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domenica, 27 Luglio, 2025
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Il Papa a sorpresa a Genazzano al santuario Madonna Buon Consiglio

Città del Vaticano, 10 mag. (askanews) – Visita a sorpresa di Papa Leone XIV, al santuario della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano, nei pressi di Roma. Ad accoglierlo, al santuario degli agostiniani, oltre al vescovo, anche il sindaco della cittadina laziale.

Papa Leone XIV è arrivato a Genazzano poco dopo le 16, riferisce una nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede, precisando che si è trattato “di una visita in forma privata”. Il santuario della Madre del Buon Consiglio, retto dai religiosi dell`Ordine di Sant`Agostino, si è specificato, “custodisce un`antica immagine della Vergine, cara all`Ordine e alla memoria di Leone XIII”.

Referendum, Schlein: 5 sì per dignità del lavoro e cittadinanza

Roma, 10 mag. (askanews) – “L’8 e il 9 giugno tutte le cittadine e i cittadini possono votare contro la precarietà, per la cittadinanza, per la sicurezza del lavoro, per la dignità del lavoro, perché l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro: lo dice la nostra splendida Costituzione. Ma non può essere fondata sul lavoro povero e sfruttato, sui salari bassi, sul lavoro poco sicuro. Per questi motivi noi invitiamo tutte e tutti, i cittadini e le cittadine, ad andare a votare al referendum”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, a margine dell’inagurazione di una nuova sede del Pd a Terni.

“Le cittadine e i cittadini possono decidere se cambiare delle leggi e riuscire a migliorare la condizione di vita e di lavoro delle persone, ma anche di vita perché il quinto referendum è quello sulla cittadinanza e noi lo sosteniamo con grande convinzione perché pensiamo che chi nasce e cresce in Italia sia italiano e che quella legge vada modificata perché è ingiusta”, ha aggiunto Schlein. “Queste sono le ragioni per cui il Partito Democratico sostiene il referendum”.

MotoGP: Marquez vince la Sprint a Le Mans, cade Bagnaia

Roma, 10 mag. (askanews) – Marc Marquez scatenato tra la pole mattutina e il tifo di casa sulla pista di Le Mans, nel Gp di Francia, terza prova del motomondiale. Persino un Fabio Quartararo al top si è dovuto arrendere nella Sprint del Mondiale MotoGP. Lo spagnolo della Ducati ufficiale ha passato il pilota Yamaha – fino a quel momento al comando – al quinto dei tredici giri e da lì non c’è stato più nulla da fare per gli avversari: sesta vittoria su sei nelle Sprint stagionali. Secondo Alex Marquez, che ha attaccato a sua volta Quartararo (alla fine quarto al traguardo) a quattro giri dalla bandiera a scacchi trovando lo spunto decisivo. Sul podio anche Fermin Aldeguer, sempre più veloce, maturo e solido con l’altra Ducati Gresini. Ancora uno zero per Pecco Bagnaia, che dopo una qualifica mediocre è incappato in una caduta dopo pochi giri dal via. In classifica Marc mantiene un vantaggio minimo sul fratello Alex mentre si allunga il vantaggio su Bagnaia.

Marcegaglia: il costo dell’energia non pi sostenibile

Firenze, 10 mag. (askanews) – “Il tema del costo dell’energia di strategia industriale e di lungo periodo. Questo costo dell’energia, se lo paragoniamo con quanto pagano i nostri competitor in Spagna, Francia, Germania o in Svezia, non sostenibile”. Lo ha detto, a margine del Forum, Piccola Industria a Firenze, Emma Marcegaglia, presidente e Ad di Marcegaglia Holding.

“Non riusciamo pi a competere con costi dell’energia di questo tipo. Dobbiamo ragionare con una logica di breve periodo e di lungo periodo Dobbiamo intervenire col disaccoppiamento, Energy release, gas release, nel breve periodo, che possono dare energia alle imprese a costo competitivo e poi bisogna lavorare nel lungo periodo sul tema del nucleare. Questo -ha detto ancora Marcegaglia- il tema pi importante e pi sentito”.

“Il 108 di cui si parla un costo di 156 euro in bolletta con gli oneri aggiuntivi”, ha ricordato Marcegaglia, riferendosi al costo in megawattora.

Biennale Architettura, menzione speciale al Padiglione Santa Sede

Venezia 10 mag. (askanews) – Una menzione speciale come Partecipazione Nazionale alla 19esima Biennale Architettura stata assegnata alla Santa Sede: richiamando il libro Operanaperta di Umberto Eco del 1962, il Padiglione Opera aperta invita il visitatore a partecipare alla produzione di significato. Questa menzione speciale riconosce la creazione di uno spazio di scambio, negoziazione e riparazione. Opera aperta ridar vita a una chiesa sconsacrata esistente, con un processo di restauro che avverr su diversi livelli e coinvolger un’ampia gamma di competenze e mestieri. Come lo definisce il team, “una pratica vivente di cura responsabile e cura collettiva”. Opera aperta crea uno spazio per lo scambio culturale.

La co-curatrice Giovanna Zabotti ha ritirato il riconoscimento.

Biennale Architettura, Leone d’Oro della Mostra a Canal Caf

Venezia 10 mag. (askanews) – Il Leone d’Oro per la miglior partecipazione alla Mostra internazionale della 19esima Biennale Architettura stato assegnato al progetto Canal Caf – Diller Scofidio + Renfro, Natural Systems Utilities, SODAI, Aaron Betsky, Davide Oldani. La motivazione del premio: Canal Caf una dimostrazione di come la citt di Venezia possa fungere da laboratorio per immaginare nuovi modi di vivere sull’acqua, offrendo al contempo un contributo concreto allo spazio pubblico veneziano. Il progetto invita inoltre a future riflessioni speculative sulla laguna e su altre lagune. Rappresenta anche una traiettoria parallela significativa nella pratica di DS+R sin dagli inizi una traiettoria ricca di sperimentazione transdisciplinare. Riconosciamo inoltre l’eccezionale perseveranza del progetto Canal Caf, iniziato quasi vent’anni fa. un esempio di come La Biennale possa dare vita a progetti di lunga durata, andando ben oltre il tempo dell’evento.

Trump l’annuncia e il Pakistan conferma il cessate il fuoco con l’India

Roma, 10 mag. (askanews) – Il ministro degli Esteri pachistano Ishaq Dar ha confermato oggi la notizia data dal presidente Usa Donald Trump secondo la quale India e Pakistan hanno concordato un cessate il fuoco con effetto immediato. “Pakistan e India hanno concordato un cessate il fuoco con effetto immediato. Il Pakistan ha sempre lottato per la pace e la sicurezza nella regione, senza compromettere la propria sovranità e integrità territoriale!” ha scritto su X il capo della diplomazia pachistana. L’India a stretto giro  ha confermato con un breve comunicato del ministero degli Esteri il raggiungimento del
cessate il fuoco.

Il presidente Usa Donald Trump ha sostenuto oggi che, grazie alla mediazione Usa, india e Pakistan hanno concordato un “pieno e immediato cessate il fuoco”. Il presidente Usa lo ha scritto su Truth Social. “Dopo una lunga notte di colloqui mediati dagli Stati uniti, sono lieto di annunciare he India e Pakistan hanno concordato un PIENO E IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO”, ha scritto Trump. “Congratulazioni – ha aggiunto – a entrambi i paesi per l’uso del buon senso e di grande intelligenza. Grazie per la vostra attenzione a questo tema!”.

Biennale Architettura, Leone d’Oro speciale a memoria a Italo Rota

Venezia 10 mag. (askanews) – Il Leone d’Oro speciale alla memoria delle 19esima Biennale di Architettura a Italo Rota stato consegnato dal presidente Pietrangelo Buttafuoco a Carlo Ratti come ideale erede del lavoro dell’architetto, progettista e designer.

Leone XIV: di fronte a una nuova rivoluzione industriale e alla sfida dell’IA

Città del Vaticano, 10 mag. (askanews) – “Il volto misericordioso del Padre si è rivelato e continua a rivelarsi nel Figlio fatto uomo, speranza ultima di chiunque cerchi con animo sincero la verità, la giustizia, la pace e la fraternità. Proprio sentendomi chiamato a proseguire in questa scia, ho pensato di prendere il nome di Leone XIV”. A rivelare il perché della scelta del suo nome da pontefice è stato Papa Prevost nel suo discorso ai cardinali incontrati oggi in Vaticano.

“Diverse sono le ragioni, – ha poi aggiunto il pontefice – però principalmente perché il Papa Leone XIII, infatti, con la storica Enciclica Rerum novarum’, affrontò la questione sociale nel contesto della prima grande rivoluzione industriale; e oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro”.

Tennis, Berrettini al terzo turno a Roma: Fearnley battuto in due set

Roma, 10 mag. (askanews) – Matteo Berrettini torna a vincere un match agli Internazionali d’Italia 1459 giorni dopo l’ultima volta. L’azzurro è al 3° turno grazie alla vittoria in due set sul britannico Jacob Fearnley: 6-4, 7-6 il punteggio finale in poco meno di due ore di gioco. Una vittoria di grinta e carattere per Berrettini, bravo soprattutto nel secondo set in cui ha recuperato un break di svantaggio e annullato due set point. Fearnley è crollato nel tiebreak del secondo parziale, dominato da Berrettini con un perentorio 7-0. Matteo accede così al 3° turno dove affronterà Ruud o Bublik. Berrettini visibilmente commosso a fine match. Prima l’urlo liberatorio, poi la firma sulla telecamera: “Mi siete mancati”

Ucraina, Palazzo Chigi: vertice ha rinnovato urgenza cessate fuoco

Roma, 10 mag. (askanews) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “ha partecipato oggi, in video collegamento, a una riunione dei Leader sul sostegno all’Ucraina e agli sforzi in corso per raggiungere una pace giusta e duratura, che ne assicuri la sovranità e la sicurezza”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

“La riunione ha permesso di rinnovare l’urgenza di un cessate il fuoco totale e incondizionato di 30 giorni, rinnovando l’aspettativa che la Russia risponda positivamente all’appello fatto dal Presidente Trump e dimostri concretamente, come già fatto dall’Ucraina, la volontà di costruire la pace”, prosegue la nota.

“Nel corso della discussione si è anche ribadita l’importanza del grande appuntamento a sostegno di Kiev che verrà ospitato dall’Italia a luglio con la Conferenza a livello capi di stato e di Governo per la ricostruzione dell’Ucraina”, si puntualizza.

Von der Leyen: la Russia attui una tregua di 30 giorni

Roma, 10 mag. (askanews) – La Russia attui il cessate-il-fuoco proposto dalla Coalizione dei Volenterosi di 30 giorni “senza precondizioni”. Lo ha affermato oggi la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su X.

“Oggi si è riunita la Coalizione dei Volenterosi. Sosteniamo la proposta di un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni. Esso deve essere attuato senza precondizioni per creare le condizioni per negoziati di pace significativi”, ha scritto von der Leyen.

“La palla – ha aggiunto – è ora nel campo della Russia. Siamo pronti a mantenere una forte pressione sulla Russia e a imporre ulteriori sanzioni severe in caso di violazione del cessate il fuoco. Il nostro obiettivo è chiaro: una pace giusta e duratura per l’Ucraina, vitale per la sicurezza e la stabilità nel nostro continente”.

Biennale Architettura, Leone d’Oro per le partecipazioni al Bahrain

Milano, 10 mag. (askanews) – Il Leone d’Oro per la migliore partecipazione nazionale alla 19esima Biennale Architettura di Venezia, diretta da Carlo Ratti, è stato assegnato al Regno del Bahrain per il progetto “Heatwawe”.

“Il Padiglione – si legge nella motivazione della giuria guidata da Hans Ulrich Obrist – offre una proposta concreta per affrontare condizioni di calore estremo. Come spiegano i progettisti, “L’architettura deve affrontare la doppia sfida della resilienza ambientale e della sostenibilità. L’ingegnosa soluzione può essere impiegata negli spazi pubblici e nei luoghi in cui le persone devono vivere e lavorare all’aperto in condizioni di calore estremo. Il padiglione utilizza metodi tradizionali di raffreddamento passivo tipici della regione, che richiamano le torri del vento e i cortili ombreggiati”.

Biennale Architettura, il Leone d’oro al progetto Canal Cafè

Milano, 10 mag. (askanews) – Il Leone d’oro per la migliore partecipazione ala 19esima Biennale Architettura di Venezia, diretta da Carlo Ratti, è stato assegnato al progetto Canal Cafè, che ha permesso di utilizzare l’acqua della laguna veneziana per produrre un caffè espresso che si può consumare accanto all’impianto di depurazione in Arsenale.

Il progetto è stato realizzato da Liz Diller (studio Diller-Scofidio) con Aaron Betsky, con Natural System Utilities SODAI e con la partecipazione di Davide Oldani.

Tennis, Sinner: "Preparativi finiti, sarà meraviglioso tornare"

Roma, 10 mag. (askanews) – Jannik Sinner torna in campo dopo ben 104 giorni quest’oggi contro l’argentino Navone al 2° turno degli Internazionali, ha pubblicato sui social un vlog dal titolo “Back in Rome”.

“Ragazzi, finalmente i preparativi sono finiti – ha detto Sinner nella parte finale del vlog -. Volevo solo dirvi grazie di cuore per questi ultimi giorni. Per il supporto, l’amore che mi avete dato, la gioia… è stato tutto fantastico. Quindi grazie mille per questo, per essere venuti anche ai miei allenamenti, è stata solo energia positiva. E oggi voglio portare la stessa energia anche in partita. Per quanto riguarda il risultato, qualunque cosa accada. Oggi sarà la mia prima partita dopo un po’ di tempo, quindi, a prescindere da come andrà, sono felice di tornare in campo e di poter condividere questo momento con tutti voi. Sarà meraviglioso. Grazie ancora e a prestissimo!”.

Il cardinale Parolin: Leone XIV affronterà con equilibrio i problemi

Città del Vaticano, 10 mag. (askanews) – Il nuovo pontefice Leone XIV “guiderà la Chiesa con serenità”. A “raccontare” il nuovo Papa statunitense ed il suo carattere equilibrato e abituato al discernimento è il riconfermato Segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, dato tra i più accreditati ‘papabili’ durante l’ultimo Conclave. Il porporato, veneto, ha affidato i suoi pensieri ad una lettera inviata a Il Giornale del Veneto nella quale, tra l’altro, scrive: “Credo di non rivelare nessun segreto, se scrivo che un lunghissimo e caloroso applauso è seguito a quell”accetto’ che lo rendeva il 267mo Papa. Affronterà con equilibrio i problemi del mondo d’oggi”, aggiunge Parolin.

Il porporato rivela poi di essere rimasto colpito in primo luogo “dalla serenità che traspariva dal suo volto in momenti così intensi e, in un certo senso, ‘drammatici’, perche’ cambiano totalmente la vita di un uomo”.

Un uomo, Prevost, ha poi detto Parolin che “ha ben presenti i problemi del mondo d’oggi, come ha dimostrato fin dalle sue prime parole sulla Loggia di San Pietro, riferendosi immediatamente alla pace ‘disarmata e disarmante'”.

“Credo che Papa Leone XIV, oltre ovviamente che nella grazia del Signore, trovera’ nella sua grande esperienza di religioso e di pastore, come pure nell’insegnamento e della spiritualita’ del grande padre Agostino, – ha concluso il Segretario di Stato vaticano – le risorse per lo svolgimento efficace del ministero che il Signore gli ha affidato, a bene della Chiesa e dell’umanita’ intera”.

Una moneta celebrativa per le Capitanerie di Porto-Guardia Costiera

Roma, 10 mag. (askanews) – Una moneta poligonale a 16 lati, ciascuno dei quali per ricordare ogni decennio dalla costituzione delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, avvenuta il 20 luglio 1865 a Firenze, allora Capitale d’Italia, con la firma del Regio Decreto n. 2438 da parte di Re Vittorio Emanuele II.

Il significato è racchiuso nel logo commemorativo del 160° anniversario che si fonde con i simboli iconici di elicotteri, motovedette e soccorritori, per mezzo dei quali, questa storica istituzione, garantisce il suo quotidiano impegno volto a garantire la sicurezza nazionale solcando le onde dei nostri mari.

Una bimetallica Fior di Conio da 6 euro, un valore nominale utilizzato per la prima volta nelle emissioni di quest’anno, anche per sottolineare il valore storico delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera. La moneta, emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata realizzata dall’artista-incisore Marta Bonifacio e coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Il conio è stato presentato nella serata di giovedì, 8 maggio, a Palazzo Pitti insieme al francobollo celebrativo del 160° Anniversario dall’Istituzione delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera.

DESCRIZIONE TECNICA

Sul dritto della moneta: Al centro, in primo piano, il logo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ideato per celebrare il 160° anniversario dalla loro istituzione. Nel giro, la scritta “REPUBBLICA ITALIANA” racchiusa fra due stelle. In basso, due onde stilizzate con all’interno di una delle due, il motto “OMNIA VINCIT ANIMUS”.

Sul rovescio della moneta: Due segmenti dividono lo spazio in tre settori nei quali sono rappresentate graficamente le principali attività che il Corpo svolge, tra cui la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino. Sono raffigurati, quindi, in alto, un elicottero; al centro, una motovedetta che solca le onde del mare; in basso, un soccorritore marittimo che nuota tra onde stilizzate. Nel giro in alto, il valore nominale “SEI EURO” chiuso fra due stelle. A sinistra, in alto, la “R” identificativa della Zecca di Roma. In basso a destra, la firma dell’autore “M.BONIFACIO”. In basso, le date 1865 e 2025, separate da un pallino, rispettivamente anno di fondazione del Corpo e anno di emissione della moneta.

Leader europei a Kiev, Meloni in videoncoferenza a incontro con Zelensky

Roma, 10 mag. (askanews) – In una iniziativa altamente simbolica, i leader di Regno Unito, Francia, Germania e Polonia sono oggi a Kiev per manifestare il sostegno a favore dell’Ucraina, nel pieno di una nuova fase di tensione con Mosca. La premier Giorgia Meloni parteciperà tramite videoconferenzao, unendosi virtualmente alla riunione con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’incontro giunge all’indomani della parata militare organizzata da Vladimir Putin sulla Piazza Rossa di Mosca per celebrare l’80° anniversario della vittoria sovietica nella seconda guerra mondiale.

Keir Starmer, Emmanuel Macron, Friedrich Merz e Donald Tusk sono arrivati nella capitale ucraina, dove la visita inizia con una tappa a Maidan, luogo simbolo della resistenza ucraina, prima di incontrare Zelensky. La visita a Maidan li porta davanti alle migliaia di bandiere piantate in memoria delle vittime del conflitto. Successivamente, è previsto un vertice con la partecipazione in videoconferenza di Meloni e di altri leader internazionali per discutere la futura “forza integrata aria-terra-marittima e di ricostruzione” da includere in un eventuale accordo di pace.

In una dichiarazione congiunta rilasciata venerdì sera, i quattro leader europei hanno affermato: “Noi, leader di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito, saremo a Kiev per esprimere solidarietà all’Ucraina contro l’invasione barbara e illegale su larga scala della Russia”.

I leader europei ribadiranno il loro appello per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, proposta già sostenuta dagli Stati Uniti e accettata da Kiev l’11 marzo scorso. Tuttavia, Mosca finora ha rifiutato, dichiarando unilateralmente una tregua di tre giorni a partire dall’8 maggio, interpretata da Kiev come un tentativo di proteggere le celebrazioni russe da eventuali attacchi di droni ucraini. Nonostante l’annuncio, i combattimenti sono proseguiti sulle linee del fronte.

Proprio mentre i leader europei erano in viaggio verso Kiev, l’ambasciata americana in Ucraina ha lanciato un’allerta pubblica nella tarda serata di venerdì, parlando di informazioni di intelligence su “un possibile attacco aereo di grande entità che potrebbe verificarsi in qualsiasi momento nei prossimi giorni”. Nessun ulteriore dettaglio è stato fornito.

Parallelamente, venerdì Putin ha accolto a Mosca numerosi leader internazionali, tra cui il presidente cinese Xi Jinping e quello brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, durante la parata del Giorno della Vittoria. La partecipazione del premier slovacco Robert Fico e del presidente serbo Aleksandar Vucic ha suscitato irritazione in diversi ambienti europei.

Il vertice di oggi a Kiev servirà anche a definire una posizione unitaria europea da portare al tavolo con Donald Trump, che finora ha mostrato un atteggiamento ambiguo e spesso più indulgente verso Mosca che verso Kiev. Tuttavia, segnali recenti e ripetuti appelli affinchè si arrivi a una tregua, fanno sperare in un possibile cambiamento di rotta a Washington.

“Siamo pronti a sostenere i negoziati di pace il prima possibile, a discutere l’attuazione tecnica del cessate il fuoco e a preparare un accordo completo,” hanno dichiarato i quattro leader. “Continueremo ad aumentare il nostro supporto all’Ucraina. Finché la Russia non accetterà una tregua duratura, aumenteremo la pressione sulla sua macchina bellica.”

Pace, Europa e ordine mondiale: ripartire dall’humus della politica d’ispirazione cristiana

La Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950 è l’atto di nascita dell’Europa unita, il sogno di una generazione che voleva estirpare la mala pianta della guerra. È bene ricordarlo, specie oggi, in tempi di disillusione e ritorni pericolosi al linguaggio della forza, con la guerra combattuta nel lembo più orientale dell’Europa. In quella storica Dichiarazione del ministro degli Esteri francese non si parlava dell’Europa come entità astratta o ideale, ma di una realtà sovranazionale orientata alla pace che, si legge proprio in apertura,  non avrebbe potuto “essere salvaguardata senza sforzi creativi all’altezza dei pericoli che la minacciano”. L’unità europea nasce con l’intento di stabilizzare i rapporti interstatali, storicamente difficili, in particolare tra Francia e Germania.

In questo quadro, dire che l’Unione Europea ha garantito oltre cinquant’anni di pace non significa alludere a un miracolo, come tutti i miracoli inatteso e sorprendente, bensì celebrare il risultato di un preciso disegno per il quale le classi dirigenti dell’epoca, specialmente quelle di matrice democratico cristiana, si sono spese con generosità e intelligenza. Dopo due guerre mondiali devastanti, l’Europa ha risposto con un’architettura istituzionale fondata sul principio dell’equilibrio e del dialogo. Partendo dall’Autorità preposta allo sfruttamento del carbone e dell’acciaio (CECA), la pace è diventata una condizione effettiva di operosa convivenza e progresso civile, non solo una parola da pronunciare nei discorsi ufficiali.

Una voce profetica, in questo senso, fu quella di Luigi Sturzo. Quasi un secolo fa, esule a Londra, scrisse un saggio in cui sviluppava una riflessione penetrante sulla possibilità – o meglio la necessità – di superare per sempre la logica della guerra come forma di regolazione dei conflitti tra le nazioni. Non si trattava di un vacuo proposito pacifista: Sturzo, uomo concreto e acuto osservatore della realtà, proponeva sul finire degli anni ‘20 una riforma dell’ordinamento politico mondiale. Anticipava così, all’incirca un quarto di secolo prima, il Maritain de “L’Uomo e lo Stato” (1951). A giudizio del prete calatino, la pace non poteva essere affidata alle buone intenzioni circolanti in un determinato contesto e legate alle alterne volontà degli uomini di governo. Quel che serviva era una visione più profonda, capace cioè di prevenire i conflitti attraverso istituzioni condivise, con il respiro di una legislazione sovranazionale.

Ebbene, da quale premessa partiva il fondatore del Partito popolare? “Nello stato tutti i cittadini – notava argutamente – sono disarmati e solo il potere pubblico è armato; nella comunità internazionale tutti gli stati sono armati e solo l’autorità internazionale è disarmata” (La comunità internazionale e il diritto di guerra, 1928). Per questo, volendo immaginare un futuro senza guerra, occorreva rovesciare la medaglia e prevedere l’inversione dei rapporti: un’autorità sovranazionale dotata del diritto della forza, in grado perciò d’intervenire in qualità di “polizia internazionale” ai fini di prevenzione e controllo dei conflitti tra gli stati (finalmente disarmati).

E Sturzo vedeva nell’Europa lo stadio più immediato di questo straordinario e gigantesco riordino dell’assetto mondiale delle relezioni tra gli stati. “Il proposito di rifare l’unità europea su basi di giustizia e pace, con una organizzazione forte e permanente, deve essere superiore agli egoismi che hanno tradito l’Europa degli ultimi vent’anni. Nel 1914 si disse che si combatteva per l’ultima guerra: oggi si deve dire che si combatte per la federazione europea. Il problema internazionale dell’Europa è la posta di questa guerra: o la federazione o l’egemonia del nazionalismo alleato al boscevismo” (L’Italia e la guerra, “Il Mondo”, New York, dicembre 1939). La sua idea, maturata all’indomani della Grande guerra, sarebbe  rimbalzata nel fremito di apprensione e turbamento allo scoppio della seconda guerra mondiale.

Non si trattò quindi di un processo improvvisato. Quando la Società delle Nazioni fallì, non si disse: “Basta, abbandoniamo il progetto, non serve a nulla insistere”. Al contrario, si raccolsero i frammenti e si rimise a lustro la struttura appena demolita, fino alla costituzione delle Nazioni Unite. In sostanza, il concetto di un ordine mondiale fondato sulla solidarietà e la coesione riuscì a fare breccia nel confronto tra le potenze vincitrici. E ancora oggi, per quanto insoddisfacente, resta la piattaforma su cui poggiare per l’edificazione di un valido modello di cooperazione tra gli stati.

ILpatrimonio politico e culturale dell’Europa non può essere archiviato o trattato con sufficienza. Non possiamo accettare che l’Unione sia rappresentata esclusivamente come intralcio e imposizione, ovvero come luogo di pesante regolamentazione. Certo, nessuno nega che le regole possano essere migliorate o perlomeno alleggerite del fardello di inutili complicazioni burocratiche; ma l’Europa sta oltre le sue contraddizioni perché alligna nell’humus di una storia che la rende visibile e forte in quanto espressione politica e istituzionale di incancellabili valori di civiltà.

Oggi questo retaggio va riscoperto. Ecco, il mondo è entrato in una nuova fase caratterizzata dall’incertezza per l’esaurimento della spinta legata alla globalizzazione, fonte di grande espansione economica nei Paesi pià arretrati e di gravi contraccolpi per le società dell’Occidente post-industriale. Riconosciamolo con schiettezza: grazie alla globalizzazione milioni di esseri umani sono usciti dalla miseria e dalla disperazione. Questo va riconosciuto senza negare i limiti e i contrasti, a danno dei paesi ricchi, che ne sono scaturiti.

In ogni caso, non possiamo permetterci di rinchiuderci nei confini identitari. La scelta di fronte a noi è netta: ultilateralismo o multipolarismo? Le due espressioni suonano simili, ma indicano direzioni profondamente diverse. Il multilateralismo richiama un metodo: il dialogo tra Stati, la cooperazione regolata, la responsabilità condivisa. Il multipolarismo, invece, inclina fatalmente alla logica di potenza, dove ognuno protegge il proprio spazio senza un disegno comune.

Serve allora una “globalizzazione buona”, come d’altra parte si è sentito più volte ripetere nei tempi più recenti. Se viene meno tale prospettiva, resta solo la competizione sfrenata, la chiusura nazionalistica, la guerra dei dazi (non la prescrizione della guerra). Dunque, una visione politica ispirata ai valori cristiani deve proporre un orizzonte più alto. La convivenza su basi di reciproca fiducia non sarà possibile senza una “nuovo realismo” della pace, che torni a dare senso al rispetto dei diritti (degli uomini e delle nazioni). La politica, se vuole ritrovare se stessa, deve farsi carico di questo compito impegnativo. Deve tornare perciò alla radici della speranza, per dare motivi di credibilità alla costruzione di una speranza che non sia miraggio o inganno.

 

 

Intervento svolto al convegno su Pace e multilateralismo, promosso dai giovani del Movimento Politico per l’Unità [Roma, Terrazza del Pincio, sabato 12 aprile 2025]

Sanza: “Oggi Moro saprebbe assumere il messaggio di Papa Prevost”

Presidente Sanza, lomaggio ad Aldo Moro arriva il giorno dopo lelezione del nuovo Papa. Una coincidenza che invita alla riflessione?

Senza dubbio. Il nuovo Pontefice, Leone XIV, ha indicato nel “camminare insieme” lo stile della Chiesa. È un’espressione che ci riporta direttamente al pensiero e alla prassi di Moro. Per lui, “camminare insieme” significava soprattutto custodire, con ostinazione e responsabilità, l’unità della Democrazia cristiana. Non era un’unità fittizia, ma un punto di equilibrio costruito nella fatica quotidiana del confronto tra punti di vista differenti. Mi viene da dire che se fosse con noi Moro “capirebbe” da par suo il messaggio di Papa Prevost e certo lo saprebbe assumere e ricomporre, con le giuste mediazioni culturali, nell’afflato di una politica orientata alle “res novae” (per usare il linguaggio di Leone XIII cui il nuovo Pontefice si richiama nel nome).

È uneredità politica ancora attuale?

Credo proprio di sì. Moro fu molto più di un raffinato interprete degli equilibri democratici; più di tutto fu il garante di un’identità profonda, quella del cattolicesimo politico. Il suo modo di mediare, di ascoltare e di cercare sempre il bene possibile, rappresenta una forma alta di politica. In un’epoca dominata dalle semplificazioni e dagli estremismi, la sua lezione democratica resta una bussola preziosa: la bussola della responsabilità.

 

Il mondo politico sembra oggi lontano da quella lezione.

Lontano, sì. Ma la memoria può essere anche seme di futuro. Ricordare Moro è un modo per riattivare energie sopite. In tanti avvertono ancora la forza del suo esempio, pur in una società dispersa e confusa. La sua idea di politica come direzione e pedagogia, come tensione creativa, può tornare ad animare chi non si riconosce più nei populismi e nei personalismi.

Ed è su questa Italia che vuole far leva Tempi Nuovi?

Proprio così. Non ci rassegniamo. C’è un elettorato che può rimobilitarsi, se si offre una proposta limpida, autonoma, democratica e cristianamente ispirata. Tempi Nuovi nasce da questa consapevolezza. Vogliamo coltivare l’ambizione di una proposta nuova, libera da condizionamenti, capace di unire e non di dividere. “Tempi nuovi avanzano”, diceva Moro. E noi vogliamo dare corpo a questa speranza, cercando innanzi tutto di avvicinare sensibilità e inclinazioni che popolano dialetticamente lo spazio del cattolicesimo italiano.

“Nell’unico Cristo siamo uno”: il sogno agostiniano di Papa Leone XIV

Con la scelta del motto In Illo unum uno – Nell’unico Cristo siamo uno -, Papa Leone XIV ha indicato sin dal primo giorno il cuore pulsante del suo pontificato. Parole ispirate a sant’Agostino, che non rappresentano solo un omaggio al vescovo di Ippona, ma il segno concreto di una visione ecclesiale: quella di una Chiesa riconciliata, unita, che si riscopre corpo vivo in Cristo. In un tempo segnato da fratture, polarizzazioni e conflitti – dentro e fuori le mura della Chiesa – questa frase risuona come un richiamo forte all’essenziale.

Leone XIV è un papa agostiniano. Non solo per formazione o spiritualità, ma per mentalità: come Agostino, è un uomo che cerca l’unità attraverso la verità e la carità. Nelle sue prime uscite ha più volte richiamato l’urgenza di tornare al cuore del Vangelo, laddove ogni barriera – culturale, teologica, sociale – trova senso e compimento nell’incontro con Cristo. E non un Cristo astratto, ma il Cristo vivente, che unisce ciò che era diviso, che riconcilia ciò che sembrava perduto. Ieri, nella omelia della sua prima Messa da pontefice, celebrata nella Cappella Sistina, ha affermato di voler riportare la fede in Gesù, Figlio del Dio vivente, contro una visione che lo riduce a “leader carismatico o superuomo”, diffusa anche “tra molti battezzati che finiscono col vivere un ateismo di fatto”.

Nel pensiero di Agostino, la Chiesa è il Corpus Christi totus, il Cristo totale, formato dal Capo e dalle membra. Non si può amare Cristo senza amare la Chiesa, e non si può amare la Chiesa se non si è disposti a fare comunione. In questo senso, il messaggio di Leone XIV è chiaro: il nostro essere cristiani non è mai solo individuale, ma sempre inserito in una trama di relazioni. “Siamo uno” – non per nostra capacità, ma perché in Cristo siamo stati fatti uno.

Questa visione si riflette anche nell’idea di pace, da lui espressa fin dal primo saluto dalla Loggia delle Benedizioni: la pace del Cristo Risorto. Non una pace diplomatica o meramente istituzionale, ma una pace che nasce dalla giustizia e cresce nella carità. È anche la pace agostiniana, intesa come tranquillitas ordinis, ovvero armonia tra le parti secondo una relazione giusta. Per Leone XIV, la pace è frutto di un ordine spirituale in cui Dio è al centro, e tutto il resto trova il suo posto: l’uomo, la società, le nazioni.

In questa prospettiva si comprende anche il suo desiderio di una Chiesa sinodale: non un semplice metodo organizzativo, ma un cammino condiviso, dove ciascuno è ascoltato e riconosciuto. Il Papa invita l’intera Chiesa a essere una famiglia che cammina insieme, porta i pesi gli uni degli altri, e cerca insieme la volontà di Dio. Nell’unico Cristo siamo uno: è la sintesi di una teologia incarnata, di un desiderio di comunione che parte dal cuore di Dio e si riflette nel volto dell’altro.

Leone XIV esorta a un impegno personale con Dio, in un “quotidiano cammino di conversione”, e si rivolge alla Chiesa perché viva l’“appartenenza al Signore”, porti “a tutti la Buona Notizia” e sia “sempre più città posta sul monte, arca di salvezza che naviga attraverso i flutti della storia, faro che illumina le notti del mondo”. È un sogno agostiniano che diventa proposta pastorale, visione ecclesiale, profezia per il nostro tempo.

Dal mondo buddhista un messaggio di augurio a Papa Leone XIV

In occasione dell’elezione di Papa Leone XIV, successore di Francesco, continuano ad arrivare da ogni parte del mondo messaggi di augurio e di comunione spirituale. Tra questi, anche quello del presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Alberto Aprea, che ha voluto esprimere, a nome della comunità che rappresenta, un saluto fraterno e un auspicio sincero di collaborazione interreligiosa.

Con un messaggio carico di rispetto e visione condivisa, Aprea ha rivolto al nuovo Pontefice le sue più sentite congratulazioni per l’elezione al soglio pontificio, un evento che segna una tappa importante per la Chiesa cattolica e, più in generale, per tutti i credenti che guardano con fiducia a una guida spirituale capace di farsi interprete dei bisogni dell’umanità.

«Come comunità buddista da sempre impegnata nel disarmo nucleare, nella promozione della cultura della Pace e ispirata dall’insegnamento del valore inerente a ogni singola vita – scrive Aprea – riconosciamo con profonda affinità l’appello, caro alla tradizione agostiniana, a cercare nell’interiorità la via per l’unità e la fraternità. Crediamo che, proprio a partire dal cuore umano, possano sorgere legami autentici tra gli esseri umani e dunque tra i popoli e le fedi, radicati nel dialogo sincero, nella ricerca condivisa della verità e nell’amore operoso che tutto unisce».

Aprea ha quindi espresso l’auspicio che «il Suo pontificato saprà guidare l’umanità con umiltà e saggezza verso un futuro di comunione e giustizia», manifestando infine gratitudine per il dialogo interreligioso promosso da Papa Francesco e augurando che quello stesso spirito possa proseguire sotto il nuovo pontificato.

Calcio, classifica serie A, Milan a quota 60

Roma, 9 mag. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Milan-Bologna 3-1

Giornata 36 Milan-Bologna 3-1; Sabato 10 maggio ore 15 Como-Cagliari, ore 18 Lazio-Juventus, ore 20.45 Empoli-Parma, Domenica 11 maggio ore 12.30 Udinese-Monza, ore 15.00 Hellas Verona-Lecce, ore 18.00 Torino-Inter, ore 20.45 Napoli-Genoa, Lunedì ore 18.30 Venezia-Fiorentina, ore 20.45 Atalanta-Roma

Classifica: Napoli 77, Inter 74, Atalanta 68, Lazio, Roma, Juventus 63, Bologna 62, Milan 60, Fiorentina 59, Como 45, Torino, Udinese 44, Genoa 39, Cagliari 33, Verona, Parma 32, Lecce 27, Venezia 26, Empoli 25, Monza 15.

37esima giornata (domenica 18 maggio) Cagliari – Venezia, Fiorentina – Bologna, Genoa – Atalanta, Hellas Verona – Como, Inter – Lazio, Juventus – Udinese, Lecce – Torino, Monza – Empoli, Parma – Napoli, Roma – Milan

Calcio, Milan-Bologna 3-1, decisiva una doppietta di Gimenez

Roma, 9 mag. (askanews) – Il Milan batte il Bologna 3-1 a San Siro. Decisiva una doppietta di Gimenez. Il Bologna va in vantaggio subito dopo l’intervallo con Orsolini ma il Milan la ribalta nel giro di 6′. Prima il pari di Gimenez (che 2′ dopo il gol si vede annullare per fuorigioco il raddoppio), poi Pulisic per il 2-1 e ancora Gimenez per il 3-1 finale. In classifica il Milan sale momentaneamente all’ottavo posto, a -2 proprio dal Bologna. Mercoledì sera le due squadre si ritroveranno contro per la finale di Coppa Italia.

Referendum, La Russa: farò propaganda perchè la gente non voti

Roma, 9 mag. (askanews) – “Io ho detto ci penso ad andare a votare perchè eravamo dentro il Senato e sono presidente del Senato, ora lo ribadisco: Ma sono sicuro che farò propaganda perchè la gente se ne stia a casa”. Lo ha detto, a proposito dei referendum, il presidente del Senato Ignazio La Russa intervistato da Tommaso Cerno al Teatro Niccolini di Firenze in occasione dell’evento “Spazio cultura”, organizzato dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia di Camera e Senato.

Fine vita, Schlein: dal governo scelta ipocrita, cinica e codarda

Roma, 9 mag. (askanews) – “Una scelta ipocrita, cinica e codarda: il Governo impugna la legge sul fine vita in Toscana, mentre con l’altra mano tiene bloccata la legge sul fine vita in Parlamento”. Lo dichiara in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.

“Qui – spiega Schlein – non si tratta di fare propaganda ma di dimostrare la serietà e la responsabilità di non voltare le spalle a chi sta soffrendo, regolando in maniera dignitosa il fine vita. Si tratta di dare seguito a una pronuncia della Corte Costituzionale su cui il Parlamento è in grave ritardo”.

“Ormai – prosegue la segretaria del Pd – non stupisce più nemmeno il silenzio di Forza Italia, che abbassa la testa a Meloni e Salvini ogni volta, specie quando si tratta di negare diritti. Altro che liberali, come quando si dicono favorevoli a cambiare la legge sulla cittadinanza ma poi invitano a disertare il referendum dell’8-9 giugno che fa esattamente questo”.

D’Altro Canto di Tosca torna il 16 maggio, con Carmen Consoli e altri

Roma, 9 mag. (askanews) – Dopo il successo dello scorso anno, nel 2025 D’Altro Canto di Tosca è diventato progetto residente all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma. Dopo il primo appuntamento del 21 febbraio dedicato a Il Carnevale, è il momento del secondo appuntamento: il 16 maggio il protagonista sarà Il Viaggio, che vedrà sul palco come ospiti Carmen Consoli, Neri Marcorè, La Niña e Elena Ledda. Questa volta chiacchiere, aneddoti e canzoni rappresenteranno un vero e proprio viaggio attraverso la musica, partendo dalle proprie radici verso mete inaspettate, con un’unica regola (in realtà sempre la stessa): mettersi in gioco.

Gli appuntamenti seguenti saranno il 9 ottobre con Il tradimento e il 19 dicembre con Il Natale. Gli ospiti saranno annunciati di volta in volta.

Scritto da Tosca con Giorgio Cappozzo, Valentina Romano e Alessandro Greggia, per la direzione musicale di Joe Barbieri, D’Altro Canto è un’idea di spettacolo che si propone di portare il pubblico per mano a conoscere “l’altro canto” della musica attraverso racconti, aneddoti, monologhi e ovviamente tanta musica. Nato cinque anni fa per un programma radiofonico giornaliero andato in onda su Radio Rai3, nel tempo si è trasformato in evento teatrale. Ispirato al “sarau” brasiliano, ovvero un dopocena dove intorno a un tavolo diversi artisti si scambiano in totale libertà musica e parole, nel corso degli anni D’Altro Canto non ha mai perso lo spirito originario che è quello del confronto dialettico giocoso anche su argomenti più delicati e soprattutto quello della scoperta e della rivisitazione musicale. Sul palco la padrona di casa, Tosca, coinvolge artisti amici in quello che si può definire un “passachitarra” e tra ricordi, aneddoti e citazioni accompagna il pubblico attraverso paesaggi sonori poco conosciuti, brani famosi eseguiti in altre lingue, rivisitazioni di hit, canzoni introvabili scoperte per caso e omaggi ai grandi maestri.

“Niente male per quella che è nata come una vera e propria scommessa, non uno dei miei concerti, ma una sperimentazione per uno spettacolo che coniughi contemporaneamente happening, teatro, televisione, musica, racconti”, spiega Tosca. “L’idea è semplice: creare una casa dove tanti artisti si incontrano per raccontarsi, divertirsi e scambiarsi musica. In attesa del mio prossimo progetto discografico in studio, ispirandomi al ‘sarau’ brasiliano, io e una piccola squadra di visionari composta da tre autori, un direttore musicale e due produttori, con i piedi per terra e la testa tra le nuvole, abbiamo profuso in questo progetto tutte le nostre energie. Il risultato è stato quello di ottenere all’Auditorium Parco della Musica di Roma sold-out a ogni appuntamento, con tanto di approdo a una sala con il doppio della capienza. Che la formula funzioni è dimostrato dal fatto che i nostri spettatori acquistino i biglietti prima ancora che gli ospiti siano annunciati. Significa che il pubblico è ormai entrato nello spirito di D’Altro Canto”.

Ogni appuntamento propone un tema da cui partire e, attraverso riflessioni e ovviamente tanta musica, lo spazio si anima, coinvolgendo il pubblico in esplorazioni a volte sconosciute anche agli stessi protagonisti della serata, rivelando spiragli inediti e inaspettate epifanie.

“Una piccola isola felice nel mare magnum di un tempo complesso, da cui non si cerca fuga, ma solo una chiave diversa per interpretarlo, senza subirlo, con grazia e ironia”, prosegue Tosca. E conclude: “Con i molti amici che mi verranno a trovare sarà un piacere e un onore regalare storie e musica, accomunati da una visione affine dell’arte e della sua funzione emotiva, sociale, di crescita e di condivisione”.

Sul palco Tosca e i suoi ospiti saranno accompagnati dai musicisti: Giovanna Famulari pianoforte e violoncello Massimo De Lorenzi chitarra Luca Scorziello percussioni e batteria Lorenzo Apicella pianoforte Fabia Salvucci percussioni e voce Arabella Rustico contrabbasso.

D’Altro Canto è una produzione Don Chisciotte e Do7 Factory.

Ue. colloquio Meloni-Merz: partenariato strategico Italia-Germania

Roma, 9 mag. (askanews) – In un colloquio telefonico tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, i due leader “hanno sottolineato l’eccellente stato dei rapporti bilaterali, come testimoniato anche dai dati sul commercio bilaterale, e confermato la volontà di continuare ad alimentare il partenariato strategico tra Germania e Italia anche attraverso l’attuazione del Piano d’azione congiunto firmato a Berlino nel 2023”. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Ciclismo, Giro d’Italia: a Pedersen tappa e maglia rosa

Roma, 9 mag. (askanews) – Il danese Mads Pedersen (Lidl-Trek) ha vinto la prima tappa del Giro d’Italia 108, la Durazzo (Durrës)-Tirana (Tiranë) di 160 km in 3h36’24″ alla media di 44.362 km/h, conquistando la prima Maglia Rosa di leader della classifica generale. Al secondo e terzo posto il belga Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) ed il venezuelano Orluis Aular (Movistar Team). Pedersen e Van Aert erano i corridori più attesi oggi e hanno rispettato le attese. Il danese ha coronato l’eccezionale lavoro di squadra della Lidl-Trek, tra cui Ciccone, negli ultimi 40 chilometri. Arrivati già staccati diversi uomini di classifica come Gee e Arensman, brutta caduta e già ritiro per Mikel Landa.

“Vincere la prima tappa e vestire la Maglia Rosa è assolutamente fantastico – le parole di Pedersen all’arrivo – È incredibile quanto duramente abbia lavorato la squadra. Sono felice di poterli ripagare con questa vittoria. Il nostro piano preciso era spingere molto forte in salita e fare selezione in gruppo per lo sprint. Bisogna sempre avere timore di Wout Van Aert, è davvero un grande corridore. Non è mai scontato vincere quando c’è lui ma oggi avevo le gambe per concludere il lavoro per la squadra. È la prima maglia di leader che indosso in un Grande Giro, è una bella sensazione”.

Domani la seconda tappa, Tirana-Tirana (13,7 km, cronometro individuale). La Cronometro interamente cittadina che si svolge lungo ampi viali concatenati da svolte a U. Nella parte centrale una breve salita a Sauk è catalogata GPM (nella stessa posizione è situato il rilevamento intermedio). Ultimi 2 km coincidenti con la tappa del giorno precedente. Ultimi 3 km pianeggianti.

Agrivoltaico, Boccanera (Starlight): importante co-progettare

Roma, 9 mag. (askanews) – “L’Agrivoltaico pu portare ulteriore crescita ai territori, recuperando quelli che sono abbandonati o che comunque hanno minor produttivit. Studi e installazioni in attivit dimostrano come l’agrivoltaico riduce l’utilizzo di acqua, pu portare ad un uso minore di pesticidi e maggior produttivit, oltre ad integrare i redditi degli agricoltori. Attiva poi dei circoli virtuosi attraverso universit e enti di ricerca coinvolti nello sviluppo di pratiche agricole pi avanzate e a minor impatto ambientale. Poi c’ la possibilit di avere un impatto positivo in aree come la pianura padana, raggiungendo anche obiettivi di decarbonizzazione. Come Starlight ci siamo per co-progettare e realizzare questi interventi in ottica di sovranit alimentare ed energetica”.

Lo ha sottolineato Gianluca Boccanera, Global Managing Director di Starlight, in occasione del convegno “Agrivoltaico sostenibile: come conciliare la produzione agricola della Pianura Padana con la generazione elettrica rinnovabile che serve al Paese” promosso da Fondazione UniVerde, Coldiretti Lombardia, Starlight che si svolto a Milano, presso Legance.

Pecoraro Scanio: Pasta buon simbolo candidatura Cucina Italiana

Roma, 9 mag. (askanews) – Nell’ambito del meetup EcoDigital a TUTTOFOOD, con il sostegno di EuroToques e la partecipazione di personalit del mondo dell’enogastronomia, del turismo e dell’innovazione giovanile, stata lanciata una proposta concreta e identitaria: scegliere la Pasta come simbolo della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanit dell’UNESCO.

Cos come siamo riusciti a ottenere il riconoscimento per l’arte del pizzaiuolo napoletano – dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, gi Ministro dell’Agricoltura e promotore della candidatura della pizza UNESCO – dobbiamo ora raggiungere un altro grande obiettivo: il riconoscimento della Cucina Italiana come patrimonio dell’intera umanit. E quale simbolo migliore se non la Pasta? .

La proposta nasce dall’evidente valore identitario della pasta nella cultura alimentare italiana: un alimento trasversale, presente dalle Alpi a Pantelleria, che racchiude in s la ricchezza delle ricette regionali, locali e territoriali. Ma la candidatura non si basa solo su motivi storici e culturali.

La nostra cucina – continua Pecoraro Scanio – un modello di sostenibilit e circolarit, capace di valorizzare ingredienti agroalimentari anche marginali o di recupero, in una prospettiva che coniuga tradizione e innovazione. inoltre espressione di una straordinaria biodiversit culturale, testimoniata da oltre 5.000 prodotti agroalimentari tradizionali censiti, il pi alto numero al mondo .

Il percorso verso dicembre, data in cui l’UNESCO potrebbe pronunciarsi, dunque segnato da un messaggio chiaro: la Cucina Italiana non solo buona e famosa nel mondo, anche un esempio virtuoso di patrimonio culturale vivo, sostenibile e inclusivo.

In collaborazione con Fondazione Univerde

MotoGP, Marquez da record nelle prequalifiche a Le Mans

Roma, 9 mag. (askanews) – Marc Marquez si conferma il più veloce, con il nuovo record del circuito (1:29.855) anche nelle prequalifiche del Gp di Francia sul circuito di Le Mans, sesto appuntamento del motomondiale. Lo spagnolo, il solo a scendere sotto il minuto e 30, spaventa anche sul ritmo, con ogni tipo di gomma, e per la facilità disarmante con cui macina giri velocissimi. Nessuno è in grado di stargli davanti. Alle sue spalle Quartararo e Bagnaia, 5° Alex Marquez. Tra gli esclusi che dovranno passare dal Q1 ci sono Marini, Bastianini e Di Giannantonio. Domani qualifiche alle 10.50 e Sprint Race alle 15, domenica gara lunga alle 14

IA: alla Camera conferenza nuovi scenari aziende e professionisti

Roma, 9 mag. – Presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati si svolta, su iniziativa dell’On. Naike Gruppioni, la conferenza dal titolo “Intelligenza Artificiale: i nuovi scenari per Aziende e Professionisti”. Tra i protagonisti dell’incontro, che ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali, esperti del settore e rappresentanti delle professioni ordinistiche e tecniche, l’intervento di Umberto Tranfaglia, co-founder di Cloud Finance. In qualit di imprenditore attivamente impegnato nello sviluppo di soluzioni digitali innovative, ha posto l’accento sulle esigenze concrete delle imprese, sottolineando il potenziale dell’intelligenza artificiale come leva per la crescita economica del Paese e dell’Europa.

La visione imprenditoriale portata da Tranfaglia ha rappresentato un punto di riferimento per il confronto, evidenziando la necessit di creare un ecosistema favorevole all’adozione dell’IA da parte del tessuto produttivo italiano. Il suo contributo si distinto per pragmatismo e orientamento al futuro, ponendo in risalto l’importanza di un utilizzo strategico e consapevole delle nuove tecnologie.

Sono intervenuti, oltre all’On. Naike Gruppioni, deputata e fondatrice del Gruppo Interparlamentare sul digitale: l’On. Andrea De Bertoldi, componente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati; Ilario Cardillo, Tesoriere presso Rummo S.p.A.; l’Avv. Mariangela Di Biase, Vicepresidente nazionale AIGA con delega sull’intelligenza artificiale; Marco Cuchel, Presidente ANC (Associazione Nazionale Commercialisti); Paolo Biscaro, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri; il Cav. Duilio Paolino, Consigliere della Fondazione di Stato per l’Intelligenza Artificiale. A moderare l’incontro stato Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman.

Il Cdm ha impugnato la legge della Regione Toscana sul fine vita

Roma, 9 mag. (askanews) – Il governo, nella riunione del Consiglio dei ministri, ha deciso di impugnare la legge della Regione Toscana sul fine vita. E’ quanto si apprende da fonti di governo.

“Come Presidente della Regione Toscana, esprimo profonda delusione per la decisione del Governo di impugnare la nostra legge sul fine vita. Questa legge rappresenta un atto di responsabilità istituzionale e di rispetto verso le persone che affrontano sofferenze insopportabili”. Lo scrive su facebook il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani.

“La nostra normativa è stata elaborata in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 242 del 2019, che ha indicato la necessità di colmare un vuoto legislativo in materia di suicidio medicalmente assistito – spiega il governatore -. In assenza di una legge nazionale, la Toscana ha scelto di dare risposte concrete ai cittadini, nel pieno rispetto dei principi costituzionali. È paradossale che, invece di lavorare su una legge nazionale attesa da anni, il Governo scelga di ostacolare chi si è impegnato per attuare quanto stabilito dalla Corte. Difenderemo con determinazione la nostra legge, certi di aver agito nel rispetto della legalità, della Costituzione e, soprattutto, delle persone”.

Medtronic e la sfida tecnologica lanciata al diabete

Roma, 9 mag. (askanews) – Vivere con il diabete ha un impatto sulla vita quotidiana, ma l’innovazione tecnologica pu aiutare a gestire la condizione e vivere una vita al pieno delle possibilit.

Questo il tema dell’evento “Ridurre il Peso del Diabete e Semplificarne la Gestione Attraverso la Tecnologia” di Medtronic, leader nella tecnologia sanitaria, che andato in scena marted 6 maggio al Salone delle Colonne a Roma.

Medtronic l’azienda leader mondiale nel settore della tecnologia sanitaria impegnata a offrire soluzioni e servizi innovativi attraverso un approccio centrato sul paziente. In Italia, 3.9 milioni di persone convivono con il diabete, pari al 6,6% della popolazione, di cui 259.000 con diabete di tipo 1 e 3.5 milioni con diabete di tipo 2, con una maggiore prevalenza tra le donne.Molte sono le difficolt che impattano la vita quotidiana, non solo di chi affetto, ma anche di chi gli sta intorno

ll Prof. Marco Marigliano, Professore associato, Pediatria Indirizzo Diabetologico e Malattie del Metabolismo, Universit di Verona, ha dichiarato: “Il diabete di tipo 1 una patologia che mette alla prova tutti i giorni le persone che soffrono di questa patologia, proprio per il fatto che devono prendere tante decisioni ogni giorno legate al mangiare, ad un pasto, all’attivit fisica. Quindi una sfida quella di normalizzare la vita del paziente con il diabete e con l’introduzione della tecnologia si pu tagliare questo traguardo”.

Medtronic si pone l’obiettivo di generare risultati clinici migliori, mettere il paziente al centro e fornire tecnologie capaci di trasformare la vita. Attraverso le sue soluzioni tecnologiche, il paziente riesce ad avere un miglior controllo glicemico arrivando ad un punto ottimale e stabile, migliore qualit del sonno, una semplificazione della terapia e una ripristino di una situazione quotidiana pi vicina alla normalit.

Luigi Morgese, Sr. Business Director Medtronic Diabetes Italy, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “La condizione del diabete ha un impatto quotidiano significativo sull’attivit fisica, sul controllo della glicemia, sull’alimentazione. Bisogna immaginare di dover compiere 180 gesti quotidiani legati alla gestione del diabete. Oggi la tecnologia ci permette di impattare su questa gestione andando a creare automazioni e personalizzazioni che riducono questo fardello, migliorando l’esito clinico, mantenendo la condizione glicemica all’interno di quell’intervallo che rappresenta la gestione ottimale del diabete”.

All’evento presente anche il tennista No.2 al mondo Alexander Zverev, presente a Roma per gli internazionali d’Italia 2025, che convive con una diagnosi di diabete di tipo 1 sin dalla infanzia. Il tedesco ha incontrato Davide, un suo piccolo collega, che guarda a lui per non smettere di sognare.

Calcio, la penultima giornata di serie A tutta il 18 maggio

Roma, 9 mag. (askanews) – La Lega Serie A, senza stabilire gli orari precisi, ha comunicato che la trentasettesima giornata di Serie A, la penultima, verrà disputata tutta domenica 18 maggio 2025. Solo due gare potrebbero essere anticipate, come riportato nel comunicato ufficiale.

Il comunicato. “In ottemperanza a quanto previsto dalla Circolare n. 3 del 3 luglio 2024 che prevede che le 10 gare della 37^ giornata del Campionato di Serie A Enilive possano essere distribuite in più blocchi rispettando la contemporaneità delle gare tra squadre con il medesimo interesse di classifica, si comunica di seguito la programmazione della 37^ giornata (gli orari e la programmazione televisiva verranno comunicati martedì 13 maggio 2025):

Domenica 18 maggio 2025: Cagliari – Venezia Fiorentina – Bologna Genoa – Atalanta* Hellas Verona – Como ** Inter – Lazio Juventus – Udinese Lecce – Torino Monza – Empoli Parma – Napoli Roma – Milan * Nel caso in cui la gara Genoa-Atalanta, all’esito delle gare della 36^ giornata, non avesse più necessità di contemporaneità con le gare della domenica, la stessa si disputerà sabato 17 maggio 2025 alle ore 20.45. ** Nel caso in cui la gara Hellas Verona-Como, all’esito delle gare della 36^ giornata, non avesse più necessità di contemporaneità con le gare della domenica, la stessa si disputerà sabato 17 maggio 2025 alle ore 18.00″.

A Roma "IMMAGINA", Festival Internazionale Teatro di Figura

Roma, 9 mag. (askanews) – Dal 8 all’11 maggio 2025 torna a Roma IMMAGINA, il Festival Internazionale del Teatro di Figura, giunto alla sua quinta edizione. Un appuntamento diffuso che coinvolgerà l’intera città, grazie alla collaborazione dei Teatri in Comune – Teatro Biblioteca Quarticciolo, Teatro Villa Pamphilj, Teatro Tor Bella Monaca e Teatro del Lido di Ostia – insieme al MUCIV-Museo delle Civiltà con l’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, due istituzioni del Ministero della Cultura (MIC), al Teatro Verde e allo Spazio Rossellini, Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio.

Quattro giorni dedicati interamente all’immaginazione e alla creatività, con un denso e articolato programma di spettacoli, laboratori, mostre e incontri, pensato per un pubblico di tutte le età: 20 artisti provenienti da 6 Paesi – Italia, Francia, Spagna, Polonia, Ucraina e Danimarca – porteranno in scena 10 spettacoli con 28 repliche, insieme a 5 laboratori, 4 incontri e 5 mostre, in un festival che attraversa i linguaggi più innovativi e poetici del teatro di figura.

Il festival aprirà giovedì 8 maggio alle 9.30 al Teatro del Lido con Naso d’Argento (Italia) con Consuelo Ghiretti, Elena Gaffuri e Francesca Grisenti, pupazzi di Ilaria Comisso, un racconto popolare contenuto nelle Fiabe italiane di Italo Calvino che affronta il tema della bugia attraverso gli occhi dei bambini. Con un linguaggio teatrale che unisce paura e meraviglia, Naso d’Argento regala al pubblico più giovane l’opportunità di imparare, immaginare e costruire conoscenza, scoprendo il valore della verità e l’importanza di proteggere la propria identità. Repliche: venerdì 9 ore 10 Teatro Biblioteca Quarticciolo e sabato 10 ore 11 presso il Teatro Villa Pamphilj.

Sempre giovedì 8 maggio alle ore 9.30 e a seguire alle 11 presso il Teatro Tor Bella Monaca è in scena Cat – Bird – Fish (Danimarca), regia di Sandra Pasini con Annemarie Waagepetersen e Hisako Miura, una performance poetica senza parole che invita il pubblico a sperimentare la magia del teatro in un’atmosfera intima. Ispirato all’universo fantastico del pittore svizzero-tedesco Paul Klee, lo spettacolo mette in scena un gioco di ombre e forme geometriche in cui elementi astratti prendono vita e si incontrano in modi sempre nuovi. Repliche: sabato 10 ore 16 e 17.30 presso MUCIV-Museo delle Civiltà con l’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.

La giornata dell’8 maggio prosegue alle ore 10 al Teatro Biblioteca Quarticciolo con Filar storie che camminano su un filo (Italia-Spagna), ideazione e interpretazione Antonella D’Ascenzi, Marionette, danza contemporanea e poesia visiva per un pubblico di tutte le età. Corpi e oggetti prendono vita in un magico intreccio di fili, raccontando come, anche nelle difficoltà, possiamo ricostruire una comunità e sentire di vivere in una rete di fili e relazioni. Repliche: venerdì 9 ore 17,30 presso MUCIV-Museo delle Civiltà con l’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, sabato 10 ore 17 al Teatro del Lido e domenica 11 ore 17.30 allo Spazio Rossellini.

Alle ore 11 presso MUCIV-Museo delle Civiltà con l’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale con Echo (Spagna) ideazione ymedioteatro regia Ymedioteatro, Zero en Conducta e Delfín Caset, una storia di amicizia e legami indissolubili, raccontata attraverso una poetica danza di immagini e clownerie. Due comici intrappolati su un palcoscenico trasformano il loro incubo in un’emozionante metafora sulla vita e sull’arte di convivere. Repliche: venerdì 9 alle 17 presso il Teatro del Lido, sabato 10 alle 17 al Teatro Villa Pamphilj e domenica 11 alle 17 al Teatro Biblioteca Quarticciolo.

Sempre alle ore 11 al Teatro Villa Pamphilj va in scena Lemba (Spagna) della compagnia Ángeles de Trapo. Lemba è una scimpanzé catturata dalla sua famiglia per essere venduta come animale da compagnia a un influencer a caccia di follower, ma riesce a scappare da una vita da star del web per riconquistare la sua libertà. Repliche: venerdì 9 ore 11 presso MUCIV-Museo delle Civiltà con l’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.

Seconda giornata altrettanto ricca di appuntamenti venerdì 9 maggio, si parte alle 10 al Teatro Tor Bella Monaca con Albero (Italia) – dedicato a Bruno Munari, di Ravenna Teatro/Drammatico Vegetale testo e regia di Pietro Fenati con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni. Lo spettacolo è dedicato all’artista e designer Bruno Munari che ha declinato la sua attività creativa in diversi ambiti tra cui la didattica. Repliche: sabato 10 alle 17 al Teatro Biblioteca Quarticciolo.

Si prosegue alle 11 al Teatro Villa Pamphilj con Apnea (Francia), testo di Jean Cagnard, attori e animatori Catherine Brocard e Yoann Rousseau, uno spettacolo senza parole che, con umorismo e tenerezza, invita a spiare le intime tensioni di una coppia e i sogni che possono nascere anche quando ci sentiamo intrappolati e “in apnea”. Sul palcoscenico di sogni e desideri nascosti, una coppia cerca di evadere dalla routine. Repliche: sabato 10 alle 17.30 allo Spazio Rossellini e domenica 11 ore 17 al Teatro del Lido.

Terzo giorno di programmazione sabato 10 maggio alle 11 con Grandfather (Polonia) al MUCIV-Museo delle Civiltà con l’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, spettacolo della compagnia Teatro Marionbrand, nata in Ucraina, uno spettacolo di burattini che vede il pubblico coinvolto. Repliche domenica 11 maggio alle 11 presso il Teatro Villa Pamphilj

Sempre il 10 maggio alle ore 16 nel giardino del Teatro Villa Pamphilj con la Companyia Jordi Bertran in Circus (Spagna/Argentina), un sogno circense di burattini e clown. Uno spettacolo che omaggia i grandi maestri, da Chaplin ai fratelli Marx, con numeri sorprendenti e un’interazione magica con il pubblico. Repliche: domenica 11 alle 17 presso MUCIV-Museo delle Civiltà con l’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.

A conclusione, domenica 11 maggio alle 11.30 presso MUCIV-Museo delle Civiltà con l’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale va in scena Pulcinella (Italia), una produzione Ti con Zero e Bianco Teatro, una performance tra teatro di figura, danza e narrazione per parlare di letteratura con personaggi del mondo della commedia dell’arte, animati da performer. Un pesce d’argento, una capanna, re e regine. Spaghetti e la tarantella. Ispirato a Pulcinella e il pesce d’argento di Lele Luzzati.

Alle ore 17 al Teatro Villa Pamphilj la stessa compagnia è impegnata nella performance itinerante dal titolo Teatri tra-vestiti, maschere e personaggi della Commedia dell’Arte si animano e prendono corpo tra le mani e i gesti degli artisti in scena, trasportando lo spettatore in un gioco di illusioni e meraviglia.

Nato, Merz: ho cambiato idea, Usa "cruciali" per sicurezza Europa

Milano, 9 mag. (askanews) – Gli Stati Uniti d’America sono “indispensabili” per la sicurezza europea. Così il cancelliere tedesco Friedrich Merz dal quartier generale della NATO a Bruxelles dopo un incontro con il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, che nei giorni scorsi ha celebrato anche l’anniversario di adesione della Germania alla Nato e ha incontrato il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier il 28 aprile 2025 e il nuovo ministro degli esteri Johann Wadephul il 30 aprile.

“L’America è fondamentale per la sicurezza dell’Europa, cruciale per la sicurezza dell’Europa”, ha dichiarato Merz. “Ho più speranze oggi che a febbraio, ho più speranze per il Vertice dell’Aia che saremo in grado di sviluppare una strategia comune insieme agli americani”, ha affermato nel corso di una conferenza stampa trasmessa in streaming.

Tornando alla ben nota frase, pronunciata da Merz appena eletto, in merito agli Usa, Merz ha aggiunto rispondendo a una domanda di Reuters: “i timori che ho avuto nella notte delle elezioni erano relativi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco che era avvenuta una settimana prima. Sono molto grato oggi che ora posso essere più ottimista sul futuro dell’alleanza NATO”. Reuters gli ha chiesto se avesse cambiato idea dopo aver messo in dubbio sulla tv nazionale tedesca che la Nato sarebbe esistita ancora per il summit dell’Aia che si terrà a fine giugno.

L’allora candidato cancelliere della CDU/CSU Friedrich Merz aveva dichiarato che il suo obiettivo in politica estera è raggiungere l’indipendenza dagli USA. Il 23 febbraio nel “Berlin Round” di ARD e ZDF, il leader della CDU aveva affermato: “Per me la priorità assoluta sarà rafforzare l’Europa il più rapidamente possibile, affinché si possa davvero raggiungere, passo dopo passo, l’indipendenza dagli USA”. Aveva anche aggiunto che non credeva “che avrei mai detto una cosa del genere in uno show televisivo”.

Mattarella a via Caetani per l’omaggio ad Aldo Moro

Roma, 9 mag. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di fiori in Via Caetani dove il 9 maggio 1978 venne ritrovato il corpo senza vita dell’Onorevole Aldo Moro, Statista e Presidente della Democrazia cristiana, rapito e ucciso dalle Brigate Rosse. Alla commemorazione erano presenti anche i presidenti delle Camere Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, oltre a rappresentanti del Governo e delle Istituzioni locali.

Terrorismo, Mattarella in via Caetani per rendere omaggio ad Aldo Moro

Roma, 9 mag. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di fiori in Via Caetani dove il 9 maggio 1978 venne ritrovato il corpo senza vita dell’Onorevole Aldo Moro, Statista e Presidente della Democrazia cristiana, rapito e ucciso dalle Brigate Rosse. Alla commemorazione erano presenti anche i presidenti delle Camere Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, il presidente della Corte Costituzionale Giovanni Amoroso, oltre a rappresentanti del Governo e delle Istituzioni locali.

Vietti: Anfir a sostegno di famiglie e imprese nella ripresa

Roma, 9 mag. (askanews) – “Le incertezze relative alla situazione nazionale e internazionale hanno fatto tornare d’attualit il tema del sostegno pubblico all’economia. Da questo punto di vista le Finanziarie regionali svolgono un ruolo fondamentale: da un lato veicolano le risorse dei fondi strutturali europei relativi alla programmazione 2021-2027 e dalle regioni di riferimento li fanno affluire al tessuto produttivo territoriale periferico e, dall’altra, offrono strumenti finanziari a sostegno delle start up, delle imprese innovative e, pi in generale, di tutto il mondo delle piccole e medie imprese. E ancora le Finanziarie regionali affiancano le imprese insieme al sistema bancario oppure ne rappresentano l’alternativa”, ha dichiarato Michele Vietti, presidente di ANFIR, al convegno nazionale ANFIR organizzato a Palermo

In particolare, in un contesto in cui la Sicilia dimostra segnali di ripresa economica con un aumento di imprese e di occupati e un Pil stimato in crescita in misura maggiore rispetto al dato nazionale, Irfis FinSicilia S.p.A. svolge un ruolo di braccio operativo della Regione Siciliana per la realizzazione delle sue politiche economiche e sociali. Lo ha ribadito la Presidente Iolanda Riolo che intervenuta davanti alle principali autorit regionali, ai vertici dell’Associazione delle finanziarie regionali e gli esponenti degli altri istituti come Irfis.

Irfis oggi la leva tecnica della Regione, lo strumento attraverso cui si concretizzano le linee strategiche tracciate dal governo regionale: supportare lo sviluppo delle imprese, promuovere l’inclusione sociale, rafforzare la competitivit del sistema Sicilia , ha spiegato la Riolo.

A partire dal 2020 da quando divenuto soggetto in house della Regione siciliana e alla data del 31 marzo 2025, Irfis ha in gestione oltre 1 miliardo di euro in fondi pubblici. Di questi: 916 milioni sono destinati alle imprese (oltre 27.000 beneficiarie) e 119 milioni a famiglie e persone fisiche (oltre 45.000 soggetti raggiunti).

Le risorse provengono per il 63% da fondi extraregionali, per il 29% dal Fondo Sicilia e per l’8% da fondi regionali diretti: una integrazione virtuosa tra risorse comunitarie, nazionali e regionali, gestita interamente da Irfis con criteri di efficienza, tempestivit e trasparenza.

Ci sono molte misure gi operative: Ripresa Sicilia (180 milioni), Fare Impresa in Sicilia (53 milioni), Caro mutui prima casa (50 milioni) e Contributo di solidariet (30 milioni). Ma nel secondo semestre 2025 saranno attivate nuove azioni fortemente volute dal governo della Regione e affidate a Irfis per la gestione del turismo, della Basket Bond Sicilia e del Credito al consumo.

La Regione Siciliana – ha ribadito Riolo – ha scelto una governance integrata, in cui Irfis il soggetto attuatore privilegiato delle misure economiche, in grado di tradurre la programmazione politica in risultati concreti e misurabili, in tempi certi e con trasparenza. Questa scelta si rivelata decisiva per rispondere alle sfide della ripartenza e accompagnare la crescita nei settori strategici. Irfis continuer ad essere lo strumento tecnico-finanziario attraverso cui la Regione Siciliana attua la propria strategia di sviluppo territoriale – ha concluso Riolo – sostenendo imprese, famiglie, innovazione e inclusione sociale in modo integrato e misurabile .

Edilizia e qualit costruito: A Milano ITC Construction Days

Roma, 9 mag. – Serve una ‘rivoluzione’ che coniughi sostenibilit ed economia per vincere la sfida legata alla crescita del tessuto urbano e alla qualit del ‘costruito’. E’ questa la prima indicazione emersa a Milano da ‘ITC Construction Days 2025’, la prima conferenza nazionale dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con Assimpredil Ance, cominciata oggi e che si concluder il 9 maggio con la partecipazione di esperti e rappresentanti di categoria. Al centro delle assise il rapporto ricerca-produzione e i temi del cambiamento climatico, della digitalizzazione, dell’intelligenza artificiale, della transizione ecologica. “La ricerca – ha detto Massimo Clemente, direttore dell’ITC-CNR – deve dare risposte concrete a problemi oggettivi. Il problema della casa molto sentito dai cittadini e dalle imprese che cercano nuovi campi di sviluppo. Dopo la stagione dei ‘superbonus’, la ricerca deve fare in modo che queste aspettative si traducano in miglioramento della qualit della vita; occorre rispondere ai grandi temi della casa e della qualit urbana” ha ancora affermato lo studioso che ha suggerito l’utilizzazione delle tecnologie ma, nello stesso tempo, l’attivazione “di processi di ascolto con le comunit” oltre che con “il sistema della produzione, delle istituzioni, della politica”. Emilio Fortunato Campana, direttore CNR-DIITET, ha evidenziato che “il 2% della superficie del mondo occupato da citt, il 50% della popolazione mondiale vive gi nelle citt e questo dato tende ad aumentare” aggiungendo che “le citt consumano il 75% dell’energia e producono l’80% della CO2 nel mondo”. Quindi affrontare il tema della casa, delle citt, del come la comunit umana si organizza per vivere insieme “rappresenta il cuore del futuro della sostenibilit del mondo”. Ma gli agglomerati urbani non sono uguali; quindi, occorre affrontare una questione complessa: “Le risposte possono venire dalle nuove tecnologie digitali, con l’intelligenza artificiale ma anche con la comprensione che la citt un sistema complesso che ha tanti sistemi e bisogna studiare questi sistemi separatamente, ma anche nelle loro interazioni”. Il riferimento ai sistemi, al traffico, alla distribuzione delle risorse, al ciclo dei rifiuti, alla fruizione dei beni culturali, all’ambiente costruito, alla qualit dell’aria. Secondo Regina De Albertis, presidente Assimpredil Ance, ” fondamentale ripensare il nostro modo di vivere e ragionare per dare risposte concrete ai nuovi bisogni della popolazione”. “Le case devono essere tecnologicamente efficienti e flessibili – ha ancora detto – Noi abbiamo varato un ‘codice’ di condotta che si chiama ‘Cantiere Impatto Sostenibile’ che mette al centro la sostenibilit come linea-guida per l’attivit delle nostre realt che riguarda la fase di cantiere, fase fondamentale della nostra attivit. Il tutto per giungere un prodotto edilizio che possa rispondere alle esigenze della popolazione. Ma il tutto deve avvenire in una logica di sostenibilit economica”. Paola Marone, presidente di Federcostruzioni, ha sottolineato che “oggi c’ enorme difficolt all’accesso al bene casa in quanto ci sono costi che non risultano congrui con le disponibilit economiche”. “Stiamo lavorando – ha sostenuto – perch si mettano in campo misure di natura fiscale, urbanistica – attraverso un nuovo testo unico delle costruzioni – per far s, anche con l’utilizzazione del capitale privato, che il bene casa diventi accessibile non solo in Italia ma in tutta Europa”.

Il 21 maggio la prima udienza generale di Leone XIV

Città del Vaticano, 9 mag. (askanews) – La Prefettura della Casa Pontificia ha diffuso una nota con i prossimi appuntamenti di Papa Leone XIV.

Il 10 maggio, domani, si terrà l’incontro con i Cardinali, l’11 maggio, dalla Loggia Centrale della Basilica, la recita del Regina Caeli.

Il 12 maggio il Papa incontra la stampa mondiale, il 16 maggio i Corpo Diplomatico, il 18 maggio la messa di inizio pontificato, il 20 maggio la presa di possesso della Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura, il 21 maggio la prima Udienza Generale, il 24 l’incontro con la Curia Romana e i dipendenti SCV. Il 25 maggio, invece, dopo la recita del Regina Caeli, si terrà la presa di possesso della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano e la presa di possesso della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.

Nastri d’Argento, "M – Il figlio del secolo" è la Serie dell’anno

Roma, 9 mag. (askanews) – “M – Il figlio del secolo”, con protagonista Luca Marinelli è la Serie dell’anno 2025. Lo hanno annunciato i Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI) che hanno anticipato anche i Nastri d’Argento già assegnati ad alcuni protagonisti dell’ultima stagione e le cinquine finaliste da oggi al voto nelle categorie Commedia, Crime, Drama, Dramedy e Film Tv.

Scritta da Stefano Bises e Davide Serino, dal best seller Premio Strega di Antonio Scurati, diretta da Joe Wright e prodotta da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment – società del gruppo Fremantle (in collaborazione con Fremantle e Cinecittà S.p.A.) “M – Il figlio del secolo” sarà premiata sabato 31 maggio a Napoli, nella serata conclusiva dei Nastri d’Argento Grandi Serie.

Già assegnati i Nastri a Luca Marinelli per “M – Il figlio del secolo”, Kim Rossi Stuart (Il Gattopardo), Alba Rohrwacher (L’amica geniale – Storia della bambina perduta), Monica Guerritore (Inganno) e Vittoria Schisano (La vita che volevi). A questi cinque si aggiungeranno, come sempre, Premi Speciali e riconoscimenti per il talento più giovane ma soprattutto i Nastri ai titoli vincitori nelle diverse categorie e le attrici e gli attori più votati.

Sono in tutto 23 i titoli in gara selezionati che concorrono nelle cinque categorie (Commedia, Crime, Drama, Dramedy e Film Tv) che ormai tradizionalmente sintetizzano la serialità in onda sulle piattaforme Disney+, Netflix, Paramount+, Prime Video, RaiPlay, Sky e sulle reti Rai e Mediaset.

I titoli in votazione, in ordine alfabetico sono nella Commedia: “Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883”, “Imma Tataranni – Sostituto procuratore – quarta stagione”, “Sconfort Zone”, “Vincenzo Malinconico, Avvocato d’insuccesso 2”, “Vita da Carlo – terza stagione”. Nel Crime sono in cinquina “Acab”, “Avetrana – Qui non è Hollywood”, “Dostoevskij”, “Stucky”, “The bad guy – seconda stagione”. Nel Drama in gara “Fuochi d’artificio”, “Il Gattopardo”, “L’amica geniale – Storia della bambina perduta”, “L’arte della gioia” e “Leopardi – Il poeta dell’infinito”. Per il Dramedy sono candidati “La vita che volevi”, “Miss Fallaci”, “Storia della mia famiglia”, “Tutto chiede salvezza – stagione 2”, “Tutto quello che ho”. Infine sono tre i titoli che concorrono per il miglior Film Tv: “La bambina con la valigia”, “La farfalla impazzita”, “Questi fantasmi!”.

In cinquina per il Nastro alla migliore attrice protagonista Tecla Insolia (L’arte della gioia), Irene Maiorino (L’amica geniale – Storia della bambina perduta), Benedetta Porcaroli (Il Gattopardo), Lunetta Savino (Libera) e Vanessa Scalera (Avetrana – Qui non è Hollywood). Tra le non protagoniste concorrono Valeria Bruni Tedeschi e Jasmine Trinca (L’arte della gioia), Selene Caramazza (The bad guy – seconda stagione), Carlotta Gamba (Dostoevskij), Maria Paiato (Vita da Carlo – terza stagione) e Anna Rita Vitolo (L’amica geniale – Storia della bambina perduta).

Candidati tra gli attori protagonisti Luigi Lo Cascio (The bad guy – seconda stagione), Fabrizio Gifuni (L’amica geniale – Storia della bambina perduta), Leonardo Maltese (Leopardi – Il poeta dell’infinito), Eduardo Scarpetta (Storia della mia famiglia) e Filippo Timi per Dostoevskij. Per i non protagonisti Paolo Calabresi e Francesco Colella (Il Gattopardo), Guido Caprino (L’arte della gioia), Antonio Catania e Vincenzo Pirrotta (The bad guy – seconda stagione), Gabriel Montesi (Dostoevskij) e Fausto Russo Alesi (Leopardi – Il poeta dell’infinito).

I Nastri Grandi Serie sono un evento dei Giornalisti Cinematografici Italiani realizzato con il sostegno del MiC – Direzione Generale Cinema e audiovisivo in collaborazione con la Film Commission Regione Campania, “un appuntamento sempre più atteso dal mondo della serialità che nei Nastri d’Argento Grandi Serie” – sottolinea a nome del Direttivo Nazionale Laura Delli Colli, presidente – hanno trovato per la prima volta, ormai già cinque anni fa, un’occasione unica di visibilità. La serialità sempre di più esprime una declinazione importante del cinema e negli ultimi anni le grandi produzioni hanno dimostrato che sono in grado di conquistare nuovi spettatori e mercati internazionali”.

I titoli candidati sono stati selezionati tra le serie andate in onda su reti e piattaforme dal primo giugno 2024 al 31 maggio 2025. La selezione è a cura del Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani.

Platea gremita per il premio “La Penna d’Oca del Campidoglio”

Roma, 9 mag. (askanews) – La leggenda delle oche del Campidoglio, involontarie sentinelle che con il loro starnazzare salvarono Roma, si trasformata in un gesto di riconoscenza, un vero tributo a coloro che fanno la differenza compiendo azioni in difesa degli animali e dell’ambiente. Davanti ad una sala gremita si svolta la seconda edizione del premio “La Penna d’Oca del Campidoglio” che, nella prestigiosa Sala della Protomoteca in Campidoglio, ha riunito centinaia di persone, tra volontari, forze dell’ordine, studenti, giornalisti, attori, cantanti, influencer e tanti altri. Un evento, ideato dall’associazione Pet Carpet presieduta dalla giornalista Federica Rinaudo e sostenuto dalla Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, che per questa edizione stato ancora pi speciale grazie alla presenza di materiale fotografico di due icone della cultura italiana, due giganti della comicit come Tot e Peppino De Filippo che, dietro la maschera del palcoscenico, nutrivano un immenso affetto per gli animali. Una piccola anteprima di una preziosa galleria fotografica, realizzata anche in collaborazione con l’Archivio Centrale dello Stato che conserva l’Archivio Peppino De Filippo e il benestare delle famiglie, che ha mostrato un aspetto meno esplorato della loro vita privata. Un cuore grande in un ponte tra passato e presente, messaggio che ha ispirato la statuetta creata dal giovane artista Leonardo Sebastiani, donato alla memoria per non dimenticare i grandi personaggi che hanno reso celebre il nostro paese. Il racconto storico dell’antica leggenda legata alle oche di Giunone che ha dato spunto al titolo del premio, realizzato con il patrocinio di Anas (Gruppo FS), Fnovi e in collaborazione con Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e con il sostegno di realt leader come Giulius l’amico degli animali e Pet Memory, si legato alle “storie” contemporanee per sottolineare un prezioso momento di riflessione e di celebrazione di un’umanit che non si rassegna, che agisce con cuore e ingegno per proteggere la bellezza e la fragilit del nostro mondo. Tra i premiati: Polizia di Stato – David Lucani , Arma dei Carabinieri – Marco Fratoni, Anas – Simone Iovine, gli artisti Licia Col, Grazia di Michele, Raffaele Paganini, Loredana Cannata, Enzo Salvi, lo street artist Moby Dick, gll influencer Joy Barboncino Toy, Marley SuperCane e Damiano Giordano con i suoi racconti felini. Grande emozioni e applausi per i cani della Federazione Italiana Nuoto sezione Salvamento, il Rifugio fondato dall’attrice Franca Valeri, la Colonia Felina dei Gatti della Piramide, i City Angels, la Banca delle Visite Pet che favorisce chi non pu permettersi le cure per gli animali, ma anche la comunit social di Babalu’, il Teatro Golden con la mascotte Maia che riceve il pubblico a teatro, il circo senza animali CircAfrica e Mario Talarico, artigiano che crea ombrelli a tema pet. Un riconoscimento alla stessa Svetlana Celli e a Fabrizio Santori, segretario dell’Assemblea Capitolina, in prima linea nelle campagne a tutela delle creature indifese ma soprattutto a Dana la cagnolina disabile salvata da un fosso dove era stata lanciata da Ombretta Caprioli e quello per gli istituti scolastici Elisa Scala, Piersanti Mattarella Plesso Satta e la Scuola Internazionale di Comics, che hanno dato vita a laboratori e progetti green e pet che fanno sperare in un futuro migliore per i giovani pi consapevoli del mondo che li circonda. E infine il riconoscimento anche ai professionisti della comunicazione, tra cui Tg 5, Il Messaggero, Tg 2, Repubblica.it, Rai Tg r Lazio, Qui Mamme del Corriere della Sera, Tg Com 24, Viviroma.tv di Massimo Marino, Tg 24 Sky.it … grazie ai quali le storie degli animali prendono “voce”.

In collaborazione con l’Associazione Pet Carpet

Al via “Pet Camper Tour Giubileo Edition”

Roma, 9 mag. (askanews) – Il cuore verde a quattro zampe del “Pet Camper Tour” riaccende i motori! Per il quinto anno consecutivo la campagna itinerante, che pulsa di energia e impegno, torna on the road per seminare consapevolezza sulla tutela ambientale, la lotta all’abbandono e la sicurezza stradale. Una edizione speciale ispirata dalla figura luminosa di San Francesco d’Assisi, il santo che parlava agli uccelli e chiamava “Fratello Lupo”, per creare un legame con il Giubileo che in questo modo si tinge di verde e si fa ancora pi amico degli animali. L’associazione Pet Carpet, con la sua presidente la giornalista Federica Rinaudo, pronta a tonare sulle strade, con il patrocinio di Arma dei Carabinieri, Anas (Gruppo FS), Fnovi e in collaborazione con Polizia di Stato, per riprendere il suo viaggio e portare avanti un messaggio decisamente significativo nel rispetto di ogni forma di vita e in linea con l’enciclica “Laudato si'” di Papa Francesco, che richiama proprio l’eredit lasciata dal santo di Assisi. Dal 10 maggio 2025 la coloratissima carovana per la prima volta far tappa esclusivamente nel Lazio, proprio per omaggiare l’Anno Santo, con 4 appuntamenti, resi possibili grazie al sostegno di realt leader come PetStore Conad e Vitakraft da anni al fianco degli animali, in collaborazione con Verdemax dalla parte della natura e Casa del Beb per i bambini , che si snoderanno in alcuni luoghi di ritrovo frequentati da un pubblico di tutte le et. Le tappe del tour, 10 e 11 maggio Centro Commerciale Talenti Village, 17 e 18 maggio Centro Commerciale Aura a due passi da San Pietro, 14 e 15 giugno MagicLand parco divertimenti a Valmontone e 21 e 22 giugno parco acquatico Aquafelix a Civitavecchia, diventeranno momenti di incontro e riflessione. Tra le attivit proposte: laboratori creativi per educare all’importanza del riciclo e alla cura delle piante e degli animali, incontri per sensibilizzare sull’adozione responsabile e sulla lotta all’abbandono, un gesto crudele che San Francesco avrebbe certamente deplorato. Questa sinergia di forze permetter di affrontare tematiche delicate con un approccio coinvolgente, attraverso esperienze sensoriali, giochi e quiz, pensati sia per adulti che bambini. Un’opportunit speciale sar offerta a chi vorr lasciare una video testimonianza o dedica dedicata ai propri amici a quattro zampe o agli animali selvatici. Il team di videomaker raccoglier queste storie emozionanti, che potranno poi essere selezionate per il Pet Carpet Film Festival, la rassegna cinematografica internazionale sul mondo animale in programma per settembre 2025. Un focus particolare in ogni tappa sar dedicato alla biodiversit, elemento cruciale per la salute del nostro pianeta, e alla sicurezza stradale, soprattutto quando si viaggia con bambini e animali al seguito. Il Pet Camper Tour ricorder l’importanza della prudenza al volante, specialmente durante le gite fuori porta e le vacanze, quando la fretta di raggiungere la meta pu far dimenticare regole fondamentali.

In collaborazione con l’Associazione Pet Carpet

Putin con Xi alla parata della Vittoria, oscurata dall’elezione del Papa

Milano, 9 mag. (askanews) -(di Cristina Giuliano) La Russia conserva “fedelmente” la memoria della Grande Guerra Patriottica, ovvero la II guerra mondiale e “la verità e la giustizia sono dalla nostra parte”. In sintesi questo il senso del breve discorso del leader del Cremlino Vladimir Putin tenuto sulla Piazza Rossa per l’ottantesimo anniversario di quello che è celebrato come il Giorno della Vittoria sulla Germania Nazista a Mosca, trasmesso a reti unificate nel Paese, ma oggi inevitabilmente oscurato a livello mondiale dall’elezione del nuovo Papa e vescovo di Roma, l’americano Leone XIV.

In una Russia ancora in guerra con l’Ucraina, non c’erano leader occidentali di primo piano o addirittura il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump sugli spalti a guardare le celebrazioni insieme con Putin. Tra gli ospiti d’alto rango figuravano invece il presidente cinese Xi Jinping, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva: tra gli europei il presidente serbo Aleksandar Vucic e il primo ministro slovacco Robert Fico, nonché il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e leader di ex repubbliche sovietiche. Inquadratissimo il segretario generale del Comitato centrale del Partito comunista del Vietnam, To Lam.

Un parterre più ricco ma non troppo differente dal 70esimo anniversario della Vittoria il 9 maggio 2015, quando c’era sempre Xi, mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel – presente in città – non assistette alla parata e incontrò il giorno successivo, il 10 maggio, Vladimir Putin per una cerimonia di commemorazione e per discutere delle relazioni tra Russia e Germania. Era passato poco più di un anno dall’annessione russa della penisola ucraina di Crimea e due giorni dopo, il 12 maggio 2015 l’allora segretario di Stato Usa John Kerry incontrava Putin a Sochi per un “franco” faccia a faccia che tuttavia non riportò i rapporti tra occidente e Russia sui binari del buon vicinato.

IL DISCORSO DI PUTIN

Tracciando parallelismi storici tra la Seconda guerra mondiale e l’attacco su larga scala all’Ucraina, nel suo discorso Putin ha puntato sui suoi connazionali in quanto ‘eredi dei vincitori’, che celebrano il Giorno della Vittoria “come il giorno più importante per il Paese, per l’intera nazione, per ogni famiglia, per ognuno di noi”, come ha affermato il presidente russo. Ha poi sottolineato che la generazione che ha schiacciato il nazismo ha conquistato la libertà e la pace per tutta l’umanità al costo di milioni di vite. “I nostri padri, nonni e bisnonni hanno salvato la Patria e ci hanno lasciato in eredità la difesa della Patria… Tutto ciò che ci è caro, tutto ciò che è sacro”, ha detto Putin, dopo l’esecuzione della musica di apertura della parata “Guerra santa”.

Poi ha osservato che quasi l’80% della popolazione del pianeta è stata coinvolta nell'”orbita infuocata” della Seconda Guerra Mondiale. Ha sottolineato che la completa sconfitta della “Germania nazista, del Giappone militarista e dei loro satelliti” è stata raggiunta attraverso sforzi congiunti. “Ricorderemo sempre che l’apertura del Secondo Fronte in Europa, dopo le battaglie decisive sul territorio dell’Unione Sovietica, ha avvicinato la vittoria. Apprezziamo profondamente il contributo alla nostra lotta comune dei soldati degli eserciti alleati, dei combattenti della resistenza, del coraggioso popolo cinese e di tutti coloro che hanno combattuto per un futuro di pace”, ha affermato il presidente russo.

Il riferimento è denso di significato visto che il Secondo Fronte si riferisce all’apertura di un nuovo teatro bellico in Europa occidentale durante la Seconda Guerra Mondiale, fortemente richiesto da Stalin per alleggerire la pressione sull’Armata Rossa, che combatteva contro la Wehrmacht sul Fronte Orientale fin dal 1941. Il Secondo Fronte ebbe inizio con il celebre sbarco in Normandia, che permise agli angloamericani di schierare enormi forze aeroterrestri sul continente europeo, ma giunse in ritardo di due anni dal punto di vista di Stalin, il 6 giugno 1944, e fu oggetto di tensioni tra l’Unione Sovietica e le potenze alleate, in particolare tra Gran Bretagna e Stati Uniti d’America, che avevano visioni diverse sulla pianificazione e i tempi di attuazione.

Va detto che alla parata odierna sono stati invitati veterani provenienti da Usa, da Israele, dall’Armenia e dalla Mongolia, nonché reparti militari di “paesi amici”, tra cui sette paesi dell’ex Unione Sovietica. La parte storica della processione è stata notevole, con le colonne a piedi che trasportavano stendardi del fronte, bandiere di battaglia ed equipaggiamento bellico. Tra i mezzi a sfilare i moderni carri armati T-90, i missili Iskander e i sistemi antiaerei S-400. Per la prima volta sono stati mostrati anche i droni, tra cui Orlan, Lancet e Geran, utilizzati quasi quotidianamente dall’esercito russo per colpire l’Ucraina.

La camera ha inquadrato più volte un Putin inclinato o da una parte o dall’altra, impegnato a parlare con gli ospiti stranieri e con i veterani. Si è pure congratulato con i combattenti nordcoreani, non lesinando strette di mano e sorrisi: proprio quelli che hanno preso parte ai combattimenti contro gli ucraini nella regione russa di Kursk. A sfilare le truppe di Cina, Laos, Uzbekistan, Turkmenistan, Azerbaijan, Vietnam, Egitto, Myanmar, mentre la direzione artistico militare ha cercato di mantenere l’eredità della direzione precisa del generale Valerij Khalilov (scomparso nel 2016, pur restando un vero punto di riferimento per la parata): eseguite più di 40 marce e temi musicali. Le riprese sono state spettacolari, con minicam in soggettiva attaccate persino sulle baionette o sulle code dei caccia che alla fine hanno tinto il cielo della Piazza Rossa con i colori della bandiera russa.

DA LULA A FICO: BILATERALI DEL GIORNO

Dopo la parata, i capi di Stato si sono recati insieme al Giardino di Alessandro, dove hanno deposto dei fiori presso la Tomba del Milite Ignoto. A mezzogiorno locale Putin ha tenuto un ricevimento per i capi delle delegazioni straniere e per gli ospiti.

Verso le 14.30 italiane Putin inizierà una lunga serie di incontri bilaterali. Il primo è con il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, dopo essersi incontrati il giorno prima durante una cena di gala al Cremlino. A seguire vedrà il leader dell’Egitto, Abdel Fattah el-Sisi anche su questioni internazionali e regionali, in particolare della situazione in Medio Oriente e Nord Africa. E ancora i leader di Serbia, Slovacchia, Uzbekistan: Putin parlerà con il presidente serbo Aleksandar Vucic e con il primo ministro slovacco Robert Fico. Il Cremlino ha osservato che il leader russo intende discutere le questioni bilaterali e la situazione nei Balcani occidentali con la sua controparte serba. Durante l’incontro con Fico si parlerà invece dei rapporti tra Mosca e Bratislava e di questioni internazionali, tra cui la questione ucraina.

AIL: primo Convegno Nazionale di Psico-Oncologia

Roma, 9 mag. (askanews) – L’AIL (Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma) ha promosso a Roma, nella prestigiosa cornice della Biblioteca Alessandrina dell’Archivio di Stato, il primo Convegno Nazionale di psico-oncologia, dal titolo: “La cura che ascolta: il ruolo della psico-oncologia per il benessere dei pazienti ematologici. L’esperienza di AIL e l’impegno delle Istituzioni nelle politiche sanitarie”.

Un confronto che nasce con l’intento di raccontare e valorizzare l’esperienza che AIL ha maturato sul campo, supportando pazienti con tumori del sangue ad affrontare il loro percorso di cura non solo dal punto di vista esclusivamente clinico, ma anche da quello psicologico ed emotivo. Durante il Convegno AIL ha dato spazio anche ad un importante confronto con le Istituzioni, per rafforzare l’importanza di integrare strutturalmente il supporto psico-oncologico nei percorsi di cura. Supporto gi avviato da diverse regioni italiane, che hanno riconosciuto l’importanza della presenza dello psico-oncologo nei team multidisciplinari. Abbiamo parlato con Giuseppe Toro Presidente Nazionale AIL:

“Da 55 anni il motto di AIL quello curare, curare importante, ma soprattutto affiancare a tutto questo il prendersi cura. Prendersi cura significa ascoltare, significa dare un supporto psicologico, significa i volontari che stanno accanto al paziente. AIL fa degli investimenti importanti, sono oltre 65 i psicologi che AIL sostiene, che finanzia, sono oltre 20 mila i volontari che si adoperano nei reparti. Il monato ha bisogno di essere ascoltato, di essere sostenuto. Le istituzioni stanno facendo qualcosa, in molte regioni sono state approvate delle leggi interessanti, per c’ tantissimo ancora da fare”.

Il supporto dello psico-oncologo diventa quindi fondamentale poich facilita il processo di accettazione della malattia e di adattamento alla nuova realt costruendo una relazione terapeutica efficace tra paziente ed quipe medica. poi intervenuta Elvira Tulimieri psicologa, presidente AIL Salerno, Consigliere AIL nazionale:

“Noi dobbiamo proprio smettere di pensare che la persona possa essere separatamente corpo, siamo un unico sistema integrato e quindi vanno curati entrambi gli aspetti, quello psicologico e quello fisico”.

“La cura che ascolta” un invito a costruire una nuova cultura della terapia per una sanit pi vicina alle persone dove l’uso della parola diventa fondamentale. Infine intervenuto Giuseppe Antonelli professore storia lingua italiana Universit di Pavia:

“La linguistica italiana studia tutti gli aspetti che riguardano la comunicazione attraverso le parole e questo un aspetto decisivo anche quando parliamo di attenzione nei confronti dei pazienti e delle pazienti, soprattutto in momenti cos delicati come sono alcuni momenti specifici della comunicazione in ambito oncologico. Sono momenti di grandissima sensibilit e fragilit da parte di persone che vivono le parole davvero sulla propria pelle”.

Per AIL nessun paziente n familiare deve pi sentirsi solo nel percorso di cura della patologia, ma ascoltato e compreso in un equilibrio indissolubile tra mente e corpo.

Fioroni: “Moro, adottando le parole di Papa Prevost, voleva costruire ponti”

Sono passati 47 anni dalla morte di Aldo Moro. Cosa resta oggi di quella tragedia nel cuore della democrazia italiana?

Resta un senso di incompiutezza e di smarrimento, ma anche un patrimonio immenso. Moro non fu solo una vittima del terrorismo: fu un uomo che seppe leggere i segni dei tempi con spirito profetico. Pensiamo al suo intervento all’ONU, quando deprecò l’insufficienza di un mondo diviso tra chi scrive la storia e chi la subisce. Lì invocò un ruolo più forte delle Nazioni Unite, capace di presidiare la speranza e la volontà di pace. Allo stesso tempo, non possiamo dimenticare il suo impegno per un’Europa politica più forte e incisiva. Sono idee che parlano al nostro tempo, forse più di quanto seppero fare con il loro.

 

Quali altri elementi della sua azione ritiene oggi più attuali?

Insisto sull’Europa, perché viviamo un momento dominato dall’ansia di capire quale sia il futuro dell’Occidente e il ruolo dell’Unione nel processo di riordino mondiale. Il suffragio universale per l’elezione del Parlamento di Strasburgo fu una sua battaglia. Credeva in un’Europa capace di contare, in particolare in politica estera e di difesa. E poi il suo sguardo sul Mediterraneo: lo definiva il “giardino dell’Europa”, anticipando di decenni una visione geo-politica che oggi chiamiamo “strategica”. La Pira parlava di “ponte tra i popoli”, Moro di sicurezza e dialogo tra Nord Africa, Medio Oriente ed Europa. Due linguaggi diversi, un’unica radice cristiana della politica. Il nuovo Papa, Leone XIV, ha salutato Roma e il mondo parlando dalla Loggia delle Benedizioni proprio della necessità di “costruire ponti”.

 

Secondo lei, perché Moro fu ucciso? Chi aveva interesse a fermarlo?

Moro era scomodo. Lo era per l’Est e per l’Ovest, perché metteva in discussione l’equilibrio di Yalta. Vedeva l’urgenza di un processo di rigenerazione democratica, quello che in parallelo vedeva Berlinguer con la sua strategia dell’eurocomunismo. Senza fraintendimenti,  possiamo certamente riconoscere il destino incrociato di questi due grandi leader. Come si spiega, altrimenti, il tentato assassinio di Berlinguer in Bulgaria, anni prima, e il silenzio attorno a quella vicenda? Erano voci che disturbavano un ordine precostituito. In ogni caso, dopo la barbara eliminazione di Moro, ci fu una “sindrome da depistaggio per esagerazione”: la scena del crimine fu alterata, le indagini confuse, le omissioni più d’una e tutte pesanti.

 

La Commissione che lei ha presieduto ha portato alla luce molte verità inedite. Quali sono quelle che ritiene più rilevanti?

Che le Brigate Rosse non erano un gruppo isolato. Erano parte di un network terroristico internazionale. La Commissione ha portato alla luce vari elementi che lasciano intendere come a Via Fani, e poi nei 55 giorni della prigionia, fossero attive alcune forze occulte. E poi non trascuriamo le similutini riscontrabili nelle azioni di gruppi come la RAF in Germania. Ci sono state reticenze, mancate collaborazioni, verità che qualcuno ha preferito tacere. Le testimonianze di chi trattava, anche informalmente, sono lì a dimostrarlo.

 

A proposito, cosa possiamo dire, a distanza di molti anni, a proposito della cosiddetta linea della fermezza? È stato giusto il rifiuto della trattativa?  

Si parlò di fermezza, ma tutti sapevano che molti, in primis i socialisti e Craxi apertamente, cercavano interlocuzioni. Lo stesso Moro, con la forza della parola, cercava di dividere la colonna romana da quella del nord, depositaria di una ortodossia criminale che decreterà la sua condanna. C’erano contatti, si cercava uno scambio, si pensava a un gesto umanitario. Il Presidente Leone, travolto mesi dopo da una campagna diffamatoria senza fondamento, era pronto a firmare la grazia della brigatista Paola Besuschio. Non ci fu il tempo. Anche Vaticano tentò di aprire un varco mettendo a disposizione una cifra considerevole in cambio della liberazione dell’ostaggio. E Paolo VI non si mosse senza una intesa di massima con i vertici dello Stato e del governo italiano. Niente, tutto risultò vano. Ci fu persino un tentativo di mediazione a Beirut: esistevano delle possibilità, trattando con l’Olp, ma non furono colte. O vennero bloccate, ancora non sapiamo da chi, ma di certo intuiamo il perché. L’uomo che tirava i fili di una politica destinata a cambiare l’Italia e con ciò, in parte, a cambiare il mondo, era diventato un “nemico”. Specie nel contesto, sempre difficile, del Mediterraneo. Insomma, centri di potere opachi alla fine ebbero il sopravvento.

 

Moro parlava spesso della necessità di riscrivere la democrazia. Cosa intendeva davvero?

Moro era convinto la Costituzione, intangibile nella sua forma, aveva tuttavia bisogno di una profonda rigenerazione attraverso un nuovo patto democratico. I padri costituenti avevano costruito un edificio solido, ma si sa che il tempo logora anche le fondamenta quando manca il lavoro di manutenzione. Moro andava anche oltre la stessa manutenzione, ambiva a un traguardo più impegantivo, ovvero a ricomporre il tessuto morale e civile della nazionae. Cosa significava la politica del confronto e la strategia della Terza Fase? Ecco, fare di Moro un “compagno di strada” di Berlinguer è francamente inaccettabile. Il compromesso storico non rientrava neppure nel suo linguaggio: temeva la compressione e quindi lo svilimento, per questa via, della vita democratica, la mortificazione del pluralismo, la  perdita di energia e di sostanza della libertà. Tuttavia, il suo disegno mirava a far sì che i due “mondi politici” divisi dalla guerra fredda, quello democristiano e quello comunista, potevano finalmente tornare ad incontrarsi, ciascuno con i propri valori e la propria identità, per costruire un “tempo nuovo” della Repubblica. Ne sarebbe nata una democrazia pià matura e più libera, con una sana dialettica tra maggioranza e opposizione, in effetti emancipata dalla  “conventio ad escludendum” applicata al Pci, ma non per questo inghiottita dalla confusione tra cattolici e comunisti. Insomma, una visione ardita, troppo ardita per l’epoca e troppo alta per l’oggi. Diciamo la verità, ai giorni nostri quella capacità di riconoscere l’altro, di dialogare per un bene superiore, di rispettarsi a vicenda sembra largamente inficiata da un istinto di radicalizzazione che nuoce alla vita democratica.

 

E se potesse parlare ai giovani di oggi? Cosa direbbe Moro?

Direbbe probabilmente che la pazienza della parola, l’attitudine a comprendere le ragioni di chi non la pensa come noi, la volontà di tenersi per mano – mi si passi questa espressione – non sono inutili corollari della politica democratica, bensì il più fecondo e decisivo sostegno a cui essa può affidarsi. Direbbe ancora che la politica non può fare a meno della persona, non essendo l’ideologia, ma nemmeno la postideologia, la gabbia dentro cui rinchiudere le aspirazioni e i bisogni dell’umanità. Direbbe a noi tutti, e di questo sono profondamente certo, che l’impegno pubblico in nome di un ideale ispirato ai valori del Vangelo non è un labile ricordo del passato, ma piuttosto la sfida che interroga i cristiani in questo tempo di grandi cambiamenti. Moro, a mio giudizio, ci richiamerebbe al dovere della cooperazione – le alleanze sono essenziali – per un mondo migliore senza però disperdere o impoverire il connotato della nostra visione politica.