Da ieri è entrata in vigore la legge che in Germania consente il possesso fino a 20 grammi di cannabis per uso personale nonché la sua coltivazione in casa, limitata però a sole tre piante.
Karl Lauterbach, Ministro della Salute, ha dichiarato in proposito che si tratta di una questione di libertà individuale e di salute pubblica. “Con questa legge – ha detto – usciamo dalla criminalizzazione e ci concentriamo sulla protezione dei consumatori e sulla regolamentazione del mercato”. A sua volta Marco Buschmann, Ministro della Giustizia, ha fornito una spiegazione ancora più stringente: “Questa legge è un passo avanti importante per una politica sulle droghe più moderna e responsabile. La criminalizzazione del possesso di piccole quantità di cannabis non ha funzionato e ha solo creato un mercato nero”.
Diversa la posizione dei cristiano democratica. Il principale partito di opposizione, infatti, si è detto fermamente contrario alla legalizzazione. La Cdu sostiene che ciò invierà un messaggio sbagliato, soprattutto ai giovani, banalizzando il consumo di una droga che può avere effetti negativi sulla salute. In sostanza, il partito teme che la legalizzazione possa portare ad un aumento del consumo di cannabis e, di conseguenza, a problemi di dipendenza e criminalità.
Dunque, esiste per l’opposizione il rischio di riprodurre per altre ragioni e in altri modi il traffico illegale di quella che pure è considerata una “droga leggera”. La critica si appunta anche sulla circostanza che la legge non preveda sufficienti misure di prevenzione e di educazione sui rischi legati al consumo.
Alcuni esponenti di spicco della Cdu hanno espresso la loro contrarietà in termini molto forti. Alexander Dobrindt, vicepresidente del gruppo parlamentare, ha definito la legge “irresponsabile” e ha affermato che “porterà a un aumento del consumo di cannabis e a tutti i problemi che ne conseguono”. Anche il leader del partito, Friedrich Merz, ha puntato il dito sula fatto che “la cannabis è una droga che può avere effetti negativi sulla salute”.
Questa dura presa di posizione della Cdu potrebbe avere un peso in vista delle future elezioni federali. Una parte della pubblica opinione si dimostra sensibile al richiamo sui pericoli connessi alla introduzione di una normativa che finora molti altri Paesi europei hanno preferito escludere. Anche questo potrebbe incidere sulle sorti della coalizione guidata dal cancelliere socialdemocratico, Olaf Scolz, travagliata da divisioni interne e in forte caduta di consensi.