Pensavamo che l’italiano Gennaro Arma, il “capitano coraggioso” della nave da crociera Diamond Princess, con buona parte dei passeggeri a bordo infettati dal coronavirus, sceso per ultimo dall’imbarcazione, avesse riscattato la figuraccia di capitan Schettino sceso per primo guardando da terra la propria nave affondare.

Pensavamo anche che “l’alto là” di “capitan” Sergio Mattarella alla BCE per la pugnalata alle spalle dell’Italia inferta dalla Presidente Lagarde (non siamo qui per ridurre lo spread), che ha fatto crollare la Borsa di Milano in un sol giorno del 17 per cento, fosse un momento di riscatto, di orgoglio e di esempio per ogni altro “capitano” con grandi o piccole responsabilità di governo nelle strutture pubbliche del nostro Paese.

Purtroppo ci siamo sbagliati!

“Capitan” Joseph Polimeni, direttore generali dell’Azienda Sanitaria di Pordenone, in un sol colpo, centra entrambi gli obiettivi: la fuga (Schettino) e l’incapacità di leggere questo momento drammatico (Lagarde).

Infatti, con circolare del 12 marzo 2020 indirizzata a tutti i responsabili delle numerose strutture aziendali, senza un minimo coordinamento, non trova di meglio che addossare ad ognuno di loro la responsabilità, così si legge, di decidere quali dipendenti lasciare a casa, con quali strumenti di lavoro e quali indicazioni dare per “supportare la front line sanitaria”.

Esaurito il compitino, non senza rilevare che tutto questo i Responsabili lo devono fare “fermo restando gli obiettivi di budget”, cosa fa:

Se ne va a casa!

Vale solo la pena di ricordare che a proposito del rispetto dei budget, perfino Ursula Von der Leyen, difronte alla difficile situazione che stiamo vivendo ha affermato “Siamo pronti ad aiutare l’Italia con tutto quello di cui ha bisogno”.

Polimeni pare esserci adeguato a Schettino per aver abbandonato la “nave” e per lo scarico di responsabilità sui “marinai” (peraltro encomiabili) e alla Lagarde per l’uso delle risorse.

Inconcepibile. Pordenone merita ben altro.

Se non fossimo in una situazione drammatica verrebbe da dire che il “nostro capitano”  ha perfettamente ottemperato alle raccomandazioni governative:

1° lavarsi le mani 2° io resto a casa.