I Mali di Roma 50 anni dopo il convegno del Vicariato

Un incontro di studi, organizzato presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale della Sapienza, affronterà prossimamente il tema dei nuovi “Mali di Roma”. Di seguito la nota di presentazione dell’evento.

Cinquanta anni fa si svolse a Roma un convegno destinato a rimanere nella memoria collettiva. I “mali” della città furono indagati in un evento che andò ben oltre il milieu di ideazione e di organizzazione, specificato nel sottotitolo («la responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di carità e di giustizia nella città di Roma»). Le giornate tra il 13 e il 15 febbraio 1974 catalizzarono l’attenzione sulla povertà e la conflittualità di larghi strati della Capitale.

Scuola, casa e lavoro furono al centro dei tre giorni di Convegno. Il richiamo all’impegno dei cattolici veniva promosso attraverso la ricerca sociale – conoscere il nuovo volto della città – e la denuncia. Mons. Ugo Poletti fu il motore delle critiche alla politica democristiana e a parte delle gerarchie ecclesiastiche.

A cinquanta anni da quelle giornate di analisi e di confronto, i “mali di Roma” hanno cambiato aspetto – come si addice al contesto prismatico della Capitale – ma continuano a rappresentare l’epifenomeno di malesseri profondi: se è vero che i problemi più rilevanti non sono più la mortalità infantile, la dispersione scolastica e le condizioni di vita di borghetti informali e di borgate ufficiali, è lecito chiedersi perché la città continui a essere narrata attraverso il suo disagio e le sue contraddizioni (“In Rome, Its Luxury vs. Squalor”, scriveva il New York Times del 14 settembre del 2023), e come si è giunti alla crisi del cosiddetto “Modello Roma”.

Come registrato dal recente Rapporto di Banca Italia sull’Economia di Roma negli anni Duemila, la città non ha saputo reagire alla crisi finanziaria del 2007/2008 e al tramonto della sua vocazione “ministeriale”. Vi sono stati meno investimenti pubblici e privati; occupati meno qualificati e con redditi più bassi (il pil procapite è sceso dell’11%); poco impatto della grande impresa; espansione dell’economia della rendita e del terziario arretrato legati al turismo. Nel contempo, la città vive crisi legate all’impatto dei cambiamenti climatici, all’aumento della povertà estrema, alle diseguaglianze territoriali e sociali, all’assenza di un motore di sviluppo economico e produttivo capace di generare (e ridistribuire) ricchezza e di agire secondo logiche non puramente “estrattive” (si pensi ai profitti derivanti dallo sfruttamento intensivo e spesso disordinato dell’heritage materiale e immateriale).

 

 

Nota tecnica

Il convegno è organizzato dall’Osservatorio sulla Città Globale dell’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” e dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della “Sapienza” Università di Roma”.

Titolo: I nuovi “Mali di Roma”: crescita delle diseguaglianze, overtourism, esclusione sociale.

Sede: Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale della Sapienza (Università di Roma) • Via Salaria 113 •

Data: 15-16 febbraio 2024.