema e comunicare agli stakeholder, e che consentono all’impresa di rispondere a quelli che sono i criteri ESG”.

La giornata ha visto alternarsi momenti di scambio e di dialogo aperto fra relatori e pubblico in sala e ha rappresentato un’importante opportunit di networking.

Sanit pubblica italiana al vertice mondiale secondo Bloomberg

Roma, 25 giu. (askanews) – Il sistema sanitario pubblico italiano stato recentemente riconosciuto da Bloomberg come il migliore al mondo. Eppure, questa eccellenza resta poco valorizzata sul piano internazionale, soprattutto in termini di comunicazione e promozione del cosiddetto turismo sanitario, un settore in forte espansione globale che l’Italia non sta ancora sfruttando appieno.

L’Italia l’unico Paese al mondo a disporre di un’agenzia come Agenas, che monitora in modo oggettivo la qualit delle prestazioni sanitarie a livello nazionale. Ogni intervento viene mappato e valutato, senza fare nomi di medici ma solo delle strutture, permettendo un’analisi trasparente e utile per l’orientamento dei pazienti. “Agenas come una societ di consulenza per tutto il sistema sanitario,” spiega Claudio Paccanaro, esperto del settore, “e rappresenta una risorsa preziosa per chi cerca il miglior trattamento disponibile.”

Nonostante questo patrimonio, l’Italia non ancora riuscita a imporsi tra le destinazioni preferite per i pazienti stranieri, come invece hanno fatto Thailandia, Singapore e Turchia, che hanno adottato politiche di promozione molto aggressive. Eppure, il mercato del turismo sanitario vale oggi decine di miliardi di dollari a livello globale e continua a crescere, anche in seguito alla pandemia che ha aumentato la sensibilit verso la qualit dell’assistenza medica.

Secondo Paccanaro, spesso i pazienti non sanno dove rivolgersi: “Ci si affida a passaparola o alla pubblicit, ma oggi esistono strumenti per tracciare con precisione le strutture migliori, non solo in Italia ma in tutta Europa.”

Un contributo importante arriva da realt come Medical Tourism Italy, societ che progetta percorsi sanitari personalizzati per indirizzare i pazienti verso le strutture con i migliori risultati per patologie specifiche. “Il nostro obiettivo accompagnare il malato nel miglior posto possibile per la sua cura,” afferma Paccanaro, sottolineando l’importanza della pianificazione sanitaria personalizzata.

Il primato italiano confermato anche da altri indicatori internazionali: qualit dell’assistenza, costi sostenibili e accesso universale sono le caratteristiche distintive del Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia, per cogliere appieno le opportunit offerte dal turismo sanitario, necessaria una strategia nazionale integrata.

Tra le aree di eccellenza spiccano anche le patologie rare, come la CRPS (Complex Regional Pain Syndrome), o algodistrofia, campo in cui l’Italia, secondo Paccanaro, ha raggiunto risultati eccezionali. “Da 13 anni ci occupiamo di CRPS. Possiamo dire con umilt di essere tra i centri pi importanti al mondo per questa patologia.”

Il riconoscimento ottenuto da Bloomberg dovrebbe diventare il punto di partenza per una promozione sistemica. Gli esperti auspicano una sinergia tra Ministero della Salute, Turismo e Affari Esteri per trasformare l’eccellenza sanitaria in un motore di sviluppo economico. Attraverso l’attrazione di pazienti internazionali, si potrebbero generare nuove risorse da reinvestire nel sistema, creando valore per tutta la collettivit.

Nato, incontro Trump-Zelensky. Il presidente Usa: situazione in Ucraina sta andando fuori controllo

Roma, 25 giu. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto oggi ai leader della Nato che la situazione in Ucraina sta diventando “totalmente fuori controllo” e bisogna fare qualcosa. Lo ha riportato l’agenzia di stampa Bloomberg, citando una fonte a conoscenza dei fatti. Intanto il presidente Usa ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a margine del vertice NATO all’Aia. Lo ha affermato il portavoce presidenziale ucraino Nykyforov ai giornalisti. Secondo quanto riferito in precedenza da una fonte all’Afp, i due avrebbero dovuto discutere di ulteriori sanzioni contro la Russia per la sua invasione dell’Ucraina e per l’approvvigionamento di armi per Kiev.