HomeUltime NewsGuerra, Via Crucis...

Guerra, Via Crucis e un ricatto mancato.

Gli uomini non vogliono imparare la tristezza e a viverla. Parlano e commentano. Ma non sono tristi. Se Dio vedesse gli uomini tristi, manderebbe lo Spirto Santo a cambiare il cuore dei cattivi.

Giovanni Federico

In Paradiso le parole ancora risuonano forti come pugni sui denti. “Giunsero a un podere chiamato Getsemani. Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate”. La tristezza in cielo è tutt’ora intollerabile. Non è scritto che Gesù fosse preoccupato e che parlasse con i discepoli per sfogarsi. Era triste.

C’è una nuova guerra. Ce ne sono sempre da qualche parte. Ogni guerra ha per legge quella di infrangere le regole, altrimenti non sarebbe una guerra. La regola della guerra è di tradire i codici di belle maniere. Inutile e stupido scandalizzarsi.

Sulla terra gli uomini al solito scambiano la tristezza con la paura. Sono reattivi. Si preoccupano, sono in apprensione. Parlano, discutono, si schierano. Desiderano solo tornare alla tranquillità.

Parlano ma non sono tristi. Non vogliono imparare la tristezza e a viverla. La tristezza spegnerebbe il mondo e tutti si accorgerebbero che è davvero ora di cambiare. Se si fosse tutti in silenzio, tristi, il male si arresterebbe in un baleno.

Gli uomini parlano e si dividono la terra come la veste di Cristo. Parlano e commentano. Ma non sono tristi. Potrebbero ricattare Dio facilmente, minacciandolo che lo assedieranno con la loro tristezza che Lui proprio non sopporta.

Se Dio vedesse gli uomini tristi, manderebbe lo Spirto Santo a cambiare il cuore dei cattivi in men che non si dica. Ma gli uomini non sono tristi. Parlano.

Solo Dio può strappare l’uomo all’uomo.

Continua a leggere

La bella sorpresa dei migranti alla festa della Madonna a Lampedusa

La miglior gioia è quella che non ti aspetti, che ti prende d’un tratto alle spalle e che poi ti si presenta in faccia prima che tu possa organizzare le difese. La gioia, stando alla parola, conosce una serie...

L’omicidio di Masha Amini e la denuncia del più grande giocatore dell’Iran.

La questione non è un affare per sole donne. Un certo Alì ne è una valida testimonianza. Le cose si muovono a volte seguendo un filo di tragica fatalità. Era scritto nel libro della storia che quell’uomo fosse una...

Iran, donna condannata a morte per aver preso a calci un paramilitare

Le brutte notizie conoscono l’ulteriore sfregio di cadere fatalmente nell’oblio. Si sa che in Provincia c’è notoriamente poca autonomia, comanda da sempre un rappresentante del potere centrale. C’è chi la chiama scherzosamente “Provingia”  per sottolineare un accento da retroterra. Siamo...