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sabato, 7 Giugno, 2025
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Ue, no Olanda a eurobond per difesa, flessibilità sì ma limitata

Roma, 10 mar. (askanews) – No anche dell’Olanda all’ipotesi di emettere eurobond per finanziare le spese dei singoli Paesi su armamenti e difesa. Inoltre, sulla strada che intende proporre la Commissione Ue – maggiore flessibilità agli Stati tramite le clausole nazionali di sospensione del Patto di stabilità e di crescita – il ministro delle finanze Elco Heinen ha puntualizzato che servono paletti in termini di durata e portata.

Peraltro ha precisato “non è la Commissione Ue che si sta riarmando, sono gli Stati che devono riarmarsi data la situazione di sicurezza in cui ci troviamo”.

In generale “riconosciamo tutti l’urgenza di spendere di più in difesa”, ha detto giungendo all’Eurogruppo. Ma per ora concretamente “sul tavolo non c’è ancora un pacchetto” di proposte, “ci cono solo comunicati stampa e non posso commentare comunicati. Dobbiamo vedere (come fare) col margine che abbiamo e con le regole che abbiamo ed è in questo ambito, mi pare, che si muovano le proposte della commissione Ue”.

“Non ho visto ancora nessuna proposta concreta, quello che è molto importante per l’Olanda è che la flessibilità sia limitata nel tempo e sull’ambito (di utilizzo). E che questo sia molto chiaro sul tavolo, perché non puoi spendere oltre la situazione specifica. La Commissione sta valutando qualcosa di temporaneo – ha proseguito – e non farò ora speculazioni su cosa significhi temporaneo”.

Invece “l’Olanda non è favorevole agli eurobond – ha detto rispondendo ad una domanda sulle ipotesi in merito a questa strada – perché fare più debito indebolisce le nostre economie e non puoi farlo. Non ho visto la Germania cambiare parere sugli eurobond, tra l’altro – ha ricordato Heinen – penso che abbiano anche problemi legali su questa questione”. (fonte immagine: European Union).

_restauro colonnato piazza Plebiscito vittoria civile

Roma, 10 mar. (askanews) – “Finalmente si avvia il restauro del colonnato della Basilica di Piazza del Plebiscito. Dopo anni di degrado e di appelli e segnalazioni, stato raggiunto un accordo tra Comune, Agenzia del Demanio e Prefettura per avviare gli interventi su questo simbolo di Napoli” – ha dichiarato Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde ed gi Ministro dell’Ambiente.

Durante un sopralluogo sul sito insieme al rettore della Basilica Pecoraro Scanio ha espresso soddisfazione per l’inizio dei lavori di restauro delle colonne di marmo di Carrara e per il previsto recupero delle colonne in pietra. “Abbiamo pi volte denunciato il degrado e ora vediamo i primi risultati. essenziale rimuovere immediatamente i graffiti che deturpano il colonnato e, per il futuro, adottare vernici protettive antigraffiti a base di cera, che consentano di rimuovere facilmente eventuali vandalismi senza danneggiare la superficie” – ha aggiunto.

L’ex Ministro ha poi sottolineato l’importanza di una manutenzione costante e di una gestione razionale degli spazi della piazza: “Oltre al restauro, serve una strategia per la conservazione del colonnato. I locali presenti devono essere valorizzati con attivit artigianali e culturali compatibili con la bellezza e il prestigio di questo luogo. Napoli merita di avere il suo ‘biglietto da visita’ in condizioni decorose e accoglienti per cittadini e turisti”.

Infine, Pecoraro Scanio e il rettore della Basilica don Mario Savarese hanno ringraziato tutti coloro che si sono impegnati per l’avvio dei lavori e hanno auspicato un’azione coordinata per garantire il futuro di Piazza del Plebiscito come patrimonio della citt e della cultura italiana.

Fondazione Con il Sud, Consiglio: vincere sfida popolamento

Roma, 10 mar. (askanews) – Si svolto a Roma l’evento ‘Visioni con il Sud: l’orizzonte da costruire insieme’ per la presentazione del piano triennale dell’attivit della Fondazione Con il Sud e i risultati dell’indagine ‘Il futuro di chi?’ su spopolamento e priorit emergenti al Sud condotta dall’Istituto Demopolis. Mentre nell’ultimo biennio il Pil del Sud cresciuto pi delle regioni del Centro Nord, la qualit della vita non conseguentemente migliorata, e nette restano oggi le differenze territoriali, ad esempio nella soddisfazione per i servizi pubblici. In un’ideale pagella scolastica, le prestazioni sui territori vengono oggi promosse dal 67% dei cittadini residenti a Nord, dal 54% fra quanti vivono nel Centro Italia e solo dal 40% nel Sud e nelle Isole. Anche per questioni di qualit della vita, dunque, il Sud teme lo spopolamento molto pi del resto del Paese.

6 italiani su 10 ritengono che oggi lo spopolamento del Paese sia un fenomeno da affrontare con priorit assoluta. Gli indici di preoccupazione pi marcati si rilevano soprattutto al Sud (68%) e crescono ulteriormente tra i rappresentanti istituzionali (72%) e delle organizzazioni del Terzo settore (75%).

Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine promossa dalla Fondazione Con il Sud e realizzata dall’Istituto Demopolis presentati all’evento ‘Visioni con il Sud: l’orizzonte da costruire insieme’ dedicato alla presentazione del documento di programmazione delle attivit 2025.2027 della Fondazione Con il Sud.

‘Emerge la voglia di vedere tutto un altro film sul Sud – ha sottolineato Stefano Consiglio presidente della Fondazione Con il Sud – perch non accettiamo la deriva demografica delle regioni meridionali come un destino gi segnato. Chi parla di processi irreversibili offre ai policy maker l’alibi per continuare a non fare nulla su questo fronte. Siamo convinti che la Fondazione, collaborando con tutti gli attori, pubblici e privati, possa e debba mettere in campo azioni innovative, sperimentare prototipi di intervento, concepire approcci trasversali in un laboratorio ‘a cielo aperto’ costituito dai territori del Sud Italia. La sfida della rigenerazione demografica si vince insieme, ‘con’ il Sud’.

Nel documento programmatico della Fondazione Con il Sud indicato come obiettivo strategico prioritario per il prossimo triennio quello di ‘ridare slancio ai processi di rigenerazione del Sud Italia, provando a contrastare il fenomeno dello spopolamento ‘insieme’ a tutti gli attori che ne condividono l’impegno per lo sviluppo sociale ed economico del Sud. Per queste ragioni, la Fondazione proseguir l’impegno ad allargare la sfera dei beneficiari, ad estendere il raggio d’azione degli interventi, ad ampliare e rendere pi fitta la rete di partner con cui collaborare’. Una grande sfida e un modo di affrontarla ‘insieme’ ritenuta prioritaria dall’opinione pubblica, dalle istituzioni pubbliche, dal Terzo settore e dai cittadini e che risiedono al Sud. Il documento programmatico delle attivit 2025-2027 della Fondazione Con il Sud frutto di un percorso di ascolto e dialogo avviato un anno fa e che ha coinvolto le fondazioni di origine bancaria, il Forum Terzo Settore e le organizzazioni del terzo settore meridionale, i CSV – centri servizio volontariato, i partner istituzionali privati, lo staff, esperti e accademici impegnati sulle principali tematiche legate allo sviluppo del Sud.

Il documento programmatico giunge a diciotto anni dalla costituzione della Fondazione Con il Sud. ‘Un arco temporale in cui il paesaggio sociale del Sud Italia profondamente cambiato – si sottolinea nel documento. Ha perso quasi un milione di residenti, scendendo sotto la soglia dei 20 milioni di abitanti, ha sofferto e continua a soffrire per un incessante processo di spopolamento, soprattutto delle aree interne. Rispetto al 2006 rimangono ampie le distanze fra il Sud e il resto del Paese in termini di disoccupazione giovanile e di tasso di occupazione delle donne. Una fragilit strutturale che naturalmente si rispecchia nelle diseguaglianze di carattere sociale: dalla rarefazione dei servizi pubblici essenziali – ospedali, scuole, trasporti – alla diffusione della povert, la cui incidenza sulle famiglie due volte sopra la media nazionale e tripla rispetto al confronto con il centro-nord’. Un dato che pesa, anche nell’opinione pubblica italiana. Per il 45% dei cittadini intervistati da Demopolis per la Fondazione Con il Sud il divario si addirittura progressivamente aggravato negli ultimi 5 anni. La percentuale sale al 60% fra i residenti a Sud. Dati ancora pi netti tratteggiano le consapevolezze degli italiani: per l’80%, il ritardo economico e sociale del Sud blocca la crescita complessiva del Paese. Per l’83% degli italiani – ha affermato il direttore di Demopolis Pietro Vento – il divario fra chi risiede nelle regioni del Centro-Nord e chi vive nel Sud nel Paese oggi soprattutto un divario di cittadinanza. Ne convinto oltre il 90% di chi vive nel Mezzogiorno.

Nel documento triennale della Fondazione Con il Sud si sottolinea ‘un aspetto positivo di cui tener conto. Il percorso di rafforzamento del Terzo settore con la capacit di restituire un ‘senso all’abitare’ il Sud. Dalla riappropriazione di spazi sottratti alle comunit (patrimonio culturale e terreni abbandonati, beni confiscati alle mafie, beni ambientali) alle battaglie per i diritti di cittadinanza, interpretando in modo efficace esigenze e disagi’.

Tale dato trova riscontro anche nell’indagine Fondazione Con il Sud – Demopolis sull’opinione pubblica italiana. Il 61% dei cittadini riconosce l’importanza dell’azione delle organizzazioni non profit per favorire la coesione sociale e lo sviluppo dei territori nel nostro Paese, percentuale che sale al 70% tra i rappresentanti delle istituzioni pubbliche. Nella percezione dell’opinione pubblica, inoltre, la collaborazione fra il pubblico e il Terzo Settore migliora la gestione dei beni o lo sviluppo dei territori: ci conta il 64% degli italiani. Emblematici i valori riconosciuti dalla PA all’operativit del Terzo settore. Per i rappresentanti delle Istituzioni Pubbliche gli enti non profit possono rappresentare un modello per la capacit di ascolto e risposta ai bisogni sociali emergenti (59%), per le buone pratiche di gestione (45%) e per la capacit di trasformazione e cambiamento sociale (41%). Per il 28%, al Terzo settore vanno riconosciuti sistemi innovativi esportabili anche nel welfare pubblico ed un quinto individua eccellenze nello sviluppo dei territori. Dall’indagine promossa dalla Fondazione Con il Sud e realizzata dall’Istituto Demopolis su un campione di oltre 4.000 intervistati, rappresentativo della popolazione italiana, emerge che il 75% degli intervistati ritiene che per favorire lo sviluppo economico occorre prima affrontare i problemi sociali di un territorio. I cittadini che vivono al Sud indicano investimenti per bisogni sociali e collettivi lungamente disattesi, a partire dalla qualificazione dei servizi sociali e della sanit (73%), ma anche attivit per l’inserimento lavorativo dei giovani (66%), educazione alla legalit (57%) e di tutela e valorizzazione dell’ambiente (51%), rafforzamento di servizi destinati ad anziani e bambini (51%). In uno scenario complesso, la Fondazione Con il Sud ha offerto il proprio contributo non solo in termini di risorse – circa 300 milioni di euro erogati nei suoi primi diciott’anni di vita – ma soprattutto per la capacit di prestare ascolto al Sud e alla sua domanda di futuro. Lo stesso documento programmatico triennale frutto di un percorso partecipativo durato un anno. Demopolis ha sondato anche la percezione della Fondazione tra gli enti del Terzo settore. L’operato della Fondazione Con il Sud ampiamente apprezzato, ed in misura crescente dal 2018 (88%) ad oggi (96%). Pi in dettaglio, la Fondazione viene apprezzata dal 73% del campione per il contributo allo sviluppo locale, ma ancor pi per l’azione di rafforzamento della coesione sociale al Sud (80%). In termini prospettici, nelle aspettative degli intervistati bisognerebbe stimolare la collaborazione fra comparto pubblico e privato sociale (64%), valorizzare le buone pratiche emerse nei progetti (58%), ma anche sostenere la dimensione imprenditoriale del non-profit e stimolare la collaborazione fra mondo di impresa e Terzo settore.

‘L’approccio operativo della Fondazione Con il Sud sar di tipo olistico – ha sottolineato il Direttore generale Marco Imperiale – per restituire una visione di insieme dei vari interventi. Con circa 60 milioni di euro nel triennio, stanziati dalle fondazioni di origine bancaria, saranno avviati bandi e iniziative per la valorizzazione dei beni storico-artistici, dei beni ambientali, dei beni confiscati alle mafie, per il sostegno alle attivit socio-sanitarie, per la promozione dell’inclusione sociale delle persone con maggiori vulnerabilit, per promuovere il volontariato, per incoraggiare l’accoglienza e la permanenza di studenti stranieri in territori con alti tassi di spopolamento e significativi cali di iscrizioni alle universit di riferimento, per l’avvio di progetti di sviluppo locale, per la formazione dei quadri de terzo settore, per raccontare il Sud e il sociale attraverso il linguaggio cinematografico. Grazie al Fondo per il contrasto della povert educativa minorile, l’impresa sociale Con i Bambini, totalmente partecipata e coordinata dalla Fondazione, proseguir nella promozione e rafforzamento delle comunit educanti e di alleanze tra agenzie pubbliche ed enti privati’.

Poste Italiane, superati i 300 milioni di pacchi nel 2024

Roma, 10 mar. (askanews) – Il gruppo guidato da Matteo Del Fante rompe un altro record con 308 milioni di consegne effettuate nel 2024: “In Italia Poste Italiane il primo operatore B2C”. Il servizio del TG Poste

"Credo" è il nuovo singolo del rapper milanese Mondo Marcio

Milano, 10 mar. (askanews) – Esce venerdì 14 marzo “Credo”, il nuovo singolo di Mondo Marcio, disponibile su tutte le piattaforme digitali per Columbia Records / Sony Music Italia.

Dopo la pubblicazione dei singoli “Città del Fumo pt.2” con Vale Pain, la traccia “Kerosene” con Tokyo e la riedizione del suo album d’esordio “Mondo Marcio”, l’artista torna con una nuova traccia, che sabato 15 marzo sarà performata dal vivo sul palco dell’Allianz Club di Milano per l’ottavo evento di The Art of Fighting, una delle più prestigiose riunioni di pugilato in Italia.

Un brano profondamente intimo, il cui titolo allude al concetto di fede personale: le battaglie che ciascuno di noi porta avanti, le cause a cui già da piccolissimi scegliamo di legarci e che si scontrano con la realtà contemporanea, un mondo in cui siamo tutti frammentati, divisi da una società che ci allontana dal nucleo dell’esistenza.

“Mi affascinava molto l’idea che tante preghiere unite potessero creare un coro, come in una Chiesa. E’ una traccia-manifesto, esprime al meglio il concetto di credo personale: ognuno combatte la propria guerra santa. Riflette quello che vedo oggi: siamo tutti polarizzati e frammentati, ciascuno con le proprie convinzioni che difendiamo fino alla morte. Veniamo tutti dalla stessa pancia ma ognuno decide di vedere il mondo dalla sua prospettiva.”

Prodotta da Gianluigi Fazio e Edwyn Roberts, “Credo” è il nuovo tassello del progetto di Mondo Marcio, tra i primi rapper ad avere portato il genere ad un pubblico mainstream e tra i primi ad avere trattato le proprie tracce come terapia personale.

Sabato 10 maggio l’artista è atteso per una data-evento al Fabrique di Milano, prodotta da Vivo Concerti. Le prevendite sono disponibili su TicketOne.

Mondo Marcio è un rapper milanese, icona dell’hip hop italiano, il primo artista a sfondare le classifiche e a portare il rap con una nuova attitudine ad un pubblico mainstream.

Collisione nel Mare del Nord tra una petroliera e una nave cargo

Roma, 10 mar. (askanews) – Almeno 32 persone sono state portate a riva dopo la collisione avvenuta questa mattina tra una petroliera e una nave cargo nel Mare del Nord, al largo della costa dell’East Yorkshire, nel nord-est dell’Inghilterra. Stando a quanto riferito dalla Bbc, tutto l’equipaggio della petroliera Stena Immaculate, oltre 20 persone, è al sicuro e in buone condizioni.

La petroliera, battente bandiera americana, sarebbe stata colpita dalla nave Solong, battente bandiera portoghese.

La Guardia costiera britannica ha fatto sapere che “l’incidente è ancora in corso e si sta valutando la probabile risposta contro l’inquinamento”.

La proposta della Commissione Ue: stop (per 4 anni) al Patto di stabilità per spendere di più in difesa

Roma, 10 mar. (askanews) – Sulle spese militari dei Paesi della Ue “quello che proponiamo” come Commissione europea “è di attivare le clausole nazionali di sospensione” del Patto di Stabilità e di crescita “per un periodo di tempo limitato, quattro anni, per spendere di più in difesa fino a 1,5 punti percentuali di Pil all’anno”. Lo ha spiegato il commissario europeo all’economia, il lettone Valdis Dombrovsksi giungendo all’Eurogruppo.

“Questa è la flessibilità che le regole attuali prevedono e la possibilità di utilizzare queste regole è importante poterla fare nel modo più coordinato possibile”, ha aggiunto.

Ue, no della Germania a eurobond per spese in difesa dei Paesi

Roma, 10 mar. (askanews) – No in generale dal governo della Germania a eurobond e ancor più nello specifico a titoli comuni per finanziare spese militari dei singoli Paesi, sì invece a più flessibilità sulle regole di Bilancio degli Stati per aumentare le loro spese in armamenti e difesa. Questa la posizione illustrata dal ministro delle Finanze tedesco, Joerg Kukies, al suo arrivo all’Eurogruppo.

“Siamo piuttosto scettici sugli eurobond di per sé – ha detto – se sono semplicemente per aumentare il debito e distribuire (i fondi raccolti-ndr) ai Paesi. Quello su cui la Germania è molto aperta è che ogni volta che vi siano veri progetti europei sulla difesa si può pensare al finanziamento comune. Abbiamo una cooperazione molto stretta sul supporto all’Ucraina, per esempio, e abbiamo preso decisioni di aiuto europeo sia a livello umanitario sia a livello militare. Ovviamente questo è stato finanziato con il bilancio comunitario, in coordinamento col G7 utilizzando i proventi degli asset congelati alla Russia”.

“Siamo molto a sostegno della brigata che la Germania sta fornendo nei Paesi baltici. Dovunque ci sia un progetto a livello europeo supportiamo anche finanziamenti europei, ma quello su cui non siamo convinti – ha proseguito Kukies – è quello di semplicemente di emettere debito Ue e distribuirlo tra 27 centrali di spesa che sono divise da loro, specialmente sul settore della difesa”.

“La Commissione Ue ha fatto proposte per usare le clausole nazionali di sospensione” del Patto di stabilità e di crescita “per finanziare sforzi maggiori dei Paesi e su questo siamo molto costruttivi, il cancelliere (Olaf Scholz) lo ha detto”.

Sull’ipotesi di (ri)modificare le regole Ue sui conti “dovremmo vedere specifiche (proposte) per dare risposte”. Ma in generale “una cosa che dovremmo anche mostrare al mondo è che l’Europa è tornata non solo in termini di creare margini per la spesa in difesa, ma anche per intervenire sulla sua mancanza di competitività, che è l’altra faccia della medaglia”. (fonte immagine: European Union).

Dombrovskis: proponiamo fino a +1,5 punti Pil difesa Paesi Ue l’anno

Roma, 10 mar. (askanews) – Sulle spese militari dei Paesi della Ue “quello che proponiamo” come Commissione europea “è di attivare le clausole nazionali di sospensione” del Patto di Stabilità e di crescita “per un periodo di tempo limitato, quattro anni, per spendere di più in difesa fino a 1,5 punti percentuali di Pil all’anno”. Lo ha spiegato il commissario europeo all’economia, il lettone Valdis Dombrovsksi giungendo all’Eurogruppo.

“Questa è la flessibilità che le regole attuali prevedono e la possibilità di utilizzare queste regole è importante poterla fare nel modo più coordinato possibile”, ha aggiunto. (fonte immagine: European Union).

 Statuto dei lavoratori, grande pilastro sociale e democratico.

Uno degli elementi portanti e costitutivi dello storico “Statuto dei lavoratori” varato nel maggio del 1970 non fu soltanto aver portato “La Costituzione nelle fabbriche”, come disse nel dibattito alla Camera il “Ministro dei lavoratori” dell’epoca, Carlo Donat-Cattin. Ci fu un altro elemento che qualificò quella legge che ha segnato in modo indelebile e profondo la legislazione democratica e riformista sul lavoro nel nostro paese. E quel tassello fu l’introduzione, appunto, dell’art. 18 che impediva, di fatto, il licenziamento dei lavoratori nelle aziende che avevano oltre 15 dipendenti.

Norma che fu ritoccata pesantemente prima dalla riforma Fornero e poi da quella varata da Renzi con il jobs act riducendolo ad un semplice indennizzo.

Ora, è di tutta evidenza che nessuno vive di nostalgia o di solo rimpianto. Certo, l’azione e l’iniziativa politica e di governo di Donat-Cattin, leader della sinistra sociale della Dc, non hanno più avuto eguali nella storia democratica del nostro paese. Seppur nel rispetto di tutti i Ministri del Lavoro che si sono succeduti – e ci fermiamo alla prima repubblica perchè nella seconda, e senza alcun pudore, diventa Ministro del Lavoro addirittura Di Maio, l’ex bibitaro dello stadio San Paolo – quella riforma ha segnato la legislazione del mondo del lavoro, la condizione concreta dei lavoratori e anche, e soprattutto, le relazioni tra le parti sociali. Una riforma che, al di là del trascorrere inesorabile del tempo, continua ad essere una bussola di riferimento per chi crede che i principi costituzionali debbano trovare una seria ed organica cittadinanza nei luoghi di lavoro. In tutti i luoghi di lavoro. Al di là e al di fuori dell’art. 18 che il capo della cosiddetta “rivolta sociale”, ovvero il segretario generale della Cgil Landini, vorrebbe ripristinare. Posizioni, come quella di Landini, che sono comunque lontane anni luce rispetto all’approccio riformista e democratico di uomini e statisti statisti come Donat-Cattin. Pur nella radicale diversità dei rispettivi contesti politici, culturali e sociali.

Ma, al di là di queste considerazioni e del dibattito un po’ surreale sull’art.18 – al centro, comunque sia, della prossima consultazione referendaria – quello su cui sarebbe necessario avviare una riflessione seria ed argomentata è la necessità di riscrivere un nuovo “Statuto dei lavoratori”. Partendo, come ovvio e scontato, proprio dallo Statuto varato nel 1970 che conserva una straordinaria modernità anche nell’attuale contesto del mondo del lavoro seppur ad oltre 50 anni dall’approvazione di quello storico documento. Ma per potere centrare quell’obiettivo sono necessarie due condizioni di fondo. Da un lato una precisa volontà politica del Ministro del Lavoro e dell’intero Governo e, dall’altro, un’azione del sindacato che sia ispirata ad un vero ed autentico riformismo. Cioè l’esatto opposto di quello che pratica oggi lo storico sindacato rosso, ovvero la

Cgil. Solo attraverso un ragionamento e una rivisitazione dello Statuto votato nel 1970, sarà possibile far decollare una nuova legislazione che deve fare i conti con le condizioni dei lavoratori da un lato e la dinamica dei nuovi lavori dall’altro. Senza accampare le ormai stucchevoli pregiudiziali ideologiche e politiche della Cgil o la solita strategia dell’opposizione del “tanto peggio tanto meglio” cara, purtroppo, a molti settori della sinistra contemporanea.

Rutte a Sarajevo: Nato "impegnata garantire stabilità", non è il ’92

Milano, 10 mar. (askanews) – La Nato rimane “impegnata a garantire la stabilità di questa regione e la sicurezza della Bosnia ed Erzegovina”. Lo ha detto nelle dichiarazioni stampa congiunte con i rappresentanti della Presidenza della Bosnia-Erzegovina, il segretario generale della NATO Mark Rutte. “Naturalmente, sento preoccupazioni sulla situazione della sicurezza, ma diciamolo chiaramente, questo non è il 1992 e non permetteremo che emerga un vuoto di sicurezza nella comunità internazionale” ha aggiunto poi, definendo “l’accordo di pace di Dayton è la pietra angolare della pace in questo paese”. Per poi aggiungere che “qualsiasi azione che comprometta Dayton, l’ordine costituzionale o le istituzioni nazionali è inaccettabile e la retorica e le azioni che insffiammano sono pericolose”.

L’Accordo di Dayton (Accordo Quadro Generale Per la Pace in Bosnia ed Erzegovina), anche conosciuto come Protocollo di Parigi, fu stipulato a novembre 1995 nella base aerea USAF Wright-Patterson di Dayton, Ohio (USA): con esso ebbe termine la guerra in Bosnia ed Erzegovina.

“A tutti voi qui presenti oggi a Sarajevo, tre decenni dopo l’accordo di pace, posso dirvi che la NATO resta fermamente impegnata”, ha detto. “Siamo quindi pronti ad andare avanti di pari passo con voi e in linea con le vostre decisioni sovrane, la vostra sovranità e la vostra integrità territoriale, come stabilito nel protocollo di Dayton, restano fondamentali sia per la sicurezza che per la stabilità della regione, quindi la Bosnia Erzegovina può contare sul sostegno incrollabile della NATO, ma lasciatemi arrivare” ha aggiunto Rutte. “È essenziale che anche i leader politici della Bosnia ed Erzegovina facciano la loro parte. L’intera regione trarrà beneficio da un impegno genuino per la riconciliazione e una pace duratura. Sto sottolineando lo stesso punto a tutti gli attori della regione” ha dichiarato.

Rutte incontra oggi funzionari di alto livello della Bosnia-Erzegovina, tra i quali Presidente e membri della Presidenza, il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli Affari Esteri, il Ministro della Difesa e il Ministro della Sicurezza in carica. Visiterà oggi anche il Quartier Generale della NATO a Sarajevo (NHQSa) a Camp Butmir, dove incontrerà il Comandante dell’NHQSa, l’Alto Rappresentante per la Bosnia-Erzegovina e i rappresentanti dell’Unione Europea. Il Segretario generale incontrerà anche gli studenti dell’Università di Sarajevo.

“Abbiamo già una solida partnership e siamo pronti a costruire sul sostegno di lunga data della NATO alle forze armate del vostro paese e alle riforme della difesa e della sicurezza, e sì, sarebbe fantastico se poteste spendere un po’ di più per le vostre forze armate, sono d’accordo. Siamo ben equipaggiati per farlo, anche attraverso il nostro quartier generale a Sarajevo, la nostra cellula politica di recente costituzione e il nostro pacchetto di rafforzamento delle capacità di difesa” ha aggiunto.

Cinema, a Vicenza la seconda edizione del Premio Carlo Mazzacurati

Roma, 10 mar. (askanews) – Si svolgerà a Vicenza il 12 e 13 aprile, la seconda edizione del Premio Carlo Mazzacurati, dedicato al regista padovano, prodotto dal Cinema Odeon di Vicenza e dalla Scuola di Cinema Carlo Mazzacurati, in collaborazione con la Fondazione Ente dello Spettacolo, che premia il Miglior Personaggio tra quelli dei film usciti nelle sale cinematografiche nell’ultima stagione. Verrà inoltre assegnata una Menzione Speciale al Film Nascosto.

Il Premio Carlo Mazzacurati ha un approccio nuovo e indipendente concentrandosi sui caratteri cinematografici che nascono da un’ispirazione artistica pura, non necessariamente protagonisti, ma figure che rimangono credibili nel loro insieme, dando la stessa importanza all’idea, alla scrittura, al casting, alla direzione, all’interpretazione fino ai costumi e il trucco. La menzione speciale al Film Nascosto vuole invece individuare il film italiano che più degli altri avrebbe meritato maggiore diffusione, attenzione e pubblico.

La giuria ufficiale, composta dall’attore e regista Giuseppe Battiston, dallo sceneggiatore Marco Pettenello, dal regista e sceneggiatore Luca Scivoletto, dal montatore Paolo Cottignola e dalla fondatrice e direttrice della Scuola di Cinema Carlo Mazzacurati, Marina Zangirolami Mazzacurati, sceglierà tra gli otto candidati, il vincitore della seconda edizione del Premio.

I candidati sono: Issa (Ibrahima Sambou) per Anywhere anytime di Milad Tangshir; Giulio (Alessandro Borghi) per Campo di battaglia di Gianni Amelio; Gigi (Francesco Gheghi) per Familia di Francesco Costabile; Dean Barry (James Franco) per Hey Joe di Claudio Giovannesi; Francesca (Romana Maggiora Vergano) per Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini; Parthenope (Celeste Dalla Porta) per Parthenope di Paolo Sorrentino; Lucia Graziadei (Martina Scrinzi) per Vermiglio di Maura Delpero; Jasmine e marito (Marilena Amato e Gennaro Scarica) per Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman.

Il 12 aprile al Cinema Odeon di Vicenza verranno proiettati i 3 film finalisti, mentre il 13 aprile durante la serata di premiazione condotta da Federico Pontiggia (Rivista del Cinematografo) la giuria ufficiale proclamerà il personaggio cinematografico vincitore assegnato nella scorsa edizione a Michele Riondino, Caterino Lamanna in Palazzina Laf ex aequo con Elena Gigliotti, Carmen in L’Invenzione della neve; il comitato organizzativo del premio assegnerà invece il riconoscimento speciale al Film Nascosto.

Il premio al Miglior Personaggio consisterà in una speciale targa in pietra di Vicenza con l’illustrazione originale che rappresenta il premio, opera dell’artista Lorenzo Mattotti, mentre la menzione al Film Nascosto si propone di ripresentare il lungometraggio nel circuito delle sale e arene d’essai che collaborano con il premio, alla presenza del regista.

Punkreas, i Tre allegri ragazzi morti in 30 anni di Paranoia e Potere

Roma, 10 mar. (askanews) – A 30 anni dall’uscita di “Paranoia e Potere”, i Punkreas stanno pubblicando sulle piattaforme online una serie di cover d’autore di alcune delle tracce dell’album, rielaborate da artisti legati alla band punk rock da profonda stima ed amicizia. La terza di queste, in uscita il 14 marzo, è “La Canzone del Bosco”, in una straordinaria versione dei Tre allegri ragazzi morti nel loro stile inimitabile, con un Davide Toffolo che oltre alla voce solista – a cui si aggiunge quella di Marcella De Gregoriis – e chitarra elettrica, barrisce con un sax acido che rimanda al punk newyorkese degli anni settanta.

Questo brano svela anche il terzo tassello dei quattro dell’artwork orginale, realizzato da Toffolo e dedicato a queste pubblicazioni inedite e disponibili solo in digitale, frammenti di un disegno che si mostrerà nella sua interezza con la prossima uscita.

Dopo “Acà Toro” di Giancane (22 gennaio) e “La Grande Danza” dei Modena City Ramblers (20 febbraio), la cover de “La Canzone del Bosco” avvicina di un altro passo l’uscita della versione rimasterizzata dello storico album dei Punkreas, prevista per il 21 marzo. La band sarà poi in concerto il 22 marzo all’Alcatraz di Milano (ospite Giancane), il 29 al Vidia Club di Cesena e il 5 aprile all’Acobax di Roma (sempre ospite Giancane).

“30 anni tra Paranoia e Potere…. Trenta, da quando con gli zaini ricolmi di CD Cippa, Paletta e Noyse facevano il giro dei negozi di dischi della Lombardia, treno dopo treno, stazione dopo stazione – raccontano i Punkreas – Trenta, tra le paranoie di avere un lavoro solido e combattere il potere che cercava di soffocare quei sogni che nascevano nei centri sociali. Trenta ne sono passati dall’uscita di questo lavoro che nel suo ‘anacronismo’ custodisce una realtà che purtroppo è attualmente molto simile ad allora. Con i soliti falsi preoccupati con le squallide minacce di sfratto o con le solite corride che ancora insanguinano le arene di Spagna… Ma con la consapevolezza di aver avvicinato questo album alle nuove entusiaste generazioni. È con loro che festeggeremo questo disco, volando via come un miraggio piuttosto che restare con quattro allocchi e un gufo. Buon anniversario Paranoia e potere”.

I Punkreas sono una delle band più longeve e influenti del panorama punk rock italiano, considerati una pietra miliare della scena. Nati nel 1989 a Parabiago, una cittadina alla periferia di Milano, si sono distinti fin dagli esordi per la loro esplosiva fusione di punk rock, ska e reggae, unita a testi incisivi, ironici e impegnati.

“Paranoia e Potere (Remastered Version) – 30° Anniversario” (Canapa Dischi, Rude Records) è già disponibile in pre-order (https://www.ruderecords.com/collections/punkreas) in CD, per la prima volta in cassetta, con tirature limitate e numerate a mano, e in vinile, in un’edizione Gatefold in tiratura di sole 1000 copie, sempre numerate a mano e 100% eco-friendly: sarà infatti realizzato attraverso l’utilizzo di materiali ecologici certificati e contribuirà ai progetti di Green Future Project, legati alla riforestazione e conservazione, proteggendo un’area di suolo crescente e abbattendo quindi CO2.

Kiss Me Licia Musical, Licia e Mirko duettano su un brano inedito

Roma, 10 mar. (askanews) – “Baby I Love You”, “Freeway” e “Fire” sono brani ormai iconici. Ma se, nel 40° anniversario dalla prima trasmissione italiana del cartone animato e a 44 anni dall’uscita del manga che ha dato vita all’anime, Mirko duettasse finalmente con Licia su un brano inedito dal titolo “Per Sognare”?

A poco più di due settimane dal suo debutto sul palco, il regista e produttore Thomas Centaro fa un’anticipazione sul suo Kiss Me Licia Il Musical sul palco dell’EcoTeatro di Milano venerdì 21 e sabato 22 marzo. Un salto nel passato approvato, sostenuto e incoraggiato dalla proprietà dei diritti dal Giappone in cui torneranno in scena Licia, Mirko, Satomi, Andrea e il gatto Giuliano, Marrabbio, Marika e Manuela. Con la partecipazione straordinaria di Pietro Ubaldi, che per l’occasione tornerà a dare la voce dal vivo al gatto Giuliano

Sono passati quasi 40 anni dalla prima messa in onda su Italia1 di Kiss Me Licia, anime nato dal manga Aishite Knight di Kaoru Tada: successo clamoroso in Europa e in Italia in particolar maniera, dove ha registrato più di 4 milioni di spettatori a puntata per tutta la sua messa in onda, non un semplice cartone animato ma un qualcosa che, episodio dopo episodio, si apprestava a diventare un vero e proprio fenomeno di costume, destinato a cambiare e arricchire il patrimonio culturale pop di tutti quei ragazzini (e, in maniera indiretta anche dei loro genitori) che lo stavano guardando. Una serie che ha sfornato dettagli iconici come il ciuffo russo di Mirko, le polpette di Marrabbio, il telefono rosa del Mambo e brani come “Baby I Love You”, “Freeway” e “Fire”.

L’evento si terrà venerdì 21 e sabato 22 marzo 2025 all’EcoTeatro di Milano (Via Fezzan, 11 | ore 20.30 | biglietti per entrambe le serate disponibili al link: https://www.vivaticket.com/it/ticket/kiss-me-licia-il-musical/255181).

Il brano inedito, disponibile su tutte le piattaforme streaming dal 14 marzo, si intitola “PER SOGNARE”, e va ad aggiungersi ai grandi classici dei Bee Hive sopra citati e ad altri brani intramontabili degli anni ’80.

“PER SOGNARE” è composta da Elena Centaro, che grazie ad arrangiamenti orchestrali e acustici ha “vestito” in stile musical anche altri brani dello spettacolo, ed è scritta da Thomas Centaro, che nel totale rispetto di metrica e assonanze con le versioni originali, si è occupato dell’adattamento in italiano di tutte le canzoni, con la direzione di Claudio Albertini, che ne ha diretto i cori. “PER SOGNARE è una ballad che mantiene le sonorità degli anni ’80 – spiega Elena Centaro – ed è parte integrante della narrazione del musical, perché incornicia il momento in cui Mirko e Licia iniziano ad aprirsi e ad avvicinarsi. Crescendo ci si dimentica di essere sempre in tempo per sognare, e talvolta sembra difficile farlo, ma la canzone vuole spronare a non rinunciare mai ai sogni, a qualunque età, e personalmente credo che custodire e coltivare un sogno sia fondamentale nella vita di ognuno di noi”. Aggiunge Thomas Centaro: “Estrapolata dal contesto teatrale PER SOGNARE vive di vita propria: rifugiarsi in un sogno per evadere dalla quotidianità non deve mai farci sentire sbagliati, inadeguati o in errore. I tantissimi che hanno già scelto di vedere Kiss Me Licia – Il Musical ne sono l’esempio concreto”.

Guest star dei due appuntamenti il doppiatore PIETRO UBALDI, che tornerà a dare la voce dal vivo al gatto Giuliano. Sul palco insieme a lui Silvia Romeo nei panni di Licia, studentessa universitaria e cameriera al Mambo, il ristorante gestito da Marrabbio, il suo gelosissimo papà interpretato da Andrea Bonati. E poi Annalisa Longo, doppiatrice notoriamente specializzata nel prestare la voce ai bambini, nelle vesti del piccolo Andrea e la migliore amica Manuela, interpretata da Elena Centaro. Alessandro Fortarezza vestirà le violacee chiome di Satomi, cliente fisso del Mambo di cui Licia è platonicamente innamorata, mentre toccherà a Thomas Centaro indossare il riconoscibilissimo ciuffo rosso di Mirko, con cui Licia si “incontra e si scontra”, rispettivamente tastierista e frontman del gruppo rock dei Bee Hive e la loro scontrosa manager Marika, interpretata da Alessandra Ruta. Le coreografie, invece, sono curate da Bruno Giotta, che collabora con il regista da dieci anni.

Kiss Me Licia Il Musical torna a teatro quest’anno a grande richiesta del pubblico, che già nella prima edizione del 2015 ha premiato la produzione con 3 sold out. “Per questa nuova edizione ho sentito la necessità di rimaneggiare il copione e le canzoni, per offrire uno spettacolo ancora più brillante e divertente – spiega il regista – i miei spettacoli sono intrisi di cultura pop, dai fumetti, dai cartoni animati, dal cinema e dalla televisione, sono privi di dettami e linee guida imposte da altri e lasciano l’ultima parola alla creatività con scelte libere tutte da riscrivere, per far rivivere tempi ormai lontani in una contemporaneità in cui l’unico limite è l’immaginazione, e l’affluenza del pubblico conferma quanto sia grande la voglia di evadere, di giocare e di divertirsi”.

Scenografie digitali, effetti speciali e props originali dell’epoca, atmosfere e, ovviamente, brani musicali: tutto nel musical è frutto di ricerche approfondite e studio su materiale d’epoca, tra immagini, riviste cartacee originali e videoclip, con l’obiettivo di ricreare una gamma di ambienti, texture e palette di colori che restituissero l’esatta collocazione storica della vicenda. “Nessuna operazione nostalgica: qui gli anni ’80 non sono un pretesto stilistico, sono sia la cornice che il fulcro del contesto narrativo” – commenta l’Art Director del musical Andrea Centaro.

Atmosfere, colori e mood che è possibile ritrovare anche nel booklet a tiratura limitata del musical, già disponibile in pre order (da ritirare poi a teatro) al sito https://www.thomascentaro.com/licia. Ispirato alle riviste cult degli anni ’80, e composto da 56 pagine ricche di approfondimenti sul musical come l’adattamento teatrale, la colonna sonora, foto esclusive, la timeline, il design, i personaggi, il cast e tanto altro, “Il booklet è assolutamente imperdibile per chi ha Licia e i Bee Hive nel cuore e, speriamo sia destinato a diventare un oggetto da collezione per gli appassionati” – osserva Andrea Centaro.

“Kiss Me Licia celebra l’amore e la musica: l’opera nasce dalla matita di Kaoru Tada come shojo manga per poi diventare un anime comedy, e grazie ai suoi forti elementi di caratterizzazione, nel musical ho voluto mantenere intatta la corretta dose di freschezza e leggerezza, e tra scene recitate, battute divertente, canzoni coinvolgenti, danza, scenografie digitali e i tanti momenti concerto dei Bee Hive, sarà come riguardare il cartone animato, ma con attori in carne e ossa. Kiss Me Licia è un musical che si rivolge ad una platea eterogenea, che spero possa amarlo come io ho amato realizzarlo – conclude Thomas Centaro – Un’esperienza che vorrei davvero possa essere indimenticabile per tutta la famiglia, per i cultori dei manga e degli anime, per chi crede nei buoni sentimenti, per chi gli anni ’80 li ha vissuti in soggettiva, e per chi ha voglia di tornare un po’ bambino, perché “Per sognare non si è grandi abbastanza”.

E’ morto Giovanni Paoli, primogenito del cantautore Gino

Roma, 10 mar. (askanews) – Si è spento all’età di 60 anni, Giovanni Paoli, giornalista e figlio del cantautore Gino Paoli. Paoli è morto venerdì presso l’unità coronarica dell’ospedale Niguarda di Milano a seguito di un infarto. Gino Paoli ha avuto figli da donne diverse. Dalla prima moglie Anna Fabbri è nato nel 1964 il primogenito Giovanni Paoli che avrebbe intrapreso la carriera di giornalista dopo un periodo trascorso a suonare nella band che accompagnava il padre nei suoi concerti. Dopo tre mesi dalla nascia di Giovanni, è nata Amanda Sandrelli figlia della relazione con Stefania Sandrelli all’epoca minorenne. Successivamente l’artista ha sposato Paola Penzo, la donna con cui poi ha costruito un’unione che va avanti da oltre 50 anni. Dalla seconda moglie, Gino Paoli ha avuto i figli Nicolò e Tommaso, nati rispettivamente nel 1980 e nel 1992. In una intervista al Corriere della Sera la figlia del cantautore ha raccontato così un frammento della loro storia familiare: “Mio padre era regolarmente sposato con Anna Fabbri dalla quale era in attesa del figlio Giovanni, che è nato tre mesi prima di me, perché intanto anche mia madre era incinta. Insomma, un bel pasticcio. E infatti, dati i tempi visto che stiamo parlando del 1964, lui non ha potuto darmi subito il suo cognome…”. Nicolò e Tommaso sono nati dal secondo matrimonio di Gino Paoli, ma di loro non si conosce altro oltre la data di nascita, 1980 e 1992. Quello che è emerso con chiarezza, però, è il grande amore che lega il padre alla loro mamma, Paola Penzo, sposata dopo tanti anni d’amore, nel 1991, e al suo fianco da 50 anni.

Joseph Lu, uscito il suo nuovo singolo “Oniric”

Roma, 10 mar. – uscito “ONIRIC”, il nuovo singolo del musicista siciliano Joseph Lu, il “Pianista dei sogni”, che ha riscosso grande successo negli Stati Uniti, a Los Angeles, con il brano “Power of love” ai World Entertainment Awards. Il brano, disponibile su tutte le piattaforme, tra cui Spotify, Apple Music, Amazon Music, Tidal, YouTube Music, Deezer e sui social, accompagnato da un video cartoon, disegnato, a mano libera, da bozzettisti indonesiani, con la Flipbook Animation, in bianco e nero, che meglio rappresenta la dimensione onirica, ossia il sogno.

L’opera descrive, mediante suoni che colgono lo spazio onirico ed intimo, l’epico viaggio di Ulisse, descritto come un’ esplorazione dell’inconscio, come una metafora della conoscenza e come un percorso dentro la nostra anima per cercare la genesi della vita.

Joseph Lu narra, attraverso la dimensione onirica, il viaggio di Ulisse, che un itinerario in “un tempo fuori dal tempo”, come dice l’indovino Tiresia e, con le sue note variegate e dai suoni multiformi, coglie il senso della vita avventurosa di Ulisse, definito l’eroe politropo, ossia dai mille aspetti, ricco di sapere, sempre alla costante ricerca di nuove terre da esplorare e conoscere. Viaggiare significa anche esplorare e Joseph Lu, mediante i sogni in cui entra con la musica, esplora l’interiorit umana e la descrive.

Il pianista dei sogni racconta la molteplicit dei volti di Ulisse attraverso il mistero della sua musica dalle mille sfaccettature, che varca i confini dell’impossibile e dell’ignoto e ci introduce oltre l’esistente. Ulisse percorre, grazie alla musica di Joseph Lu, suo compagno di viaggio onirico, estensioni e abissi dello spazio fisico e mentale, esplorando la realt intrisa di immaginazione. Il viaggio di Ulisse, nella poetica del compositore siciliano, rappresenta la nostra interiorit, vissuta mediante i nostri sogni.

La particolarit del brano rappresentato dalla colonna sonora, che costituita come afferma Joseph Lu: “da strumentazioni atipiche, che raramente suonano insieme, le quali rappresentano la dimensione del sogno, in cui molte realt si uniscono senza un nesso e senza un senso apparente. L’insieme della chitarra elettrica, del pianoforte classico e il Duduk, strumento antico ancestrale, nato nel Caucaso meridionale e diffusosi in tutto il Mediterraneo, conferisce una particolare singolarit al suono che ci fa immergere in una dimensione atemporale, che vive nel profondo della nostra natura umana e divina.

‘ONIRIC’ un viaggio da percorrere con la musica, che depositata nei nostri sogni, che ci consente di raggiungere le mete della nostra essenza, del nostro universo interiore”.

Grande Impero, alla CEO Antonella Rizzato il premio “RomaRose”

Roma, 10 mar. – Nuovo riconoscimento per Antonella Rizzato (CEO di Grande Impero), che ha ricevuto a Roma, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, il Premio “RomaRose”.

L’evento, giunto alla sua quarta edizione e promosso dalla Presidenza dell’Assemblea capitolina, nella persona della Dottoressa Svetlana Celli, vuole celebrare il talento, l’umanit e il coraggio delle donne, ribadendo e rafforzando l’impegno per promuovere concretamente la parit di genere, a partire dalle istituzioni.

Antonella Rizzato – che stata premiata alla presenza delle pi alte autorit cittadine come il sindaco Roberto Gualtieri, il prefetto Lamberto Giannini e il questore Roberto Massucci – ha ricevuto il riconoscimento dall’Assessore all’Agricoltura, Ambiente e ciclo rifiuti di Citt Metropolitana di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, per l’intensa attivit imprenditoriale che l’ha condotta ad un’attivit di eccellenza. Proprio insieme a Roma Capitale da poco stato presentato il progetto del “Pane del Giubileo” che, ancora una volta, vede protagonista Grande Impero come pane dedicato all’Anno Giubilare e in vendita dal 10 marzo.

“Ricevere questo premio – ha detto Antonella Rizzato – per me un grande onore e un’importante conferma del valore, dell’impegno, della passione e della determinazione nel mondo imprenditoriale. Questo riconoscimento non solo un traguardo personale, ma un simbolo del contributo che ogni donna pu offrire alla crescita e all’innovazione del nostro Paese. Dedico questo premio a tutte le donne che ogni giorno affrontano sfide con coraggio e determinazione, con l’auspicio che il cammino verso la parit di genere continui a essere sempre pi concreto e tangibile. Ringrazio gli organizzatori dell’evento e tutte le istituzioni presenti per aver voluto valorizzare l’impegno femminile in ogni ambito della societ”.

Tante altre le personalit premiate in questa edizione 2025 di RomaRose. Alcuni nomi: l’arbitro professionista Manuela Nicolosi; Maria Bianca Farina, ex presidente ANIA; Cristina Costarelli, presidente ANP; Suon Rebecca Nazzaro, Direttore Opera Romana Pellegrinaggi; Alma Manera, soprano; Maddalena Cialdella, giustizia e sociale, e tanti altri.

Salvini: un incontro Mattarella-Musk sarebbe stimolante

Milano, 10 mar. (askanews) – “Non faccio io l’agenda di Musk e del presidente Mattarella. Sarebbe un incontro stimolante”. Così il vicepremier Matteo Salvini replica ai cronisti che gli hanno chiesto di un eventuale incontro tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il fondatore di Tesla che nei giorni scorsi ha auspicato un confronto al Quirinale su Starlink.

“Non sono io a decidere se va bene la tecnologia A o la tecnologia B. Se Starlink connette mezzo mondo non vedo perché la sinistra debba dire pregiudizialmente di no, perché è di Musk”, ha aggiunto Salvini. “Quando si parla di sicurezza nazionale le simpatie e le antipatie dovrebbero uscire dal tavolo”, ha chiosato.

Nastri d’argento, documentari su Cutro e "Controluce" tra i vincitori

Roma, 10 mar. (askanews) – La tragedia di Cutro, con il naufragio dei migranti, il 6 febbraio 2023 sulla spiaggia dove fu girato il Vangelo pasoliniano, in “Cutro, Calabria, Italia” di Mimmo Calopresti, “Il cassetto segreto” di Costanza Quatriglio, viaggio nella memoria che intreccia il rapporto intimo di una figlia alla scoperta del padre e l’esperienza straordinaria di un giornalista e inviato speciale, come pochi del suo tempo, aperto al racconto di mondi lontani, e ancora la straordinaria, gloriosa avventura dello sci nazionale negli anni ’70 ne “La valanga azzurra” di Giovanni Veronesi, candidato nella ‘cinquina’ speciale dedicata allo Sport, sono i tre titoli vincitori dei Nastri d’Argento 2025. Miglior docufilm “Controluce” di Tony Saccucci, la storia di Adolfo Porry-Pastorel, l’intraprendente “fotografo di Mussolini”, giornalista, giovanissimo pioniere dei fotoreporter italiani.

Stasera al Cinema Barberini di Roma anche la consegna del Nastro d’Argento al Documentario dell’anno “Ciao, Marcello – Mastroianni l’antidivo” di Fabrizio Corallo, che ne firma anche la sceneggiatura accanto a Silvia Scola: “Un racconto che celebra l’attore più amato in Italia e nel mondo con una ricostruzione affidata alla sua stessa voce e alle preziose testimonianze recuperate dalle memorie d’archivio di tanti protagonisti del suo tempo”, come si legge nella motivazione del Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici che sottolinea il valore di “un film che attraversa la carriera di Mastroianni come il suo modo di vivere anche il fascino, il talento e il successo che Marcello ha avuto per tutta la vita, con una naturale semplicità mai tradita”.

Tra i Premi speciali assegnati quest’anno con i Nastri d’Argento l’omaggio alla senatrice Liliana Segre con un riconoscimento di affettuosa stima dai Giornalisti Cinematografici Italiani per il racconto della sua vita consegnato al film di Ruggero Gabbai “Liliana”, un ritratto in cui per la prima volta Liliana Segre ripercorre gli anni delle leggi razziali e del campo di concentramento alternando alle emozioni private e al racconto della sua dolorosa esperienza il ritorno nei luoghi importanti nel suo vissuto, ieri e oggi, soprattutto tra due città che hanno avuto per lei un significato speciale come Milano dove oggi vive e Pesaro. Dalla senatrice ai Nastri d’Argento un grazie per il premio in un messaggio che sottolinea il valore di Liliana come “l’espressione di pace di una donna di pace”. Liliana Segre ricorda di averlo girato “alla vigilia di fatti terribili come quelli del 7 e 8 ottobre che hanno cambiato la vita di molti” dice “e la mia in particolare”. E aggiunge: “Nei miei confronti sono aumentati i messaggi di odio anche se per fortuna moltissime persone mi onorano ogni giorno di messaggi d’amore e questa vorrei fosse la cifra per ricordare questo documentario”.

“A Duse, the Greatest” di Sonia Bergamasco il Premio per la migliore opera prima dell’anno, un riconoscimento per la sua grande passione, quasi la sua “magnifica ossessione” da quando al Piccolo di Milano si è avvicinata al mondo del teatro, che ha guidato tra curiosità e venerazione il suo viaggio discreto nel mondo di un’attrice di cui ricostruisce le emozioni anche più segrete usando come filo conduttore le sue stesse lettere che interpreta fuori campo, con pudore e discrezione, preferendo dare più spazio alle poche tracce visive della Duse, tra foto, ritagli, le riprese del funerale, gli spezzoni di Cenere, l’unico film da lei interpretato.

Per lo sport sul podio anche “Eroici! 100 anni di passione e di racconti di sport” diretto da Giuseppe Marco Albano, scritto da Shadi Cioffi. Un film che ripercorre un secolo di sport attraverso il centenario del Corriere dello Sport nato il 20 ottobre 1924 per iniziativa di un gruppo di giovani appassionati guidati dall’ex calciatore Alberto Masprone e dal giovane Enzo Ferrari: una testata destinata a diventare un pilastro per lo sport italiano e storico punto di riferimento per generazioni di lettori e tifosi che ha celebrato il suo centenario proprio il 20 ottobre scorso e in questo documentario festeggia i più amati campioni di molte stagioni di successo.

Alla star degli anni ’70 Luc Merenda va il Premio “Protagonista dell’anno” per il viaggio nella sua biografia artistica e nella sua vita che, proprio in Italia, fu di grande successo nei cult di genere che riaffiorano in “Pretendo l’inferno” di Eugenio Ercolani; è il film della sua vita, ma non solo, nato da un soggetto di Steve Della Casa e dello stesso Luc, ormai italiano (e romano) di adozione. Un percorso attraverso il suo quotidiano in quegli anni tra cinema, violenza, impegno politico e un racconto di sé, delle sue scelte, della sua vita vissuta al massimo, senza ipocrisia e senza omissioni, che diventano lo spunto per un viaggio che diverte e coinvolge e ci riporta ai film di genere che sono stati un successo di quei Settanta.

La Menzione speciale dei Nastri d’Argento Documentari 2025 è andata infine al documentario di Luca Verdone “Il critico viaggiatore” dedicato al padre Mario, eclettico intellettuale, poeta, selezionatore della Mostra di Venezia, critico, insegnante al Centro Sperimentale, grande esperto del cinema di avanguardia, del futurismo e anche del circo. è un omaggio affettuoso a un protagonista del Novecento che è stato anche particolarmente vicino ai Giornalisti Cinematografici Italiani.

“Si chiude con questi premi e con le segnalazioni importanti che li accompagnano in ‘cinquina’ un anno sempre più importante per i Documentari italiani che siamo orgogliosi di segnalare attraverso un palmarès ricco di approfondimenti che uniscono, forse mai come quest’anno, il racconto del reale ad una lettura di cronaca alla quale il cinema aggiunge il suo prezioso stile narrativo” ha afferma Laura Delli Colli, presidente, a nome dei Direttivo dei Giornalisti Cinematografici. “Con i complimenti a tutti gli autori e i produttori che ci hanno proposto un’annata così importante, vorremmo anche sottolineare la ricchezza eterogenea degli spunti nati tra Cultura Spettacoli, tanta Musica, Teatro e ovviamente il Cinema, nelle scelte di una ricchissima selezione ufficiale che ci ha offerto ancora una volta la sorpresa dello Sport in una ‘cinquina’ davvero speciale”.

I finalisti e i Premi speciali sono stati selezionati tra i 185 titoli visionati e proposti entro il 31 dicembre scorso dai Festival più importanti o nelle rassegne specializzate e in qualche caso, anche trasmessi su reti o piattaforme televisive. La selezione ufficiale è firmata dal Direttivo Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI): Laura Delli Colli (Presidente), Fulvia Caprara (Vicepresidente), Oscar Cosulich, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga, Stefania Ulivi e Maurizio di Rienzo, in particolare per il coordinamento delle proposte visionate.  

Domani si vota nella Groenlandia minacciata da Trump

Roma, 10 mar. (askanews) – I groenlandesi voteranno domani per le elezioni legislative dove una delle poste in gioco sarà decidere quando rompere i legami con la Danimarca, attuale potere tutelare, senza cadere nelle mani di Donald Trump.

L’insistenza, talvolta minacciosa, del presidente americano a prendere possesso della Groenlandia ha dato impulso alle aspirazioni di indipendenza tra i 57.000 abitanti del territorio, molti dei quali affermano di non voler essere né danesi né americani, ma groenlandesi.

Il tema ha quindi avuto un posto importante nella campagna elettorale, tra temi come l’istruzione, gli affari sociali, la pesca (che rappresenta il 90% delle esportazioni dell’isola) e il turismo.

Quasi tutti i partiti politici vogliono che l’immenso territorio ghiacciato, 50 volte più grande della Danimarca ma 100 volte meno abitato, possa reggersi sulle proprie gambe.

Se il desiderio di indipendenza è ampiamente condiviso, i gruppi politici in lizza per i 31 seggi del Parlamento divergono sulla tempistica. Il partito nazionalista Naleraq (opposizione), molto visibile durante la campagna, chiede che il processo di indipendenza inizi rapidamente. Nelle precedenti elezioni del 2021, aveva ricevuto il 12% dei voti. Le due componenti della coalizione uscente, Inuit Ataqatigiit (IA, formazione verde-sinistra del primo ministro Mute Egede) e Siumut (partito socialdemocratico), sono generalmente sotto pressione, anche se possono esserci divisioni interne.

Per quanto riguarda le previsioni del voto in Groenlandia dove, i sondaggi sono rari, il partito Inuit Ataqatigiit e il partito Simiut potrebbero continuare a governare in coalizione, come avviene attualmente. Anche se Simiut, che ha promesso un voto sull’indipendenza dopo le elezioni, che potrebbe aiutarlo ad attirare più elettori, potrebbe arrivare primo e quindi scegliere il prossimo primo ministro. Un sondaggio realizzato a gennaio li dava rispettivamente 31% a 9%.

Colonizzata dai danesi più di tre secoli fa, l’isola artica ha ottenuto la sua autonomia nel 1979, ma le sfuggono ancora funzioni sovrane (affari esteri, difesa, ecc.). Con una legge del 2009, i groenlandesi possono avviare da soli il processo di indipendenza che prevede la negoziazione di un accordo con Copenaghen, che dovrà poi essere approvato con un referendum in Groenlandia e con un voto nel parlamento danese.

Calenda: Musk non affidabile, Meloni chiuda trattativa con Starlink

Roma, 10 mar. (askanews) – “Elon Musk uno di quelli che interferisce spesso e volentieri nei processi democratici, parlando e probabilmente anche agendo, quello che certo che non un partner affidabile per le informazioni pi delicate, chiedo a Meloni che chiuda immediatamente ogni possibilit di trattativa con Starlink e si pulisca tutta questa vicenda che che ha contenuti molto opachi”. Cos Carlo Calenda, leader di Azione, a margine di una conferenza stampa alla Camera in cui ha presentato la proposta per lo scudo democratico per i processi elettorali.

A chi gli chiede del desiderio espresso dal proprietario di Starlink di incontrare il Presidente della Repubblica ha risposto: “Decider Mattarella ma evidentemente Musk non ha chiaro come funzionano le istituzioni italiane, credo che vada tenuto lontano dall’Italia. E’ una persona estremamente pericolosa e instabile, le cose che ha detto e scritto sulle democrazie, sull’Ucraina e sulla Nato sono talmente gravi che pi lontano rimane dall’Europa meglio stiamo tutti”.

Elezioni, Calenda: su pdl scudo democratico interlocuzione con governo

Roma, 10 mar. (askanews) – “L’Italia deve dotarsi di uno scudo democratico in modo che l’eventualit di una elezione non democratica venga evitata in tutti modi. Il provvedimento che presentiamo oggi prevede due parti: come accorgersi se ci sono interferenze e da dove arrivano e poi cosa fare. Su questa norma c’ un’interlocuzione aperta con il governo, l’abbiamo gi mandata al sottosegretario Mantovano e aspettiamo di discuterne insieme, verr mandata oggi a tutte le forze di opposizione perch disciplinare la difesa del sistema democratico una cosa che va fatta tutti insieme”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, nel corso di una conferenza stampa alla Camera per presentare la pdl.

Un libro per spiegare l’importanza del sorriso nell’era social

Roma, 10 Mar. – Quanti di noi, dopo aver scattato un selfie, vanno subito a verificare se l’espressione abbastanza accattivante? Tutti, senza dubbio. Quanti mostrano con orgoglio il proprio sorriso? E quanti invece lo nascondono per la paura del giudizio altrui? Viviamo in un mondo in cui ogni foto, ogni post ed ogni video raccontano una storia e la nostra immagine, con il nostro sorriso in copertina, la prima cosa che gli altri notano quando vanno a sbirciare sui social.

Ma dietro all’estetica di un sorriso si nascondono connessioni profonde con il benessere psicofisico, la fiducia in se stessi e persino il successo nelle relazioni personali e professionali.

Lo sa bene il Dr. Michele Inzaghi, dentista ed esperto nell’estetica dentale, pioniere nell’utilizzo delle tecnologie digitali applicate al mondo dell’odontoiatria.

Nel suo ultimo libro “Este-Tik-Tok-a Dentale: l’importanza del sorriso nell’era dei social network”, il Dr. Inzaghi pone l’attenzione su come l’universo dei Social Network abbiano reso fondamentale la cura della propria immagine e del proprio sorriso.

Con competenze che spaziano dalla tecnologia digitale alla psicologia del benessere, il volume offre una guida unica e completa per valorizzare il sorriso: “Sono cinque motivi per cui interessante leggerlo -spiega Inzaghi. Il libro offre la possibilit di scoprire il potere nascosto del sorriso e come esso influenzi il modo in cui gli altri lo percepiscono e come cambia la vita personale e professionale. Vengono poi svelate tecniche innovative che vanno dalla tecnologia digitale ai trattamenti di ultima generazione, il che pu davvero fare la differenza”.

Il testo inoltre illustra come le piattaforme digitali hanno ridefinito la bellezza e cosa fare per stare al passo: “Il mio -spiega ancora Inzaghi- un approccio scientifico ma accessibile: tutto spiegato in modo chiaro, senza tecnicismi inutili. Consigli pratici immediatamente applicabili: dai trattamenti migliori agli accorgimenti per una salute orale impeccabile. Il sorriso non solo una questione estetica: il simbolo del proprio benessere e della propria autostima. Il mio libro dar insomma tutte le risposte per trasformarlo e renderlo il miglior alleato”.

Comprendere informazione e comunicazione in politica

Roma, 10 Mar. – In un’epoca in cui la partecipazione politica sembra diminuire, come evidenziato dal fenomeno della ‘partecipazione invisibile’ descritto dall’ISTAT, la distinzione tra informare e comunicare diventa cruciale per ottenere consenso.

Matteo Marini, esperto di comunicazione politica e fondatore di Agenzia PolitiKon, sottolinea che ‘La differenza tra informare e comunicare fondamentale: informare un processo che prevede la trasmissione di dati in modo oggettivo mentre comunicare implica coinvolgere e costruire una relazione con il pubblico’.

La comunicazione politica in Italia ha subito cambiamenti significativi, influenzata dall’evoluzione tecnologica e sociale, con i social media che hanno trasformato le dinamiche elettorali. ‘Oggi, la vera sfida non tanto conquistare nuovi elettori, ma rafforzare il coinvolgimento di chi gi orientato, trasformando il consenso passivo in partecipazione attiva’, afferma Marini, evidenziando l’importanza di un messaggio chiaro e mirato.

Secondo un’analisi dell’AGCOM, i media digitali stanno diventando sempre pi rilevanti nel processo decisionale degli elettori, un cambiamento che richiede strategie di comunicazione adattate. Marini spiega che ‘definire esattamente chi sei e a chi vuoi comunicare la base per costruire consenso’.

Questo approccio particolarmente rilevante nei contesti locali, dove la comunicazione deve essere personalizzata e diretta. ‘Nei comuni, essenziale trovare un equilibrio tra comunicazione istituzionale e presenza sui social, per raggiungere e coinvolgere efficacemente i cittadini’, aggiunge Marini, sottolineando che nei piccoli centri la presenza sui giornali conta ancora molto.

Guardando al futuro, il mercato della comunicazione politica offre prospettive promettenti, con crescenti opportunit per chi sa gestire con competenza il rapporto tra informazione e comunicazione. ‘La comunicazione politica un equilibrio tra creativit, strategia e analisi’, spiega Marini, sottolineando quanto il settore richieda adattabilit e visione.

Con le numerose elezioni comunali all’orizzonte, la capacit di costruire strategie comunicative efficaci sar un fattore determinante per il successo dei candidati. ‘Il mio obiettivo diffondere questo approccio a un pubblico pi ampio’, conclude Marini, evidenziando come la comunicazione politica non sia solo una questione di messaggi ma un processo di costruzione di relazioni solide e durature, essenziale non solo per i partiti, ma anche per istituzioni e realt private che puntano a rafforzare il proprio consenso.

Il Premier della Groenlandia: Trump è imprevedibile e preoccupa le persone

Roma, 10 mar. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è “imprevedibile”. Se ne è ha lamentato il primo ministro della Groenlandia, Mute Egede, in un’intervista all’emittente pubblica danese DR, trasmessa alla vigilia delle elezioni parlamentari nel territorio autonomo danese. L'”ordine mondiale sta vacillando su molti fronti”, ha dichiarato Egede, lamentando “un presidente americano che è molto imprevedibile e che di conseguenza preoccupa le persone”.

Malgrado la nuova amministrazione americana insista nel dire che vuole “prendere” la Groenlandia, il capo del governo ha ribadito che i groenlandesi, che mirano all’indipendenza, non vogliono essere né danesi né americani. “Con quello che è successo di recente, quello che il presidente americano ha detto e fatto, non vogliamo essere così vicini (agli Stati Uniti, ndr), come forse volevamo essere prima”, ha spiegato, criticando il presidente Trump per non averli trattati “con rispetto”‘.Quello che conta dopo le elezioni di domani è una “solida” tabella di marcia per l’indipendenza, che descriva in particolare la diversificazione dell’economia dell’enorme isola artica e lo sviluppo di alcune industrie come il turismo, l’industria mineraria e l’energia verde, ha aggiunto Egede. Il leader politico vede il futuro della Groenlandia “all’interno dell’alleanza occidentale”.

Ci sono “questioni di sicurezza e di politica di difesa che ci impongono di allearci con altri Paesi”, ha dichiarato.

Russia: basta con le attività d’intelligence britanniche non dichiarate

Roma, 10 mar. (askanews) – Il Ministero degli Esteri russo ha annunciato lunedì che un rappresentante dell’ambasciata britannica era stato convocato al ministero.

In precedenza, il Servizio di sicurezza federale russo (FSB) aveva dichiarato di aver identificato altre due spie che lavoravano sotto il tetto dell’ambasciata britannica a Mosca e che il loro lavoro di intelligence e sovversivo minacciava la sicurezza della Russia.

“Un rappresentante dell’ambasciata britannica a Mosca è stato convocato al Ministero degli Esteri russo in relazione al ritiro dell’accreditamento per segnali di attività di intelligence”, ha affermato il ministero in una dichiarazione su Telegram.

Mosca ha espresso una forte protesta a Londra per le false informazioni fornite dal personale della missione diplomatica britannica al momento di ricevere il permesso di ingresso nel Paese. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo.

Oggi, il Servizio federale di sicurezza russo (Fsb) ha dichiarato di aver identificato altre due spie che lavoravano sotto il tetto dell’ambasciata britannica a Mosca, il cui lavoro “di intelligence e sovversivo” minacciava la sicurezza della Russia.

“Il 10 marzo, un rappresentante dell’ambasciata britannica a Mosca è stato convocato presso il Ministero degli Esteri russo. La parte russa ha protestato con forza in relazione ai fatti rivelati che alcuni dipendenti della missione diplomatica hanno consapevolmente fornito false informazioni per ottenere il permesso di entrare in Russia”, si legge nel comunicato.Mosca non tollererà le attività di agenti dei servizi segreti britannici non dichiarati nel Paese, ha aggiunto il Ministero.

“Il diplomatico britannico è stato informato che, in relazione alla violazione della legislazione russa e tenendo conto delle informazioni ricevute dalle autorità competenti russe che indicano che questi dipendenti appartengono ai servizi speciali della Gran Bretagna, e in conformità con l’articolo 9 della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961, l’accreditamento di queste persone è revocato. Devono lasciare il territorio della Federazione Russa entro due settimane”, ha dichiarato il ministero.

L’Europa è il più grande importatore di armi dagli Usa (per la prima volta in 20 anni)

Roma, 10 mar. (askanews) – L’Europa ha superato il Medio Oriente come il più grande importatore di armi dagli Stati Uniti nel periodo 2020 al 2024, ed è la prima volta da venti anni a questa parte ha affermato lunedì lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI).

“Per la prima volta in due decenni, la quota maggiore delle esportazioni di armi degli Stati Uniti nel 2020-24 è andata all’Europa (35 percento) anziché al Medio Oriente (33 percento)”, ha affermato SIPRI.

Allo stesso tempo, l’Arabia Saudita è diventata il più grande consumatore di armi statunitensi tra i singoli paesi, rappresentando il 12%, ha affermato SIPRI.

La quota degli Stati Uniti nelle importazioni militari europee è aumentata dal 52% nel periodo 2015-2019 al 64% nel periodo 2020-2024, ha affermato il SIPRI, aggiungendo che le importazioni militari europee sono più che raddoppiate tra i due decenni, sullo sfondo del conflitto in Ucraina.

L’ora della pioggia: Italia sotto l’acqua per almeno 10 giorni

Roma, 10 mar. (askanews) – Parola d’ordine: pioggia! Sarà lei la protagonista assoluta dei prossimi giorni su gran parte delle regioni italiane. Soltanto dopo il 20 marzo, giorno dell’equinozio di primavera, sembra profilarsi una svolta.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, non ha dubbi sulle previsioni per i prossimi giorni. L’Italia entrerà in una lunga fase caratterizzata dal continuo passaggio di perturbazioni atlantiche, pilotate da un centro depressionario situato poco distante dal Portogallo. Sarà questo centro a dettare legge, non solo sulla Penisola Iberica, ma anche sul bacino del Mediterraneo, includendo Italia, Svizzera, Austria, Francia meridionale e Penisola Balcanica.

Il ciclone iberico sarà continuamente alimentato e rinvigorito dall’aria fredda proveniente dal Circolo Polare Artico, che scorrerà sul bordo orientale di un anticiclone posizionato tra Islanda e Groenlandia. Si creerà così un vasto sistema perturbato che sembra destinato a persistere sugli stessi territori almeno fino al giorno dell’equinozio di primavera, giovedì 20 marzo.

L’Italia sarà colpita in pieno dalle correnti umide sud-occidentali, che porteranno una serie di perturbazioni. Data la direzione dei venti, le regioni maggiormente interessate saranno quelle settentrionali e quelle centrali tirreniche, con alternanza di fenomeni in Sardegna e Campania. Su queste regioni pioverà abbondantemente, con possibilità di nubifragi in Liguria e lungo le coste tirreniche.

Ma non ci sarà solo pioggia: anche neve e vento saranno protagonisti dei prossimi giorni. La neve cadrà copiosa sulle Alpi, ma generalmente solo sopra i 1300 metri, a quote inferiori solo sui confini con l’estero. Il vento soffierà via via più intensamente, alternando Libeccio e Scirocco. Le raffiche potrebbero raggiungere anche i 70 km/h, provocando mareggiate sulle coste esposte.

Infine, data l’origine piuttosto mite dei venti, le temperature non subiranno grosse variazioni e saranno strettamente legate alle precipitazioni previste.

Trump: Kiev non mostra interesse per la pace, non riprendiamo gli aiuti militari

Roma, 10 mar. (askanews) – L’Ucraina non ha mostrato abbastanza interesse nel raggiungere la pace perché gli Stati Uniti riprendano gli aiuti militari, ha affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

“Penso che firmeranno l’accordo sui minerali. Ma noi vogliamo che lo facciano, voglio che vogliano la pace, giusto? Come lo dimostrano?… Beh, al momento non lo hanno dimostrato nella misura in cui avrebbero dovuto. Penso che al momento non lo abbiano fatto, ma penso che lo faranno, e penso che diventerà evidente nei prossimi due o tre giorni”, ha detto Trump ai giornalisti , rispondendo alla domanda se avrebbe ripreso gli aiuti militari se l’accordo sui minerali fosse stato firmato.

La Casa Bianca ha confermato che sono in corso consultazioni sia con la Russia che con l’Ucraina e il nuovo incontro sull’accordo di pace si terrà in Arabia Saudita questa settimana.

Un portavoce del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dettola scorsa settimana che tutta l’assistenza militare all’Ucraina è stata sospesa dal 4 marzo. Mercoledì, il Consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Mike Waltz ha confermato che c’è stata una pausa negli aiuti militari degli Stati Uniti all’Ucraina e ha detto che potrebbe essere revocata se i negoziati sull’accordo sulle terre rare avranno successo.

Il 28 febbraio, Trump ha incontrato il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy a Washington per firmare l’accordo, ma è stato annullato in seguito al loro acceso scambio di battute di fronte ai giornalisti nello Studio Ovale.

Il Vaticano: "Notte tranquilla per il Papa, sta riposando"

Città del Vaticano, 10 mar. (askanews) – “Il Papa ha trascorso una notte tranquilla, sta riposando”. Così la Sala stampa vaticana sulle condizioni di Francesco, giunto al 25mo giorno di ricovero al Policlinico Agostino Gemelli di Roma.

Il Papa è al 25mo giorno di ricovero al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove è assistito dal 14 febbraio scorso. Dopo l’ultimo di sabato scorso, questa sera dovrebbe essere diffuso un nuovo bollettino medico – che ormai non segue più una pubblicazione giornaliera – sulle sue condizioni di salute.

Ieri in ogni caso il Vaticano aveva fatto sapere che Bergoglio era di “buon umore” e dall’ospedale “continua le terapie, la fisioterapia respiratoria e motoria”: per Francesco si conferma una situazione di “stabilità in un quadro complesso” con “lievi progressi” per cui si “può parlare di ulteriore lieve miglioramento” rispetto ai giorni precedenti.

“Nel mio prolungato ricovero qui in ospedale, anch’io sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura, in particolare da parte dei medici e degli operatori sanitari, che ringrazio di cuore”, ha scritto il Papa nel testo dell’Angelus che, per la quarta domenica consecutiva, ieri è stato inviato solo in testo: “E mentre sono qui penso a tante persone che in diversi modi stanno vicino agli ammalati e sono per loro un segno della presenza del Signore. Abbiamo bisogno di questo, del ‘miracolo della tenerezza’. Vorrei ringraziare tutti coloro che mi stanno
mostrando la loro vicinanza nella preghiera: grazie di cuore a tutti! Prego anch’io per voi”.

Difesa Ue, Conte: piano ReArm rischia di portare Europa in guerra

Roma, 10 mar. (askanews) – “Ciò che serve è una efficiente difesa comune europea e non riarmare i singoli Stati. Così si finisce per arricchire le lobby delle armi senza migliorare la nostra sicurezza. Il piano ReArm rischia di portare l’Europa in guerra, Ursula von der Leyen si sta assumendo una grave responsabilità, peraltro evitando il voto del Parlamento europeo. Per questo domani tutto il M5s, anche deputati e senatori,arà davanti a quella assemblea per dire forte il suo no. Un’Europa bellicista ci fa orrore”. Lo afferma il leader del M5s, Giuseppe Conte, in un’intervista al Corriere della Sera.

A suo giudizio, “il ricorso alla logica della deterrenza è un’ulteriore conferma dell’irrazionalità di questo piano. La deterrenza funziona se il livello di armamenti è pressoché paritario, ma si ha idea di quanto tempo e soldi servirebbero per arrivare alle seimila testate nucleari della Russia? E nel frattempo Putin resterebbe a guardare o incrementerebbe il suo arsenale?”.

Il M5s inizialmente ha approvato il sostegno bellico all’Ucraina. Cosa è cambiato? “Non abbiamo avuto esitazioni – risponde Conte – nell’approvare un immediato sostegno militare per evitare che l’Ucraina fosse cancellata in una manciata di giorni. Ma condizionandolo all’avvio di un concreto processo negoziale. Invece hanno testardamente rifiutato una svolta diplomatica convincendo le nostre opinioni pubbliche che la vittoria fosse a portata di mano”.

Il leader del M5s parla anche di Salvini. “La Lega – osserva – sostiene con i voti le politiche belliciste del governo, il loro pacifismo di comodo serve solo a dare fastidio a Meloni. Noi invece siamo sempre stati fedeli alle nostre convinzioni, anche quando siamo finiti ingiustamente nella lista dei filo-putiniani. Oggi il velo di ipocrisia è caduto, la coerenza del M5S è evidente e qualcuno dovrebbe chiederci scusa”.

Il leader del M5s giudica invece positivamente l’atteggiamento della segretaria del Pd. “Bene – spiega – le critiche di Schlein al piano di riarmo soprattutto all’interno di un partito che ha varie sensibilità su questo tema. Ma attenzione a evocare un grande piano di investimento sul modello del Next Generation Eu: fu concepito e attuato per ridare speranza alle giovani generazioni dopo la pandemia, eviterei di accostarlo a prospettive di difesa e investimenti militari”.

Il cugino di Vance: "Siamo gli utili idioti di Putin"

Roma, 10 mar. (askanews) – “Siamo gli utili idioti di Vladimir Putin”: Nate, cugino di primo grado dele vicepresidente JD Vance e combattente volontario in Ucraina per tre anni denuncia senza mezzi termini la posizione dell’amministrazione Trump.

Quando Nate, riporta Le Figaro, ha sentito suo cugino JD Vance attaccare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale della Casa Bianca, si è infuriato. Nel suo camper, sulle strade del West americano che attraversa da quando è tornato dall’Ucraina nel gennaio 2025, Nate è deluso.

“Sono deluso da questo cugino, di qualche anno più giovane di(Nate ha 47 anni)”JD è un bravo ragazzo, intelligente”, spiega Bate “e quando criticava gli aiuti all’Ucraina, mi dicevo che lo faceva perché doveva accontentare un certo elettorato, che era un gioco della politica. Ma quello che hanno fatto a Zelensky (con Donald Trump, ndr) è stato un agguato di assoluta malafede”.

Canada, Mark Carney sarà il successore di Trudeau

Roma, 10 mar. (askanews) – L’ex governatore della Banca del Canada Mark Carney è stato eletto nuovo leader del Partito liberale al governo dopo le dimissioni di Justin Trudeau.

Carney diventerà ora il nuovo primo ministro del paese, secondo la dichiarazione del partito.

“Vi presentiamo il nostro nuovo leader liberale, Mark Carney!” ha annunciato il partito su X dopo che i suoi membri hanno tenuto una votazione a porte chiuse domenica.

Carney è considerato un economista di talento che è riuscito a salvare l’economia canadese dal collasso durante la crisi finanziaria del 2008. I suoi successi in questo incarico gli hanno permesso di diventare successivamente il primo governatore della Banca d’Inghilterra a essere nato fuori dal Regno Unito. Ha ricoperto questo incarico fino al 2020 ed è stato poi nominato inviato speciale delle Nazioni Unite per l’azione per il clima e le finanze. Con una prima dichiarazione, Carney ha affermato che il Canada non farà mai parte degli Stati Uniti, nonostante le minacce del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

“L’America non è il Canada. E il Canada non farà mai parte dell’America in alcun modo, forma o aspetto”, ha affermato Carney nel primo discorso post-elettorale al suo partito.

La dichiarazione di Carney arriva in un momento di forti tensioni tra Ottawa e Washington sui dazi commerciali.

A dicembre, Trump, allora presidente eletto degli Stati Uniti, si è riferito al Primo Ministro canadese Justin Trudeau come al “governatore” del “Grande Stato del Canada” in mezzo alle tensioni per la minaccia di Trump di imporre dazi sui prodotti della nazione vicina. Il 3 febbraio, dopo aver prestato giuramento come presidente degli Stati Uniti, Trump ha suggerito che il Canada diventasse il 51° stato americano a evitare i dazi e a ricevere protezione militare. Secondo quanto riferito, i funzionari canadesi hanno preso molto sul serio le parole di Trump.

Trump: quasi ‘ripresa’ la condivisione di intelligence con l’Ucraina

Roma, 10 mar. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che le autorità statunitensi “hanno quasi” ripreso la condivisione di intelligence con l’Ucraina.

“Beh, abbiamo quasi [supeato la pausa nella condivisione di intelligence]. Voglio dire, abbiamo davvero quasi ripreso. E vogliamo fare tutto il possibile per far sì che l’Ucraina faccia sul serio nel fare qualcosa”, ha detto Trump ai giornalisti quando gli è stato chiesto se la pausa di condivisione di intelligence con l’Ucraina potesse essere revocata.

In precedenza, la CBS, citando funzionari statunitensi, ha affermato che gli USA stavano ancora condividendo alcune informazioni di intelligence con Kiev.

Tennis, Indian Wells, Berrettini e Musetti fuori al 3° turno

Roma, 10 mar. (askanews) – Come a Dubai, anche a Indian Wells. Ancora una volta Stefanos Tsitsipas batte Matteo Berrettini, ma stavolta lo fa in modo netto. Doppio 6-3 per il greco che ha archiviato la pratica in un’ora e sette minuti di gioco. La partita perfetta del n. 9 al mondo, la migliore versione del recente passato. Tanti meriti a Tsitsipas, ma anche diverse sbavature di Berrettini. Matteo non è mai stato in partita, indietro nel punteggio già dal primo turno di battuta, perso a 30. L’azzurro ha faticato tanto dal lato del dritto e non ha avuto chance in risposta, conquistando appena 6 punti sul servizio del greco che torna agli ottavi a Indian Wells per la terza volta in carriera.

Anche Lorenzo Musetti saluta al 3° turno il Masters 1000 di Indian Wells, ma quanto rammarico. L’azzurro, testa di serie n°16 del seeding, non trasforma un match-point nel 2° set e cede alla rimonta di Arthur Fils (21 del tabellone) con i parziali di 3-6 7-6, 6-3 dopo due ore e mezza di lotta furibonda

Risultati e classifica serie A, oggi Lazio-Udinese

Roma, 9 mar. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo JUventus-Atalanta 0-4

28esima giornata Cagliari-Genoa 1-1, Como-Venezia 1-1, Parma-Torino 2-2, Lecce-Milan 2-3, Inter-Monza 3-2, Verona-Bologna 1-2, Napoli-Fiorentina 2-1, Empoli-Roma 0-1, JUventus-Atalanta 0-4, lunedì 10 marzo ore 20.45 Lazio-Udinese.

Classifica: Inter 61, Napoli 60, Atalanta 58, Juventus 52, Lazio, Bologna 50, Roma 46, Fiorentina 45, Milan 44, Udinese 39, Torino 35, Genoa 32, Como 29, Verona, Cagliari 26, Lecce 25, Parma 24, Empoli 22, Venezia 19, Monza 14.

29esima giornata venerdì 14 marzo ore 20.45 Genoa-Lecce, sabato 15 marzo ore 15 Monza-Parma, Udinese-Verona, ore 18 Milan-Como, ore 20.45 Torino-Empoli, domenica 16 marzo ore 12.30 Venezia-Napoli, ore 15 Bologna-Lazio, Roma-Cagliari, ore 18 Fiorentina-Juventus, ore 20.45 Atalanta-Inter

Calcio, Juve demolita, Atalanta sogna: "Tutto è possibile"

Roma, 10 mar. (askanews) – Una batosta senza precedenti. Umiliati in casa. L’Atalanta domina la Juventus allo Stadium chiudendo il match con un trionfale 4-0, tra i fischi dei tifosi di casa bianconeri. Retegui sblocca su rigore, poi De Roon firma il 2-0 dopo 50 secondi dall’inizio del secondo tempo. Zappacosta e Lookman calano tris e poker. Gasp è sempre terzo, a -2 dal Napoli secondo e -3 dall’Inter capolista, a una settimana dallo scontro diretto. Juve sempre quarta, ma la Lazio è a -2 con una partita in meno. “Siamo tristi e dispiaciuti, ora basta con questa storia dello scudetto, adesso non se ne parlerà più. Dobbiamo ripartire subito contro la Fiorentina e andare avanti” – così l’allenatore della Juventus, Thiago Motta, parla a DAZN dopo la pesantissima sconfitta per 0-4 contro l’Atalanta. “E’ un peccato che la sfida si sia sbloccata così, su un rigore discutibile, anche se non voglio entrare nella polemica. Sapevamo che sarebbe stata complicata – continua lui – poi ci siamo sbilanciati in avanti: siamo la seconda squadra più giovane del campionato, abbiamo voglia di andare avanti, l’abbiamo sofferto a livello mentale, e poi abbiamo lasciato campo a giocatori come Lookman e gli esterni nerazzurri, loro contrattaccano bene”. E’ la sconfitta più pesante della Juve allo Stadium e arriva dopo le delusioni in Champions League e in Coppa Italia: “Ma è diversa dall’eliminazione contro l’Empoli, non la metto a quel livello – risponde l’allenatore bianconero – anche perché oggi avevamo cominciato bene, poi dopo l’episodio del rigore è cambiata la sfida”.

Il sogno scudetto, il sogno della gente di Bergamo, l’impossibile che può diventare possibile: Gasperini è entusiasta della sua Atalanta dopo il netto successo sulla Juve allo Stadium: “Il calcio è questo: si passa da vittorie a sconfitte, bisogna considerare tutto il percorso, la Juve arrivava da una serie di vittorie ed era una partita impronosticabile”. Sono state le parole a DAZN dopo il match. “Dopo queste giornate giocate con meno frequenza, sono state recuperate delle energie – dice ancora l’allenatore-. Abbiamo lavorato meglio in settimana, questa sera avevano la concentrazione e la tecnica giusta. Nel finale di primo tempo, abbiamo avuto l’occasione per fare il secondo. Loro dopo i gol hanno perso morale”. Ma ora l’Atalanta sogna? “La gente deve sognare, non bisogna mai togliere i sogni ai tifosi. Noi abbiamo detto che è sempre una cosa impossibile: se però ci credi fortemente, le cose possono diventare anche possibili”, risponde. “Inter e Napoli sono due squadre forti ovunque, non perdono mai un colpo – continua -. Domenica abbiamo una partita con l’Inter: contro di loro arriviamo da sette sconfitte consecutive, anche questo può essere un segnale”. Infine: “In questo momento del campionato non era mai successo che fossimo in piena lotta per il titolo alla trentesima giornata. Sicuramente è un grande piacere”.

Hamas: il taglio dell’elettricità a Gaza è un "ricatto puro e semplice"

Roma, 10 mar. (askanews) – Il membro dell’ufficio politico di Hamas, Izzat al-Risheq, ha definito la decisione di Israele di tagliare le forniture di elettricità alla Striscia di Gaza “un puro e semplice ricatto” e una “palese violazione” dell’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

Domenica, il ministro dell’Energia israeliano Eli Cohen ha dichiarato di aver ordinato un’immediata interruzione delle forniture di elettricità alla Striscia di Gaza come parte di un’azione per fare pressione su Hamas affinché rilasci più ostaggi.

“La decisione dell’occupazione di interrompere le forniture di elettricità, chiudere i valichi, bloccare l’ingresso di aiuti, soccorsi e carburante e far morire di fame la nostra gente è un’insistenza sulla punizione collettiva, che equivale a un crimine a tutti gli effetti”, ha affermato al-Risheq in una dichiarazione su Telegram, definendola un “tentativo disperato di intensificare la pressione sul nostro popolo palestinese e sulla resistenza attraverso la sua politica di ricatto inaccettabile”. Secondo la Israel Electricity Company, attualmente non c’è elettricità in tutte le aree della Striscia di Gaza, dove l’energia è stata recentemente fornita solo per il funzionamento del sistema fognario.

Il 2 marzo, Israele ha annunciato il divieto di consegna di aiuti umanitari alla Striscia di Gaza e ha anche minacciato ulteriori pressioni su Hamas per essersi rifiutata di accettare il nuovo piano americano di estendere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e rilasciare gli ostaggi rimasti.

Dal 19 gennaio al 1° marzo, è stato in vigore un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza come parte di un accordo tra Israele e Hamas sul rilascio di ostaggi israeliani in cambio di prigionieri palestinesi. Nel corso di sei settimane, i gruppi palestinesi hanno liberato 30 ostaggi vivi e consegnato i corpi di otto morti. In cambio, Israele ha rilasciato circa 1.700 prigionieri palestinesi, compresi quelli condannati all’ergastolo per terrorismo, e l’esercito si è ritirato dalle aree interne della Striscia di Gaza. Al momento, Hamas continua a tenere altri 59 ostaggi nella Striscia, circa la metà dei quali sono stati dichiarati ufficialmente morti.

Musk: Stalink non spegnerà mai suoi terminali in Ucraina

Roma, 10 mar. (askanews) – L’imprenditore statunitense Elon Musk ha affermato che, nonostante il suo disaccordo con le politiche di Kiev, la sua azienda Starlink, che fornisce telecomunicazioni satellitari, non spegnerà mai i suoi terminali in Ucraina.

In precedenza, Musk ha affermato che il sistema Starlink era la spina dorsale dell’esercito ucraino e che se avesse deciso di spegnerlo, la prima linea delle Forze armate ucraine sarebbe crollata.

“Per essere estremamente chiari, non importa quanto io non sia d’accordo con la politica ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali. Sto semplicemente affermando che, senza Starlink, le linee ucraine crollerebbero, poiché i russi possono bloccare tutte le altre comunicazioni! Non faremmo mai una cosa del genere o la useremmo come merce di scambio”, ha detto Musk su X. Domenica, il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha minacciato di trovare un sostituto per il sistema Starlink, che Varsavia paga per le Forze armate ucraine, se la società di Musk SpaceX, che fornisce i servizi Starlink, si rivelasse un fornitore inaffidabile. In risposta alla pubblicazione di Sikorski, Musk lo ha definito un “ometto” e ha affermato che non c’era un sostituto per Starlink.

In precedenza, i media occidentali avevano riferito che i negoziatori americani avevano presumibilmente sollevato la questione della cessazione dell’accesso a Starlink durante le discussioni di un accordo per fornire agli Stati Uniti l’accesso alle risorse minerarie ucraine. Tuttavia, Musk in seguito ha negato questa informazione.

Musk: Stalink non spegnerà mai suoi terminali in Ucraina

Roma, 10 mar. (askanews) – L’imprenditore statunitense Elon Musk ha affermato che, nonostante il suo disaccordo con le politiche di Kiev, la sua azienda Starlink, che fornisce telecomunicazioni satellitari, non spegnerà mai i suoi terminali in Ucraina.

In precedenza, Musk ha affermato che il sistema Starlink era la spina dorsale dell’esercito ucraino e che se avesse deciso di spegnerlo, la prima linea delle Forze armate ucraine sarebbe crollata.

“Per essere estremamente chiari, non importa quanto io non sia d’accordo con la politica ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali. Sto semplicemente affermando che, senza Starlink, le linee ucraine crollerebbero, poiché i russi possono bloccare tutte le altre comunicazioni! Non faremmo mai una cosa del genere o la useremmo come merce di scambio”, ha detto Musk su X. Domenica, il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski ha minacciato di trovare un sostituto per il sistema Starlink, che Varsavia paga per le Forze armate ucraine, se la società di Musk SpaceX, che fornisce i servizi Starlink, si rivelasse un fornitore inaffidabile. In risposta alla pubblicazione di Sikorski, Musk lo ha definito un “ometto” e ha affermato che non c’era un sostituto per Starlink.

In precedenza, i media occidentali avevano riferito che i negoziatori americani avevano presumibilmente sollevato la questione della cessazione dell’accesso a Starlink durante le discussioni di un accordo per fornire agli Stati Uniti l’accesso alle risorse minerarie ucraine. Tuttavia, Musk in seguito ha negato questa informazione.

Il suicidio nucleare

Fra i cascami negativi per il futuro del pianeta che la guerra russo-ucraina ha già depositato nell’immaginario collettivo e nel linguaggio mediatico v’è pure l’inquietante sdoganamento della semantica nucleare. Detto in termini più crudi ed espliciti, la minaccia di un possibile utilizzo della bomba atomica.

Sin dai primi mesi successivi al mancato successo del blitzkrieg immaginato da Putin – la conquista dell’intera Ucraina e l’insediamento a Kyiv di un governo fantoccio – la Russia ha con sempre maggior frequenza minacciato l’impiego di armi nucleari cosiddette “tattiche” (ovvero a gittata ridotta, per l’impiego sul campo di battaglia), pur sapendo che – se davvero utilizzate – esse produrrebbero gravi fenomeni negativi anche sul proprio territorio (si pensi ad esempio all’incognita dovuta al vento, che potrebbe trasportare in Russia le radiazioni causate dagli ordigni nucleari). I quali ultimi, per quanto “tattici”, detengono un’energia esplosiva che può essere superiore fino a tre volte quelle che rasero al suolo Hiroshima e Nagasaki.

Campione di questo devastante ricatto è stato l’ex presidente Dmitry Medvedev, che molti di noi occidentali consideravamo un moderato e invece si è rivelato essere uno dei falchi del regime (probabilmente per compiacere Putin, se per mero servilismo o per necessità vitali derivanti dalla sua forzata rinuncia alla ricandidatura presidenziale, ormai diversi anni fa, non è dato sapere): con ostinata pervicacia durante questi tre anni egli ha periodicamente ribadito il concetto, intriso di odio nei confronti dell’Occidente, Stati Uniti in primis (ed è allucinante vedere come Trump eviti di ricordarlo e di ricordarselo).

L’utilizzo insistito da parte di Mosca (in talune occasioni ne ha fatto cenno lo stesso Putin) di un tale argomento da un punto di vista generale segnala al mondo che la Russia ha ereditato dall’Unione Sovietica un rilevante arsenale atomico, non certo annullato dai Trattati di Non Proliferazione nel tempo siglati e da ultimo abbandonati (nel 2026 scadrà anche il New Start, ultimo erede degli accordi firmati dalle allora superpotenze negli anni ottanta, un’epoca fa).

Un modo per dire, insomma, che la Russia non sarà mai sconfiggibile sul piano militare, perché detiene la “soluzione finale” ed è disposta ad utilizzarla se ciò dovesse rendersi necessario. Ora, poiché la soluzione finale significa l’autodistruzione dell’intera umanità è presumibile che certe affermazioni siano semplicemente una forma di deterrenza, o almeno così vogliamo credere. Ma quando si parla di “nucleare tattico” il discorso muta, sostanzialmente. Perché l’obiettivo in questo caso è limitato a un territorio, estensione nucleare di una guerra tradizionale. Questo, almeno, è quanto i teorici di questo strumento di offesa vogliono farci credere.

La realtà, però, sarebbe ben diversa. Si è già accennato alle variabili climatologiche, per definizione non controllabili né determinabili dall’uomo; ma a queste vanno aggiunti altri elementi, quali ad esempio la inevitabile reazione degli alleati del popolo così martirizzato in una logica di escalation sempre più pericolosa destinata ad allargare i confini del conflitto. Un attacco nucleare, per quanto localizzato e contenuto nella potenza (si fa per dire), non può essere percepito da chi lo subisce come una variazione tattica su uno schema impostato di guerra convenzionale perché di fatto non è così e quindi inevitabilmente esso genererebbe un cambiamento radicale – non certo di natura positiva – nel corso della Storia. È il motivo per il quale esso rimane altamente improbabile. Ma non impossibile.

Ed è questo il danno maggiore, a oggi, provocato dalla guerra di invasione putiniana e dalle velate minacce nucleari ad esse seguite: l’irrompere nella percezione diffusa, nel dibattito pubblico, nelle menti dei singoli di quel mostro apocalittico che i martiri di Hiroshima e Nagasaki avevano allontanato – pensavamo per sempre – dalla nostra visione del mondo. Non è più così. Un’ammonimento che il Presidente Mattarella ha voluto esplicitare l’altro giorno dal Giappone: “Sta passando l’idea – ha sostenuto – che l’atomica possa diventare uno strumento ordinario. Una narrativa molto pericolosa”.

 

Tra martirio e santità, l’eredità spirituale di Salvo D’Acquisto.

ANPI.it
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La Chiesa in alcuni casi pretende una faticaccia anche quando sei morto. Se in vita ti fossi distinto per santità di comportamenti e sentimenti, dopo un processo diocesano, potrebbe spettarti il titolo di Servo di Dio.

A quel punto, potresti riposarti ma non è abbastanza. La palla passa poi al Dicastero delle Cause dei Santi che accerta se hai avuto eroicità di virtù. In caso affermativo si diventa infatti Venerabile guadagnandoti una ulteriore coccarda da metterti in cielo.

Se poi ti fosse attribuito un miracolo, diventerai Beato. Se invece i prodigi fossero due, hai conquistato la Santità e finalmente puoi tirare il fiato e godere della compagnia di Dio senza ulteriori affanni.

Santo sta per “sacro”, colui insomma che è dedicato a Dio. C’è chi è ancora al primo passo per la vetta. Per adesso, il Dicastero delle Cause dei Santi ha promulgato il decreto firmato da Papa Francesco che riconosce quale «venerabile» Salvo D’Acquisto.

Il giovane carabiniere si accusò di aver fatto saltare dell’esplosivo in un deposito abbandonato in quel di Palidoro. Ottenne in cambio la liberazione dei 22 prigionieri rastrellati per ritorsione dalle truppe di occupazione. In quella circostanza, senza un effettivo colpevole, morì accidentalmente un paracadutista tedesco e quindi si richiese del sangue da mettere sul piatto della bilancia per compensare il torto che si presumeva subito.

Fatto salva l’angoscia per la morte, alla giovane età di 22 anni in quel di settembre del 1943 sacrificò la sua vita per salvare quella di altri. Nella smorfia il numero 22 designa all’un tempo “un pazzo “ o “la guardia”. D’Acquisto è stato evidentemente questo e quello. Pazzo d’amore per il prossimo e fedele alla divisa che indossava.

Stando poi al significato del numero 23, il giorno della sua fucilazione, è stato anche “scemo”. Del resto, deve esserlo proprio fuori misura per aver dato la propria vita per salvare persone pressoché estranee al suo mondo ma non alla sua anima.

I fatti dicono che abbia avuto un carattere mite e riservato, non uno che sgomitasse per mettersi in vista. Fare da bersaglio in prima fila gli sarà pesato anche per questo. Era Vice Brigadiere, non uno che briga per fama e onori ma era fermo nei suoi convincimenti. “Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura!” ebbe a dire a chi gli era vicino.

Per essere ancora più preciso, puntuale come dovesse redigere un verbale di servizio disse agli ostaggi: “ «Quello che dovevo fare l’ho fatto. Da ciò che ho detto penso che voi sarete tutti salvi. Forse è soltanto me che uccideranno… del resto, non bisogna avere paura della morte…una volta si nasce e una volta si muore. Io ho fatto tutto quello che potevo per salvarvi…”.

 

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https://www.italiani.net/2025/03/03/salvo-dacquisto-eroismo-e-santita/

Rearm Ue, Tajani: il Governo italiano sostiene il piano von der Leyen

Roma, 9 mar. (askanews) – “Bisogna guardare alla sicurezza in una visione più ampia che più bombe e più carri armati. Nessuno vuole la guerra, tutti vogliamo aumentare la sicurezza del nostro Paese dell’Europa e dell’Occidente. Per questo il governo italia condivide e sostiene la proposta Von der Leyen aprovvata da tutti i governi al Consiglio Europeo. E siamo determinati ad anadare avanti”. Lo ha affermato, fra l’altro il ministrio degli Esteri Antonio Tajani, ospite a “4 di sera” su Rete4

“La sicurezza europea – ha evidenziato Tajani- coincide con la sicurezza atlantica. La sicurezza dell’Occidente ha due facce che si chiamano Europa ed America. Ed allora dobbiamo lavorare tutti isnieme per la difesa dell’Occidente sapendo perfettamente che non essitono alternative: gli Stati Uniti hanno bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno degli Stati Uniti”.

Quanto alle divergenze fra Italia da un lato e Francia e Germania dall’altro, “è normale – ha osservato Tajani- che ci sia un dibtatito aperto” ma “l’importante è la consapevolezza di voler andare avanti insieme come Europa nel solco degli insegnamenyti di De Gasperi e dell’impegno di Berlusconi. Non dobbiamo preoccuparci di quello che succede ma occuparci di fare le cose insieme sapendo che siamo tutti nella stessa barca e dalla stessa parte. Anche perchà in un mondo dove competono Usa Cina Russia non potrebbe essere per l’Europa diversamente. Sta a noi dimostrare che a bordo della nave Italia c’è un equipaggio in grado di tenere la rotta e portare la nave in un porto sicuro. Questo vale per tutti i Paesi. Ma la forza di ciascuno sicuro è la consapevolezza di essere parte dell’Unione Europea. Oggi in termini di sicurezza non può esserci più solo la Francia l’Italia o la Germania: c’è l’Europa. Più Europa c’è più tutti i cittadini dei suoi Paesi sono in sicurezza”.

Romania, Georgescu escluso dalle presidenziali, scontri in piazza

Roma, 9 mar. (askanews) – Scontri in piazza a Bucarest tra i tra i sostenitori di Calin Georgescu e la polizia. A innescare le tensioni la decisione dell’ufficio elettorale della Romania di non ammettere la candidatura dello stesso Georgescu alle nuove presidenziali, dopo che la precedente tornata elettorale era stata annullata a seguito dell’affermazione del candidato indipendente di destra.

I manifestanti si erano adunati nei pressi degli edifici dell’ufficio elettorale in attesa della decisione. E quando la polizia ha cercato di allargare le transenne che delimitavano un perimetro attorno all’edificio, sono iniziati gli scontri, secondo quanto riporta il quotidiano romeno Adevarul. Le forse dell’ordine hanno sparato lacrimogeni contro i manifestanti.

Georgescu potrà cercare di far ricorso contro la decisione presso la Corte costituzionale, lo stesso organismo che aveva annullato le elezioni.

Risultati e classifica serie A, La Roma vista Champions

Roma, 9 mar. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Empoli-Roma 0-1

28esima giornata Cagliari-Genoa 1-1, Como-Venezia 1-1, Parma-Torino 2-2, Lecce-Milan 2-3, Inter-Monza 3-2, Verona-Bologna 1-2, Napoli-Fiorentina 2-1, Empoli-Roma 0-1, ore 20.45 Juventus-Atalanta, lunedì 10 marzo ore 20.45 Lazio-Udinese.

Classifica: Inter 61, Napoli 60, Atalanta 55, Juventus 52, Lazio, Bologna 50, Roma 46, Fiorentina 45, Milan 44, Udinese 39, Torino 35, Genoa 32, Como 29, Verona, Cagliari 26, Lecce 25, Parma 24, Empoli 22, Venezia 19, Monza 14.

29esima giornata venerdì 14 marzo ore 20.45 Genoa-Lecce, sabato 15 marzo ore 15 Monza-Parma, Udinese-Verona, ore 18 Milan-Como, ore 20.45 Torino-Empoli, domenica 16 marzo ore 12.30 Venezia-Napoli, ore 15 Bologna-Lazio, Roma-Cagliari, ore 18 Fiorentina-Juventus, ore 20.45 Atalanta-Inter

Romania, Salvini: esclusione Georgescu euro-golpe in stile sovietico

Roma, 9 mar. (askanews) – – “Respinta in Romania la candidatura di Calin Georgescu. Un euro-golpe in stile sovietico. Prima annullano – a urne aperte – le elezioni che stava vincendo, poi lo arrestano, poi addirittura lo escludono dalle elezioni per paura che vinca. Altro che ‘riarmare l’Europa’, qui bisogna rifondarla per difendere la democrazia. La Lega è vicina ai tanti cittadini rumeni che, in patria e in Italia, sono derubati del loro diritto di voto da un furto di democrazia gravissimo”. Lo dichiara via social il vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega.

Gaza, Fratoianni: solo criminale di guerra Netanyahuopuò tagliare elettricità

Roma, 9 mar. (askanews) – “Solo un criminale di guerra come Netanyahu e i suoi fanatici ministri possono pensare misure così disumane come il taglio dell’elettricità a Gaza o cominciare a predisporre un piano per deportare dalla Striscia di Gaza milioni di civili palestinesi”.Lo afferma il leader Avs Nicola Fratoianni.

“Anche la comunità internazionale, i governi europei, il governo Meloni continuano a dimostrare – proseguei – tutta la loro miserabile ignavia di fronte a tutto ciò che sta accadendo da mesi in quell’area. Abbiano un sussulto di dignità, costringano il governo israeliano – conclude Fratoianni – a smetterla con azioni così vergognose ed inaccettabili. Il rispetto del diritto internazionale non può essere intermittente”.

Salvini: Musk sbaglia su Nato ma per me domattina Italia firma per Starlink

Milano, 9 mar. (askanews) – “Secondo me il governo italiano avrebbe l’interesse domani mattina a firmare un contratto con Starlink che ha 7.000 satelliti in orbita. Non perchè Musk mi sta simpaticok o perchè tifo Trump. Ma perche’ ne andrebbe del miglioramento della sicurezza nazionale italiana. Sicuramente di mettermi in mano dei francesi non ho nessuna voglia e nessuna intenzione”. Lo ha affermato il vicepremier Matteo Salvini, segretario della Lega, rispondendo a margine del gazebo della Lega per la pace installato oggi a Milano.

“Musk – ha quindi preso le distanze da Salvini dallo stop alla Nato ausopicato dal padrone di Starlink- da libero cittadino fa bene a suggerire quello che ritiene opportuno. Io però nella Nato ci sto bene . E ritengo che l’alleanza atlantica sia fondamentale per garantire la pace. Secondo me da questo punto di vista sbaglia, come sbagliano quelli che a sinistra dicono di no a Musk a prescindere”.

Quanto al suo rinnovato attacco ieri al presidente francese Emmanuel Macron e alloo scudo nucleare da lui offerto alla Ue, “mi hanno detto – ha affermato Salvini- che Macron si è offeso: mi dispiac. Se uno però parla ossessivamente di armi nucleari, invio di armi,truppe, soldati lo fa forse perche’ ha dei problemi interni in Francia ma non perchè a lui interessi la pace”.

Da questo punto di vista, “è pericoloso – ha commentato il monito da Hiroshima contro la narrativa nucleare della Russia venuto dal presidente Mattarella- chiunque parli di nucleare applicato al conflitto. La Lega il nucleare lo vuole invece per creare energia e riscaldamento per le nostre case e i nostri ospedali”.

“Io il nucleare lo penso e lo voglio – ha concluso Salvini- per riscaldare scuole e ospedali. E non come dice Macron per difendere l’Europa. Peraltro dovremmo difendere l’Europa con alcune centinaia di testate quando la Russia ne ha 6.000 e gli Stati Uniti ne hanno 6.000. E giocare alla guerra atomica fra Russia e Stati Uniti non mi sembra una cosa intelligente”.

Starlink, Musk al ministro degli Esteri della Polonia: "Taci, ometto"

Roma, 9 mar. (askanews) – “Stai zitto, omuncolo. Pagate una frazione del costo e non c’è sostituto per Starlink”. Così Elon Musk risponde su X a un messaggio del ministro degli Esteri della Polonia, Radoslaw Sikorski. Quest’ultimo aveva criticato, sempre sul social del magnate, un messaggio in cui lo stesso Musk aveva rilanciato i richiami a cercare un accordo di pace tra Ucraina e Russia, affermando che Starlink è “la spina dorsale dell’esercito Ucraino” e che l’intero fronte sarebbe collassato se avesse spento l’accesso al sistema di comunicazioni satellitare.

“Starlink per l’Ucraina è pagato dal ministero della digitalizzazione della Polonia al costo di circa 50 milioni di dollari l’anno. A parte l’etica di minacciare la vittima di un’aggressione, se Space X si rivelasse inaffidabile – ha scritto il ministro polacco – saremo costretti a cercare altri fornitori”.

Rugby, Inghilterra-Italia 47-24, azzurri crollo nel secondo tempo

Roma, 9 mar. (askanews) – Non basta all’Italia un primo tempo giocato ai livelli dell’Inghilterra per uscire indenni da Twickenham. Finisce 47-24 dopo un primo tempo (21-17 il finale) giocato all’altezza ed un secondo nel quale i padroni di casa sono tracimati segnando sette mete In avvio ottimo approccio dell’Inghilterra, subito a segno al 4′. L’Italia pare boccheggiare, ma ha una reazione e trova la meta di Capuozzo alla prima azione offensiva degna di nota. Inizia così un match più equilibrato in cui i padroni di casa trovano altre due volte il vantaggio, ma incappano sempre in una reazione azzurra, prima con una nuova meta di Vintcent e poi con una punizione di Garbisi. Squadre al riposo con l’Inghilterra avanti 21-17. In avvio al 44′ quarta meta per l’Inghilterra: Stewart rompe il muro azzurro e permette poi a Marcus Smith di andare a segno.