Cesare tra le due regine, Cleopatra/Meloni e Marine dei Galli.

Le due Regine, che il caso ha voluto vincenti, non si somigliano e si frequentano lo stretto necessario come da protocollo per i regnanti, ma in verità poco o nulla vorrebbero condividere.

Le due regine, Cleopatra e Marine, si riuniscono e Cesare si ritrova stretto nel mezzo. Non proprio una sorpresa ma una conferma che le uniche due regine dell’Impero, l’egizia Cleopatra/Meloni e Marine dei Galli si conquistano ciascuna a piene mani il consenso dei propri sostenitori. Grandi sorrisi e saluti a braccia aperte, promesse di conquistare quel potere che ancora manca alla felicità del popolo tutto, ovvero l’ascesa di entrambe al vertice dello Stato: uniche sovrane dei territori che Cesare ha affidato loro, dando una pedata non troppo metaforica ai due uomini che per ora ne reggono le sorti. Raccolgono folle plaudenti e alleati sorridenti (non entusiasti perché le regine si sa hanno entrambe brutto carattere) e gettano nello sgomento Cesare che si ritrova con le due “blonde girls”, come dicono quelli dell’Anglia, insospettatamente alleate e con lo sguardo rivolto verso di lui. Non promette bene.

La Regina Cleopatra/Meloni raccoglie secondo i pronti contabili di Cesare circa 6 milioni e mezzo di voti e sono numeri che a Roma danno da pensare. I suoi due ufficiali, tenenti di vascello, hanno rinsaldato le loro posizioni con la rispettiva truppa e possono garantire che gli uomini ai remi per continuare la navigazione ci saranno, con più o meno 2 milioni e mezzo di voti per ciascuno. La sua antagonista diretta, Schlein degli svizzeri, a capo dei gruppo che scende dalle Alpi verso Roma, si è guadagnata 5 milioni e mezzo di sostenitori e non era scontato visto che i suoi da sempre sono ondivaghi e riottosi nelle alleanze. Si avvicina alla Regina Cleopatra ma ancora non la vede all’orizzonte. Se mantiene il passo, e gli svizzeri sono dei gran camminatori, forse forse…

Suonati come tamburi di guerra, quelli del “stiamo alla finestra e facciamo il gruppo nostro”, che due anni fa era partiti speranzosi, adesso sono arrivati con i viveri rancidi (pessimo sistema di conservazione) e debbono aspettare le truppe di rifornimento mandate da Cesare.

Soli se ne vanno come sempre quelli che hanno messo la stella Centauri sulle bandiere. La Regina Marine invece è in gran spolvero. Ha preso il 32% dei voti dei Galli che sono andati a votare, cioè più di 7, 5 milioni di voti, che è un numero stratosferico per lei e il suo gruppo. Ma il merito va anche al giovanissimo che ha messo al suo fianco, scaltra, in posizione avanti alla sua e che sapendoci fare come un vero “enfant prodige” della scuola gallica, senza fatica ha convinto molti a sceglierlo, lasciando al palo l’uomo di mezza età e i suoi stanchi supporter. E sia il giovane grintoso che la finalmente addolcita regina Marine sono determinati a sedersi sulla sedia del potere e a scalzare gli uomini di Cesare il più presto possibile. Gli altri Galli si sono dispersi tra mille rivoli e non sono mai giunti allo stesso fiume, illusi di contare anche solo per le loro “piccole gocce” nel grande fiume che ora attraversa la Gallia tutta.

Le due Regine che il caso ha voluto vincenti, non si somigliano e si frequentano lo stretto necessario come da protocollo per i regnanti, ma in verità poco o nulla vorrebbero condividere. Gioco forza stavolta, si sono guardate intorno e subito alla mente è venuto ad entrambe il solitario Cesare che lì a Roma, riflette ansioso su destino suo accorgendosi solo ora di esser finito come la noce tra le pinze.