Calenda: “Se Trump vince le elezioni, l’Europa sarà sola contro la Russia”.

Italiani stanchi? Pagano solo un euro al mese per sostenere gli ucraini. La Russia da Pietro il Grande in poi è sempre stata impero perché non si è mai costruita come nazione

Roma, 24 gen. (askanews) – “O recuperiamo il senso della storia o una mattina ci sveglieremo e saremo un piccolo stato alla deriva in una continente che è tornato ad essere un’espressione geografica”: lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, nella sua dichiarazione di voto in Aula sul ddl di conversione del decreto che proroga le forniture militari all’Ucraina.

Il tema che ha fatto maggiormente discutere è quello dell’ordine del giorno della Lega, poi riformulato in accordo con gli alleati e il Governo, che sottolinea la situazione militare sul campo e l’impossibilità di una soluzione militare del conflitto, mettendo l’accento sulla necessità di “percorsi diplomatici” finalizzati alla conclusione del conflitto. “La realtà – ha affermato Calenda – è che l’ordine del giorno della Lega nella sua versione originale è interessante, non perché strizza gli occhi alla versione della Russia… Salvini diceva ‘darei indietro due Mattarella per mezzo Putin’. Ma nella parte cancellata dell’ordine del giorno che abbiamo votato dice ‘ci sono un sacco di elezioni e gli italiani sono stanchi’. Vorrei capire, di cosa sono stanchi gli italiani che pagano un euro al mese per difendere l’Ucraina?”.

“Gli ucraini sono stanchi, di due anni di guerra ma – ha aggiunto – non solo di quello: la ragione per cui l’Ucraina combatte non è un astratto sentimento di libertà, ma il fatto che loro sotto i russi ci sono stati. La Russia da Pietro il Grande in poi è sempre stata impero perché non si è mai costruita nazione, nazione occidentale, e l’ha dovuto nascondere con approcci espansionistici. Il contenimento della Russia è una delle chiavi della politica europea e non da oggi”.

A giudizio del leader di Azione “se Trump vince le elezioni noi saremo soli a fronteggiare la Russia. Così l’Europa non ci sarà più. Sull’Ucraina si gioca il futuro dell’Europa: se l’Europa si frattura definitivamente la prima a cadere è l’Italia, anello fragile dell’Europa per ragioni finanziarie e storiche. Voi potete sostenere che l’Ucraina deve essere sconfitta dai russi ma non usate papa Francesco per sostenere che a un certo punto Putin si ritirerà e faremo una conferenza di pace a Roma e troveremo l’accordo per cui il mondo diventerà un posto in cui Putin collaborerà con noi, perché questo non è degno di questa sala”.