Delta del Gange e Piana pontina: terre lontane sotto un’unico allarme.

Nel golfo del Bengala è evidente il disastro incombente, se non si corre ai ripari. Anche in terra pontina gli allarmi hanno spinto all’azione. Il ruolo della Fondazione “Nello Ialongo”.

Se doveste mettere un termometro climatico per rilevare la febbre più ardente del pianeta scegliete il sito tra India e Bangladesh dove sorge la più grande foresta di mangrovie del pianeta! A proposito di mangrovie è stata una sorpresa apprendere la loro funzione di assorbimento di CO2 e di barriera naturale contro l’erosione!

Dove le acque del Gange sfociano nel golfo del Bengala è evidente il disastro incombente se non si corre ai ripari. Lo strazio che sta subendo un sistema così delicato che ospita 5 milioni di abitanti a soli 100 Km da una delle più grandi megalopoli al mondo, Calcutta. Non sono mancati gli scettici di turno: è un caso eccezionale! Subito zittiti da episodi analoghi in pieno Pacifico dove nello stato polinesiano, il Tuvalu tra le isole Hawaii e l’Australia, parte delle isole sono state già sommerse dall’innalzamento del livello del mare a causa del massiccio scioglimento dei ghiacciai a partire dagli anni 90.

Un risultato storico di grande rilievo è stato raggiunto con la pronuncia del Cop 28, la recente assise dell’Onu che ha decretato la fine dell’energia dai fossili i più inquinanti entro gli anni ‘50 E proprio agli anni ‘90 che risalgono i primi rilievi e le grida dall’arme lanciate. Per quanto riguarda il nostro territorio pontino, valgono gli avvertimenti da parte di un suo appassionato figlio, per giunta geologo, Nello Ialongo. Tant’è vero che su suo impulso un primo gruppo di amici – oltre me, amico fraterno dall’età di 18 anni, anche Massimo Di Marco, Rocco Flora, Ennio Zaottini e Giacomo Curatolo, consulente giuridico – ritenemmo di aggiornare la ricca documentazione di Nello sull’argomento.

La perdita di Nello prima ci ha lasciato sgomenti poi il gruppetto unanime, come investito da una missione, ha optato per la nascita del centro studi “Nello Ialongo”, raccogliendo così il suo testimone. Con la ferma intenzione di essere stimolo e sostegno verso l’associazionismo e tutti gli enti pubblici interessati, per dare autorevolezza all’associazione abbiamo ritenuto necessario investire del compito di Presidente del Centro studi un’autorità già conosciuta e di grande autorevolezza il già Prefetto di Latina, Giuseppe Procaccini, che con passione ha coinvolto altre personalità di rilievo, dal già prefetto di Latina Antonio Reppucci a tecnici di grande esperienza in campo tecnico-scientifico da Fabrizio Ricci Cappucci. Dulcis in primis da Alba moglie di Nello come Presidente onoraria. Già il primo convegno tenutosi il 25 novembre dello scorso anno con il convinto apporto delle autorità locali, dal Sindaco Mosca al Presidente del Parco nazionale del Circeo, Giuseppe Marzano, è servito alla messa a punto della situazione di emergenza da cui ripartire in maniera unitaria senza le separatezze del passato.