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sabato, 22 Novembre, 2025
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Giulio De Rossi nel ricordo di Mario Cingolani

Prete romano, moriva il 22 novembre 1925. Sturzo lo volle direttore dell’Ufficio stampa del Ppi. In allegato l’opuscolo con la commemorazione di Mario Cingolani (presumibilmente tenuta negli anni ‘50) e la presentazione di Lucio D’Ubaldo.

In un’epoca di trasformazioni epocali per l’Italia, a cavallo tra Ottocento e Novecento, la figura di Don Giulio De Rossi emerge con la forza di un intellettuale e pastore d’anime calato nella mischia della storia. Sacerdote, scrittore e giornalista, Don Giulio ha rappresentato una delle voci più lucide e combattive del movimento cattolico, unendo l’impegno pastorale tra gli ultimi nei difficili quartieri di Roma, come San Lorenzo e San Saba, a una brillante attività pubblicistica.

Come ci ricorda Lucio D’Ubaldo nella sua approfondita analisi, Don De Rossi fu un protagonista della stagione del popolarismo sturziano, scelto da Don Luigi Sturzo in persona per guidare l’ufficio stampa del Partito Popolare Italiano. La sua penna era un’arma affilata, capace di fronteggiare gli avversari con stile e acume, difendendo i valori cristiani e la dignità del popolo contro le derive elitarie dello Stato liberale e le minacce del fascismo nascente.

La sua testimonianza, raccolta anche nelle commosse parole di Mario Cingolani, ci restituisce il ritratto di un “prete di strada” che non esitò a sporcarsi le mani nelle “miserie orrende” della periferia romana, ma che seppe anche anticipare i tempi con moderne inchieste sociologiche sulla vita delle parrocchie. Direttore del periodico “Il Prete al campo” durante la Grande Guerra e poi firma di prestigio de “Il Popolo”, Don Giulio De Rossi ha incarnato un giornalismo come missione, uno strumento della Provvidenza “per il bene delle anime”.

La sua prematura scomparsa nel 1925, all’alba della dittatura, non ha spento l’eco della sua battaglia per una fede operosa, per il rispetto della vita umana e delle libertà cristiane. Una lezione di coerenza e coraggio che risuona ancora oggi, profetica, nel dibattito pubblico.

 

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