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Gualtieri e l’assessore Patanè sconfitti sulla circolazione dei mezzi d’epoca

Una “boccata d’ossigeno” per i veicoli storici: il Consiglio di Stato rispedisce al Comune di Roma l’ordinanza anti circolazione. Tutto da rifare, magari con un po’ più di sensibilità e lungimiranza.

Passo fondamentale sulla questione della circolazione dei veicoli storici all’interno della ztl e della fascia verde imposte dal Sindaco di Roma Gualtieri e dall’Assessore alla mobilità Patanè. Alla fine l’ordinanza contro i mezzi d’epoca, quei cosiddetti “rottami”, come sono stati definiti dalla giunta capitolina, trova il parere negativo del Consiglio di Stato che, come già segnalato da molti negli ultimi giorni, dati alla mano, sottolinea “che l’impatto emissivo dei veicoli storici, soprattutto in considerazione del loro limitato utilizzo nel tempo, è da ritenersi scarsamente apprezzabile, sia in termini assoluti che relativi, in rapporto alle componenti inquinanti prodotte dai restanti mezzi circolanti”. 

Dati evidentemente non noti all’Assessorato competente che in maniera del tutto evidente non si è dimostrato all’altezza di condurre questa sorta di battaglia di Pirro, peraltro ignorando la ricaduta di tale scelta in termini sociali ed economici. Per fare qualche esempio, ormai noto a tutti, i tesserati dei club auto e moto che avrebbero rischiato di perdere da un anno all’altro ASI e FMI (si parla di qualche milione di euro l’anno), il danno alle piccole imprese di settore: officine specializzate, meccanici, negozi di nicchia. Infine, è forse ancor più grave, non è stato tenuto conto che molte persone, tra cui magari diversi anziani o soggetti in difficoltà, le possibilità per rispettare l’ordinanza non le hanno e non le avranno mai.

Tutto da rifare in pratica, magari con un minimo di lungimiranza e sensibilità in più, anche a tutela di un Sindaco che si trova ad amministrare una città già complessa per sua natura, e non ha certo bisogno di ulteriori problemi. Con il pronunciamento del Consiglio di Stato al Comune restano poche possibilità: modificare immediatamente l’ordinanza o perdere con certezza davanti al TAR ed elaborare una nuova delibera ad hoc per questa tipologia di veicoli. 

Senza addentrarsi troppo nel merito della tematica, che può interessare o meno, questo episodio rappresenta dal un lato una gestione che potrebbe ulteriormente forzare la fragilità del Sindaco, e dall’altro aprire qualche ragionamento su chi è stato scelto per occuparsi delle vicende, anche più serie, della nostra città.

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