Caso Unrwa, il governo intervenga a sostegno.

È inaccettabile che venga meno il supporto dell'Italia a una struttura che ricopre un ruolo fondamentale per alleviare le sofferenze di persone sottoposte da oltre cento giorni a bombardamenti indiscriminati.

In merito alla questione dei finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite UNRWA, è urgente che ogni coscienza libera e responsabile manifesti il più ampio e determinato dissenso rispetto alla gravissima scelta di sospensione annunciata dal governo italiano 

In una fase così drammatica dove è sempre più evidente, da un lato, la necessità di lavorare a una de-escalation e, dall’altro, l’urgenza di soccorrere e mettere in sicurezza la popolazione civile di Gaza, è assolutamente inaccettabile che venga meno il supporto dell’Italia proprio a quella struttura che ricopre un ruolo fondamentale per alleviare le indicibili sofferenze quotidiane di uomini, donne e bambini martoriati ormai da oltre cento giorni di bombardamenti indiscriminati.

Le doverose verifiche, peraltro ancora in corso, sulle segnalazioni presentate dallo stato di Israele sui singoli comportamenti online di dodici dipendenti di una organizzazione che conta in loco oltre 13.000 operatori, non possono certamente incidere sulla valutazione della preziosissima opera umanitaria che l’UNRWA porta avanti da anni.

Un’opera che è divenuta letteralmente indispensabile in una situazione in cui i bombardamenti hanno distrutto gran parte delle infrastrutture civili e delle risorse per il sostentamento di più di 2 milioni di palestinesi.

Il governo italiano deve immediatamente ripristinare ed ampliare i finanziamenti italiani all’UNRWA e, nel contempo, attivarsi a livello internazionale nei confronti dei paesi amici affichè non venga meno dall’intera comunità internazionale il pieno supporto all’organizzazione delle Nazioni Unite, in ogni sua articolazione, ovvero l’ultimo baluardo e riferimento a garanzia del diritto internazionale.

Le forze politiche e sociali che non si mobiliteranno con concreta determinazione su questa richiesta di civiltà e di umanità non avranno giustificazioni, al di là di qualsiasi dichiarazione di comodo o di facciata.