Perché Marini è conosciuto per essere stato per molti decenni un punto di riferimento di quel cattolicesimo sociale che ha contribuito a consolidare la democrazia nel nostro paese portando un contributo decisivo e determinante per la difesa e la promozione dei ceti popolari. Per la difesa dei loro diritti, innanzitutto, ma senza mai dimenticare che anche la promozione dei ceti popolari non può mai essere disgiunto da un progetto politico di crescita e di sviluppo dell’intero paese. Una tradizione e una corrente di pensiero che sono nati alla fine dell’800 e che mantengono una straordinaria attualità anche nella stagione politica contemporanea.
Il ruolo della Fondazione Franco Marini
E la Fondazione Franco Marini, meritoriamente promossa e messa in campo dalla Cisl, come quella Carlo Donat-Cattin a Torino, hanno il merito – e anche la grande responsabilità – di difendere, di ricordare e soprattutto di sapere rilanciare, pur senza una dimensione politica ed organizzativa come ovvio e scontato, una storica corrente di pensiero. Importante ed indispensabile non solo per il futuro e la storia del cattolicesimo sociale ma anche, e soprattutto, per la qualità della nostra democrazia e per un progetto politico che faccia del riformismo di governo la sua cifra essenziale e decisiva. E, al riguardo, il compito e il ruolo della Fondazione Franco Marini può svolgere quel ruolo di ricerca e di approfondimento che si rendono sempre più necessari in una stagione dove il pensiero, la cultura, la tradizione e lo stesso ruolo dei cattolici popolari e sociali sono sempre più sbiaditi ed incerti. Per responsabilità di tanti e non riconducibili a singoli partiti, a singole associazioni, a singoli gruppi o a singole personalità. La potremmo definire come una sorta di responsabilità collettiva.
Un “unicum” nella storia democratica italiana
Ecco perché la Fondazione Franco Marini, al pari di molte altre ma forse più di altre, è chiamata adesso a svolgere un ruolo di pungolo e di riscoperta di un patrimonio ideale che ha visto proprio in Franco uno degli esponenti più illustri e qualificati che è riuscito nel suo lungo, ricco e proficuo magistero pubblico ad essere un leader sindacale, un leader politico e anche un leader riconosciuto delle istituzioni. Come tutti sanno, quasi un “unicum” nella storia democratica del nostro paese che ha visto, tuttavia, molti sindacalisti diventare autorevoli esponenti politici ma senza riuscire quasi mai ad unire le due leadership. Cioè, nel sindacato e nel partito. Per queste ragioni, semplici ma oggettive, la Fondazione Franco Marini è destinata ad avere un ruolo importante nella rideclinazione concreta della cultura e della storia del cattolicesimo sociale nel nostro paese.