Il blog lo vogliamo vivo, possibilmente attrattivo, serio ma “colorato”. Con la responsabilità di cui sentiamo il peso, essendo “ll Domani d’Italia” una testata di nobili origini, ormai ben oltre i 120 anni da quando Romolo Murri ne fece la bandiera del giovane movimento dei democratici cristiani, abbiamo sempre immaginato che fosse centrale nel nostro lavoro l’attenzione alle novità, cercando per questa via di migliorare la formula editoriale. Non abbiamo goduto di appoggi finanziari, ci siamo impegnati a fare tutto il possibile con mezzi poveri e in spirito di volontariato, dando spazio alla intelligenza e generosità di tanti amici. Siamo orgogliosi del fatto che dal 2013, quando l’edizione online ha preso il via, sia stato confermato ogni giorno l’appuntamento con i nostri lettori.
Orbene, siamo felici di poter presentare un’ulteriore evoluzione del sito-giornale, per la quale siamo davvero grati all’editore di AskaNews, e in particolare al suo direttore Gianni Todini. Inizia infatti con la qualificata agenzia di stampa una collaborazione impegnativa, anche sotto l’aspetto eminentemente tecnico, che permette a “Il Domani d’Italia” di aggiungere alle proprie note di commento, di solito concentrate al mattino, anche le notizie principali della giornata, senza soluzione di continuità. Da oggi, come si vede viaggiando sul sito, cambia la struttura della comunicazione e la stessa veste grafica del sito – il cosiddetto layout. Questo ci obbliga ad andare oltre con lo sguardo, e quindi a tenere presente le aspettative connesse a questo salto di qualità, per entrare in una dimensione inevitabilmente più complessa.
Abbiamo accennato agli aspetti tecnici. Di questi tempi occorre alzare, ad esempio, la soglia di sicurezza e protezione, per bloccare gli assalti degli hacker. Va da sé, poi, che il “collegamento” con AskaNews richiede standard adeguati. E potremmo continuare. Tuttavia, a conclusione di questa breve presentazione, conta mettere in evidenza l’impatto che l’innovazione strumentale può determinare sul lavoro di comunicazione, essendo necessario a questo punto ampliare e rafforzare l’organizzazione dei contenuti. L’ambizione è rompere il soffitto di vetro che trattiene lo slancio verso il cielo di una maggiore interazione con un mondo interessato al dibattito sul futuro del cattolicesimo democratico.