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mercoledì, 16 Luglio, 2025
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Dazi, Meloni: no allarmismi, Ue sospenda norme automotive e riveda Patto

Roma, 4 apr. (askanews) – Giorgia Meloni si dice più preoccupata dall'”allarmismo” che dai dazi, sostiene la possibilità di trattare con gli Usa e intanto invita l’Unione europea a fare “passi avanti”, come la sospensione delle norme del Green Deal sull’automotive e la valutazione di deroghe al Patto di Stabilità. La premier è tornata sull’argomento parlando con i giornalisti a Ortona, a margine della visita alla nave Amerigo Vespucci.

Per la presidente del Consiglio quel che “preoccupa più del fatto in sé” è “l’allarmismo”. “Noi – ribadisce dopo l’intervista di giovedì sera al Tg1 – dobbiamo ricordare che parliamo di un mercato importante, quello degli Stati Uniti, che vale circa il 10 per cento delle nostre esportazioni totali. Ma noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti, quindi è sicuramente un problema che dobbiamo risolvere, ma attenzione all’allarmismo che sto vedendo in queste ore. Il governo è a lavoro, sta facendo uno studio sull’impatto settore per settore, vedrà la settimana prossima i rappresentanti di tutte le categorie produttive così possiamo anche confrontare le nostre valutazioni con le valutazioni che stanno facendo loro, ragionare insieme di quale debbano essere le soluzioni a livello italiano, a livello europeo e in un dialogo che va aperto, in una trattativa che va aperta con gli Stati Uniti per cercare soluzioni. Secondo me dove dovrebbe arrivare la trattativa? A rimuovere tutti i dazi e non a moltiplicarli. Dopodiché queste sono ovviamente trattative che si fanno in due”.

A chi le chiede se spera ancora nel dialogo con gli Stati Uniti la premier replica poi che “non è questione di speranza. Io credo che sia quello che va fatto per l’interesse nostro, per l’interesse della nostra economia, per l’interesse europeo, per l’interesse occidentale e quindi perseguo quello che ritengo sia più giusto. Non penso che in una fase come questa sia più utile divaricare ulteriormente, credo che la cosa utile da fare sia continuare a cercare delle soluzioni comuni perché alla fine altrimenti ci indeboliamo tutti. Poi, ripeto, sono valutazioni che si devono fare con altri interlocutori e vedremo anche qual è la posizione degli interlocutori. Continuo a credere e vi lascio che in ogni caso in questo momento noi possiamo intanto fare alcune cose a livello europeo che sono molto importanti perché ovviamente se abbiamo una difficoltà quella difficoltà deve portarci dall’altra parte a lavorare sulla competitività del nostro sistema produttivo, della nostra industria, delle nostre aziende”.

Meloni elenca quindi alcune proposte: “Io penso che ad esempio al tema delle norme del Green Deal in tema di automotive. Sappiamo che l’automotive oggi è un settore colpito dai dazi in maniera importante, quindi forse dovremmo ragionare di sospendere le norme del Green Deal relativi al settore dell’automotive. C’è un tema aperto rispetto al patto di stabilità: c’è una norma che si chiama clausola generale di salvaguardia, che prevede una . C’è una materia energetica che è fondamentale: la riforma del mercato elettrico per esempio è una cosa importante ma bisogna accelerare, sull’energia forse bisogna essere un po’ più decisi e coraggiosi. Quindi intanto ragioniamo anche di che cosa noi possiamo fare sfruttando una difficoltà per farla diventare anche un modo per fare passi avanti importanti in una fase che lo richiede”.

L’Istat: vendite al dettaglio -1,5% sull’anno. Diminusice la spesa delle PA

Roma, 4 apr. (askanews) – A febbraio si stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale lievemente positiva in valore (+0,1%) e stazionaria in volume. Sono in aumento le vendite dei beni alimentari (rispettivamente +0,4% in valore e +0,1% in volume) mentre quelle dei beni non alimentari non subiscono variazioni. Su base tendenziale, a febbraio 2025, le vendite al dettaglio diminuiscono dell’1,5% in valore e del 2,5% in volume. Sono in calo sia le vendite dei beni alimentari (-0,4% in valore e -2,9% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (-2,2% in valore e -2,4% in volume). Lo ha reso noto l’Istat.

Su base annua, per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione dei Prodotti di profumeria, cura della persona (+1,7%) e degli Elettrodomestici, radio, tv e registratori che risultano stazionari. Il calo più consistente riguarda le Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-6,2%).

Rispetto a febbraio 2024, il valore delle vendite al dettaglio è in flessione per tutte le forme distributive: la grande distribuzione (-0,5%), le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-2,4%), le vendite al di fuori dei negozi (-2,2%) e il commercio elettronico (-1,9%).Nel trimestre dicembre 2024-febbraio 2025, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,1% in valore e calano dello 0,3% in volume. Le vendite dei beni alimentari aumentano in valore (+0,3%) e diminuiscono in volume (-0,4%), mentre quelle dei beni non alimentari registrano una flessione sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,1% e -0,3%).

Complessivamente, nei quattro trimestri del 2024 le Amministrazioni pubbliche hanno registrato un indebitamento netto pari al -3,4% del Pil, in miglioramento rispetto al -7,2% del corrispondente periodo del 2023. Sempre complessivamente, nei quattro trimestri del 2024, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e il saldo corrente sono risultati positivi, pari rispettivamente allo 0,4% (-3,6% nello stesso periodo del 2023) e all’1,6% (0,8% nel 2023).

Per la prima volta dal quarto trimestre del 2019, nel quarto trimestre 2024 le Amministrazioni pubbliche hanno registrato un accreditamento netto a seguito di un sostanziale contenimento della spesa rispetto all’incremento delle entrate. Nel quarto trimestre 2024 il saldo del conto delle AP in rapporto al Pil ha riportato un accreditamento dello 0,4% (nello stesso trimestre del 2023 risultava un indebitamento del -6,6%).

L’Istat: vendite al dettaglio -1,5% sull’anno. Diminusice la spesa delle PA

Roma, 4 apr. (askanews) – A febbraio si stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale lievemente positiva in valore (+0,1%) e stazionaria in volume. Sono in aumento le vendite dei beni alimentari (rispettivamente +0,4% in valore e +0,1% in volume) mentre quelle dei beni non alimentari non subiscono variazioni. Su base tendenziale, a febbraio 2025, le vendite al dettaglio diminuiscono dell’1,5% in valore e del 2,5% in volume. Sono in calo sia le vendite dei beni alimentari (-0,4% in valore e -2,9% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (-2,2% in valore e -2,4% in volume). Lo ha reso noto l’Istat.

Su base annua, per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per tutti i gruppi di prodotti ad eccezione dei Prodotti di profumeria, cura della persona (+1,7%) e degli Elettrodomestici, radio, tv e registratori che risultano stazionari. Il calo più consistente riguarda le Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-6,2%).

Rispetto a febbraio 2024, il valore delle vendite al dettaglio è in flessione per tutte le forme distributive: la grande distribuzione (-0,5%), le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-2,4%), le vendite al di fuori dei negozi (-2,2%) e il commercio elettronico (-1,9%).Nel trimestre dicembre 2024-febbraio 2025, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio aumentano dello 0,1% in valore e calano dello 0,3% in volume. Le vendite dei beni alimentari aumentano in valore (+0,3%) e diminuiscono in volume (-0,4%), mentre quelle dei beni non alimentari registrano una flessione sia in valore sia in volume (rispettivamente -0,1% e -0,3%).

Complessivamente, nei quattro trimestri del 2024 le Amministrazioni pubbliche hanno registrato un indebitamento netto pari al -3,4% del Pil, in miglioramento rispetto al -7,2% del corrispondente periodo del 2023. Sempre complessivamente, nei quattro trimestri del 2024, in termini di incidenza sul Pil, il saldo primario e il saldo corrente sono risultati positivi, pari rispettivamente allo 0,4% (-3,6% nello stesso periodo del 2023) e all’1,6% (0,8% nel 2023).

Per la prima volta dal quarto trimestre del 2019, nel quarto trimestre 2024 le Amministrazioni pubbliche hanno registrato un accreditamento netto a seguito di un sostanziale contenimento della spesa rispetto all’incremento delle entrate. Nel quarto trimestre 2024 il saldo del conto delle AP in rapporto al Pil ha riportato un accreditamento dello 0,4% (nello stesso trimestre del 2023 risultava un indebitamento del -6,6%).

HeatPumpTechnologies, Assistal: nuove sfide e obiettivi futuri

Milano, 4 apr. (askanews) – Mercoled 2 e gioved 3 aprile, a Milano, si svolto Heat Pump Technologies, la prima Exhibition and Conference internazionale dedicata alle pompe di calore e alle tecnologie connesse, strumenti chiave per accelerare la transizione energetica.

Un evento trasversale, in cui stata centrale anche l’esperienza e la leadership nel settore di Assistal, l’associazione di Confindustria che riunisce i costruttori di impianti e i servizi di efficienza energetica – ESCo e Facility Management.

Una due giorni in cui, come sottolineato da Giancarlo Ricciardi, Direttore Generale di Assistal, sono state tracciate le linee guida ma, soprattutto, gli obiettivi futuri del settore: “In questo convegno, interessantissimo, molto stato detto, anche dalle nostre imprese pi rappresentative. Siamo molto indietro, direi che c’ un parco edilizio, un valore enorme, da efficientare. Questo determina un intervento delle istituzioni, intanto per una politica industriale chiara e molto precisa. C’ bisogno di investimenti mirati e, d’altro canto, di facilitare il partenariato pubblico-privato, perch ci sono tante aziende del comparto che hanno una grande capacit finanziaria e possono supportare anche la transizione energetica sotto questo profilo.”

Ma qual il ruolo di Assistal in tal senso? A spiegarlo sempre Ricciardi: “Il ruolo di Assistal quello di rappresentare bene il mercato e, soprattutto, di essere interlocutore con il governo, il parlamento e i ministeri competenti per far s che questa transizione vada nel migliore dei modi. Chi sul campo tutti i giorni in grado di rappresentare bene le criticit e aiutare a raggiungere gli obiettivi, sfidanti, che ci siamo posti.”

Di grande impatto anche il panel organizzato da Assistal, in cui stato presentato lo studio “Pompe di calore in Italia: stato dell’arte e scenari futuri”, come evidenziato da Manuela Maliardo, Technical Manager del Conto Termico GSE: “Oggi abbiamo visto lo stato dell’arte delle pompe di calore, con una focalizzazione sugli edifici pubblici. Quello che emerge che ci sono molte criticit nell’applicazione della tecnologia. C’, per, anche un fortissimo potenziale.”

L’evento si tenuto all’Allianz MiCo di Milano ed stato anche occasione di confronti e scambi di idee, in cui sono state presentate le ultime tecnologie e soluzioni in linea con la necessit di ridurre i consumi energetici e rispettare l’ambiente, come sottolineato da Maurizio Pieve, ricercatore dell’Enea del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili: “Eventi di questo tipo offrono grandi potenzialit, sia perch sono presenti molti espositori del settore delle pompe di calore, sia perch possibile avere contatti e scambi di conoscenze a diversi livelli. una lunga filiera e qui c’ la possibilit di fare scambio fra tutti.”

La presenza di Assistal a Heat Pump Technologies ha sicuramente impreziosito il parterre di soggetti partecipanti, all’interno di un evento ricchissimo che ha inevitabilmente segnato un punto di svolta per il settore, mettendo in connessione innovazione e strategie per un futuro pi sostenibile.

Dazi, Meloni: l’Ue faccia passi avanti e valuti una deroga al Patto di stabilità

Roma, 4 apr. (askanews) – A fronte dei dazi “possiamo sfruttare la difficoltà per passi avanti importanti in una fase che lo richiede”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine della visita alla nave Vespucci nel porto di Ortona (Chieti).

“Dobbiamo lavorare sulla competitività delle nostre imprese”, ha aggiunto, sottolineando che c’è “un tema aperto rispetto al Patto di stabilità, c’è una norma che si chiama clausola generale di salvaguardia che prevede una sospensione, una deroga al Patto di stabilità. Forse dovremmo ragionare di quello, o di fare una valutazione ulteriore su come è stato indicato il Patto di stabilità”.

“C’è una materia energetica – ha concluso Meloni – che è fondamentale, la riforma del mercato elettrico per esempio è una cosa importante ma bisogna accelerare. Sull’energia forse bisogna essere un po’ più decisi e coraggiosi”.

Investimenti strategici e cybersecurity, il futuro ora.

Roma, 04 Apr. – Pi 13%, la percentuale che misura gli aumenti degli attacchi hacker in Italia. Un fenomeno ormai diffuso che riguarda aziende e privati e che mina la sicurezza nazionale. Se ne discusso, presso la sala del Refettorio della Camera dei Deputati, in un evento che ha messo a fuoco il futuro della cybersecurity e dell’innovazione tecnologica. Serve un deciso cambio di paradigma per mettere in atto una difesa seria, una difesa che per non pu basarsi semplicemente sulla vendita di prodotti.

L’incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Giuseppe Izzo, recentemente nominato Direttore Generale dell’Area Dipartimentale Cybersecurity del Centro Universitario Internazionale di Ricerca e Innovazione Integral Intelligence (CUIRIF). Izzo ha dichiarato: “La nostra missione formare i nuovi Cyber Managers con una chiave etica, affrontando le sfide dell’intelligenza artificiale e della sicurezza informatica con un approccio integrale”.

Il mercato globale della formazione online per la sicurezza informatica in forte crescita, con una previsione di aumento da 1,47 miliardi di dollari nel 2024. Questo trend sostenuto da investimenti mirati, come quelli nel settore Finance & Insurance, che ha contenuto la crescita degli attacchi informatici al 36% grazie a strategie efficaci. ” fondamentale che le istituzioni, le Universit e le aziende collaborino per sviluppare soluzioni innovative che possano affrontare le minacce sempre pi complesse del panorama digitale”, ha sottolineato Izzo.

Il Global Cybersecurity Outlook 2025 del World Economic Forum evidenzia come la complessit delle minacce informatiche stia aumentando, richiedendo un approccio sempre pi sofisticato e integrato. In questo contesto, il CUIRIF si propone come un centro di eccellenza per la ricerca e l’innovazione, con l’obiettivo di promuovere un dialogo interculturale e una diplomazia culturale che possano facilitare la cooperazione internazionale. “Il nostro centro mira a diventare un’autorit scientifica riconosciuta a livello globale, sviluppando soluzioni che migliorino la qualit della vita e promuovano la sostenibilit”, ha affermato Izzo.

Le prospettive future nel mercato della cybersecurity sono promettenti, con un aumento delle opportunit lavorative per esperti in sicurezza informatica e innovazione tecnologica. “Stiamo lavorando per creare un ambiente di ricerca dinamico e collaborativo, che favorisca lo sviluppo di idee e tecnologie all’avanguardia”, ha dichiarato Izzo. Questo impegno si traduce in programmi di formazione avanzata per studenti e professionisti, ma anche per aziende nel settore telco che stanno riconvertendo il personale, contribuendo allo sviluppo delle competenze necessarie per affrontare le sfide future.

La professoressa Laura Mazza, presidente di Federformazione, ha evidenziato l’importanza cruciale dell’educazione e della certificazione delle competenze nel contesto della cybersecurity durante il congresso. La sua visione sottolinea che, in un’era in cui le minacce informatiche sono in costante evoluzione, fondamentale formare professionisti altamente qualificati e aggiornati. “In un panorama globale caratterizzato da minacce informatiche sempre pi complesse, ha aggiunto l’Ambasciatore per la Pace Nader Akkad, imprescindibile che le istituzioni collaborino in modo proattivo per sviluppare soluzioni innovative.

L’evento alla Camera dei Deputati ha rappresentato un passo importante verso l’istituzionalizzazione di questi sforzi, sottolineando l’importanza di un approccio integrato alla ricerca e all’innovazione. “Vogliamo dare un segnale forte ai nuovi studenti, ingegneri e tecnici della cybersecurity, promuovendo un’intelligenza integrale che combini teoresi e pratica per migliorare il dialogo e la dignit universale”, ha concluso Izzo.

Mattarella: sussidiarietà esplica il disegno della Costituzione

Roma, 4 apr. (askanews) – “La nostra, come altre Costituzioni nate dalla Liberazione del continente dal nazifascismo, viene definita Costituzione ‘personalista’, perché colloca la dignità della persona e non la ragione di Stato, al centro dell’azione della Repubblica”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’incontro al Quirinale la Fondazione per la sussidiarietà.

Il capo dello Stato ha spiegato che sono “il principio personalistico e quello comunitario a farci dire che la sussidiarietà – sussidiarietà verticale ma, a maggior ragione, sussidiarietà orizzontale – è, dalle origini, pienamente dentro il disegno costituzionale, anzi ne è una sua esplicazione”.

Dazi, Schlein: basta ambiguità Meloni, agisca insieme a Ue

Roma, 4 apr. (askanews) – Contro i dazi di Donald Trump “chiediamo subito al governo delle risposte e di farlo in una cornice unitaria europea”. Lo ha detto la segreteria Pd Elly Schlein parlando all’assemblea di Ali.

“Siamo preoccupati dalla guerra commerciale annunciata dal presidente degli Stati uniti Donald Trump”, ha spiegato. “Un paese come il nostro rischia di pagare un prezzo altissimo. Spiace dover notare come l’ambiguità del governo Meloni ci faccia trovare completamente impreparati di fronte a questa sfida. Il governo spagnolo guidato da Pedro Sanchez ha immediatamente messo in campo 14 miliardi di euro. Qui hanno continuato a minimizzare, anche ieri”.

Francia, Trump denuncia "caccia alle streghe" contro Le Pen

Roma, 4 apr. (askanews) – Il presidente americano Donald Trump ha denunciato “la caccia alle streghe contro Marine Le Pen”, affermando che la condanna emessa nei giorni scorsi contro la leader della destra francese “è un altro esempio di come la sinistra europea usi il Lawfare per mettere a tacere la libertà di parola e censurare il proprio avversario politico”.

“Non conosco Marine Le Pen, ma apprezzo quanto abbia lavorato duramente per così tanti anni – ha scritto il presidente americano sul proprio account Truth – ha subito sconfitte, ma ha continuato ad andare avanti, e ora, appena prima di quella che sarebbe una Grande Vittoria, la bloccano per un’accusa minore di cui probabilmente non sapeva nulla”. Le Pen è stata condannata lo scorso 31 marzo a quattro anni di carcere, di cui due senza condizionale, ma con l’uso del braccialetto elettronico, e cinque anni di ineleggibilità per appropriazione indebita.

“È tutto così negativo per la Francia e per il Grande Popolo Francese, non importa da che parte stia. LIBERATE MARINE LE PEN!”, ha concluso Trump.

Mattarella: la Protezione civile concorre alla solidarietà e coesione sociale

Roma, 4 apr. (askanews) – “L’esperienza esemplare sviluppata nei decenni dal sistema della Protezione Civile italiana merita di essere sottolineata in occasione di questa edizione degli Stati Generali della Protezione civile. Negli anni, le diverse componenti del Servizio Nazionale, le strutture operative, gli enti e Istituzioni che, con le preziose esperienze di volontariato della società civile vi concorrono, hanno sostenuto le comunità territoriali nella gestione e nel superamento di delicate emergenze, affinando gli strumenti di previsione e prevenzione. Professionalità e spirito di servizio connotano l’intervento delle diverse componenti, concorrendo ad attuare i principi costituzionali di solidarietà e di coesione sociale, garantendo un’essenziale cornice di sicurezza rispetto alle sfide correlate alla vulnerabilità dei territori, alle implicazioni del cambiamento climatico, alle esigenze di tutela del patrimonio ambientale. Nell’auspicare ogni migliore successo per l’incontro, rinnovo a tutti i partecipanti i sentimenti di gratitudine della Repubblica per l’opera prestata a servizio del bene comune, insieme all’augurio di buon lavoro”. E’ quanto afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

Da domenica arriva la bordata polare russa, calo di 10°C

Roma, 4 apr. (askanews) – Crollo termico di 10°C da domenica mattina: si passerà dalla primavera all’inverno in poche ore. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma la discesa di una bordata polare dalla Russia: in queste ore il nocciolo freddo staziona ancora sul Mar Bianco, tra Finlandia e Russia, ma nei prossimi giorni scivolerà velocemente verso sud.

La discesa del nocciolo russo sarà la risposta alla risalita dell’anticiclone fino alla Scozia: come nel movimento del pendolo, l’alta pressione salirà verso il Paese delle cornamuse, mentre il nocciolo freddo polare russo crollerà verso sud, fino ai Balcani e all’Italia.

Nelle prossime ore avremo, comunque, ancora condizioni primaverili con prevalenza di sole; tra l’altro, il proverbio meteo quotidiano recita ‘Quattro aprilante, giorni quaranta’, cioè se piove il 4 aprile, pioverà anche per i successivi 40 giorni. Visto che il tempo sarà invece asciutto su quasi tutta l’Italia, non dovrebbe piovere fino al 13 maggio, stando al proverbio suddetto; e anche sabato vedremo fiori, cieli azzurri, sentiremo cinguettare gli uccellini e saremo inondati dallo spirito primaverile con temperature massime fino a 25°C da Nord a Sud.

Ma, come a volte accade, da domenica mattina cambierà tutto: il nocciolo russo colmo di aria fredda di origine polare provocherà dapprima dei rovesci tra basso Veneto ed Emilia Romagna poi verso tutte le regioni adriatiche centrali già in mattinata; entro il tardo pomeriggio alcuni acquazzoni a macchia di leopardo bagneranno gran parte del Sud e del Centro Italia, mentre al Nord si prevedono solo locali scrosci in spostamento dal Nord-Est verso il Nord-Ovest.

Si tratterà di fenomeni isolati al Nord e non particolarmente diffusi nemmeno al Centro-Sud, ma localmente assumeranno carattere temporalesco con possibili grandinate e colpi di vento a causa dello scontro violento tra due masse d’aria completamente diverse, la massa d’aria nordafricana e quella russa.

La nota più importante di questo cambiamento di stagione, dalla Primavera all’Inverno in poche ore, sarà la drastica diminuzione delle temperature: nell’arco di 24 ore tutto lo Stivale registrerà un calo di 10°C sia nei valori massimi sia nei valori minimi.

L’inizio della nuova settimana vedrà dunque tempo instabile sulle Isole Maggiori e la Calabria, ma avremo lo spauracchio delle gelate tardive sia lunedì sia martedì: le gelate ad Aprile, durante la fioritura, sono molto pericolose e purtroppo sono previste in Pianura Padana e su alcuni fondovalle del Centro.

Prestiamo dunque attenzione a questi sbalzi termici e prepariamoci alla bordata polare russa.

Il Papa: accogliere il disegno di Dio apre orizzionti di pace e speranza

Città del Vaticano, 4 apr. (askanews) – Accogliere il disegno di Dio “non significa avere già tutte le risposte, ma confidare che, là dove Egli ci guida, ci precede anche con la sua grazia”, mentre “dire ‘sì'” a Dio soprattutto “oggi può permettere di aprire nuovi orizzonti di fede, di speranza e di pace, per noi e per quanti il Signore ci fa incontrare”. Lo ricorda Papa Francesco in un Messaggio inviato ai partecipanti al Pellegrinaggio Nazionale Giubilare Slovacco, letto nel corso della Messa nella Basilica Vaticana.

Francesco nel suo messaggio,che porta la data del 27 marzo scorso, invita, quindi la Chiesa slovacca “con stile sinodale”, ad ascoltare “ciò che lo Spirito dice alle vostre Chiese, senza temere il nuovo ma discernendo in esso l’iniziativa di Dio che sempre ci sorprende”.

Formula1, Vasseur: "Tutti molto vicini alla McLaren"

Roma, 4 apr. (askanews) – Frederic Vasseur analizza il venerdì di Suzuka della Ferrari ai microfoni di Sky: “E’ stato difficile mettere tutto insieme oggi, i piloti sono contenti del bilanciamento. Non siamo troppo lontani, ma sarà così anche sabato perché si fa fatica. Ci manca qualcosa nelle Curve 9-11, lavoreremo su quello. Hamilton sembrava molto forte visto il passo, ma siamo molto vicini a Russell e alla Red Bull. La McLaren è un piccolo passo avanti, ma in gara potrà anche esserci la pioggia e cambierà tutto. Il vento sarà un fattore e dovremo essere pronti”.

Miart, Intesa SP Private Banking: valorizziamo i patrimoni d’arte

Milano, 4 apr. (askanews) – Intesa Sanpaolo anche per il 2025 main partner di miart, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea di Milano. E nello stand del gruppo, dove esposto uno straordinario Rauschenberg, presente anche Intesa Sanpaolo Private Banking, che si occupa di cultura intesa in primo luogo come conservazione e trasmissione dei patrimoni. artistico.

“Da tanti anni ormai – ha detto ad askanews Cristiana Fiorini, direttrice generale di Intesa Sanpaolo Private Banking – offriamo il servizio di art advisory che un servizio del quale io sono molto orgogliosa di poter dire che non un’etichetta attaccata ad una brochure, ma facciamo veramente art advisory. Quindi seguiamo i nostri clienti collezionisti nella valorizzazione del patrimonio artistico gi in essere o anche nell’eventuale valorizzazione della collezione con ulteriori opere avvalendoci della consulenza esperta di professionisti indipendenti e poich siamo all’interno del gruppo Intesa Sanpaolo quindi ci possiamo valere anche del know-how di Gallerie d’Italia”.

La consulenza prevede anche attenzione agli aspetti fiscali e, proprio per fare il punto sulle caratteristiche dei servizi offerti al mondo dell’arte, Intesa Sanpaolo Private Banking ha organizzato in fiera tre incontri, dedicati ai temi del mercato, della fiscalit e infine alla figura di un collezionista privato di primo piano come l’avvocato milanese Giuseppe Iannaccone.

“Il target che vogliamo raggiungere ovviamente il cliente finale – ha aggiunto Cristiana Fiorini – ma noi dobbiamo andare a interessare anche tutti i professionisti che seguono il cliente, quindi per questo oltre all’Art Advisory ci occupiamo anche di altre tematiche che riguardano la consulenza non finanziaria”.

Con l’obiettivo di essere dei partner non solo per i clienti della banca, ma per tutto il mondo che ruota intorno al collezionismo.

Da oggi il singolo che anticipa l’album "Lo-Fi" di Valerio Billeri

Roma, 4 apr. (askanews) – Esce oggi su tutte le piattaforme di streaming musicale il nuovo singolo di Valerio Billeri, ‘Bellerophon’, che anticipa il disco ‘Lo-Fi’, in uscita il 10 maggio per Moonlight Records. Il disco è stato registrato voce e chitarra su un vecchio multitraccia degli anni ’90 in presa diretta, e nulla è stato ritoccato in fase di missaggio.

Nell’era dell’intelligenza artificiale e del digitale, Billeri ha registrato un album di otto tracce, composto da sette composizioni originali e una cover di un brano folk di epoca napoleonica, avvalendosi di un multitraccia analogico degli anni ’90. Partendo dall’idea dell’esilio di Napoleone a Sant’Elena, il disco si sviluppa come una ricerca di Billeri sulla solitudine, in cui l’esilio diventa mentale e spirituale, in contrapposizione al rumore odierno. “Tutti i rumori – anche quelli captati da altre dimensioni”, afferma, “gli scricchiolii, i sospiri, le corde che vibrano sono stati lasciati inalterati in fase di missaggio per rendere l’atmosfera sospesa e fuori dal tempo”.

Mentre in “Verso Bisanzio” la ricerca di Billeri si affacciava su una città bronzea e celeste, in questo nuovo lavoro la nebbia dell’incertezza avvolge ogni cosa, lasciando solo l’io narrante con i suoi dubbi; la solitudine, ricercata o imposta, è l’unico modo per scoprire la verità.

Il processo di svanire per divenire parte è, d’altronde, il tema centrale di tutto il disco, che ruota attorno alla frase della poetessa Sara Teasdale: “Lascia che io sfumi nell’oblio silente come un fiore o un fuoco una volta ardente”, contenuta nel brano “Distese”.

Miart, Intesa Sanpaolo: testimoniamo valore dell’arte contemporanea

Milano, 4 apr. (askanews) – Robert Rauschenberg il grande protagonista della Art Week di Milano e lo anche dello spazio di Intesa Sanpaolo a miart, la fiera di cui il gruppo bancario il main partner. “Io credo che il portare un’opera cos significativa, cos di valore in senso ampio e contestualmente di aprire il caveau delle Gallerie d’Italia in piazza della Scala – ha detto ad askanews Michele Coppola, direttore Arte, Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo – significhi proprio avere desiderio di mantenere vivo un legame tra il momento in fiera, tra il lavoro che fanno i galleristi e le realt culturali e museali che Milano ha. Ecco, essere qui con Ruschenberg in un momento significativo per la storia dell’artista, con la Fondazione significa avere ben chiaro il ruolo e il valore dell’arte, dell’arte contemporanea e del sottolinearne il significato a 360 gradi”.

Ma la fiera milanese anche il momento per la banca di raccontare, una volta di pi, l’impegno diretto anche sul terreno della cultura. “Essere collezionisti – ha aggiunto Coppola – significa avvertire la responsabilit di fronte al valore e al significato che le opere d’arte gli artisti assumono. Essere la pi importante banca italiana significa essere parte di una comunit ed essere parte di una comunit in occasione di miart, in una fiera he anche nel titolo sceglie i relazionarsi e di lavorare insieme, credo che sia la dimostrazione migliore di come il progetto Cultura di Intesa San Paolo rappresenti e significhi l’attaccamento, il valore e il significato di essere collezionisti e di guardare al mercato in questo momento”.

Nato compie 76 anni: difesa collettiva per mantenere tutti al sicuro

Milano, 4 apr. (askanews) – “I punti iconici di Bruxelles sono coperti di blu: la NATO compie 76 anni di difesa collettiva. Dalla sua creazione il 4 aprile 1949, l’Alleanza transatlantica è cresciuta da 12 membri fondatori a 32 paesi membri, tutti lavorando insieme per mantenere la nostra gente al sicuro”. Lo scrive l’Alleanza sul suo profilo social, pubblicando anche una videoanimazione – ritwittata dall’ammiraglio italiano Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato Militare della Nato – che illustra tutti i domini dove l’alleanza difensiva è attiva, dal cyber all’underwater.

Oggi si conclude la ministeriale esteri a Bruxelles in un momento chiave per gli equilibri internazionali. Mentre la prossima settimana il segretario generale della Nato Mark Rutte sarà in Giappone, alleato degli Usa nell’area del Pacifico che affronta la vicinanza di Russia, Cina e Corea del nord e a gennaio ha aperto una missione diplomatica dedicata alla NATO. Il neo-nominato ambasciatore Osamu Izawa è stato ricevuto da Rutte il 15 gennaio 2025.

La tipologia principio della fotografia e il cuore della Germania

Milano, 4 apr. (askanews) – La fotografia, che Fondazione Prada ha raccontano finora nelle mostre nell’Osservatorio in Galleria Vittorio Emanuele a Milano, arriva anche negli spazi di Largo Isarco e lo fa con un progetto poderoso dedicato alla fotografia tedesca del XX secolo, che parte dall’idea della “tipologia”, ossia della documentazione ripetuta di un solo tipo di soggetti. Il principio, nato nel Seicento per la classificazione botanica delle piante, in ambito fotografico è stato reso celebre e seminale da Bernd e Hilla Becher, che hanno formato generazioni di fotografi e artisti, ma che a loro volta hanno tratto ispirazione dal lavoro sulle tipologie di Karl Blossfeldt e August Sander, che, rispettivamente in ambito botanico e sociale, hanno segnato la storia della fotografia.

Di tutti questi progetti la mostra “Typologien: Photography in 20th Century Germany”, curata da Susanne Pfeffer, dà un’ampia testimonianza. La mostra occupa i due livelli del Podium, la cui struttura appare completamente cambiata da una serie di interventi allestitivi mobili, ed è vastissima, con oltre 600 opere di 25 artisti. SI può dire che lo stesso approccio al progetto sulle tipologie non poteva che essere tipologico, anche nel rispetto di una volontà, per così dire, mimetica, che Fondazione Prada ha sempre avuto nei confronti delle proprie mostre. Ma quello che colpisce di più è come la densità seriale dei lavori, anziché risolvere una tematica, ne amplifichi invece il mistero, ne allarghi lo spazio simbolico e apra le porte a una serie di domande che partono dai soggetti delle opere, per poi allargarsi al medium fotografico e infine, per esempio di fronte all’Atlas di Gerhard Richter, arrivare alle questioni più profonde sulla sconfinata oscurità del cuore umano.

Grande spazio, e grande formato fotografico, è riservato ai lavori di alcuni dei più celebri allievi dei Becher all’Accademia di Dusseldorf, come Andreas Gursky, Candida Hofer, Thomas Ruff o Thomas Struth, tutti presenti con le loro opere più celebri, che si inseriscono alla perfezione nel tema della tipologia, in una maniera che è così evidente da farci sospettare che proprio questo principio seriale possa essere il motore di tutta la fotografia contemporanea intesa come arte. Perché poi ci sono anche gli sconfinamenti nel territorio del concettuale, per esempio con le raccolte di immagini di Hans-Peter Feldman, ma perfino con i ritratti di famiglia di Christian Borchert o dello stesso Struth. O ancora con i commoventi e inafferrabili Concorde fotografati da Wolfgang Tillmans.

Ma è possibile che la sensazione più forte con cui si lasci la mostra, che per ricchezza e intensità richiederebbe probabilmente anche una serialità nelle visite, sia quella di un’esposizione che è anche un esame di coscienza della stessa Germania, dei suoi artisti, o, forse, più che un esame, una sorta di messa a nudo di ciò che ha significato essere tedeschi nel Novecento, o perfino, per dirlo ancora in un altro modo, un catalogo di cosa si proverebbe se vivessimo dentro un saggio filosofico di Walter Benjamin. Che poi equivale a essere costretti a guardare con lucidità dentro noi stessi, come se tutto il progetto espositivo ad un tratto si rivelasse essere un misterioso e segreto grande specchio per ognuno di noi. (Leonardo Merlini)

Documento | L’appello di “Tempi Nuovi-Popolari Uniti” ai cattolici democratici

La presenza di una forza politica non si giustifica sulla base dell’intercalare polemico e contraddittorio dei suoi interventi quotidiani, come oggi avviene in larga misura nel confronto tra i partiti italiani, ma in virtù di un’adeguata coerenza di pensiero e di azione. Non s’inventa un profilo politico, lo si costruisce nel rispecchiamento di una storia di valori e di ideali, dandone ragione come linea di condotta stabile e duratura. Senza radici non c’è futuro, sopravvive soltanto la presunzione del momento.

L’Italia negli ultimi trent’anni ha conosciuto, tra alti e bassi, una complicata stagione economica e politica. Invece di essere abbattuto, il debito pubblico è aumentato. Analogamente, l’annuncio di una democrazia più trasparente ed efficiente si è tradotto nel logoramento delle regole fondamentali, registrando per ondate successive l’esplosione di spinte separatiste, processi di radicalizzazione, combinazioni di populismi e sovranismi, tutto all’insegna della deresponsabilizzazione individuale e collettiva.

Il problema di un “nuovo centro”, spesso evocato e più spesso contestato, riguarda in ogni caso la necessità di un “taglio delle ali” – non dice nulla l’accordo CDU-SPD in Germania? – con la conseguente formazione di una maggioranza in grado di guidare l’Italia verso il ristabilimento di condizioni favorevoli alla reale governabilità del sistema. Di fronte a novità eccezionali occorrono soluzioni eccezionali, ricomponendo un quadro di consapevolezza e responsabilità, specialmente alla luce delle istanze dei ceti popolari.

I cambiamenti in corso proclamano l’urgenza di una strategia d’intervento sul futuro del lavoro, la riorganizzazione del welfare, la struttura dei consumi, il modello di fiscalità. S’annuncia l’inevitabile fatica che comporta la costruzione di un nuovo compromesso tra democrazia e capitalismo. Ciò implica la contromarcia rispetto alla cultura della disintermediazione, quando è passato il concetto di un rapporto semplificato nella filiera della rappresentanza e della organizzazione degli interessi. Torna in auge la funzione essenziale dei corpi intermedi, in particolare delle forme sindacali, perché altrimenti finisce per sgretolarsi la solidarietà che serve in questa complessa transizione epocale.

Idee ricostruttive, per dirla con De Gasperi, e dunque idee che aiutino a disattivare il meccanismo delle astuzie e delle incongruenze. Si può ignorare il richiamo ad una “Europa indispensabile”? Sembra che l’aggettivo usato 75 anni fa da Schuman sia perlomeno sottovalutato. Intanto nel governo interagiscono e si scontrano indicazioni assai diverse: l’europeismo non è la vera cifra del blocco delle destre. Sta qui l’equivoco, invece di essere “pontiere” – magari! – tra Usa ed Europa, il governo fa da “portiere” nel grande albergo di radicali e conservatori, intaccando con la sua eccezionalità l’intelaiatura del Vecchio Continente. Per giunta, in ambito domestico, l’endemica conflittualità tra Lega e Forza Italia è serio fattore d’instabilità.

Altrettanto lacunosi sono i messaggi provenienti dall’opposizione. In nome della pace si glissa sulle scelte indispensabili a garantirne la tenuta. Amareggia constatare il carico di riottosità a riguardo dell’impegno sulla Difesa dell’Europa messo in mostra dalle diverse anime della sinistra. Anche il Pd, condizionato da logiche movimentiste, nell’Europarlamento ha dato prova di arrancare – trovando la classica quadra solo all’ultimo – proprio sulla questione del riarmo. Di fronte ad impegni ineludibili, pena l’esposizione a rischi molto gravi, si adotta un linguaggio che ricorda l’antica ambivalenza della “via italiana al socialismo”. In questo modo il carattere di un partito originariamente proposto come asse della politica democratica e riformatrice entra fatalmente in crisi.

Nelle elezioni del 2022 fu messa in campo la lista rappresentativa di una nuova “Terza forza”. L’operazione non aveva raccolto il consenso auspicato, ma neppure compromesso la possibilità di sviluppo. Vari errori, subito dopo, ne hanno scosso le premesse rendendo complicata ogni ipotesi di prosecuzione. Ciò nondimeno il vuoto di rappresentanza è palese ad occhio nudo, tanto da riproporre con insistenza la questione di un rilancio. Lo spazio esiste, ed esiste anche la domanda: non c’è però credibilità se erompe dal vuoto come un artificio, con l’ennesimo conglomerato pluridentitario dove ogni identità si perde o si scolora. In più, senza l’evidenza di apporti motivati secondo i valori del popolarismo, e con ciò innovando l’esperienza del cattolicesimo politico del Novecento, è arduo immaginare lo sviluppo del progetto. Ad oggi il “centro” vive di parole d’ordine di tipo neoliberista, troppo poco per aggredire la realtà.

Per questo, dinanzi a fragilità e povertà crescenti, “Tempi Nuovi-Popolari Uniti” sceglie anche di aderire alla Dichiarazione “sulla Fraternità Umana” proposta dalla Fondazione vaticana “Fratelli tutti” e firmata da Premi Nobel e rappresentanti delle Organizzazioni Internazionali insignite del Nobel per la Pace e dalla Santa Sede, oltre che dall’ANCI.  “La fraternità – sostiene Papa Francesco – ha qualcosa di positivo da offrire alla libertà e all’uguaglianza”. Tale adesione alla Dichiarazione si fonda sulla condivisione del comune obiettivo della fraternità e dell’impegno a diffondere la cultura della collaborazione e dell’integrazione istituzionale pubblica e privata, a tutela del bene comune e della dignità delle persone.

Ecco, dunque, che i cattolici democratici hanno da recuperare tra di loro e poi con altri uno spirito di sana cooperazione, operando sempre più “come se” già ora fossero un partito organizzato, e per giunta un partito forte e ben radicato sul territorio. A breve l’ambizione è quella di avviare, partendo dal basso, un processo di mobilitazione che identifichi la nostra “Europa indispensabile” come vettore di una nuova fase costituente. “Tempi Nuovi-Popolari Uniti” si rende partecipe di questa decisiva ritessitura politica, ma non rivendica per questo né primogeniture né funzioni direttive. L’importante è avere chiarezza e coerenza di linea politica, magari stimolando un senso di responsabilità a tutto campo. Lavoriamo tutti, aprendo porte e finestre, alla costituente di un progetto nuovo.

 

Roma, 3 Aprile 2025

(Anniversario della nascita di Alcide De Gasperi)

Politica italiana balbettante? Il Pd non aiuta

L’involuzione dello scenario internazionale ci sta rubando brandelli fondamentali di futuro.

La Democrazia, che – in tutte le sue forme e le sue declinazioni – regredisce nel Mondo come esperienza concreta e declina, come valore popolare, anche in Occidente e in Europa.

Le prospettive di sviluppo economico, che la guerra commerciale – col suo folle ritorno al protezionismo nazionalista – mette seriamente a rischio.

L’impegno globale per far fronte ai cambiamenti climatici, con il negazionismo al potere oggi in America e non solo.

Le aspettative dei giovani di poter vivere in un Mondo aperto e fondato sullo scambio di esperienze.

La ricerca di nuove conoscenze che non siano solo quelle delle big company dei pochi monopolisti. La guerra alle Università e alla Scienza dichiarata da Trump è un segnale drammatico e l’Europa dovrebbe rispondere con progetti straordinari di attrazione di docenti, ricercatori e studenti sempre più a disagio in “questa” America.

Ma la cosa più preziosa che Trump, Putin e i loro sostenitori espliciti ed impliciti ci stanno rubando é il senso stesso della parola “Pace”.

Non c’è parola eticamente e politicamente più importante, ma i due Zar la immiseriscono in modo volgare e subdolo.

La Pace di “Vladimir Trump e Donald Putin” è un cinico imbroglio, che durerà lo spazio di un mattino e che si fonda sulla pretesa di una nuova spartizione del Mondo.

Una spartizione che si basa non più – come a Yalta dopo la sconfitta di Hitler – su un compromesso tra le diverse visioni ideologiche di quel tempo ormai passato, ma sulla sconfitta dell’idea di un Mondo multipolare e sul superamento della Democrazia.

L’Europa è uno dei terreni di questa spartizione. L’Ucraina è solo l’inizio. Lo sappiamo bene, ma non tutti e non sempre abbiamo il coraggio di tirarne le conseguenze. Chi contesta il progetto della Commissione in tema di potenziamento della Difesa Europea – avanzato ovviamente nelle forme giuridiche oggi possibili e certamente perfettibile, ma orientato all’idea degasperiana della CED dei primi anni cinquanta – lo fa in base allo slogan: “vogliamo la pace, non il riarmo”.

Lo dicono all’unisono Matteo Salvini e Giuseppe Conte, non a caso ancora allineati, come al tempo del loro Governo del 2018/2019: altro che “campo largo”.

Anche Putin dice che vuole la Pace, mentre continua a bombardare le città ucraine (le infrastrutture energetiche adesso forse no, perché gli è stato promesso che tra poco ne potrá acquisire il controllo totale) e vara nuovi dispositivi militari.

“Vogliamo la Pace, non il riarmo”: sarebbe giusto gridarlo, se la Pace oggi spacciata come tale dai due Zar non fosse esattamente il contrario della Pace vera. Quella che si fonda sulla Libertà, soprattutto dei deboli; sul Diritto Internazionale; sulla Giustizia; su un rapporto non neo-colonialista con il Sud del Mondo; sul contrasto e non sulle alleanze con i regimi liberticidi ed illiberali.

La politica italiana appare confusa e balbettante. Innanzitutto nella maggioranza – cosa grave per un Paese Fondatore dell’UE – ma non solo, purtroppo. Nonostante l’accorata esortazione di Romano Prodi e di molti altri, nel Pd non si vede una posizione netta e precisa, addirittura rispetto alla strampalata ed equivoca manifestazione grillina di domani.

Per fortuna, come spesso avviene, si leva la voce autorevole di un vero statista: il Presidente Mattarella. È ancora una volta attorno al suo Magistero che occorrerebbe stringersi, al di là delle contingenti faziosità partitiche, per ritrovare il senso di un percorso democratico ed europeista.

Dazi Usa, la loro genesi nascosta

La guerra dei dazi innescata dal Presidente degli Stati Uniti comporterà notevoli problemi alle principali economie mondiali, inclusa quella statunitense. Sul punto c’è sostanziale uniformità di valutazione da parte di studiosi e operatori di mercato nei diversi settori, da quello industriale a quello tecnologico, a quello agricolo.

Quello che sinora non è stato adeguatamente considerato è il motivo profondo che la origina.

Un motivo che deriva dal confronto con il competitor mondiale degli Usa, la Cina, ma che ha radici interne e che già Biden aveva evidenziato, affrontandolo con una misura importante come l’Inflation Reduction Act (800 miliardi di dollari di sussidi per le imprese americane operanti in USA): l’indebolimento consistente della produzione manufatturiera statunitense.

Solo il 15% dei manufatti mondiali sono produzioni a stelle e strisce, generatrici di un misero 10% del PIL americano, per il resto determinato da una esagerata economia dei consumi. A sua volta generatrice del pesante deficit della bilancia commerciale. I dazi servono a riequilibrare quest’ultima, sostiene la Casa Bianca.

Ma soprattutto – e questo non viene volutamente enfatizzato ma è la ragione primaria per la quale sono stati pensati – servono, nella speranza degli economisti del team presidenziale, ad aumentare la capacità produttiva interna, il made in Usa, motivando imprese straniere a costruire impianti nella Federazione (“se producete in America, dazi zero”, ha detto Trump il 2 aprile) così da far crescere quel 15% di per sé alquanto debole ma addirittura misero se confrontato col 33% cinese.

Con una aggravante, e cioè che la Cina è presente in ogni catena di approvvigionamento e non più solo nelle produzioni di bassa qualità ma anche, e ormai soprattutto, in quelle tecnologiche ad altissimo valore aggiunto. Il caso delle auto elettriche è paradigmatico in tal senso. E pure beffardo, essendo BYD (marchio mandarino divenuto ormai il primo produttore planetario del settore) l’acronimo di Build Your Dream, classico slogan americano. Ironia non da poco…

Essere troppo dipendenti dagli altri, ancor più dai cinesi, è un rischio che non si può più correre. Occorre rafforzare la propria autonomia produttiva. Questa è la motivazione principale, reale che ha condotto la nuova Amministrazione americana alla guerra dei dazi.

Che poi questi ultimi, usati come una clava, siano lo strumento giusto per conseguire il risultato atteso è invece tutto da dimostrare.

La Voce del Popolo | Due signori plasmati dai loro mestieri

A voler essere irriguardosi, ai confini quasi della maleducazione, verrebbe da segnalare che ai nostri giorni la sorte del mondo resta largamente affidata alle politiche messe in campo da un palazzinaro e da una spia.

Il linguaggio è crudo, e forse eccessivo, lo riconosco. Eppure non deve essere un caso se oggi a capo degli Stati Uniti è stato rieletto un signore che ha passato gran parte del suo tempo a comprare e vendere immobili. E se da più di vent’anni a governare il Cremlino siede un altro signore che ha cominciato la sua scalata facendo l’agente segreto per conto dell’allora famigerato Kgb.

Certo, la politica non è un ordine professionale, di quelli che pretendono di regolare i percorsi secondo logiche corporative. Per sua natura essa deve essere accessibile a tutti, e il metro di misura che ne definisce le gerarchie e gli equilibri resta quello della volontà popolare (chiara a Washington, un po’ meno a Mosca, come è noto). Ma non può essere considerato irrilevante che a impugnare le redini si trovino due signori che sono stati così largamente pla-smati dai loro mestieri di prima.

Così che uno sembra dare valore più di ogni altra cosa agli scambi che si intessono intorno al mercato immobiliare. Mentre l’altro sembra trovarsi fin troppo a suo agio in quel retrobottega dell’intelligence dove si scrutano segreti, si confezionano dossier, si ordiscono trame, si vive largamente di nascosto. Non si vorrebbe mancare troppo di riguardo ai potenti della terra (che poi non sembrano così indulgenti verso i loro critici). Ma la politica dovrebbe essere un’altra cosa.

 

Fonte: La Voce del Popolo – 3 aprile 2025

[Articolo qui riproposto per gentile concessione del direttore del settimanale della diocesi di Brescia]

Wall Street, indici a picco dopo dazi. Dow -3,98%, Nasdaq -5,97%

Roma, 3 apr. (askanews) – Indici in picchiata a Wall Street dopo che l’annuncio dei dazi da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha innescato timori per l’avvio di una guerra commerciale su scala globale.

Il Dow Jones ha perso oltre 1.600 punti chiudendo con un -3,98% a 40.545 punti, lo S&P500 ha ceduto il 4,84% a 5.396 punti mentre in Nasdaq è andato a picco del 5,97% a 16.550 punti.

Una serie di report da parte delle principali banche d’affari hanno stimato forti impatti su crescita e inflazione Usa dalla politica dell’amministrazione Trump innescando un’ondata di vendite sui titoli delle aziende più esposte con l’estero per le produzioni tra cui Apple (-10%) e Nike (-13%).

L’effetto dazi si è fatto sentire anche sulle commodities con il petrolio che ha perso quasi 7 punti percentuali per il timore di una caduta della domanda. A picco anche il dollaro che ha perso un punto e mezzo sull’euro che è salito fino a quota 1,11 sul biglietto verde.

Meloni: dazi problema ma non catastrofe. E "frena" su risposta Ue

Roma, 3 apr. (askanews) – I dazi decisi dal presidente americano Donald Trump sono un “problema” ma non una “catastrofe”. Al termine di una giornata al lavoro sul dossier, insieme a una ‘task force’ di ministri, Giorgia Meloni rilascia un’intervista al Tg1 per rassicurare cittadini e imprese. E il messaggio è anche quello di una ‘frenata’ alle contromisure che sta mettendo a punto l’Unione europea.

La premier, dopo un primo commento a caldo ieri sera su Facebook, questa mattina ha annullato gli impegni della giornata (era attesa alle 17 in provincia di Vibo Valentia per l’inaugurazione della stazione dei carabinieri di Limbadi) per “poter concentrare la propria attività sulle azioni da intraprendere”. Subito dopo ha convocato a Palazzo Chigi una riunione a cui hanno partecipato i ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti, dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, degli Affari europei Tommaso Foti, delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso e i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, quest’ultimo collegato da Bruxelles. Proprio il ministro degli Esteri ha relazionato i colleghi sull’incontro che aveva appena avuto con il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic, che domani discuterà con il proprio omologo americano, in videoconferenza, sui dazi Usa e sulla risposta dell’Ue.

Per la premier, quella degli Usa è una scelta “sbagliata” che danneggia sia l’economia europea che quella americana ma non sarà una “catastrofe” perchè “non smetteremo di esportare negli Stati Uniti”. Dunque no all'”allarmismo” delle opposizioni che – accusa – “fanno il loro lavoro però da loro attualmente non è arrivata neanche una proposta”. Il governo, spiega, farà uno “studio sull’impatto reale” delle nuove tariffe settore per settore e la prossima settimana si confronterà con le categorie produttive per “cercare le soluzioni migliori”. Poi le scelte vanno “condivise” con i partner europei (magari con un Consiglio europeo straordinario) e per lei “rispondere ai dazi con altri dazi” non è “la scelta migliore” perché “l’impatto potrebbe essere maggiore sulla nostra economia rispetto a quello che accade fuori dai nostri confini”. Dunque serve un dibattito “franco” con gli americani con l’obiettivo “di arrivare a rimuovere i dazi, non a moltiplicarli”.

Ma da parte sua l’Ue può fare anche altro ovvero “rimuovere i ‘dazi’ che si è autoimposta”. Quindi rivedendo un Grean Deal “ideologico” in particolare sull’automotive; procedendo con la semplificazione perchè “siamo soffocati dalle regole”; agendo con “più coraggio” sull’energia e aprendo a una “revisione” del Patto di stabilità. A Bruxelles, rimarca, “il ruolo dell’Italia è portare gli interessi italiani”. La premier è consapevole che “è possibile” che le sue proposte “non siano perfettamente sovrapponibili con i partner ma abbiamo il dovere di farlo”.

Nella maggioranza, anche per Tajani “bisogna evitare una guerra dei dazi” e “andare avanti nella trattativa con gli Stati Uniti”. Certo, ammette, “è chiaro che poi dovrà essere presa una decisione con delle scelte di imporre dazi ad alcuni prodotti americani per rispondere ai dazi che sono stati imposti”. La Lega, come Meloni, auspica a un ripensamento profondo dell’Ue (“prima di pensare a guerre commerciali o contro-dazi che sarebbero un suicidio, l’Unione Europea tagli burocrazia, vincoli e regole europee che soffocano le imprese italiane, azzerando il Green Deal e il tutto elettrico”, afferma il Carroccio in una nota) ma si spinge anche oltre, ventilando l’ipotesi di aprire anche trattative ‘separate’. Questa mattina, Matteo Salvini ha avuto un confronto con il ‘gruppo economico’ del partito, ribadendo “che se gli Stati Uniti hanno deciso di tutelare le proprie imprese, è necessario che l’Italia continui a difendere con determinazione il proprio interesse nazionale anche alla luce dei troppi limiti dell’Europa”. Un invito a ‘fare da soli’ che non piace a Forza Italia: “Dobbiamo rimanere compatti e uniti come Unione europea – avverte il vice ministro azzurro del Mimit Valentino Valentini – perché singolarmente non ce la facciamo. Ci può essere la volontà di singoli di utilizzare rapporti privilegiati ma coscienti del fatto che noi siamo dentro l’Ue, non possiamo distaccarci, nessun paese può pensare di farcela da solo”.

Del tema Meloni parlerà sicuramente con J.D. Vance, che proprio oggi ha definito “necessari” i dazi. Il vice presidente Usa è atteso a Roma nei giorni della Pasqua. Le diplomazie sono al lavoro per preparare il faccia a faccia, che potrebbe portare anche a un contatto con Ursula von der Leyen.

Un miart vivace, Ricciardi: la fiera complementare alla citt

Milano, 3 apr. (askanews) – C’, e si percepisce, una energia particolare, una vivacit che passa dai lavori presenti negli stand e arriva ai collezionisti e agli operatori del settore. Miart 2025, che si apre al MiCo di Fiera Milano, l’evento intorno al quale stata strutturata tutta la Art Week del capoluogo lombardo. “A me – ha detto ad askanews il direttore artistico di miart Nicola Ricciardi – piace pensare che miart 2025 sia complementare alla citt. C’ un collegamento diretto tra quello che succede dentro la fiera e quello che succede nelle principali istituzioni. Ad esempio la mostra di Rauschenberg al Museo del 900: noi abbiamo anche molti Rauschenberg come quello all’interno della fiera. Lo stesso accade con Rondinone o con Adrian Paci. Complementariet vuol dire che se un visitatore vuole vedere tutta l’opera di artisti come quelli che ho citato deve venire dentro la fiera e poi dentro i musei, dentro il museo e poi dentro la fiera. Questo movimento molto biunivoco, l’abbiamo costruito cos apposta, abbiamo cercato di restituire alla citt di Milano anche progetti di grande qualit, l’abbiamo fatto con Fiera Milano che ha sostenuto proprio direttamente alcune delle mostre che ci sono all’interno delle istituzioni cittadine quest’anno”.

Le suggestioni delle 179 gallerie, quindi, si muoveranno per la citt, ma anche il mercato pronto a muoversi, trattandosi comunque di un evento che ha una importante componente commerciale ” un momento non facilissimo, diciamo cos, per il mercato dell’arte – ha aggiunto Ricciardi – ma il fatto che gallerie cos importanti, penso a Sadie Coles, penso al ritorno di Massimo De Carlo, penso a Vittoria Miro, Esther Schipper, Meyer Riegger, che queste realt cos importanti europee decidano di venire a Miart vuol dire che c’ fiducia nel sistema che con Fiera Milano stiamo allestendo e costruendo. Io credo che la parola giusta sia proprio ‘responsabilit’ da parte nostra di cercare di costruire una piattaforma che possa offrire un ritorno a tutti i galleristi che decidono di investire su di noi”.

Un investimento che , pi in generale, quello di una citt che ormai occupa uno spazio riconoscibile nello scenario culturale europeo e prova, anche attraverso l’arte, a non fermarsi.

Dazi, Meloni: confronto con Ue, altri dazi non risposta migliore

Roma, 3 apr. (askanews) – “Noi stiamo facendo e dobbiamo fare uno studio sull’impatto reale che settore per settore ha questa scelta” dei dazi. “Ci confronteremo la settimana prossima con i rappresentanti delle categorie produttive per confrontarci anche con le stime che hanno loro, cercare le soluzioni migliori. Dopodiché bisogna ovviamente condividere le nostre proposte con i partner europei, qui sì ci sono scelte che possono essere diverse. Io non sono convinta che la scelta migliore sia quella di rispondere ai dazi con altri dazi perché l’impatto potrebbe essere maggiore sulla nostra economia rispetto a quello che accade fuori dai nostri confini e bisogna aprire una discussione franca nel merito con gli americani con l’obiettivo dal mio punto di vista di arrivare a rimuovere i dazi, non a moltiplicarli”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg1.

Cittadinanza, CGIE: “Uno tsunami, come istituzione daremo pareri”

Roma, 3 apr. (askanews) – “Fino a gioved avevamo la legge di cittadinanza pi generosa del mondo e da venerd una delle pi restrittive. Nel Consiglio generale degli italiani all’estero – che rappresenta anche gli italo-discendenti – c’ anche la rappresentanza degli italiani discendenti. Ci siamo trovati come fusibili in questo cambio completo di prospettiva e chiaramente siamo ancora tutti al servizio dei territori dei nostri amici italo-discendenti, completamente disorientati”. Lo ha affermato ad askanews Maria Chiara Prodi, segretario generale Cgie, in merito al decreto legge sulla cittadinanza.

“Sono disorientati per delle ragioni immediate, molto concrete. Ci sono dei bambini da registrare all’anagrafe gi nati che ancora non possono essere registrati. C’ l’introduzione di questo punto – ha aggiunto Prodi – dell’ascendente nato in Italia che trancia di netto un accompagnamento a pi generazioni che era gi in corso in giro per il mondo e quindi assolutamente una rivoluzione copernicana rispetto all’approccio precedente che modifica in maniera sostanziale quelle che erano le attese legittime rispetto alla legge precedente degli italo-discendenti”.

“Penso che il tema pi importante sia ritornare al senso profondo sia della politica che della legge di cittadinanza che tessere dei legami e fare parte di una comunit. Sono concetti che possono sembrare astratti – ha proseguito la segretaria generale Cgie – ma per noi sono tutti uniti perch la popolazione a cui abbiamo tolto la possibilit di prendere il passaporto italiano in 24 ore la stessa a cui offriamo il turismo delle radici, gli incentivi di rientro. Noi che siamo nel dialogo con i connazionali all’estero e gli italo-discendenti lontani dai palazzi ci ritroviamo a dover tenere in piedi questa relazione. Lo facciamo – ha aggiunto – e siamo convinti che sia fortissima la relazione tra l’Italia e i connazionali all’estero e gli italo-discendenti. chiaro che questo tsunami che arrivato – ha concluso – ci interroga e ci costringe a una reazione che per il CGIE si effettuata in maniera istituzionale attraverso i pareri ed quello che faremo”.

Dazi, Meloni: scelta Usa sbagliata ma non è una catastrofe

Roma, 3 apr. (askanews) – “Penso che la scelta degli Stati Uniti sia una scelta sbagliata, penso che sia una scelta che non favorisce né l’economia europea né quella americana, ma penso anche che non dobbiamo alimentare l’allarmismo che sto sentendo in queste ore”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg1.

“Il mercato degli Stati Uniti – aggiunge – è un mercato importante per le esportazioni italiane, vale alla fine il 10% del complessivo delle nostre esportazioni e noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti. Significa che abbiamo un altro problema che dobbiamo risolvere, ma non è la catastrofe che alcuni stanno raccontando”.

Corteo rumoroso alla Sapienza per Ilaria Sula, la studentessa uccisa

Roma, 3 apr. (askanews) – “Siamo tutte parte lesa”, gridano le studentesse, mentre attraversano le vie dell’Universit La Sapienza a Roma per protestare contro i femminicidi. Una mobilitazione organizzata nell’ateneo dove Ilaria Sula, la 22enne uccisa dall’ex, studiava Statistica.

E nel quartiere romano di San Lorenzo – dove ieri sera si tenuta una passeggiata “rumorosa” per ricordarla – Ilaria viveva con altre studentesse e da qui era scomparsa il 25 marzo scorso. Il corpo di Ilaria stato ritrovato in una valigia il 2 aprile 2025.

Apre un miart vivace, Ricciardi: fiera è complementare alla città

Milano, 3 apr. (askanews) – C’è, e si percepisce, una energia particolare, una vivacità che passa dai lavori presenti negli stand e arriva ai collezionisti e agli operatori del settore. Miart 2025, che si apre al MiCo di Fiera Milano, è l’evento intorno al quale è stata strutturata tutta la Art Week del capoluogo lombardo. “A me – ha detto ad askanews il direttore artistico di miart Nicola Ricciardi – piace pensare che miart 2025 sia complementare alla città. C’è un collegamento diretto tra quello che succede dentro la fiera e quello che succede nelle principali istituzioni. Ad esempio la mostra di Rauschenberg al Museo del 900: noi abbiamo anche molti Rauschenberg come quello all’interno della fiera. Lo stesso accade con Rondinone o con Adrian Paci. Complementarietà vuol dire che se un visitatore vuole vedere tutta l’opera di artisti come quelli che ho citato deve venire dentro la fiera e poi dentro i musei, dentro il museo e poi dentro la fiera. Questo movimento è molto biunivoco, l’abbiamo costruito così apposta, abbiamo cercato di restituire alla città di Milano anche progetti di grande qualità, l’abbiamo fatto con Fiera Milano che ha sostenuto proprio direttamente alcune delle mostre che ci sono all’interno delle istituzioni cittadine quest’anno”.

Le suggestioni delle 179 gallerie, quindi, si muoveranno per la città, ma anche il mercato è pronto a muoversi, trattandosi comunque di un evento che ha una importante componente commerciale “È un momento non facilissimo, diciamo così, per il mercato dell’arte – ha aggiunto Ricciardi – ma il fatto che gallerie così importanti, penso a Sadie Coles, penso al ritorno di Massimo De Carlo, penso a Vittoria Miro, Esther Schipper, Meyer Riegger, che queste realtà così importanti europee decidano di venire a Miart vuol dire che c’è fiducia nel sistema che con Fiera Milano stiamo allestendo e costruendo. Io credo che la parola giusta sia proprio ‘responsabilità’ da parte nostra di cercare di costruire una piattaforma che possa offrire un ritorno a tutti i galleristi che decidono di investire su di noi”.

Un investimento che è, più in generale, quello di una città che ormai occupa uno spazio riconoscibile nello scenario culturale europeo e prova, anche attraverso l’arte, a non fermarsi.

Urso incontra l’agroalimentare: Made in Italy e rischio dazi

Parma, 2 apr. (askanews) – Eccellenze alimentari italiane e minaccia dei dazi americani al centro del vertice di Parma. Il ministro Adolfo Urso incontra i leader dell’industria agroalimentare in un confronto strategico che anticipa la Giornata Nazionale del Made in Italy del 15 aprile, mentre il settore guarda con apprensione alle politiche protezionistiche degli Stati Uniti.

“Oggi l’industria deve essere al cuore delle politiche europee – spiega il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino -. La sua competitivit deve essere aumentata e di tutto questo ne beneficer anche il settore agroalimentare italiano. Abbiamo poi sentito dai nostri imprenditori la loro attenzione continua e spasmodica sulle esigenze del consumatore, quindi di essere sempre in grado di coniugare la tradizione con l’innovazione per dare ai consumatori i prodotti che oggi vogliono, ma anche quelli che vorranno domani. E finch la nostra industria, i nostri imprenditori avranno a cuore le esigenze dei consumatori, sicuramente andremo avanti con tranquillit, nonostante tutte le perturbazioni che ci aspettano”.

Tra le principali preoccupazioni espresse dai vertici del settore figurano le ultime decisioni di Trump, il loro impatto sul commercio mondiale, lo sviluppo dell’export e la promozione del Made in Italy. Gli industriali hanno anche sottolineato l’importanza della transizione tecnologica per un’industria pi sostenibile e innovativa. “Qui nella capitale dell’alimentazione italiana, sede dell’autorit europea – ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso – riaffermiamo il valore fondamentale del sistema alimentare italiano, sia per quanto riguarda la produzione che per quanto riguarda l’export perch traina la crescita delle esportazioni italiane nel mondo, crescita che ci ha consentito nel 2024 di scavalcare Giappone e Corea del Sud e piazzarci al quarto posto al mondo come paese esportatore”.

Dobbiamo rafforzare questa posizione – secondo il ministro – anche a fronte della minaccia dei dazi degli Stati Uniti, accompagnando e supportando le nostre imprese nei mercati aperti e crescenti dell’Indo Pacifico, dell’Africa e dell’America meridionale. “Chiediamo alla Commissione Europea, piuttosto di pensare solo a reagire ai dazi con altri dazi, cosa che aggraverebbe il peso per l’Europa, di pensare a come cogliere le nuove opportunit nei mercati globali per le imprese italiane ed europee. Mi riferisco alla possibilit di realizzare altri accordi di libero scambio, accordi bilaterali come quelli sottoscritti col Canada, la Corea del Sud e pi recentemente col Mercosur, anche in paesi emergenti come l’India, il Giappone, il Vietnam, la Malesia, l’Indonesia e il Messico”.

Tra i temi discussi anche la Sugar Tax, con la richiesta unanime di proroga. Federalimentare conferma la disponibilit a collaborare con il Governo per affrontare le sfide globali, mentre Parma riafferma il suo ruolo di capitale dell’eccellenza agroalimentare italiana nel mondo.

Nato, Rutte sarà in visita in Giappone l’ 8 e il 9 aprile

Milano, 3 apr. (askanews) – Il Segretario generale della NATO Mark Rutte sarà in visita in Giappone l’ 8 e il 9 aprile 2025. Martedì 8 aprile, il Segretario generale incontrerà il Ministro della Difesa, Gen Nakatani. Visiterà anche la base navale di Yokosuka e la Mitsubishi Electric Kamakura Works.

Mercoledì 9 aprile, Rutte incontrerà il primo ministro, Shigeru Ishiba, il ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, Yoji Muto, gli esponenti della Dieta e i rappresentanti dell’industria giapponese. Il Segretario generale terrà inoltre un discorso seguito da una conversazione sul tema “NATO e Giappone: forti partnership in un mondo interconnesso”, presso la Keio University di Tokyo.

Il Giappone, l’alleato più importante degli Usa nell’area del Pacifico affronta la vicinanza di Russia, Cina e Corea del nord. A gennaio ha aperto una missione diplomatica dedicata alla NATO. Il neo-nominato ambasciatore Osamu Izawa è stato ricevuto dal Segretario generale Rutte il 15 gennaio 2025. “Accolgo con grande favore la nomina dell’ambasciatore del Giappone presso la Nato e il suo continuo sostegno all’Ucraina” aveva detto.

La Nato sta sviluppando la sua cooperazione con il Giappone attraverso un programma di partenariato personalizzato (ITPP) e attraverso progetti di punta lanciati al Summit della NATO a Washington Dc a luglio 2024.

I quattro progetti di punta sono il supporto all’Ucraina (assistenza sanitaria militare), la difesa informatica, la lotta alla disinformazione e l’intelligenza artificiale, basati sulla cooperazione tra la NATO e i suoi partner indo-pacifici, ovvero Australia, lo stesso Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud.

Borsa, l’Europa affossata dai dazi di Trump: Milano -3,59% maglia nera

Milano, 3 apr. (askanews) – La guerra dei dazi affossa borse europee. Piazza Affari chiude in pesante calo, con il Ftse Mib giù del 3,59% ed è maglia nera del continente. Le tariffe annunciate da Donald Trump mandano in tilt le sale operative, con cali decisi anche a Parigi -3,31%, Francoforte -2,93%, Amsterdam -2,67% e Londra -1,59%. Madrid -1,08% e Zurigo -2,34%. In Europa si salva solo Lisbona: +0,13%.

A Milano, in una giornata molto difficile, sorridono le utility. Terna in particolare: la società guidata da Giuseppina Di Foggia è maglia rosa del listino principale, con il +3,73% si porta a 8,67 euro per azione toccando il massimo storico in 21 anni di quotazione. Positiva anche Italgas +3,64%, seguita da A2A +3,5% e Snam +3,46%.

Sul fronte opposto crolla Tenaris -9,85%. Male anche Saipem -9% e Stmicrolectronics -8,32%. Stellantis perde l’8% dopo aver annunciato la necessità di sospendere la produzione nelle fabbriche in Canada e Messico per riorganizzarsi dopo l’ondata di tariffe.

L’Euro Stoxx 50 che racchiude le principali azioni europee lascia il 3,57%. Nel listino predomina di gran lunga il rosso. Gli operatori temono che i dazi possano frenare la crescita globale, innescando una spirale recessiva con un aumento dell’inflazione. Colpiti i brand consumer come Adidas -11% e Siemens -8%. La paytech Adyen lascia l’8% mentre i cali non risparmiano il lusso: Kering -7,51%, Essilux -7,21%, Louis Vuitton -5,2% e Hermes -3,51%. Tra le banche soffre Intesa Sanpaolo -6,96%, male anche Bpn Paribas -5,21% e Santander -5,1%. A Milano Unicredit -6,96% e Banco Bpm -5,59%.

“La risposta della Commissione europea sarà particolarmente importante, soprattutto alla luce del fatto che il dato che l’amministrazione Trump ha usato come riferimento sui dazi europei verso è un dato volutamente errato: è stato detto che l’Europa applica dazi del 39% ai prodotti americani, quando questi in realtà si aggirano tra l’1 e il 2%”, ha detto in una nota Fabrizio Pagani, partner di Vitale ed ex Capo Segreteria MEF.

Borsa, Europa affossata dai dazi di Trump: Milano -3,59% maglia nera

Milano, 3 apr. (askanews) – La guerra dei dazi affossa borse europee. Piazza Affari chiude in pesante calo, con il Ftse Mib giù del 3,59% ed è maglia nera del continente. Le tariffe annunciate da Donald Trump mandano in tilt le sale operative, con cali decisi anche a Parigi -3,31%, Francoforte -2,93%, Amsterdam -2,67% e Londra -1,59%. Madrid -1,08% e Zurigo -2,34%. In Europa si salva solo Lisbona: +0,13%.

A Milano, in una giornata molto difficile, sorridono le utility. Terna in particolare: la società guidata da Giuseppina Di Foggia è maglia rosa del listino principale, con il +3,73% si porta a 8,67 euro per azione toccando il massimo storico in quasi 21 anni di quotazione. Positiva anche Italgas +3,64%, seguita da A2A +3,5% e Snam +3,46%.

Sul fronte opposto crolla Tenaris -9,85%. Male anche Saipem -9% e Stmicrolectronics -8,32%. Stellantis perde l’8% dopo aver annunciato la necessità di sospendere la produzione nelle fabbriche in Canada e Messico per riorganizzarsi dopo l’ondata di tariffe.

L’Euro Stoxx 50 che racchiude le principali azioni europee lascia il 3,57%. Nel listino predomina di gran lunga il rosso. Gli operatori temono che i dazi possano frenare la crescita globale, innescando una spirale recessiva con un aumento dell’inflazione. Colpiti i brand consumer come Adidas -11% e Siemens -8%. La paytech Adyen lascia l’8% mentre i cali non risparmiano il lusso: Kering -7,51%, Essilux -7,21%, Louis Vuitton -5,2% e Hermes -3,51%. Tra le banche soffre Intesa Sanpaolo -6,96%, male anche Bpn Paribas -5,21% e Santander -5,1%. A Milano Unicredit -6,96% e Banco Bpm -5,59%.

“La risposta della Commissione europea sarà particolarmente importante, soprattutto alla luce del fatto che il dato che l’amministrazione Trump ha usato come riferimento sui dazi europei verso è un dato volutamente errato: è stato detto che l’Europa applica dazi del 39% ai prodotti americani, quando questi in realtà si aggirano tra l’1 e il 2%”, ha detto in una nota Fabrizio Pagani, partner di Vitale ed ex Capo Segreteria Mef.

Cinema, torna a Roma dall’8 al 16 aprile l’Asian Film Festival

Roma, 3 apr. (askanews) – Torna a Roma dall’8 al 16 aprile al Cinema Farnese, la 22esima edizione dell’Asian Film Festival, una delle vetrine più importanti del cinema asiatico in Italia con una selezione di 36 film in anteprima italiana o internazionale. La selezione 2025 propone 19 film in Concorso, 7 fuori Concorso e 10 nella sezione Newcomers dedicata ai registi emergenti.

Arricchiscono il programma del festival, diretto da Antonio Termenini, giornate dedicate alle cinematografie di Thailandia, Corea del Sud, Giappone, Vietnam a cui si aggiunge, per la prima volta, anche l’Indonesia. Un’opportunità per immergersi nella cultura e nel cinema di questi paesi attraverso una selezione di opere uniche e incontri con autori e produttori.

Il concorso comincia martedì 8 aprile, alle 18, con “Guardian of Honor” di Joselito Altarejos, la storia di una madre che deve confrontarsi con una storia familiare di abusi. Al termine il cortometraggio “A Year Apart” di Chin Ocean.

A inaugurare ufficialmente il festival, “Blue Sun Palace” di Constance Tsang, fuori concorso, in anteprima italiana, primo intenso film di una giovane filmaker americana di origine cinese. E’ stato presentato alla Semaine de la Critique a Cannes nel 2024 e ha vinto il Premio French Touch della giuria.

Tra i titoli di rilievo dell’edizione 2025, “The Embers”, film in concorso, di Chung Mong-Hong. Protagonista il detective Chang che indaga su un omicidio legato a un caso di spionaggio di 50 anni prima, scatenando una serie di eventi mortali. “Elegies” di Ann Hui, la regista vincitrice del Leone d’Oro, esplora la poesia contemporanea di Hong Kong attraverso alcuni incontri con noti poeti, mostrando due personalità opposte, Huang Can-ran e Liu Wai-tong.

Tra gli ospiti di questa edizione i produttori Panu Aree, che arriva dalla Thailandia, Jeremy Chua, anche direttore del Singapore International Film Festival e Loeloe Hendra Komara.

Tre le giurie del festival. Quella composta da Giulio Base, Gianluca Arnone e Luca Bove, assegnerà cinque premi: miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice e miglior film originale. La giuria UNINT composta dagli studenti dell’Università degli Studi internazionali di Roma premierà il miglior film della sezione Newcomers, mentre la giuria RUFA composta dagli studenti di Rome University of Fine Arts assegnerà, a partire da quest’anno il premio al miglior cortometraggio tra otto selezionati.

La XXII edizione dell’Asian Film Festival è realizzata con il contributo di: Direzione Generale Cinema-MiC, Regione Lazio, Ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam, Ambasciata della Thailandia, Tourism Authority of Thailand, Ambasciata dell’Indonesia, Istituto di Cultura Coreano in Italia. L’Asian Film Festival è un’iniziativa in collaborazione con: Ministero degli Affari Esteri, Elephant Pictures, UNINT Università degli Studi Internazionali di Roma, Cinema Farnese Arthouse, Ho Chi Mnh City International Film Festival, Oltre lo specchio Film Festival, Associazione Italia Asean, Associazione Italia-Filippine, Fabio Truffa, Danang Asian Film Festival, THACCA, RUFA – Rome University of Fine Arts, Singapore International Film Festival, QCinema. La manifestazione gode del patrocinio di Roma Capitale. Il Japan Day gode del patrocinio dell’Istituto Giapponese di Cultura.

Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Dazi, Tajani (che ha incontrato il commissario Ue al Commercio): niente panico, evitare guerra commerciale

Bruxelles, 3 apr. (askanews) – Restare calmi, niente panico, nessuna reazione eccessiva, no alla guerra commerciale; ma rispondere in modo freddo e determinato ai dazi imposti dall’Amministrazione Trump, cercando la trattativa e tenendo a mente che con il nostro maggiore alleato l’obiettivo è quello di arrivare a zero dazi da entrambe le parti. E ricordare agli Usa che una guerra dei dazi sarebbe controproducente anche rispetto all’obiettivo Nato di aumentare considerevolmente la spesa militare dei paesi alleati; a partire dall’Italia, che si impegna comunque ad arrivare almeno al 2% del Pil.

Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa questo pomeriggio al quartier generale della Nato, a Bruxelles, dopo un lungo colloquio che ha avuto con il con il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, che domani discuterà con il proprio omologo americano, in videoconferenza, sui dazi Usa e sulla risposta dell’Ue.

Con Sefcovic, ha riferito Tajani, ‘abbiamo affrontato la situazione in vista del colloquio che domani avrà con gli americani, e in vista anche del Consiglio Ue di lunedì a Lussemburgo’, in cui si riuniranno i ministri dei Ventisette responsabili del Commercio estero proprio per parlare delle relazioni con gli Usa.

‘Io – ha continuato il ministro degli Esteri – ho ribadito qual è la posizione italiana: bisogna evitare una guerra dei dazi, e mi pare che su questo Sefcovic sia assolutamente d’accordo; che poi è la posizione espressa anche da Ursula von der Leyen’ la presidente della Commissione europea. ‘Bisogna andare avanti nella trattativa con gli Stati Uniti’, anche se ‘è chiaro che poi dovrà essere presa una decisione con delle scelte di imporre dazi ad alcuni prodotti americani per rispondere ai dazi che sono stati imposti sull’alluminio, sui prodotti che derivano dall’alluminio’ e sull’acciaio, con una decisione di Trump del 12 marzo scorso.

‘Insomma – ha affermato Tajani – bisogna essere molto freddi, molto determinati, occuparsi e non preoccuparsi, in un momento in cui la situazione è abbastanza complicata. Però dobbiamo sempre ricordare che gli Stati Uniti sono il nostro principale alleato. L’obiettivo dovrebbe essere quello di arrivare a zero dazi da una parte e zero dazi dall’altra, se vogliamo veramente rinforzare l’Occidente. Discutiamo, parliamo, e tuteliamo anche le nostre imprese’.

‘Per quanto riguarda l’Italia – ha aggiunto il ministro -, c’è stata una riunione con alcuni ministri, presieduta dalla presidente del Consiglio, e il messaggio è molto chiaro: l’importante è trattare, l’importante è difendere e proteggere le nostre imprese, ma serve anche una strategia che non sia soltanto quella di reagire. L’importante è avere una visione complessiva di quello che è il commercio internazionale europeo e del nostro paese. Noi abbiamo dato vita già da 15 giorni – ha ricordato – ad un piano d’azione per l’export, per esplorare i mercati extra Unione europea, per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati, cioè quello di 700 miliardi di euro (come valore delle esportazioni, ndr) entro la fine della legislatura. Questo è un modo di cercare di raccogliere risultati positivi in territori come l’India, il Giappone, dove sarò nella prossima settimana, ma poi ci sono i paesi del Golfo, c’è il Sudafrica, ci sono i paesi dell’Estremo Oriente, penso all’Indonesia, penso al Vietnam, penso alle Filippine, e pensiamo anche ai mercati dell’Asia centrale’.

‘Quindi – ha insistito Tajani – abbiamo una visione, sappiamo cosa si deve fare: la cosa da fare è non farsi prendere mai dal panico, perché non c’è bisogno di mettersi paura, bisogna occuparsi e non preoccuparsi. Come se stai nuotando e si alza il mare, l’unica cosa che devi fare è nuotare con calma e tornare a riva senza farti prendere dalla paura. Ecco, noi non ci siamo assolutamente fatti prendere dalla paura. Dialoghiamo con le imprese. Fino a tarda sera, ieri mi sono sentito con il Presidente di Farmindustria, ho parlato con Orsini, Presidente di Confindustria. Devono sapere che noi non intendiamo affatto dar vita a una guerra commerciale, come ci chiedono tutte le imprese italiane; e che agiremo insieme all’Unione europea, perché poi la competenza esclusiva è dell’Unione europea in materia commerciale, e lunedì verranno prese le decisioni durante la riunione dei ministri del commercio internazionale, a cui parteciperò, a Lussemburgo’. La prima reazione formale dell’Ue, in realtà, arriverà con la riattivazione, il 9 aprile, delle contromisure che erano state già decise nel 2018 e nel 2020 contro i dazi della prima Amministrazione Trump su alluminio a acciaio, che erano stati poi sospesi durante l’Amministrazione Biden, e che sono stati ristabiliti dallo stesso Trump il 12 marzo scorso. E’ ancora in corso la consultazione degli Stati membri riguardo alla lista dei prodotti Usa da colpire con i contro-dazi europei.

‘Noi abbiamo sempre detto – ha ricordato Tajani – che nella lista non dovrebbe essere inserito il whisky (il bourbon americano, ndr), cosa che ho ribadito anche oggi a Sefcovic. Perché mettere una sanzione sul whisky significa provocare una reazione Usa contro l’alcol che noi esportiamo, cioè i vini in modo particolare; e siccome esportiamo molto più vino rispetto a quanto whisky importiamo, sarebbe una scelta perniciosa per noi stessi, una forma di autolesionismo. Io ho consegnato al Commissario Sefcovic – ha riferito il ministro – una lista di prodotti italiani sui quali bisogna intervenire affinché possano essere tutelati, compresa la produzione vinicola del nostro paese; che possano essere tutelati nella trattativa che ci sarà all’interno dell’Unione europea in vista della riunione del Consiglio di lunedì a Lussemburgo. Potrebbe esserci un problema, per esempio, per i motocicli, e poi ci sono settori anche che riguardano la gioielleria, le pietre preziose. C’è una lunga lista, con una trentina di voci, che ho consegnato a Sefcovic’.

Quanto ai veri obiettivi di Trump, che sembra usare la minaccia dei dazi con l’intenzione di spingere i paesi a negoziare condizioni più favorevoli agli Usa in altre aree, Tajani ha osservato: ‘Naturalmente bisogna capire bene. C’è la trattativa, domani c’è un altro colloquio dopo l’imposizione dei nuovi dazi. Io credo che gli Stati Uniti vogliano puntare al rafforzamento della produzione industriale in America. Questa è la loro posizione. Noi siamo italiani ed europei, dobbiamo tutelare le nostre imprese in un rapporto positivo. Il mio disegno sarebbe quello di avere un mercato unico transatlantico, zero dazi di qua e zero dazi di là. Quello sarebbe il modo migliore per sviluppare il commercio e rinforzare la posizione dell’Occidente’.

Il ministro degli Esteri ha poi minimizzato la prima reazione dell’Ue ai dazi su acciaio e alluminio: ‘Bon ci sono ritorsioni, sono scelte: c’erano liste già congelate, quindi saranno riattivate, ma riguardano soltanto la questione dell’alluminio, e dei derivati dall’alluminio. Credo – ha rilevato – che andrà nella direzione di avere una scelta che sarà meno dura di quello che è stata la scelta americana, per dare, quindi, un messaggio contro l’escalation dei dazi, un messaggio contro la guerra commerciale. Mi pare che le posizioni del commissario Sefcovic siano ragionevoli e vanno nella direzione della tutela delle imprese italiane ed europee’.

A questo punto è stato chiesto a Tajani se la questione dazi non comporti dei problemi anche nel rapporto tra Usa e alleati europei in seno alla Nato. ‘Quello della collaborazione tra Europa e Stati Uniti è un discorso articolato: l’Europa deve fare di più per garantire la propria sicurezza, fermo restando che c’è ancora una minaccia a Oriente, c’è una minaccia a Sud, pensiamo a quello che accade non soltanto alla frontiera con l’Ucraina, ma anche in Medio Oriente, ma anche quello che succede nel continente africano. Quindi rafforzare la Nato significa considerare ancora queste minacce, come minacce non secondarie’.

‘Noi – ha assicurato il ministro riguardo all’aumento della spesa militare richiesto dalla Nato – siamo pronti ad arrivare al 2% del Pil in tempi rapidi; ma se si chiede di arrivare al 5% e contemporaneamente si impongono i dazi è un po’ difficile fare entrambe le cose. Se ci si chiede di arrivare al 5% del Pil, la scelta dei dazi è una scelta che va contro la proposta di arrivare al 5%’, ha avvertito Tajani.

E ha aggiunto: ‘C’è l’articolo 2 del Trattato Nato, noi parliamo sempre dell’articolo 5 (sull’obbligo di difesa reciproca, ndr), e non parliamo mai dell’articolo 2, che è quello che spinge alla collaborazione economica tra i paesi che fanno parte’ dell’Alleanza. ‘E la guerra commerciale certamente non fa parte di quello che dice l’articolo 2; quindi evitiamo una guerra commerciale. E anche per quanto riguarda l’Alleanza, che non è solo un’alleanza militare, è un’alleanza politica, è l’Alleanza atlantica, cerchiamo di lavorare anche per una collaborazione economica. E’ quello che noi auspichiamo, è per questo che il governo italiano sta lavorando, e quindi speriamo di poter fare in tempi rapidi ciò che è bene delle nostre imprese’.

E’ stato chiesto al ministro, infine, se non diventi ora ancora più importante l’accordo di libero scambio that l’Ue e il Mercosur, la comunità economica dei paesi dell’America latina.

‘Quello del Mercosur – ha risposto – è uno dei temi all’ordine del giorno. Noi siamo assolutamente favorevoli, ma abbiamo delle riserve per alcune parti del settore agricolo. Stiamo discutendo, stiamo trattando. Certamente la Commissione europea dovrà risolvere questo problema. In modo particolare le carni e il riso sono due temi per noi particolarmente spinosi, che il mondo agricolo chiede di poter risolvere; per la parte invece industriale, il Mercosur porterà grandi vantaggi’, ha concluso Tajani.

Calcio, Gabriele Gravina primo vicepresidente dell’Uefa

Roma, 3 apr. (askanews) – Gabriele Gravina è stato nominato primo vice presidente della UEFA. Oggi a Belgrado, in occasione del 49° Congresso Ordinario UEFA, il presidente della FIGC è stato confermato nel Comitato Esecutivo per il prossimo quadriennio ricevendo 48 preferenze e risultando il secondo membro più votato insieme al tedesco Hans-Joachim Watzke e dopo l’olandese Frank Paauw (49 preferenze). Subito dopo, durante il Comitato Esecutivo che ha fatto seguito ai lavori congressuali, Gravina è stato nominato primo vice presidente della UEFA.

“Sono felice e orgoglioso – il commento del presidente federale – questa elezione è un riconoscimento straordinario all’importante contributo offerto dal calcio italiano allo sviluppo dello sport che più amiamo. Negli ultimi quattro anni, la nostra credibilità a livello europeo è cresciuta progressivamente grazie alle scelte compiute e alle politiche coraggiose ed innovative che stiamo portando avanti, implementando regole per un calcio sempre più affascinante e in equilibrio dal punto di vista economico-finanziario. Il futuro comune del calcio europeo si scrive giorno dopo giorno e noi continueremo a supportare questo processo evolutivo. A livello personale, questa elezione rappresenta una soddisfazione incredibile perché è figlia sicuramente della buona politica attuata, ma anche dell’ottimo livello di relazioni e rapporti creati a livello internazionale, che hanno contribuito in maniera determinante a questo incredibile risultato. Ringrazio il presidente Ceferin per la sua visione e per la sua amicizia nonché tutti i delegati delle altre Federazioni, che hanno riconosciuto alla FIGC e alla mia persona questa grande responsabilità”.

“Gabriele Gravina – ha dichiarato il presidente UEFA Aleksander Ceferin in conferenza stampa – è un grande dirigente calcistico e una grande persona. Conto molto su di lui, è un uomo che ama il calcio e che ha dedicato la sua vita al calcio”.

IL PERCORSO IN UEFA. Gravina è stato eletto per la prima volta membro del Comitato Esecutivo UEFA nell’aprile 2021, ricevendo 53 preferenze su 55 e risultando il più votato tra i candidati. Due anni più tardi, il 5 aprile 2023, è stato nominato vice presidente del massimo organismo calcistico europeo. Tanti i risultati di prestigio ottenuti nei primi quattro anni in UEFA, dall’assegnazione all’Italia di EURO 2032 – che organizzerà insieme alla Turchia – a quella della Supercoppa Europea, in programma il prossimo 13 agosto allo stadio ‘Friuli’ di Udine. E poi ancora, tra gli altri, in qualità di presidente della Commissione Club Licensing, il nuovo regolamento UEFA sulle licenze per club e sulla sostenibilità finanziaria e, nella veste di presidente del Club Competitions Committee, l’incremento della percentuale di solidarietà verso le società che non partecipano alle coppe europee.

Expo 2025, le Marche incontrano Giappone: un corto d’autore a Osaka

Roma, 3 apr. (askanews) – Un cortometraggio d’autore firmato dall’Accademia Poliarte di Ancona, punto di riferimento nazionale per la formazione dei nuovi talenti artistici e parte del Gruppo Rainbow, sarà presentato in anteprima mondiale a Expo Osaka 2025 il 2 giugno 2025 nel Padiglione Italia durante la settimana della Regione Marche, alla presenza delle istituzioni e del fondatore di Rainbow, Iginio Straffi.

L’opera si inserisce nel prestigioso progetto Metaverso Raffaello, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dall’Unione Europea nell’ambito di Next Generation Eu, iniziativa che mira a valorizzare il patrimonio culturale marchigiano attraverso l’uso delle nuove tecnologie e del linguaggio cinematografico.

Il progetto è stato presentato all’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Marche, Andrea Maria Antonini e coordinatore delle regioni per Expo e trova il supporto di Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura. Il corto, scritto da Sergio Ramazzotti con la regia di Paolo Doppieri, e la produzione esecutiva di Genesis Srl, nasce per promuovere le Marche nel contesto internazionale, valorizzandone il patrimonio culturale, paesaggistico e produttivo attraverso il linguaggio universale della musica e della bellezza.

Un road movie interiore ed esteriore della durata prevista di 15 minuti, che intreccia memoria e presente, Oriente e Occidente, trascinando il pubblico in un viaggio nei tanti volti delle Marche. Girato interamente nella Regione, il film attraversa location come il Teatro dell’Aquila e il Palazzo dei Priori a Fermo, l’Arco di Traiano al porto di Ancona, l’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana, lo Sferisterio di Macerata, Urbino, il Parco del Conero, i Monti Sibillini e i vigneti del Verdicchio. A portare in scena l’essenza della cultura marchigiana un cast composto da Dharma Mangia Woods, Taiyo Yamanouchi, Isabella Carloni, Alfredo Sorichetti, Yukari Ishibashi, Giuseppe Lorenzo Quagliano e William Zhang.

Ogni dettaglio, dall’ideazione, alla scenografia alla fotografia, è realizzato con il contributo dei migliori esperti del settore, maestranze e talenti del territorio, e sarà accompagnato da una campagna di comunicazione internazionale tra Italia e Giappone e partecipazione a festival cinematografici. “Vogliamo raccontare l’Italia che emoziona, che sorprende e che sa parlare al mondo – ha commentato Iginio Straffi, presidente del Gruppo Rainbow – i nostri talenti ci hanno permesso di dare vita ad un’opera che unisce arte e design, amore per il territorio e narrazione cinematografica. Un racconto per immagini che avvicina le Marche al Giappone nel segno della bellezza. Il cortometraggio è un tributo alla contemplazione, all’ascolto dell’altro e al miracolo del cambiamento che può trasformare una vita: valori in cui ci riconosciamo pienamente”.

“Design, Moda e Cinema: nelle Marche l’industria della creatività è una risorsa economica importantissima oltre che un giacimento culturale poco conosciuto. La stessa Poliarte è una eccellenza di livello nazionale con i suoi 52 anni di storia, una delle istituzioni più antiche nel settore Design – ha dichiarato Michele Capuani, direttore Accademia Poliarte – guardando al futuro credo che studiare le discipline della creatività nelle Marche – non solo a Poliarte ma in tutte le eccellenti Università, Accademie e Conservatori del territorio – sia una grande opportunità. Il Ministero degli Esteri ha premiato il nostro lavoro dandoci la possibilità di raccontare il genio marchigiano al Padiglione Italia. Siamo consapevoli che, parlando delle Marche, ci si chieda di rappresentare l’Italia intera. Una parte per il tutto. Abbiamo pensato, invece di congressi accademici o documentari scientifici, di raccontare una semplice storia che parla di fallimenti e riscatto, di sostenibilità, inclusione e resilienza, di come un paese tanto lontano come il Giappone, sia in realtà tanto vicino”.

Dazi, Macron: "Brutale e infondata" la decisione di Trump

Roma, 3 apr. (askanews) – Ricevendo all’Eliseo i rappresentanti delle aziende francesi interessate dai dazi annunciati ieri da Washington, il presidente francese Emmanuel Macron ha definito “brutale e infondata” la decisione dell’omologo americano Donald Trump. Secondo quanto riportato dai media francesi, Macron ha sottolineato che i dazi avranno un “impatto enorme” sull’economia europea, ma anche gli americani ne usciranno “più deboli e più poveri”.

Macron ha sottolineato la necessità che gli europei “restino uniti”, ammonendo contro la tentazione di “giocare da soli”. Quindi ha chiesto alle aziende di sospendere gli investimenti negli Stati Uniti, almeno fino a quando la situazione non sarà più chiara: “Quello che conta è (…) che gli investimenti futuri o quelli annunciati nelle ultime settimane vengano temporaneamente sospesi finché non avremo chiarito le cose con gli Stati Uniti”. Perché, ha spiegato, “quale messaggio manderemmo se i principali attori europei iniziassero a investire miliardi di euro nell’economia americana in un momento in cui ci stanno colpendo?”.

Dopo il lungo stop, il ritorno di sangiovanni con un singolo

Milano, 3 apr. (askanews) – sangiovanni annuncia oggi l’uscita del nuovo singolo luci allo xeno, disponibile dal 9 aprile in digitale e dall’11 aprile in radio, per Sugar Music. Il brano è disponibile da ora in pre-save.

luci allo xeno, che sangiovanni ha presentato in anteprima ai fan durante una live session a Roma, segna l’atteso ritorno del cantante con un brano dalle sonorità elettro-pop e dance, accompagnato da un testo profondo in cui il cantante racchiude le sue riflessioni sulla strada percorsa e quella che, invece, ha davanti a sé.

La canzone, scritta dallo stesso sangiovanni insieme ad Alessandro La Cava, racconta del conflitto interiore di chi si muove tra smarrimento e ricerca di una guida. Le luci allo xeno simboleggiano quella fonte luminosa che adatta la sua intensità alle condizioni della strada. Senza questa luce, il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato diventa incerto, e gli ostacoli insormontabili. La paranoia e l’inquietudine sono protagoniste del ritornello, ma sono contrastate dalle immagini dell’alba e della luce dello xeno che illuminano il percorso e permettono di affrontare la notte. L’uscire per strada diventa un simbolo di cambiamento, un tentativo di vedere con più chiarezza e comprendere sé stessi.

Il racconto introspettivo di sangiovanni in luci allo xeno assume il ritmo veloce e coinvolgente della produzione di zef e zazu, accompagnato dalla melodia composta da Stefano Tognini e Davide Grigolo. La voce del cantante si apre nelle strofe culminando in un ritornello dance in cui la sonorità di sintetizzatori e percussioni elettroniche prende il sopravvento facendo del brano una canzone dal sound moderno e trascinante.

sangiovanni ha annunciato il ritorno sui social attraverso un video che è stato accolto con grande entusiasmo dai suoi fan. Questo segna l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera, con nuova musica in arrivo e la volontà di rafforzare ancora di più il legame con chi lo segue.

Cantautore veneto, sangiovanni fonde il pop contemporaneo con influenze urban e melodie leggere, trasformando la sua scrittura diretta in un racconto autentico delle emozioni. Con uno stile immediato e riconoscibile, riesce a unire freschezza e profondità, dando voce a una generazione in bilico tra sogni e fragilità.

HeatPumpTechnologies, Assistal evidenzia sfide e obiettivi futuri

Milano, 3 apr. (askanews) – Mercoled 2 e gioved 3 aprile, a Milano, si svolto Heat Pump Technologies, la prima Exhibition and Conference internazionale dedicata alle pompe di calore e alle tecnologie connesse, strumenti chiave per accelerare la transizione energetica.

Un evento trasversale, in cui stata centrale anche l’esperienza e la leadership nel settore di Assistal, l’associazione di Confindustria che riunisce i costruttori di impianti e i servizi di efficienza energetica – ESCo e Facility Management.

Una due giorni in cui, come sottolineato da Giancarlo Ricciardi, Direttore Generale di Assistal, sono state tracciate le linee guida ma, soprattutto, gli obiettivi futuri del settore: “In questo convegno, interessantissimo, molto stato detto, anche dalle nostre imprese pi rappresentative. Siamo molto indietro, direi che c’ un parco edilizio, un valore enorme, da efficientare. Questo determina un intervento delle istituzioni, intanto per una politica industriale chiara e molto precisa. C’ bisogno di investimenti mirati e, d’altro canto, di facilitare il partenariato pubblico-privato, perch ci sono tante aziende del comparto che hanno una grande capacit finanziaria e possono supportare anche la transizione energetica sotto questo profilo.”

Ma qual il ruolo di Assistal in tal senso? A spiegarlo sempre Ricciardi: “Il ruolo di Assistal quello di rappresentare bene il mercato e, soprattutto, di essere interlocutore con il governo, il parlamento e i ministeri competenti per far s che questa transizione vada nel migliore dei modi. Chi sul campo tutti i giorni in grado di rappresentare bene le criticit e aiutare a raggiungere gli obiettivi, sfidanti, che ci siamo posti.”

Di grande impatto anche il panel organizzato da Assistal, in cui stato presentato lo studio “Pompe di calore in Italia: stato dell’arte e scenari futuri”, come evidenziato da Manuela Maliardo, Technical Manager del Conto Termico GSE: “Oggi abbiamo visto lo stato dell’arte delle pompe di calore, con una focalizzazione sugli edifici pubblici. Quello che emerge che ci sono molte criticit nell’applicazione della tecnologia. C’, per, anche un fortissimo potenziale.”

L’evento si tenuto all’Allianz MiCo di Milano ed stato anche occasione di confronti e scambi di idee, in cui sono state presentate le ultime tecnologie e soluzioni in linea con la necessit di ridurre i consumi energetici e rispettare l’ambiente, come sottolineato da Maurizio Pieve, ricercatore dell’Enea del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili: “Eventi di questo tipo offrono grandi potenzialit, sia perch sono presenti molti espositori del settore delle pompe di calore, sia perch possibile avere contatti e scambi di conoscenze a diversi livelli. una lunga filiera e qui c’ la possibilit di fare scambio fra tutti.”

La presenza di Assistal a Heat Pump Technologies ha sicuramente impreziosito il parterre di soggetti partecipanti, all’interno di un evento ricchissimo che ha inevitabilmente segnato un punto di svolta per il settore, mettendo in connessione innovazione e strategie per un futuro pi sostenibile.

Il grande padel internazionale a Roma: dal 7 aprile il Fip Silver

Roma, 3 apr. (askanews) – Il grande padel internazionale torna a Roma con il primo torneo del Cupra Fip Tour, il circuito professionistico della Fip (International Padel Federation), che si snoda su cinque continenti e nel 2025 conta 288 tornei in 44 Paesi. Dal 7 al 13 aprile, nella capitale si giocherà – si legge in una nota – il Fip Silver Mediolanum Padel Cup al Villa Pamphili Padel Club, con ingresso libero per tutta la settimana. Nel maschile, in programma un tabellone di qualificazione e un main draw da 32 coppie. Nel femminile, main draw con 22 coppie. Tanti i campioni che scenderanno in campo a partire dai numero uno del tabellone maschile, Javi Garcia e Javi Barahona, rispettivamente numero 33 e 28 del Ranking mondiale. E poi ci sono gli azzurri ai vertici delle classifiche nazionali, argento agli Europei 2024 a Cagliari e quarti al Mondiale maschile di Doha dello scorso novembre: da Lorenzo Di Giovanni a Simone Cremona, rispettivamente numero 131 e 78 al mondo, a Riccardo Sinicropi (170). Con loro, le grandi firme del nostro padel: da Iacovino a Cattaneo a Tinti. E ancora, ecco il pieno di star spagnole e argentine, oltre ai giovanissimi talenti italiani come Platania (247) e Sargolini (263), rispettivamente 2006 e 2007, per uno spettacolo da non perdere.

Nel tabellone femminile ecco le Wonder Woman in azzurro. Dietro alle teste di serie numero uno, Amanda Lopez-Lucia Garcia, ecco la storica coppia azzurra e numero 2 del tabellone con Chiara Pappacena e Giulia Sussarello, grandi protagoniste dell’argento all’Europeo di Cagliari e del bronzo ai Mondiale di Doha, al pari dell’altra azzurra Martina Parmigiani, numero 4 del tabellone femminile in coppia con Giulia Dal Pozzo, una delle NextGen più interessanti delle ultime due stagioni. E poi, il meglio del padel italiano, da Baldi-Zanchetta a Rosi-Aima e Ligotti, Terranova, Livioni, Pugliesi e Ciabattoni. E non finisce qui, perché gli spettatori del Villa Pamphili Padel Club potranno ammirare alcune tra le migliori giocatrici spagnole, argentine e francesi.

Nel circuito professionistico Cupra Fip la categoria Silver è la terza per importanza nel circuito Cupra Fip Tour, dopo il Platinum e il Gold, ed è la sesta in assoluto considerando anche il circuito Premier Padel. Lo scorso anno il Cupra Fip Tour ha visto scendere in campo circa 3.600 giocatori provenienti da 78 Paesi. Dopo Roma, le tappe successive della Fip Silver Mediolanum Padel Cup si terranno a Palermo (23-29 giugno), Treviso (30 giugno-6 luglio), Torino (22-28 settembre), Perugia (27 ottobre-2 novembre) e Como (24-30 novembre).

Pmi, Tabacchiera: bene patto Confindustria-Confapi

Roma, 3 apr. – “Mattinata estremamente importante perch oggi si siglato un patto con il sigillo della Regione Lazio tra Confindustria e Confapi, la casa delle grandi imprese e la casa delle piccole e medie, che si basa su un piano industriale di 5 punti fondamentali, tra cui ovviamente la formazione del personale, la logistica, l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione e, non ultima, l’internazionalizzazione. Importante perch, come si dice, l’unione fa la forza e in questo caso avere la Regione Lazio al nostro fianco, ma soprattutto aver condiviso che in fondo in questo momento stiamo per affrontare il rinnovo delle camere di commercio del Lazio, forse le camere di commercio sono il punto di sintesi dove le associazioni si possono ritrovare tutte insieme su un unico piano industriale condiviso”. Cos il presidente di Confapi Lazio, Massimo Tabacchiera, a margine dell’incontro in Regione Lazio: “Pmi al centro dello sviluppo regionale: un patto in 5 punti”, promosso dalla Regione e da Confapi Lazio.

Usa, la Casa Bianca: i dazi non sono negoziabili, è un’emergenza. Wall Street deve fidarsi di Trump

New York, 3 apr. (askanews) – Nel day after l’annuncio delle nuove misure commerciali, le borse mondiali sono crollate e a buttare acqua sul fuoco diversi esponenti dell’amministrazione Trump, impegnati in varie interviste televisive. “Questa non è una negoziazione, è un’emergenza nazionale”: così la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha difeso la nuova politica tariffaria del presidente Trump, in un’intervista alla CNN.

Leavitt ha respinto l’ipotesi di un passo indietro prima dell’entrata in vigore dei dazi e ha rivolto un appello diretto alla finanza americana: “Wall Street deve fidarsi del presidente Trump”.

A Genova Convegno Aisg, le nuove frontiere contro il glaucoma

Roma, 3 apr. – Si svolto a Genova l’ottavo congresso internazionale dell’Associazione Italiana per lo studio del Glaucoma. Questa malattia neurodegenerativa, spesso legata a una elevata pressione dell’occhio, provoca una progressiva riduzione del campo visivo, che se non trattata pu portare alla cecit. ” l’ottavo convegno dell’AISG (Associazione Italiana Studio del Glaucoma) – spiega il Prof. Stefano Miglior, Presidente AISG – che raccoglie sempre la partecipazione di esponenti sia del mondo clinico che meno clinico del glaucoma che arrivano da tutto il mondo. Quest’anno a livello delle discussioni scientifiche sono emerse alcune cose molto importanti. Si parlato molto di terapia medica, oltre a questo anche il discorso dell’approccio neuroprotettivo, quindi un approccio che non consiste nell’abbassare la pressione dell’occhio ma nell’aitare le cellule ganglionari del nervo ottico, quindi il tessuto nervoso, a difendersi meglio dall’insulto legato al glaucoma. E poi si fatto il punto s quelle che sono le acquisizioni che via via riusciamo a completare sui nuovi trattamenti chirurgici”. Tra i temi centrali del congresso grande attenzione stata dedicata all’evoluzione delle strategie terapeutiche: “Il glaucoma una malattia neurodegenerativa – spiega il Prof. Luca Rossetti, Professore Ordinario dell’Universit di Milano – cio comporta la perdita di alcuni elementi nervosi che sono le cellule ganglionari che connettono la retina al cervello. La terapia basata sulla riduzione della pressione intraoculare molto importante. Per la terapia del futuro sar verosimilmente quella di proteggere la degenerazione di queste cellule. Quindi di utilizzare dei composti che hanno propriet neuroprotettive”. Oltre a ridurre la pressione oculare, la ricerca punta su nuove strategie neuroprotettive per rallentarne la progressione. “Le nuove prospettive per la terapia del glaucoma – approfondisce il Prof. Michele Ister, direttore della clinica oculistica H. San Martino di Genova – la neuroprotezione. Attualmente abbiamo visto che dagli studi pubblicati i pazienti che devono fare una terapia ipotonizzante oculare, cio abbassare la pressione dell’occhio, per riuscire a rallentare la propria malattia; si visto che non tutti riescono a rallentare nel modo voluto l’andamento della malattia. Allora da qui nasce l’esigenza di aiutare le cellule del nervo ottico in qualche altro modo. Cos nasce la neuroprotezione, esistono diverse molecole che possono essere utilizzate per la neuroprotezione, in particolare negli ultimi anni la vitamina B3 stata lanciata. Ultimamente inoltre nata anche l’idea che si possa associare un’altra molecola, la berberina, che potrebbe la vitamina B3 ad essere pi attiva all’interno del mitocondrio”. Glaucoma e cataratta colpiscono spesso gli stessi pazienti, rendendo necessario un approccio chirurgico integrato. “Intanto bisogna precisare – spiega il Prof. Luciano Quaranta, direttore del Centro Oculistico Italiano – esiste una coesistenza tra le due patologie, quindi il glaucoma una patologia del soggetto anziano e anche la cataratta lo . Molto spesso di conseguenza quando ci dobbiamo approcciare al glaucoma da un punto di vista chirurgico, se gi presente una cataratta dovremo valutare se e quando affrontare le due chirurgie insieme. In questo gli approcci mini invasivi quindi con piccoli device che vengono inseriti all’interno dell’occhio per ridurre la pressione dell’occhio ci permettono di ottenere risultati ottimali”. Il congresso per l’Associazione Italiana per lo Studio del Glaucoma, ha quindi confermato i progressi nella ricerca e nelle terapie per questa malattia. Diagnosi precoce, neuroprotezione, e tecniche avanzate permettono di preservare la vista e migliorare la qualit della vita dei pazienti.

Fondazione Terna per la coesione sociale e combattere la povert

Roma, 3 apr. (askanews) – La transizione energetica non pu e non deve essere solo una sfida tecnologica, ma anche una sfida sociale. Questa la convinzione che anima Fondazione Terna che impegnata in progetti d’istruzione, contrasto alle disuguaglianze e sviluppo di pari opportunit nel mondo del lavoro. Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna.

“L’obiettivo della Fondazione Terna quello del fare, di realizzare dei progetti concreti, progetti sociali che come le nostre opere, le nostre infrastrutture, abbiano degli effetti tangibili, dei benefici che siano misurabili e duraturi”, ha spiegato Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna.

La collaborazione con organizzazioni che operano sul campo ha l’obiettivo di favorire una maggiore coesione sociale agendo su tre dimensioni della povert: assoluta, educativa ed energetica.

“Stiamo promuovendo una ‘twin transition’, quindi una transizione energetica che sia supportata a risolvere le molte complicazioni che le rinnovabili apportano nel sistema tramite il digitale – ha aggiunto – per questo che nasce la Fondazione Terna, la prima fondazione con lo scopo di far s che la ‘twin transition’, la duplice transizione energetica e digitale sia anche una ‘just transition’, una transizione giusta che non lasci nessuno indietro ed anzi crei pari opportunit. Nuove opportunit di lavoro”.

Euro sfonda al rialzo quota 1,11 dollari, nuovo massimo 5 mesi

Roma, 3 apr. (askanews) – L’euro sfonda al rialzo la soglia di 1,11 dollari per la prima volta da oltre cinque mesi. Nel pomeriggio si accentuano i deprezzamenti della valuta statunitense, che si sono innescati ieri dopo la firma da parte del presidente Donald Trump dei nuovi dazi alle importazioni. L’euro guadagna quasi il 2,5% e nel pomeriggio tocca quota 1,1105, sui massimi dall’inizio di ottobre 2024.

Dai verbali dei Consiglio direttivo Bce di marzo, pubblicati oggi, emerge che per la riunione del 16 e 17 aprile “sul tavolo” ci sono sia un nuovo taglio che una pausa sulla manovra di riduzione dei tassi. Il rally dell’euro ha effetti disinflazionisti e potrebbe essere un fattore che spinge l’istituzione a un nuovo taglio, laddove altre ricadute dei dazi commerciali possono avere l’effetto opposto.

Alla scoperta della Beethoven-Haus Bonn sulle note della “Patetica”

Bonn, 3 apr. (askanews) – Ascoltare la Grande Sonata Patetica di Beethoven nella Beethoven-Haus di Bonn (BTHVM), qualcosa di unico (a esibirsi nella Music room per un ristretto gruppo di giornalisti internazionali stato il musicista Takahiko Samaki, ndr). La casa natale, oggi un museo sulla Bonngasse, una tappa obbligata se si visita la citt sul Reno e nel programma del meeting annuale di turismo per la destinazione Germania (GTM 51, Germany Travel Mart) organizzato dall’Ente germanico per il turismo (GTNB) a fine marzo 2025.

Qui dove il genio tedesco nato il 16 (o 17) dicembre 1770 – e nelle stanze della vicina casa “Im Mohren” – conservata la pi grande collezione di manoscritti, strumenti, oggetti e opere a lui dedicate; un’esperienza unica, non solo per gli amanti della musica. Malte Boecker, direttore della Beethoven-Haus Bonn:

“Beethoven ha vissuto a Bonn fino a 22 anni, un terzo della sua vita e tutti lo associano a Vienna, stiamo cercando di lavorare contro questa associazione”, ha scherzato, riferendosi alla capitale austriaca, dove Beethoven morto il 26 marzo 1827 a 56 anni e dove sepolto.

“E poi a settembre abbiamo il Beethoven Festival a Bonn”, ha ricordato.

Nell’edificio, infatti, la splendida sala da concerto per musica da camera “Hermann J. Abs Chamber Music Hall” inaugurata nel 1989, circa 200 posti (199) a sedere per concerti di musica classica, ma anche di altro genere, incontri e conferenze. E poi nel museo i suoi ritratti, quando aveva 15 anni o 30, o il celebre ritratto del 1820 di Joseph Karl Stieler di quando ne aveva 50 e componeva la Messa Solenne.

Custodito alla Beethoven-Haus a Bonn anche il suo ultimo pianoforte a coda e il suo scrittoio. Beethoven scriveva infatti tantissime lettere, almeno 1700 nella sua vita, aveva molti amici tra Bonn e Vienna. Si alzava presto al mattino per suonare o comporre. La sua sordit inizi verso i 28 anni e a 48 anni era totalmente sordo ma continu a comporre musica, tra cui il patrimonio musicale pi conosciuto al mondo, come la Messa Solenne e le Nove sinfonie.

TIC Festival al via a Terni

Roma, 3 apr. (askanews) – Ha preso il via TIC Festival: arte, AI, sport, podcast e creator, in programma a Terni fino al 6 aprile. Programma ricco di eventi e partecipazioni illustri, su un tema per l’edizione 2025 forte e necessario: #rallenta. Nel video la presentazione del Festival di Simone Scoppetta, presidente Umbria for the Future, e Diego Ceccobelli, direttore artistico.

Spazi da non perdere, a Frattamaggiore nasce Il Cantiere

Roma, 3 apr. (askanews) – “Il Cantiere nasce come desiderio di realizzare uno spazio per i ragazzi, in modo da renderli protagonisti attivi della loro comunit” con queste parole Cinzia Festa, responsabile del progetto “Il Cantiere – piattaforma di cooperazione e contaminazioni”, ha presentato lo spazio inaugurato a Frattamaggiore (Napoli) nello scorso dicembre. Un ex padiglione scolastico inutilizzato stato infatti trasformato in polo educativo con attivit per minori giovani e stranieri grazie al progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini. Nella struttura riqualificata e donata nuovamente al territorio sono gi attivi corsi di lingua, laboratori d’arte, musica e cinema, un’aula studio e uno spazio d’ascolto, oltre a diverse attivit di promozione della cittadinanza attiva e del volontariato. Un progetto che mira a sensibilizzare la comunit sull’importanza del recupero e della riqualificazione degli spazi pubblici inutilizzati come strumento per combattere la dispersione scolastica, particolarmente alta nell’area Nord di Napoli. Questi spazi, infatti, possono essere trasformati in luoghi di apprendimento, socializzazione e crescita per i giovani, offrendo una risposta concreta ai bisogni educativi e sociali del territorio. Uno spazio vivo che accoglie i bisogni della comunit, in cui, come riconoscono gli stessi ragazzi che lo frequentano, “tutti possono sentirsi a proprio agio e sentirsi parte di qualcosa, possono condividere idee e progetti, possono discutere di diverse tematiche senza sentirsi mai giudicati”.