Diciamoci la verità, al di là delle sofisticazioni, delle congetture e anche dei desideri. Per poter ricostruire il centro sinistra dalle fondamenta e’ indispensabile e decisivo sciogliere il nodo dei 5 stelle. Ovvero del rapporto/confronto con il partito di Grillo e Casaleggio. Un nodo che non può prescindere da alcune costanti che, oggettivamente, caratterizzano il mondo pentastellato. 

Innanzitutto il partito dei 5 stelle non è riconducibile a nessuna categoria politica e culturale del novecento. Non a caso rifugge dalla distinzione tra destra, sinistra e centro perché è oltre la “cultura della coalizione”, se non per garantire seggi e posizioni di potere. Ma, ed è l’elemento che più conta, rifuggendo da qualsiasi classificazione politica e culturale, diventa francamente difficile coinvolgerli in una operazione di lungo termine per la ricostruzione di una coerente e credibile alleanza di centro sinistra. 

In secondo luogo una alleanza politica non può essere confusa con un banale e semplice pallottoliere. Certo, in alcuni momenti della vita politica del nostro paese noi abbiamo conosciuto e sperimentato alleanze politiche dettate da ragioni puramente numeriche. Cioè fatte e costruite esclusivamente “contro” qualcuno e non “per” un progetto politico e di governo. Sotto questo versante, la frettolosa alleanza con i 5 stelle – come l’esperienza concreta a livello regionale ha prontamente dimostrato – rischia di riproporre una mera alleanza contro l’avversario di turno, a prescindere da qualsiasi prospettiva di lungo temine e da una visione politica e di governo. 

Infine, e da sempre, una coalizione che guarda al futuro e che non sia dettata solo da ragioni opportunistiche o superficiali, richiede la presenza di un progetto giustificato da un pensiero e da una cultura politica definita e percepibile. 

Ecco perchè, per competere con un forte ed unito centro destra e con un progetto politico altrettanto definito e chiaro, necessita una coalizione che non si riduca ad essere il frutto di una alleanza dettata dalla paura, o dal terrore del nemico/avversario o da una sola ragione di potere. Perché le coalizioni, o anche solo le alleanze politiche, sono credibili, serie e coerenti se esprimono un disegno politico altrettanto credibile. Del resto, il centro sinistra deve essere ricostruito quasi da zero. Dopo la “vocazione maggioritaria” del Partito Democratico, dopo l’azzeramento del principio di coalizione e dopo il compiacimenfo per l’assenza di partiti e movimenti in questo campo, e’ giunto il momento per ricostruire questo luogo politico che ha accompagnato il cammino della democrazia italiana e che è stato decisivo in molte fasi storiche del nostro paese declinando un progetto politico di governo, riformista e profondamente democratico. 

E il compito dei partiti, dei movimenti e dei gruppi che si riconoscono in questo campo politico resta quello di elaborare un progetto politico di governo alternativo alla destra e alla deriva populista da un lato e, dall’altro, di rimettere insieme quelle forze politiche, culturali e sociali che in questi ultimi anni sono state sacrificate sull’altare di una maldestra novità e di un molto discutibile nuovismo. Ma per poter centrare obiettivo va sciolto definitivamente il nodo del rapporto con i 5 stelle. Un nodo politico non più aggirabile ne’ rinviabile. E non affrontabile con i post e con i tweet.