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lunedì, Aprile 14, 2025
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Democrazia sindacale, un cambio di rotta anche per la Cisl?

Ci saremmo aspettati elementi di discontinuità nelle modalità e nello stile da parte di Daniela Fumarola, la nuova Segretaria generale. Al momento, invece, riscontriamo un “nulla di nuovo sul fronte occidentale”.

Il sindacato che potrebbe ambire a scalzare la Cgil nel ruolo di moderna rappresentanza dei lavoratori è seduto sulle sue contraddizioni interne.

“La Cisl è una palestra di democrazia, un luogo di produzione di idee ed esperienze, come testimoniano i centri di studio e di ricerca e le periodiche attività formative che hanno a Firenze e nella sua scuola il loro fulcro. Questo patrimonio è parte sostanziale della identità della Cisl, la chiarisce e la rafforza ogni giorno nell’interesse dei lavoratori e del paese.”

Prendiamo spunto da questa frase estratta dal sito Cisl, nella parte dedicata a “Cosa è la Cisl”, proprio nel pieno della campagna congressuale, che dovrebbe essere il fulcro della prassi democratica e dello stile “istituzionale”, per valutare in tal senso la condizione dell’Organizzazione.

A proposito di stile istituzionale, segnaliamo quanto espresso dall’ex segretario generale della confederazione di Via Po 21, Savino Pezzotta, che con una denuncia sui social, ha informato di non essere stato invitato al congresso della Cisl di Bergamo, sua struttura territoriale di provenienza e che ha guidato anni fa. Il tutto perché Pezzotta si è reso promotore di una lettera aperta, critica nei confronti delle scelte politiche recenti della Cisl; un appello firmato da oltre cento ex dirigenti cislini ai vari livelli. La reazione conseguente a dell’allora segretario generale Sbarra alla “lettera aperta”, fu quella di creare una “cortina di ferro” intorno ai firmatari. Una vera e propria lista di proscrizione con conseguenti decisioni ed interventi, che nulla hanno avuto a che fare con quello che può essere un confronto, anche se duro, proprio delle regole democratiche.

Ma è giustificabile questo clima in palese contraddizione con quelli che sono i valori democratici fondanti della Cisl? Ci chiediamo, perché?

Ci saremmo aspettati elementi di discontinuità nelle modalità e nello stile da parte della nuova Segretaria Generale. Al momento riscontriamo un “Nulla di nuovo sul fronte occidentale”, mutuando il titolo di un bellissimo romanzo di Erich Maria Remarque, sui danni e le conseguenze della guerra.

Purtroppo, nulla di nuovo; auspichiamo comunque che ci sia un sussulto da parte di quel gruppo dirigente ancora in grado di esprimere potenzialità e che vengano superati il risentimento per il dissenso e che la Cisl torni ad includere e non ad escludere. Questo significa mettere al centro la persona, valore spesso al centro dei documenti dell’Organizzazione.

Un consiglio a Daniela Fumarola, lei che è persona che approfondisce, legga il recente libro di Tony Blair “On leadership” a pag. 54 “E non abbiate mai paura di circondarvi di persone più intelligenti di voi. È un errore cronico dei leader. Una squadra migliore di voi non vi farà, in ultima istanza, che apparire migliori!”

Spesso dalle tribune sindacali si accusa la politica di essere chiusa nei recinti di questo o quel leader; la Cisl provi a cambiare, perché attualmente soffre degli stessi difetti che denuncia nei confronti di altri interlocutori.